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Autore: SkyFullOfStars_    17/07/2013    1 recensioni
Regionali. Nuove Direzioni contro Warblers.
Blaine e Sebastian fanno conoscenza. L'usignolo cerca di sedurlo, ma Blaine è restio. Cosa succederà? Sarà amore o solo uno stuzzicarsi a vicenda?
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Nuove Direzioni, Sebastian Smythe, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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2. Wanna Go Out?








La tensione cresceva sempre di più...I due gruppi corali erano sull'orlo di una crisi di nervi: il pubblico fremeva dalla voglia di scoprire il vincitore e stava in silenzio per assistere al grande momento.

-Ok  ragazzi, ci siamo.- cinguettò Rachel in preda all'euforia. -E' arrivato il grande momento per cui ci siamo preparati intensamente per tutto l'anno. E vi avverto che se il presentatore non si muove a comunicarci chi diavolo è il vincitore, credo che potrei sclerare da un momento all'altro!- esclamò isterica la ragazza.
Tutti la fissarono con aria interrogativa.
-Ascolta, piccola nana ebrea, se non ti dai una calmata ti mostrerò cosa vuol dire sclerare a Lima Heights!- ringhiò l'ispanica del gruppo.
Rachel, per risposta, le gettò un'occhiataccia.
-Calma ragazze, non mi pare questo il momento di discutere!- si intromise Blaine facendosi spazio tra le due ragazze per impedirgli di fare a botte.
-Blaine ha ragione- subentrò Mercedes decisa- smettetela e state zitte: il presentatore sta per annunciare il vincitore.
"Oddio, e se non vincessimo? Dovrei uscire con quel Sebastian?!"- si chiese quasi spaventato il moretto tra sé e sé.
La tensione, anche in questo caso, avvolgeva la sala, portandoci un silenzio che stava quasi per far svenire dall'emozione i ragazzi. Rimaneva da rivelarsi solo il gruppo vincitore quella sera, poiché il terzo posto l'aveva già "occupato" un altro dei gruppi corali. Era una specie di questione di "vita o di morte" per Blaine, e questo lo faceva tremare ancora di più di quanto non lo stesse già facendo.
Il palco intanto era occupato da tre premi, posizionati in modo triangolare; il presentatore mostrava un grande sorriso alla platea ed in mano teneva un microfono, il quale veniva fissato in continuazione dai due gruppi di canto corale per il nervosismo e la dicitura del verdetto. Una sola luce puntata sull'uomo rendeva il tutto più inquietante e colmo d'agitazione.
" Un solo passo mi divide da quel bel bocconcino."- affermò malizioso Sebastian, mentre dondolava con le mani in tasca e con lo sguardo rivolto verso la sua "preda".
Blaine lo guardò di sfuggita e, rendendosi conto del suo ennesimo sorriso malintenzionato, arrossì come aveva fatto in precedenza e si limitò ad interrompere quel contatto visivo semplicemente volgendosi verso Brittany, che intanto giocava goffamente con una ciocca di capelli.
-...sono...aspettiamo ancora un po', per creare più suspense...- affermò il presentatore rivolgendo ancora il suo sorrisone ai due gruppi, che cominciarono poi ad odiarlo.
Puck intanto cercava di intimidire i giudici con gesti ricattatori e veniva ricambiato con sguardi intimoriti, fino a che Kurt non gli fece cenno di smetterla.
-Ora però penso che sia arrivato il momento di annunciare il vincitore tra i nostri bravissimi gruppi di canto corale coreografato!- e a questa decisione del presentatore il pubblico acclamò euforicamente.
Le Nuove Direzioni si strinsero le mani fortemente e chiusero gli occhi, aspettando l'esito.
-E quindi, sono lieto di annunciare che si classificano al primo posto...-
"Sei mio, corpo da sballo"-gli suggerirono i pensieri sempre più audaci di Sebastian, che lo costrinsero anche ad accennare un sorrisetto scaltro.
Non riusciva a non studiare ogni piccola parte del corpo di Baline: era maledettamente attratto dai suoi movimenti, anche quelli più banali: come il sistemarsi i capelli quando sudava per mandarseli indietro...Era una cosa che aveva osservato con estremo piacere e l'adorava.
Era così terribilmente sexy.
Godeva del suo modo di fare, dei suoi occhi, del suo sorriso, ma soprattutto...del suo corpo avvenente.
Cavolo, possibile che non riuscisse a staccargli gli occhi di dosso per un attimo? Lo guardava nello stesso modo in cui guardava il suo dolce preferito...Ma quello che stava adocchiando in quel preciso momento, non proveniva dal suo frigorifero e quindi non poteva averlo quando voleva.
Doveva conquistarselo. Ed era questo quello che aveva cercato di mettere in pratica mentre ballava...Cercava di "corteggiarlo" ammiccando o indicandolo tra il pubblico mentre cantava. I suoi occhi necessitavano della sua vista, e le sue labbra si distendevano quando lo vedevano.
Mille pensieri gli vagavano per la testa mentre gli rivolgeva molti sguardi accattivanti, ma ora era sicuro che sarebbe stato suo: era sicurissimo di vincere e, quindi, di portarsi a casa la vittoria...beh, altro che trofeo.

