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Autore: Small Wolf    17/07/2013    1 recensioni
II secolo, Impero Romano d'occidente. Naruto da figlio di un re diviene un semplice schiavo di Roma. Fra combattimenti, amori proibiti, battaglie e sangue inizia la fine della stabilità dell'impero...
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Canzoner consigliata mentre leggete il capitolo RESURRECT THE SUN dei BLACK VEIL BRIDES :) PREFAZIONE IMPORTANTE!:
Come promesso, ecco il capitolo più lungo e spero più appassionante. Ho cercato di postarlo il prima possibile come avevo annunciato.
Approfitto per ringraziarvi tutti, lettori e recensori, di essere sempre tanto pazienti e attendermi ^.^ un ringraziamento speciale va ad alegrano che ultimamente sta commentando molto e si sta appassionando alla storia (il tutto a rischio e pericolo per il suo cuoricino) grazie Aleeeee!!!!!!
Bene un ultima cosa poi vi lascio, questo NON è l'ultimo capitolo della fic anche se dalla fine si potrebbe pensarlo quindi non crediate che sia finita qui, mi raccomando continuate a leggere! 
Bene, detto ciò, bacioni!
Small Wolf
 
Naruto non può vedere, la vista oscurata dal manto, e non sa cosa stia accadendo. L'unica cosa di cui è certo è che se uno dei due uomini si accorgesse della più piccola irregolarità e volesse entrare a ispeziona re per loro sarebbe la fine. Tutti i mesi passati a sperare, tutte le battaglie vinte con la forza di volontà e le lunghe settimane angoscianti trascorse a escogitare la fuga diventerebbero vane. E infine, sia lui che Hianta sarebbero giustiziati e maledetti dagli dei e dagli uomini, vagherebbero per gli inferi come due anime in pena, insieme. Questa è l'unica consolazione che gli da la forza di reprimere ancora una volta la paura per concedere a lei una stretta che la rassicuri.
Mentre le stringe la vita sottile pensa che Hinata, la timida e dolce ragazza aristocratica, sia riuscita a tirare fuori da lui ogni aspetto migliore di quel suo carattere cocciuto e determinato. Con i suoi modi delicati, che lo hanno conquistato, riesce addirittura a trasformargli il terrore del momento in coraggio per proteggerla.
Il biondo china impercettibilmente la testa quando ode il sandalo di cuoio del soldato entrare nella vettura la quale si inclina leggermente sotto il suo peso. I passi lenti dell'omo sono strazianti poi all'improvviso si fermano. Naruto riesce a vedere, grazie alla luce esterna della torcia, l'ombra dell'uomo che tasta i barili e i sacchi lì' attorno, ammassati gli uni vicino agli altri.
Poi la mano guanta e larga scorre dai barili a loro due, le dita aperte tese verso il loro rifugio di stoffa, pronte a sradicarlo per ottenerne il prezioso contenuto. 
Smettono entrambi di tremare di respirare, il palmo di quello è lì a pochi pollici da loro quando è la voce del secondo soldato, rimasto fuori in compagnia di Shikamaru e Kiba, visibilmente pallidi, a fermarlo.
-Dai, lasciamoli andare, qua non c'è nulla. Inoltre mi sono arrivati ordini di concentrare le ricerche in città... non possono essere andati lontano.
Quando l'altro si allontana e rimpicciolisce assieme alla luce tremolante il loro occhi lucidi si incrociano sotto la stoffa e, appena il buio reinveste totalmente l'interno del carro, Naruto non può fare altro che spingersi verso le labbra tremanti della ragazza e baciarla. E' un bacio lungo e liberatorio come un romantico trionfo. 
-N-Naruto...-singhiozza
-Shhh.. shhhh... dopo nessuno potrà più accusare il nostro amore, saremo liberi ma tu abbi ancora un pò di pazienza.-le dice carezzandole la guancia bagnata-e noi staremo assieme e ti proteggerò da ogni pericolo...
Lei annuisce, strusciando il viso contro le dita di lui e sorride appena come se trovasse magico e quasi buffo trovarsi sotto una coperta, come se quel leggero strato di stoffa potesse proteggerli e fosse l'emblema della loro unione: nascosta, confinata in un piccolo spazio solo loro.
