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Autore: _SamanthadettaSam_    18/07/2013    6 recensioni
"Gli Otherkin sono persone che sentono il proprio spirito legato a quello di alcuni animali..."
Da questa piccola frase letta in una pagina di Wikipedia è nata questa long Fantasy. Vi ho incuriosito?
Bhè che aspettate a leggere!
Buona lettura a tutti ^^
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Otherkin - Epilogo

La guerra era finita, gli Otherkin erano liberi.
Le perdite erano tantissime, troppe.
La comunità si era ridotta, dalle migliaia di persone che abitavano il campo, ad un gruppetto di almeno cento persone. I bambini sopravvissuti si potevano contare sulle dita di una mano.
Sette bambini, quattro di loro, compresa Susie, erano orfani.
Nei loro occhi era impresso il dolore e il ricordo dei loro cari, ma in fondo a tutta quella tristezza, c’era la speranza e la voglia di andare avanti.
E fu così che Dawn si era ritrovata ad essere il punto di riferimento degli Otherkin, ad essere il loro capo, la loro guida. Raggio di luna fece seppellire tutti i cadaveri attorno le mura del castello, aiutata da tutti.
Una degna sepoltura per delle povere vittime di guerra.
Dopo che l’ultima lapide, fu completata, gli Otherkin si misero in cammino. La bionda ebbe modo di conoscere in quel viaggio Izzy, la compagna di Owen. La ragazza mostrava già un po’ di pancia e aveva l’abitudine di parlare tutto il giorno con lei. In quegli occhi pieni di pazzia però, c’era l’immenso dolore della perdita e molte volte, la ragazza la vedeva ridere e piangere allo stesso tempo a causa di un ricordo riaffiorato alla mente.
La Prescelta li portò sull’isola che un tempo ospitava il castello di Chris. Da lì, poco alla volta, costruirono un piccolo agglomerato di casupole di pietra ricavate dal castello abbandonato. Dawn e Scott decisero di vivere insieme. Il loro era un amore silenzioso, senza nessuna parola dolce o grandi dimostrazioni d’affetto in pubblico. In quella casa di pietra invece, le dimostrazioni d’affetto c’erano ed anche tante. La ragazza scoprì l’immensa gelosia e l’istinto possessivo che abitavano nell’anima del rosso, ma anche l’incredibile dolcezza che ogni tanto, soprattutto dopo aver fatto l’amore, lo coglieva. La loro vita e quella della comunità era tranquilla.
Ma quella armonia fu leggermente incrinata da un piccolo, grande dettaglio.
La bionda aveva capito fin da subito il legame che c’era tra Susie e Scott. La bambina passava la maggior parte del suo tempo a casa loro e non dal suo tutore, ovvero Noah.
Un pigro giorno di ottobre, precisamente durante la festa di compleanno di Susie, la moretta fece una richiesta precisa alla Iena.
- Adottami. – Sembrava più un ordine che un’innocente richiesta fatta da una bambina.
E da quella piccola parola, si scatenò l’inferno.
Nessuno voleva affidare la piccoletta al rosso. Lo credevano ancora un pericolo, una minaccia come suo padre. Raggio di luna impegnò tutte le sue energie a difenderlo e ad avere il consenso degli anziani e del consiglio popolare. Il consiglio non fu difficile da convincere, quanto invece fu difficile per gli anziani. Erano testardi più di un branco di muli e sembrava che niente e nessuno potesse smuoverli dalla loro posizione. Un giorno, durante l’ennesima riunione con gli anziani, accadde qualcosa di inaspettato. La porta si aprì con un tonfo e comparve la piccola ed agguerrita figura di Susie. La bambina si arrampicò sul tavolo delle riunioni e cominciò il suo discorso.
- E’ da ormai due settimane che non fate altro che riunioni su riunioni, senza arrivare ad una decisione. Francamente mi sono rotta di aspettare. Scott non sarà di certo un angelo, ma vi siete dimenticati che ha avuto un ruolo fondamentale nella battaglia contro la strega. Ve lo ricordate o no vecchi bacucchi? – Gli anziani non risparmiarono borbottii di dissenso e di rabbia per la maleducazione della mora.
-Non avete mai sentito il mio di parere, forse l’unico che bisognava prendere in considerazione. Non voglio stare con Noah. Mi sta simpatico, è vero, ma mi sento più in famiglia con Scott e Dawn e se non accoglierete la mia richiesta di essere adottata da loro, state pur certi che sarò uno dei vostri peggiori incubi. – E infine, con la sorpresa di tutti i presenti, la bimbetta dai lunghi capelli neri alzò in direzione degli anziani il suo piccolo dito medio.
Strano a dirsi, ma quel discorso parve convincergli.
Così Susie fece parte della loro strana famiglia.
Il figlio di Geoff e Brigette, durante la permanenza nel castello della strega, aveva subito una brutta ferita alla gamba destra. Rischiava di non poter camminare mai più, ma grazie alle cure di Gwen, il piccolino guarì, lentamente ma guarì.
Heather diede alla luce Rachele che crescendo, diventò la reginetta incontrastata della cattiveria, proprio come un tempo lo erano stati i suoi genitori. Harry, il figlio di Izzy e Owen era la copia sputata del padre, specialmente per quanto riguardasse il carattere. Il bambino aveva i capelli biondi, un dolce sorriso e gli occhi verdi e pazzi, come quelli della madre.
Per un qualche strano scherzo della natura e del destino, il suo animale era proprio l'orso.
Dawn seppe che se un bambino aveva lo stesso animale di uno dei genitori era considerato un avvenimento raro.
Noah e Izzy si erano messi insieme, ma entrambi avevano ancora nel cuore il dolore per la perdita del ragazzone.
Noah, in qualche suo momento di particolare tristezza, pensava di aver fatto un torto al suo migliore amico, innamorandosi della ragazza. Izzy, nei suoi momenti di assoluta follia, guardava fuori la finestra nella speranza di vederlo tornare a casa, un giorno.
Entrambi ci soffrivano ancora, ma dopo le difficoltà iniziali, si erano lasciati il passato quasi alle spalle e i loro sguardi erano fissi sul loro futuro insieme.