Ecco il verdetto...
-Gli Usignoli!- si udì al microfono e il pubblico si alzò in piedi esultando ed applaudendo, quasi impazzito.
I ragazzi del McKinley rimasero amareggiati. Com'era possibile? Si erano impegnati tanto per raggiungere quell'obiettivo e...e ora erano stati spiazzati da quegli uccelli canterini. Insomma, avrebbero partecipato comunque alle nazionali, ma era una sfida "persa".
E per Blaine era una scommessa persa.
Era turbato e aveva gli occhi puntati sul pavimento, sul quale si riflettevano le luci aranciate e giallognole del teatro.
"Non può essere. Mi sono impegnato tanto. E' colpa mia forse...Sapevo che la mia performance di "True Love" aveva qualcosa che non andava..."- pensò afflitto il riccioluto, mentre gli altri cercavano di consolarsi a vicenda.
Il gruppo trionfante intanto si godeva il premio e gioiva ridendo e abbracciandosi.
Sebastian nel frattempo si congratulava con i compagni e sorrideva per la contentezza fino a che i suoi grandi occhi verdi non si misero alla ricerca del brunetto... "Eccolo lì."- pensò lui. Sembrava che non stesse proprio bene, ma decise comunque, con il trofeo in mano, di avvicinarsi al moretto e di farlo "rosicare" un po'.
Lo raggiunse in pochi piccoli passi, con andamento un po' malizioso, ma molto sicuro di sé e mostrando il solito sorriso.
-Allora, ugola d'oro, a che ora facciamo stasera?- gli domandò con la coppa adagiata su un fianco, osservando meglio i suoi bei ricci, dal momento che Blaine teneva la testa chinata.
Nessuna risposta.
Allora l'usignolo aggrottò la fronte, cercando di capire cosa dire.
Capiva che ci fosse rimasto male per la perdita delle regionali, ma gli pareva di sentire addirittura dei lievi singhiozzi.
Qualcosa nel cuore del conquistatore si scombussolò, allora: cominciò a provare un specie di "pena" per il suo avversario e s'intenerì tantissimo nel vederlo soffrire in quel modo.

Così decise di consolarlo: non gli piaceva vederlo così. E magari era anche colpa sua, in un certo senso...Magari quella frase che aveva appena detto era troppo strafottente? O magari il suo comportamento lo era?