Temari solleva la coperta e col suo sguardo gli comunica che è il momento di riprendere il viaggio e che i pericoli non sono ancora finiti.
La ragazza si mette un dito davanti alle labbra spesse mentre dal tetto calano Sakura e Ino che si aiutano l'un l'altra per evitare di cadere.
Dopo un ora di silenzio forzato , interrotto solo dallo scricchiolio delle ruote del carro e dai mugolii di dolore di Naruto dovuti agli scossoni che la sua gamba ferita deve sopportare.
-Ragazzi siamo in aperta campagna, a pochi chilometri dalla spiaggia-avvisa Kiba con una voce festosa. 
Tutti sorridono, capendo di avercela fatta. Laggiù, alla spiaggia, si trova l'accampamento dei Barbari e anche il vecchio mercantile diretto al suo paese che hanno affittato illegalmente.
-Bene, è il momento giusto per agire su quella ferita-esclama Temari-Ino ti lascio il comando.
La biondina annuisce e ordina a Sakura e Temari di bloccargli la gamba mentre lei raccoglie dell' acqua di un barile con una ciotola e ne immerge uno straccio pulito.
Hinata, consona, lo abbraccia come prima e tenta di tenergli le braccia ferme, premute contro di lei.
Ino con professionalità incomincia a pulirgli la ferita per rendere la freccia più visibile.
-Naruto, ora dovrò estrarre la freccia quindi, anche se farà male, devi cercare di muoverti il meno possibile per evitare di lederti il muscolo.
Lui annuisce preoccupato anche se sa che l'estrazione dell'arma gli eviterà una brutta infezione.
--Mordi questo e stringi quanto puoi-gli dice intanto che gli mette in bocca un pezzo di cuoio.
Poi la vede lanciare a Sakura e Temari uno sguardo d'intesa accompagnato da un breve accenno del capo.
Naruto infossa la testa nell'incavo fra il collo e la spalla di Hianta che lo stringe maggiormente a sè, distogliendo anche lei lo sguardo.
-Al tre tolgo-annuncia Ino e afferra l'estremità spezzata della freccia-uno, due, tre!
Naruto sente un dolore lancinante e il ferro staccarsi dalla carne trascinandone via dei brandelli, scaturendo una nuova ondata di sangue caldo che si propaga verso il ginocchio e schizza sulle mani delle ragazze.
Il suo urlo soffocato si estende per tutto il veicolo tanto che Shikamaru si sveglia dal suo sonno ed entra nel retro della vettura.
-Mm.. che succede?-mormora
Teamri sbuffa del comportamento annoiato di lui ma il ragazzo in questione non pesa troppo la cosa.
Naruto ha le lacrime agli occhi e neanche la fermezza di Hinata riesce a calmare il suo tremore.
-Ho tolto la feccia ma il buco è profondo e ha quasi toccato l'osso... adesso ho bisogno di alcune strisce di stoffa per medicarlo.
-il carro non nè è fornito...-mormora Temari guardandosi attorno.
-Usate questo-ordina Sakura e si toglie da sulle spalle il mantello di buona fattura che il biondo aveva notato appena entrato nella vettura.
-Me lo ha dato Sasuke...-sussurra con gli occhi pieni di lacrime mentre accarezza la stoffa-prima di partire... 
-S-Sasuke?! Avevate detto di averlo rubato
-Mi dispiace signorina Hinata... comunque sia, questo mantello è mio e lo voglio usare per aiutare lui. Presto ino, tagliane via dei pezzi, tutto ciò che ti serve, a stoffa è buona e resistente e tiene caldo.
Ino annuisce e le sorride mentre velocemente esegue. 
Sakura singhiozza e a Naruto dispiace vederla guardare mandare in frantumi l'unico augurio datole da Sasuke ma adesso, l'unica cosa che vuole, è mettere fine al dolore che sente e chiudere gli occhi.
 
C'è odore di sale e un leggero venticello gli accarezza il viso. Apre gli occhi, suscitato dal vociare che sente in lontananza e quando il buoi scompare si ritrova a osservare il soffitto morbido di una tenda. Prova ad alzarsi dal giaciglio di cuscini su cui è adagiato ma il dolore alla gamba gli permette solo di stringere i denti per non gridare.
