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Autore: ashtonsmile    18/07/2013    5 recensioni
« lei non è come credi, lei ha solo paura »
Genere: Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4.4
 

« Tu devi essere Samantha, giusto? » domandò la ragazza davanti a me.
 
Era un po' più alta di me, aveva i  capelli castano chiaro che alla luce sembravano di un rossiccio, occhi di un verde smeraldo e un sorriso dolcissimo.
Annuii un po' titubante e afferrai la mano che mi aveva teso poco prima.
 
« Io sono Kristen » disse sorridendomi « Niall è in casa? » mi chiese.
 
« Si, lo stavo giusto cercando » risposi facendola entrare.
 
« Avevo dimenticato che aveva le prove con il gruppo » disse.
 
« Lui ha un gruppo? » domandai curiosa.
 
« Si, immagino che hai già conosciuto gli altri quattro » annuii « Suonano sempre in un pub nelle vicinanze, e quasi ogni giorno si riuniscono a casa di uno di loro e provano, vuoi sentirli? » domandò.
 
« Certo » risposi sorridendo per poi andare con lei verso una porta accanto le scale.
 
Aprì la porta, e fu a quel punto che la musica fu più forte. Entrammo dentro chiudendo la porta alle nostre spalle e raggiungemmo i ragazzi.
Erano tutti seduti su delle poltroncine e cantavano.
Finirono la canzone che stavano cantando prima e ne cominciarono un'altra, Niall suonò le prime note con la chitarra mentre un ragazzo dalla pelle ambrata iniziò a cantare i primi versi.
 
'Your hand fits in mine 
like it's made just for me 
But bear this in mind 
it was meant to be 
And I'm joining up the dots 
with the freckles on your cheeks 
and it all makes sense to me '
 
Mi rilassai sentendo la sua voce così melodiosa e dolce. Chiusi gli occhi e ascoltai attentamente le parole del testo.
 
'I know you've never loved 
the crinkles by your eyes 
when you smile, you've never loved 
your stomach or your thighs 
the dimples in your back 
at the bottom of your spine 
But I'll love them end lessly '
 
Questa volta fu Liam che cantò.
Non mi ero mai sentita così bene in vita mia.
 
'I won't let these little things 
slip out of my mouth 
but if I do It's you 
They add up to, I'm in love with you 
And all these little things'
 
Continuò il ragazzo riccio dagli occhi verdi. 
Senza accorgermene sentii i miei occhi pizzicare, e il mio viso cominciò ad accaldarsi.
 
'You can't go to bed 
Without a cup of tea 
And maybe that's the reason 
that you talk in your sleep 
And all those conversations 
are the secrets that I keep 
Though it makes no sense to me'
 
Adesso stava cantando il ragazzo moro dagli occhi azzurri. La sua voce era così angelica. Sinceramente, a primo impatto non mi sarebbero sembrati ragazzi con delle voci così belle.
 
 
'I know you've never loved 
the sound of your voice on tape 
You never want to know how much you weigh 
You still have to squeeze into your jeans 
But you're perfect to me... '

Continuò il riccio, sa sua voce così roca e dolce allo stesso momento.
Cantarono il ritornello tutti insieme, ma non appena Niall cominciò a cantare il mio cuore perse battiti.


Se prima i miei occhi pizzicavano, adesso il mio viso era rigato da diverse lacrime.
Non sapevo esattamente perchè piangevo, forse perchè in un certo senso il testo mi rispecchiava.
Si, perchè io non mi ero mai accettata per quello che ero.
Ho sempre odiato tutto di me stessa, il mio fisico e il mio carattere.
Ho sempre desiderato essere una di quelle ragazze forti, che affrontavano i loro problemi a testa alta e senza paura.
Mentre io?
Non ho mai avuto il coraggio di affrontare i miei problemi. 
Sono sempre stata forte quando si trattava dei problemi altrui. Solo con i miei non ne venivo mai a capo.
Alla prima occasione pingevo, anche quando mi promettevo di non farlo davanti agli occhi degli altri.
Ma sono così, sono debole. 
Ho sempre voluto urlare al mondo quello che sentivo, ma ho sempre scelto di rimanere zitta per paura di non essere capita.
 
« Entrate ragazze, non vi avevamo visto » disse Niall facendoci cenno di avvicinarci.
 