Pensò quindi di scusarsi in qualche modo.
Poggiò delicatamente il trofeo a terra.
-Ehi- gli sussurrò dolcemente alzandogli leggermente il viso con un dito. Notò intanto che quest'ultimo era ricoperto da un sottile strato di barba e questo lo faceva sorridere.
 Non sapeva la natura di quel gesto, ma sapeva che ora aveva davanti due occhi color caramello, da cui sgorgavano fiumi di lacrime.
-Tutto ok?- bisbigliò soavemente il vincitore.
Blaine lo guardava in modo molto triste e sperduto. Gli occhi ormai parlavano da soli.
-Senti, mi dispiace se ti ho offeso...E' solo che volevo comunicarti che hai perso la scommessa, campione. Ma sei stato bravo.- disse poi Sebastian rivolgendogli ancora uno sguardo dei soliti. Di seguito le dita, poggiate sotto al mento del ragazzo piangente, si spostarono sulla sua guancia, accarezzandola teneramente.
Fu solo lì che cambiò qualcosa dentro Blaine. Un brivido gli fece visita, facendolo immergere in una sensazione di puro godimento. Chiuse lentamente gli occhi e si avvolse di nuovo di quella bellissima sensazione...
Sebastian continuava a riservare il suo dolce sguardo solo per lui, sorridendo appena per la reazione del giovane di fronte a lui.  
Il resto dei due gruppi intanto era troppo impegnato per accorgersi del tenero momento che stava avvenendo dietro le quinte: uno si godeva la vittoria, e l'altro si deprimeva e si consolava a vicenda. Blaine a quel punto poggiò con delicatezza la sua mano su quella del capitano degli Usignoli e riaprì gli occhi. Lo guardò e poi gliela scostò, interrompendo così quel momento pieno di dolcezza.
-Ehm..Grazie, ma non ti preoccupare...E' solo che ci si rimane male, sai..-spiegò il ragazzo del McKinley  massaggiandosi il collo, cosa che fece eccitare Sebastian.
-Capisco.- sorvolò, tentando di frenare i suoi istinti. -Allora, a che ora ti passo a prendere, cucciolo?- riattaccò riprendendo tra le braccia il suo trofeo e riposizionandolo dov'era prima.
Blaine lo vide mordersi soavemente il labbro, cosa che lo fece arrossire di nuovo e, siccome se ne accorse subito, cercò di rispondergli senza soffermarsi su quella strana sensazione.
-Ehm, facevi sul serio quindi quando parlavi della scommessa...-suppose lui asciugandosi un po' le lacrime e tentando di riprendere un aspetto più sicuro e convinto.
-Certo, io non scherzo su queste cose. Vedi,- e si avvicinò minacciosamente ad un passo dalla sua bocca...-quando vedo qualcosa che mi piace...in qualche modo la ottengo.- sussurrò soavemente, mentre lasciava cadere un fogliettino all'interno della tasca dell'abito di Blaine, il quale sembrò un po' eccitato ed un po' confuso.
-Le dieci. Passo io. Ah, e su quel bigliettino c'è il mio numero di telefono per qualunque cosa. Mi sono astenuto dallo scrivere cose...poco caste. Anche se morivo dalla voglia di vederti arrossire di nuovo, Blaine Anderson.- ridacchiò maliziosamente facendo gesto di andarsene.
Blaine rimase a bocca aperta e lo guardò che se ne ritornava dal suo gruppo, ancora esultante.
Frugò nella tasca dove Sebastian gli aveva appena infilato il bigliettino e, prendendolo, se lo rigirò tra le mani parecchie volte. Poi lo lesse e da questo ne scaturì un sorrisetto.
 


 
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Le dieci meno cinque.

Blaine era meravigliato della sua iperpuntualità, anche se non era spesso in ritardo.
Fuori faceva freddo ed il ragazzo stava attendendo il suo accompagnatore di quella serata con un maglione addosso e dei pantaloni pesanti., mentre si sfregava le mani per generare calore.
L'agitazione l'aveva in pugno. In realtà non capiva bene il motivo della sua inquietudine, ma era davvero insopportabile: faceva su e giù per la strada, percorrendo il marciapiede, dondolava nervosamente e tirava dei lunghi respiri.
Finalmente vide arrivare una porsche rossa dalla strada da cui ormai guardava intrepido in continuazione.
L'auto si fermò proprio davanti al riccio ed un finestrino si abbassò, lasciando la visuale ad un giovane con un sorriso smagliante.
-Allora,- si sentì dire dal biondo -ci andiamo a divertire, baby? Lascio a te intendere il senso ambiguo di questa frase...- e gli rivolse ancora quello sguardo scaltro, facendolo arrossire.
Blaine si limitò a sorridere e poi salì in macchina.

-Ricordati che l'ho fatto perché era una scommessa, Sebastian. E comunque siete stati molto bravi alle regionali.- gli riferì il moretto.
Sebastian sorrise, mise in moto e cominciarono a dirigersi verso il pub.
-Dov'è che andiamo?- chiese un po' timidamente il moro osservando Sebastian guidare sicuro di sé.  
Lui sorrise:
-Ti va bene la stanza di un motel?-
"Cosa? Dimmi che scherza!"- esclamò mentalmente Blaine, un po' spaventato.
Gli rivolse una brutta occhiata e stava per rispondergli per bene, quando fu interrotto da una grossa risata da parte del guidatore.
 -Scherzavo! Puoi anche abbandonare i tuoi pensieri sconci su di me, tesoro.- e con questo rubò una risata divertita a Blaine, finalmente.
-No, ti porto in una discoteca. Ti piacerà, vedrai.- e  continuò a guidare fino al locale.
 
