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Autore: TheGreatAndPowerfulZael    17/07/2013    1 recensioni
Prima fanfic del mio OC, Kazetsuki "Zael" Aster! Spero vi piaccia; sarà diversa perché sarà TUTTA in prima persona con diversi POV, quindi niente narratore esterno ma solo narratori interni alla storia.
Faccio presente che è la prima parte di una serie.
Se la leggete, mi fareste un grossissimo favore se la recensiste, poiché da tutte le recensioni (siano esse positive, neutre o negative) si può trarre spunto per migliorare il proprio stile.
Ci saranno spoiler riguardo alle tecniche: saranno presenti infatti tecniche di Inazuma Eleven 3 (quelle del FFI) e di Inazuma Eleven GO.
Spero vi piaccia XD
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jordan/Ryuuji, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 20 - VIAGGIO EXTRAPLANARE
 

Gazel’s POV
 
-Raimon, avete di fronte la potenza illimitata della Diamond Dust. Preparatevi alla vostra ultima partita.-
Osservai tutti i giocatori della squadra che si opponeva a tutta l’Aleia, e notai una grande tristezza nei loro occhi. Vidi arrivare cinque ragazze, e notai che tre di loro erano le traditrici portate via da quell’infame di Zael.
-Cosa vi succede? Vi volete già arrendere? Dov’è il traditore?-
Ulvida mi si piazzò davanti agli occhi, e mi guardò furente: poche volte l’avevo vista così arrabbiata, e sapevo bene che in quello stato era meglio lasciarla stare.
-Tu vieni qui... e chiedi dov’è Aster... Aster ha dato tutto per salvarci tutti, ha persino venduto il suo corpo a delle potenze extradimensionali per farlo! E ancora cercate di farci arrendere!-
Vicino a lei arrivarono anche Maquia e Keeve, entrambe con la medesima espressione di Ulvida.
-Oggi vendicheremo Aster...-
Non mi feci intimorire, o, quantomeno, non lo diedi a vedere, e risposi, in tono glaciale e pacato:
-Dov’è Zael?-
Alle tre ragazze iniziarono a scendere delle lacrime dagli occhi: quanto in basso sono cadute. I sentimenti si addicono solo agli esseri inferiori, non a noi, che domineremo l’universo grazie alla nostra potenza. Fu ancora Ulvida a parlare:
-È in coma irreversibile. L’ha fatto per salvare noi. L’ha fatto per liberare voi. L’ha fatto perché lui detesta vedere persone usate come burattini, come lo siete voi.-
-BASTA!-
Persi la mia proverbiale calma, e andai su tutte le furie.
-È ora di giocare. Se perdete, verrete obliterati.-
Disposi la mia squadra sul campo, e quando vidi la formazione della Raimon, rimasi non troppo piacevolmente stupito. Ulvida, Maquia, Keeve, Reize, Pandora e Krypto erano in campo: volevano, molto probabilmente, difendere la memoria di Zael. Sembra quasi che questa storia stia girando intorno a lui... è il primo sul quale il Meteorite non ha avuto un totale controllo, ed è il primo a essere scappato dall’Aliea; infine, sembra possedere poteri e conoscenze che vanno completamente al di là della normale comprensione.
“Chi sei veramente?”
IQ mi venne vicino, e mi chiese:
-Capitano, cosa facciamo?-
-Mi sembra ovvio. Senza Zael, non valgono nulla. Vinceremo.-
Furono i giocatori della Raimon a partire per primi, con il pallone fra i piedi di Gouenji, ma che fu presto preso in contropiede da Rhionne.
-Troppo lento.-
Molto velocemente si portò verso la fascia destra, dove però si trovò a duellare con Keeve, furente di rabbia, che riuscì con una finta molto spericolata a riprendere palla per la Raimon, e la lanciò verso Krypto. L’ex della Epsilon saltò abilmente IQ, spintosi a centrocampo, e lanciò la sfera a Ulvida, che, superate IC e Clara, utilizzò il suo tiro più potente, con l’aiuto di Keeve e Maquia:
-SPACE PENGUIN!-
La potentissima tecnica fu scagliata contro Beluga, ma il tiro fu intercettato da Gokka, che lo indebolì mettendosi fra il portiere e il pallone; in questo modo, per il nostro portiere fu in grado di parare facilmente il tiro con la sua hissatsu:
-ICE BLOCK!-
Il pallone fu congelato, e Beluga fu in grado di passarlo con un calcio a Frost, che triangolando i passaggi con Valen e Blow, riuscì a passare oltre la difesa posta da Kidou e da Reize. A quel punto, mi fu passata la palla, in uno schema usato moltissime volte durante gli allenamenti e io, con la mia grande velocità, attraversai in un baleno gli ultimi difensori della Raimon, e sferrai un tiro devastante, senza però sprecare la mia tecnica di tiro.
-Per una squadretta come la vostra, questo basta e avanza.-
Endou riuscì a prendere il tiro, ma quasi non riusciva a trattenerlo, data la potenza impressa sulla palla, anche se poi, alla fine, riuscì a fermare, seppur con grande difficoltà, il pallone.
-Non sottovalutarci, Gazel!-
Mentre arretravo, sorridevo, e pensai:
“Se ha avuto così tante difficoltà con un semplice tiro, chissà cosa farà quando userò la mia tecnica.”
Il contropiede della Raimon si basò sulle azioni personali di Seline, entrata al posto di Gouenji, sofferente di un crampo alla gamba; ma anche qui, per la squadra degli umani, non ci fu nulla da fare.
Il primo tempo continuava così, fra le nostre azioni e le loro, senza che nessuna delle due squadre riuscisse a sfondare.
“Devo segnare solo un gol, e poi il loro morale cadrà definitivamente a pezzi.”
 