Rimasi dietro Kristen, mentre lei salutava uno ad uno i ragazzi.
 
« Ragazzi, lei è Sam. Sam, loro sono Zayn, Harry e Louis. Liam già lo conosci » mi presentò i ragazzo indicandoli uno ad uno.
 
Quindi, Zayn era il ragazzo dalla pelle ambrata e i capelli alzati in un vertiginoso ciuffo, Harry il riccio dagli occhi color smeraldo e Louis il ragazzo dagli occhi azzurri, erano così belli che ti ci potevi perdere dentro.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           
Lo osservai tutti e tre e mi girai notando Kristen seduta sulle gambe di Nial, mentre lui le passava le dita tra i capelli e scherzavano insieme.
 
« Sam » mi chiamò Liam « Come ti trovi qui? » mi chiese mettendosi davanti a me.
 
« Benissimo, e sono in debito con te. Se non ti avessi incontrato allo Starbucks sicuramente dormirei per strada » risposi sorridendo.
 
« Figurati » disse alzando le spalle.
 
« Liam,sai dove posso trovare un lavoro? Per dividere le spese, sai.. » domandai in imbarazzo.
 
Di solito me la sono sempre cavata da sola, anzi..a dire la verità sono sempre stata un fallimento in tutto.
 
« Se non ricordo male dove lavora Harry stanno cercando qualcuno » mi informò indicando il riccio.
 
Lo ringraziai e dopo aver salutato tutti uscii dalla stanza.
Non ero sicura di chiedere ad Harry se dove lavorava lui potevano darmi il posto di lavoro, non sapevo nemmeno che lavoro facesse.
Forse più avanti avrei potuto chiedere aiuto a Niall. 
 
« Sam » mi chiamò Niall.
 
« Ehi » risposi sorridendo.
 
« Ti è piaciuta? La canzone intendo » mi domandò mettendo le mani nelle tasche dei jeans.
 
« Oh si, siete stati fantastici. Avete delle voci meravigliose » risposi felice.
 
« Domani sera ci esibiamo in un pub poco distante da qui, ti va di venire? » domandò con un velo di imbarazzo.
 
Certo che quel ragazzo si imbarazzava per ogni cosa, ma non si poteva negare che ogni volta che diventava rosso era dolcissimo.
Avanti, non erano molti i ragazzi che arrossivano per un complimento o si imbarazzavano quando chiedevano qualcosa.
Annuii sorridendo a trentadue denti, avevo l'espressione di una bambina, ma non vedevo l'ora di ascoltare ancora una volta le loro voci.
 
Il giorno seguente arrivò in fretta, non feci incubi, non sapevo nemmeno io il perchè.
Ma era una cosa più che positiva.
Questa sera non sarei andata con Niall nel pub qui vicino, lui doveva essere qualche ora prima lì per fare le prove e sistemare tutto.
Così aveva chiesto a Kristen di venirmi a prendere per andarci insieme.
Ad essere sincera non avevo bisogno di qualcuno che mi venisse a prendere, non ero una bambina. Non che avessi qualcosa contro Kristen, nemmeno la conoscevo.
Non sembrava una cattiva persona, avremmo scambiato si e no quattro parole. 
Non so perchè faceva tanto la gentile con me, di certo non mi sarei fidata così facilmente di lei.
I miei pensieri furono interrotti da qualcuno che bussò alla porta della mia stanza.
E chi poteva essere se non il biondino?
 
« Entra » dissi continuando a cercare qualcosa da mettere per stasera.
 
« Oh mio dio » sussurrò una voce femminile ridendo.
 
Aspetta, ma quello non era Niall.
Ma dai Sam? Da quando in qua Niall ha la voce da ragazza? 
 
« Kristen, che ci fai qui? » le domandai notando che teneva un grosso scatolone in mano.
 
« Sono venuta a portarti questi » rispose poggiando lo scatolone per terra. « Tu piuttosto, che hai combinato? » domandò scioccata guardandosi intorno.
 
« Stavo solo cercando una cosa » risposi imbarazzata.
 
Sembrava che ci fosse appena stata una guerra nella stanza: magliette, jeans e diversi accessori sparsi ovunque.
 