 


-Di solito c'è sempre molta fila qui- spiegò il biondino al moro mentre si mettevano in coda.
-Wow, ci devi venire spesso!- ipotizzò l'altro di risposta.
-Mmm, si, diciamo di si. Ecco, la fila è molto sbrigativa. Tocca a noi.- gli fece notare Sebastian.
Arrivarono di fronte al buttafuori che richiese i documenti e lì Blaine si spaventò. "Documenti?! Sebastian non mi ha riferito che dovevo avere dei documenti per entrare! Sono minorenne, cavolo!"- si allarmò Blaine.
Sebastian ubbidì all'uomo, ma quest'ultimo, accorgendosi che l'altro ragazzo non faceva lo stesso, domandò con aria burbera:
-E lui? Non può entrare se non è maggiorenne.- e lo indicò con il dito.
Il biondo rise e poi rispose, prendendo sottobraccio il nanetto:
-Non si preoccupi, mi prenderò io cura del piccoletto. Si fidi.-
Blaine allora si sentì come offeso e sentì la rabbia salirgli piano piano.
-Scusa? Si da il caso che io non sia "piccolo"; solo perché ho diciassette anni e tu diciotto?!- e gli tirò un pugno sull'addome, provocandosi così un po' di dolore.
"Mio Dio che male! Ma...Wow...Che addominali...- pensò tra sé e sé con una punta di malizia mentre continuava a tenere la sua mano su ventre del biondino.
-Ehm, amore, so che ho un corpo da paura, ma ora puoi anche smetterla di tastarmi! Riserva quest'intrepidità per dopo...-gli sussurrò abbassandogli la mano, cercando di provocarlo ancora di più.
Blaine gli rivolse per un istante uno sguardo imbarazzato, ma poi continuò:
-E comunque se ti riferisci alla mia altezza, non sono basso...Sono "diversamente alto"!- si pavoneggiò il piccoletto cercando di intimidire il suo accompagnatore.
E dopo aver sentito questo, il bodyguard scoppiò in una risata.
Entrambi i ragazzi lo fissarono con aria interrogativa e l'uomo si rese conto che non era il caso; così disse:
-Ok, potete entrare. Basta che lo tieni sott'occhio.- precisò rivolgendosi al ragazzo più alto.
Lui gli fece l'occhiolino e rispose sussurrando:
-Non mi limiterò solo a quello...- e ridacchiò contagiando anche l'uomo.
 


-Finalmente dentro.- disse Sebastian. -Va bene, andiamo a bere qualcosa.- e condusse Blaine verso il bancone del bar.
-Per me una birra,- ordinò il biondino -e per lui...- e guardò Blaine, per capire cosa prendesse.  
Lui ricambiò lo sguardo e poi ordinò:
-La cosa più alcolica che avete, grazie.- e si sedette su uno sgabello con aria decisa.
"Ce l'hai davanti, amore. A fine serata ti ubriacherai di me..."-suggerì un pensiero abbastanza malizioso al ragazzo alto.
 Sebastian imitò il suo movimento, anche se ridacchiava, ma decise di non dare risposta all'ordinazione di Blaine, riservando, almeno stavolta, i pensieri per sé.



AnGoLo DeLlE gIrLsPoWeR------------------------------------------------------------------------------------------------

Ciao a tutti!!!! Vi è piaciuto il capitolo? Abbiamo faticato molto ma ci siamo divertite altrettanto per dare vita al capitolo ed ora eccolo qui!!!! Abbondate con le recensioni che non fanno mai male e poi ci piace sapere cosa pensano le vostre menti diaboliche ( muahahahah )!!!!!

Ciancio alle bande, oltre a questo volevamo anche fare un tributo a Cory Monteith, che è venuto a mancare il 13-07-2013.
Preghiamo per lui, per i suoi cari e soprattuto per i suoi genitori e per Lea, che stanno affrontando un momento difficile. 

#RIPCORY #STAYSTRONGLEA <3

SALUTI E TANTI BACIIIIIIIII XOXO

                                                                                                                                                                                                            -GirlsPower



  
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