Gli anni passarono veloci, la comunità aumentò rapidamente, mentre la pace regnava incontrastata.
Il ricordo di quella guerra era sempre vivido nei loro cuori, specialmente in quello della Prescelta che, per far conoscere a tutte le generazioni future quella storia, l’aveva trascritta su un grande libro e, una volta all’anno, veniva aperto e letto nella piazza principale.
Per non dimenticare.

 

Dieci anni dopo…

 

Dawn era seduta sul divano, persa come sempre nei suoi pensieri. L’unico rumore che sentiva era il suo e il respiro dell’uomo che sonnecchiava pacificamente affianco a lei. La mano di Raggio di luna viaggiava pigra tra le ciocche rosso arancio di Scott. I suoi grandi occhi caddero sulla mano libera, dove spiccava in bella vista la sua fede. Erano sposati da sette anni ormai.
Il suo matrimonio fu uno dei più belli in assoluto, a cui tutti gli Otherkin avevano voluto parteciparvi. I suoi ricordi però furono interrotti dal rosso che aveva iniziato ad aggredire dolcemente il suo collo bianco.  Le sue labbra salirono velocemente, congiungendosi con quelle della consorte. Le grandi mani dell’uomo si infilarono sbarazzine sotto la gonna del vestito di Raggio di luna, mentre lei si stendeva sul divano. I loro gemiti erano intrappolati nelle loro bocche, l’ossigeno scarseggiava ma a nessuno importava e l’atmosfera intorno a loro si stava velocemente surriscaldando. La bionda era completamente in balia di quelle mani che la toccavano dappertutto e che, con una sensuale lentezza, erano giunte alla zip del vestito.
- Mamma, papà AIUTO!!! – L’urlo disperato di Jerry, il loro secondogenito, rovinò il momento “romantico”.
La donna si sistemò in fretta e corse verso il figlio, tutto impiastricciato di trucco sulla faccia.
Dietro di lui apparve Lizzy, la primogenita, con un rossetto e una matita per gli occhi nelle mani.
- Avanti che cos’è successo stavolta? – Chiese la Iena, visibilmente contrariato del fatto di essere stato interrotto.
Lizzy era una tremenda bambina di sei anni, con un’innata passione per il trucco e gli scherzi. Aveva lunghi capelli rossi e il viso era completamente ricoperto da lentiggini dove, sotto gli occhi, appariva la sua voglia a forma di un paio di piccole ali d’aquila. Aveva grandi occhioni grigi. Jerry invece aveva appena compiuto quattro anni. Aveva una massa informe di capelli biondo cenere con molte vertigini e un paio di occhi azzurro – blu. Era un bambino molto dolce e l’unica cosa che amasse di più delle sue macchinine giocattolo, era il suo papà. Sulle sue braccia facevano bella mostra di sé due grandi corna d’alce.
- Jerry ha investito le mie bambole con il suo camion ed io, per vendicarle, gli ho fatto questo. – Ed indicò tutta soddisfatta il disastro di ombretto colorato, rossetto e fard che era la faccia del biondo.
I coniugi si guardarono esausti dall’ennesima bravata della loro figlioletta.
- Dove li hai trovati quei trucchi? – Chiese Scott, trattenendo le risate di fronte alla vendetta di Lizzy.
- Li ho presi da Susie! – Esclamò felice la rossa.
La mora entrò in scena appena sentì pronunciare il suo nome. Era molto alta, il che risaltava le sue belle forme e il suo seno, fasciato in quel momento da un top fucsia. I suoi lunghi capelli, neri come la pece, erano legati in una lunga treccia, che le arrivava al sedere. Sulla caviglia destra, spiccava la sua voglia a forma di coyote. Aveva diciotto anni e ogni giorno si allenava duramente al centro di addestramento, con la sua mentore Jo, per diventare un infallibile guerriero Otherkin.
Dall’espressione truce che aveva in viso, era parecchio arrabbiata e irritata.
- Lizzy, come ti sei permessa di rubare e usare i miei trucchi, brutta pulce ladruncola! – Sibilò la ragazza prima di strappare dalle piccole mani della bambina la matita nera e il rossetto fucsia.
La mora andò vicino allo specchio, posto nell’ingresso, e cominciò ad applicarsi la matita intorno all’occhio sinistro.
- Dove stai andando, signorina? – Disse Scott, mettendosi dietro la ragazza.
- In giro… - Sviò lei, marcando il rossetto sulle labbra, in modo da renderle più evidenti.
- E con chi andresti in giro? –
- Sono affari che non ti riguardano papino, ma visto che sono di buon umore te lo dico: esco con Geoff… -
- SENIOR?!? –
- Cosa? NO! Junior. – Si apprestò a puntualizzare Susie, visibilmente contrariata all’idea di uscire con un uomo sposato.
- A che ora torni? – Chiese pacata Dawn, mentre la ragazza prendeva la borsetta e si sistemava la minigonna nera.
- Non lo so. Ciao, non aspettatemi sveglia! – Disse, prima di aprire la porta e sfuggire alla solita strigliata da parte del rosso.
Egli guardò la moglie per un attimo prima di prendere le chiavi di casa.
- Tu ti fidi di lei, ma io no. Non aspettarmi sveglia. – E con questo l’uomo la lasciò sola in casa, in balia delle due pesti che erano i loro figlioletti.