-Finalmente sei sveglio-fa una voce profonda che lo costringe a girarsi verso l'entrata della tenda.
-Killer Bee...
-In carne e ossa amico mio! Be... più carne che ossa-esclama scoppiando in una allegra risata sguainata-allora, come ti senti?
Il biondo si stropiccia gli occhi e annuisce con accomodanza:
-Bene anche se la gamba mi fa male...
-Si ma non preoccuparti, Ino è il nostro medico di tribù, ha detto che presto ti rimetterai e inoltre-e si interrompe per girarsi e spalancare la tenda-il mare ti aspetta.
Quando Naruto vede dallo spiraglio della tenda l'immensità dell'oceano con il suo azzurro profondo e il sole che ci risplende sopra, creando tante sfere piatte e bianche sulla sua superficie gli viene da piangere.
A stento trattiene le lacrime davanti all'immagine di libertà e purezza che gli arriva alle iridi.
Era tanto tempo che non vedeva il mare e adesso che è a pochi metri dalla riva gli viene voglia di alzarsi e correre in contro alle onde che spumose si imbattono sul lungomare.
-Hei hei amico non piagnucolare come una signorinella-gli dice lo strambo capo tribù appena vede gli occhi di lui farsi lucidi-Non sta bene frignare davanti alla propria donna.
La frase lo riscuote del tutto e subito, gli appare nella testa l'ultima immagine che ha di Hinata, il suo viso che lo sovrasta e quelle sue mani che lo stringono a se come per difenderlo da un dolore esterno.
-Hinata!-esclama non appena la sua leggiadra figura appare dallo spiraglio della tenda e gli corre in contro con un pò di imbarazzo per la presenza di Kille Bee.
l'uomo sorride lievemente quando lei lo abbraccia forte e gli sussurra delle parole dolci.
-Bene allora io vi lascio soli... ho molte faccende da sbrigare. Partiremo col mercantile fra alcune ore per adesso riposatevi il viaggio non sarà semplice.
Naruto osserva la schiena larga del barbaro uscire dalla tenda ma rima che ne sia del tutto fuori lo ferma:
-Killer Bee!
-Dimmi ragazzo
-Grazie... da parte di tutti e due
Al biondo sembra che una scintilla nasca nei piccoli occhi scuri dell'uomo quando li vede seduti vicini e abbracciati con i visi riconoscenti di chi sta per ritrovare la felicità. Eppure l'unica cosa che riesce a fare dopo averli guardati alcuni secondi è scoppiare in una infondata risata e uscire dalla terra mormorando delle cose incomprensibili fra sé e sé.
I loro sguardi finalmente si riuniscono un pò perplessi.
-Hinata, prima che partiamo... che ne dici se andassimo alla riva? Vorrei sgranchirmi un pò le gambe...
Lei annuisce e poi lentamente escono dalla tenda e si recano verso la riva un pò lontana del mare. Ino gli urla di non muoversi da dov'è ma lui con un sorriso gli dice che va tutto bene.
Quando finalmente arrivano sul bagno asciuga il sole è alto nel cielo e alcuni gabbiani volano verso l'orizzonte, stuzzicandosi a vicenda.
Si siedono con un pò di fatica sulla sabbia umida e poi si stringono la mano.
-Hinata, questo mare è per noi. Guardalo il sole è in cielo per noi, solo per noi.
Lei annuisce e alza gli occhi mentre il vento scompiglia i capelli di entrambi e li intreccia in un forte contrasto cromatico.
-Fra poco p-partiremo-balbetta lei con gli occhi lucidi.
Naruto le stringe maggiormente la mano.
-Hai paura?
Lei scuote la testa.
-Sappi che questa non è casa tua Hinata e se te mai l'avessi pensato io ti dimostrerò cos'è avere un tetto vero non solo fatto di mattoni.
Poi si gira e le afferra le mani portandosele alle labbra:
-il mio giuramento come una preghiera, sarò io il tuo rifugio e tu il mio... e saremo sempre al sicuro.
Hinata sorride e in uno slancio di emotività gli preme le labbra sulle proprie, abbandonandosi al suo bacio.
  
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