Aster’s POV
 
-Dove... sono?-
Non riconoscevo il luogo in cui mi trovavo, ma ero circondato dal nulla più assoluto... eppure, non ero nel vuoto. Le tenebre mi avvolgevano, e allo stesso tempo sparivano e riapparivano, come se mi passassero attraverso.
-Non aver paura. Stai viaggiando fra i piani dell’esistenza.-
Mi voltai, ma non vidi nessuno. L’oscurità sembrava continuare ad entrare e ad uscire dal mio corpo. Piano piano, molte flebili luci si accendevano una dopo l’altra, illuminando sempre di più il buio. E poi vidi tutto: una grande esplosione, materia che si formava, che si duplicava, che si distruggeva... e che veniva risucchiata. Ero intrappolato in un momento: stavo osservando la genesi dell’universo, in un momento infinito e continuo. Mi trovavo in loop spazio-temporale, e la cosa mi terrorizzava.
-Sono morto, allora?-
Nessuna risposta, ma davanti ai miei occhi si aprì una schermata con la visuale del mio corpo, attaccato ad un respiratore artificiale, sdraiato su un letto d’ospedale: ero in coma.
-Non sei morto. Il tuo corpo è vivo, così come il tuo spirito. Questo è un viaggio extraplanare fra la vita e la morte... una specie di limbo.-
Ancora quella voce.
-Mostrati!-
Davanti a me si materializzò una giovane ragazza dai capelli grigi, vestita in modo piuttosto strano. Quando lei puntò i suoi occhi su di me, vidi un’intera galassia concentrata nel suo corpo.
-Chi sei?-
-Aster... non hai combattuto troppo? Non credi che sia ora di riposarti? Lasciati andare... lascia che le forze abbandonino il tuo corpo... il tempo di lottare è finito...-
Sentii un torpore avvolgere il mio corpo, e le forze che continuavano a lasciarmi mentre le tenebre attraversavano le mie membra... ma un peso coesisteva con questa tranquillità che si andava formando nel mio cuore. Il peso della memoria, del ricordo.
“I volti sorridenti, la felicità nei loro sguardi... come posso tradire tutto questo. Questo non è il momento di riposare, è il momento di continuare a lottare!”
Con le poche forze rimanenti, decisi di rialzarmi: poco a poco, sotto gli occhi compiaciuti di quella ragazza misteriosa.
-Bravo, Aster... vedo che non mi hai delusa.-
La fissai, con gli occhi pieni di rabbia.
-Quello è lo sguardo che voglio vedere. Uno sguardo rabbioso, pronto a cambiare ogni cosa, a capovolgere l’intero universo. Hai superato la mia prova.-
-Te lo chiederò ancora: chi sei?-
-Io sono lo spirito della galassia di Andromeda. Dalla mia galassia è partito il meteorite che tanto dolore sta causando... perciò ora mi trovo costretta a rimediare. E tu sei il veicolo perfetto con cui posso farlo.-
Scossi la testa:
-Ne ho abbastanza di poteri che vogliono il controllo del mio corpo. Voglio vincere da solo.-
-Non mi rimane molto tempo: quel meteorite contiene la parte oscura del mio potere, e solo la parte lucente non può sostenermi. Perciò, desidero che sia tu a possedere il mio potere lucente... altrimenti appassirà velocemente. Lo spirito della galassia di Andromeda vivrà dentro te, diventerà il tuo potere... in tal modo, io morirò, ma riuscirò a salvare la mia galassia. E tu... potrai usare il mio potere per i tuoi scopi.-
Fui scosso da quelle parole, e annuì. La ragazza posò il palmo della sua mano destra sul mio cuore, e scomparve. Mentre spariva, le sue ultime parole furono:
-Ricordati il mio nome... io sono Andromeda.-
E un’enorme luce divampò, accecandomi.
 

L’angolo di Zael

 
5 mesi di attesa. È un dannato record. Vabbé, sarò breve: la Diamond Dust attacca, ma grazie alla determinazione della Raimon, e alla rabbia di Reina, Maquia e Fumiko, non riesce a sfondare la porta di Mamoru. Nel frattempo, ad Aster succede qualcosa che lo segna profondamente... sarà la fine delle tribolazioni di quel poveraccio (XD)? Nel prossimo capitolo!

Zael
 

Questa è Andromeda, lo spirito della galassia di Andromeda!

  
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