« Comunque, ti ho portato dei vestiti. Erano di mia sorella, credo siano della tua misura » disse continuando a sorridermi.
 
« Grazie..» risposi titubante.
 
Perchè sto accettando il suo 'aiuto'? 
Non mi devo fidare di nessuno, non devo parlare con nessuno.
 
« Non ho bisogno di questi vestiti » continuai guardandola dritta negli occhi.
 
« Niall mi ha detto che quando sei venuta qui avevi solo una piccola valigia, quindi sono sicura che ne hai bisogno »
 
« Beh, nessuno ti ha detto che ho bisogno del tuo aiuto. Perchè cerchi di essere così gentile con me? Cosa ci concludi? » domandai cominciando a diventare nervosa.
 
Che mi stava succedendo?
 
« Volevo solo essere gentile. Sei appena arrivata , magari potremmo diventare amiche » spiegò sorridendo dolcemente.
 
« Non ho bisogno della tua amicizia, come non ho bisogno di questi vestiti! » urlai prendendo lo scatolone, feci uscire Kristen e le lanciai lo scatolone. Dopo di che chiusi la porta a chiave.
 
Non sapevo nemmeno io perchè mi ero comportata in quel modo.
Avevo bisogno di calmarmi, magari prendere un po' d'aria mi sarebbe stato d'aiuto.
Aprì la porta assicurandomi che non ci fosse nessuno dei paraggi, poi scesi lentamente le scale cercando di non fare rumore.
Mi bloccai all'istante non appena sentì delle voci.
 
« Tu non capisci! » sentii urlare. Era la voce di Kristen.
 
« Calmati e ascoltami » questo era Niall.
 
« No! Non mi voglio calmare, ok?  »
 
« Almeno abbassa la voce, può sentirti » la implorò.
 
'Come se non vi sentissi già' pensai.
 
« Mi ha letteralmente buttata fuori dalla sua camera, mi ha chiaramente detto che non vuole essere mia amica. Che altro dovrei fare? »
 
« Forse non ha avuto un bel passato e non si fida facilmente delle persone »
 
« Va bene, cercherò di esserle amica » disse stufa.
 
« Grazie » rispose il biondo.
 
Mi sporsi verso la cucina e quando li vidi abbracciati ne approfittai per sgaiattolare fuori.
Chiusi la porta alle mie spalle facendo meno rumore possibile e velocemente andai via.
Quando fui certa di essere abbastanza lontana camminai normalmente, fin quando non notai un parco in lontananza, così mi affrettai a raggiungerlo.
I genitori stavano già cominciando ad andarsene con i loro bambini visto che il cielo, man mano, diventava più scuro.
Raggiunsi un grande albero e poggiai la schiena al tronco per poi chiudere gli occhi e bearmi della leggera brezza che mi sfiorava il viso.
Senza accorgermene mi addormentai.
 
Quando mi svegliai notai che il cielo era già buio mentre tantissime stelle lo rendevano più luminoso.
Ma per quanto potesse sembrare bello visto da qui, il luogo non sembrava sicuro a quest'ora.
Mi alzai stiracchiandomi e mi guardai intorno per cercare di capire da dove ero venuta.
Il parco era abbastanza bello, ma gli alberi da questa parte erano talmente tanti che con il buio non facevano intravedere nessun uscita.
Il battito cardiaco aumentò, sembrò che il cuore volesse uscire dal petto, mentre cominciai a respirare a fatica.
Mi sentivo chiusa, in più il terrore mi invase.
Quando sentii il rumore delle foglie cominciai a correre, presa ormai dal panico.
Mi fermai cercando di prendere fiato, e cercai di regolarizzare il respiro.
I miei muscoli si irrigidirono non appena sentii una voce dietro le mie spalle.
Quella voce.
 
« Sam » sussurrò in modo che potessi sentire.





Spazio autrice

Hello people, come va?
Non so con quale coraggio aggiorno visto che ho fatto passare così tanto tempo.
Mi dovete scusare, ma non avevo più l'ispirazione e non mi sentivo di scrivere.
Ma adesso sono qui e ho aggiornato. Non so quando continuerò, spero presto.
Scusate se ci sono errori, ma per adesso non posso rileggerlo per sistemarli.

Un bacio, Rachele.
 
Twitter: 
@zainsrauhl
  
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