Angolo dell'Autrice

Tutto è bene ciò che finisce bene!
Ed anche Otherkin, purtroppo, è finito. Sapete, mentre scrivevo l'epilogo, stavo quasi per piangere...
Si piangere!
Perchè ragazzi miei, oramai Otherkin era diventata una parte di me e voi, che la seguite, siete diventati la mia seconda famiglia.
Adesso però basta con le scene strappalacrime, adesso ho voglia di raccontarvi un paio di cose:
Questa storia aveva un significato nascosto che spero voi abbiate notato. Scrivendo Otherkin volevo farvi capire quello che ho capito anch'io capitolo dopo capitolo; Che ognuno di noi è un po' Otherkin, che ognuno di noi ha dentro di se un potere incredibile che, se si riesce a controllarlo, è capace di farvi superare qualsiasi ostacolo.
Spero di avervi trasmesso questo leggendo.
La seconda cosa che volevo raccontarvi è la piccola storiella di come sono arrivata a scrivere Otherkin:
All'inizio avevo intenzione di fare una nuova stagione del reality con i personaggi trasformati per colpa delle scorie radioattive. Purtroppo non mi venivano in mente sfide carine e quindi ho lasciato perdere. Dopo un paio di giorni ho rivisto un vecchio cartone che guardavo da piccola e una fanart di a tutto reality proprio su questo cartone.

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ed è così che è nato Otherkin!!!
Adsesso però è arrivato il momento dei ringraziamenti.
Un abbraccione a chi ha messo la storia nelle preferite:
  1. AsiaLeggiStorie
  2. aurok
  3. Bonny_Spears
  4. Chica_Dance_AxH
  5. Chococat97
  6. delenalove
  7. dgcourt
  8. dolcemary
  9. Dott_Gwen
  10. Giorgiu Saurus
  11. its_so_easy
  12. kiara097
  13. kimberly D Cristal
  14. Le_Emiliette
  15. melanie midnight
  16. miriama73
  17. Nekomata 42
  18. sunburst
  19. utau31103
  20. Viven3450
  21. White_Fang
  22. yhxhvhvugyghgyftf ( caro mio, devi spiegarmi come cavolo ti ricordi questo nome quando devi fare il login. Comunque pollice in su per l'epica manata che hai dato alla tastiera per far uscire questo nome ^.^)
Un altro abbraccione a chi l'ha messa tra le ricordate:
  1. Le_Emiliette
  2. melanie midnight
  3. MigalooGh
  4. miriama73
  5. Viola_Meridia_32
Un abbraccione a chi l'ha messa tra le seguite:
  1. BlackSwan Hawtorne
  2. dolcemary
  3. FaDiesis
  4. Giorgiu Saurus
  5. Kauhsen
  6. kodocha 98
  7. La Russo
  8. Le_Emiliette
  9. melanie midnight
  10. miriama73
  11. MoonyCrashindDown
  12. Mumma
  13. Necomata 42
  14. pink hairTDScottDxGfan
  15. Whiteney Black
  16. White_Fang
  17. White_Moon
  18. yhxhvhvugyghgyftf
  19. _Smeralda_
E ovviamente, un abbraccione a chiunche ha seguito Otherkin silenziosamente e spero che abbia trasmesso anche a loro tante belle emozioni.
Un bacione:^.^:
Sammy

   
 
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