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Autore: Shine_    18/07/2013    14 recensioni
Zayn Malik insegna nella scuola elementare di Bradford, è il maestro più giovane ed ha soli ventun'anni.
Ogni fine mese gli vengono recapitati dei fiori con un biglietto anonimo in cui è riportato un pezzo di ogni sua poesia preferita.
Liam Payne ha un sogno nel cassetto, frequenta la facoltà di musicologia al King's College di Londra.
Ogni fine mese torna a casa dalla sua famiglia e non manca mai di passare dal fioraio per comprare un mazzo di fiori allegando l'indirizzo di una scuola, un nome ed un messaggio anonimo.
[Ziam, ovviamente.]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Le parole che non ti ho detto

 

 

 

 

 

Diciannovesimo capitolo:

 

 

 

 

Liam aprì piano gli occhi e la prima cosa che vide fu il sorriso soddisfatto di uno Zayn ancora completamente addormentato.

Tutti i ricordi della notte prima lo bombardarono immediatamente, e quelli uniti al corpo caldo e nudo del moro stretto contro di lui lo fecero sentire quasi in gabbia.

Non riusciva a respirare, si sentiva intrappolato e voleva solo scappare.

Che stava pensando la sera prima? Non riusciva a capire se si stava pentendo di aver passato la notte con Zayn o se fosse solo un momento di panico passeggero.

In entrambi i casi si alzò lentamente cercando di non svegliare il ragazzo accanto a lui e di non badare al dolore alla schiena. Indossò velocemente i suoi vestiti cercando di non soffermarsi con lo sguardo su tutti i segni che gli avrebbero ricordato per alcuni giorni quella notte.

Si voltò sulla soglia della porta per guardare un’ultima volta quel ragazzo che ora aveva il viso premuto contro al cuscino dove prima c’era la sua testa.

- Liam.- si bloccò irrigidendosi pensando di essere stato scoperto e di dover inventare una serie di scuse e bugie che avrebbero fatto male ad entrambi. Quando però si rese conto che Zayn aveva solo parlato nel sonno sentì di nuovo quella sensazione orrenda. Non riusciva a stare in quella stanza, era troppo e sentiva quasi la testa scoppiare con tutte le sue paranoie.

Scese velocemente i gradini, più si allontanava da quella stanza più si sentiva meglio. Prese la sua giacca che Zayn aveva buttato a terra la sera prima e raggiunse il portone pensando già a quanto sarebbe stato meglio una volta raggiunta casa sua.

- Te ne vai così? Senza salutare?- si voltò di scatto sospirando di sollievo quando si accorse che era solo Harry. Poi un’ondata di gelosia lo colse. Perché quel riccio era ovunque?

- Non pensavo fossi così, Payne. Prendi quello che vuoi e poi scappi?- non rispose alla provocazione e si voltò di nuovo aprendo la porta. Più stava in quella casa più probabilità aveva di dover parlare con Zayn. E in quel momento proprio non se la sentiva di affrontare quel discorso.

- Sei proprio un bastardo.- deglutì e continuò a camminare senza voltarsi indietro.

 

 

 

 

 

 

 

 

Zayn si svegliò lentamente stiracchiandosi, i ricordi della notte lo fecero sorridere ancora di più contro il cuscino. Aprì gli occhi piegando le labbra in un broncio quando non trovò Liam accanto a lui.

Eppure ricordava bene di non averlo cacciato di casa dopo averci fatto.. sesso.

Si spostò i capelli dalla fronte continuando a sorridere quando tutto quello che era successo il giorno prima inondò la sua mente.

Le labbra morbide di Liam contro le sue, la pelle del castano sotto alle sue dita, quella voglia che sembrava quasi un cuore tra i suoi denti e poi i suoi gemiti e poi ancora quell’appagante sensazione di essere dentro di lui. Sapere di essere dentro Liam, circondato dal suo calore, schiacciato contro al suo corpo.

Infilò una mano sotto al cuscino e respirò l’odore di Liam, ora non se ne sarebbe andato via più. Quell’odore così suo sarebbe rimasto indelebile in quella stanza, così come lo stesso Liam nel suo cuore.

E, se avesse scoperto che chi lo riempiva di fiori e bigliettini non era quel ragazzo, Zayn sapeva che l’avrebbe scelto comunque.

Poteva vivere bene anche senza quei fiori colorati che gli riempivano la casa ma non poteva rinunciare alle braccia di Liam attorno al suo corpo, che lo stringevano e sembravano proteggerlo dal resto del mondo.

Dei rumori provenienti dalla cucina lo fecero tirar su di colpo dal letto, infilò il paio di boxer che trovò ai piedi del letto, arrossendo al ricordo di Liam che glieli sfilava lentamente con un’espressione adorante, e scese velocemente le scale entrando nella stanza.

- Liam! Credevo fossi..- si bloccò di colpo fissando la schiena del suo migliore amico che si muoveva velocemente tra gli armadi con movimenti decisi.

- Perché..che cosa ci fai qui?- domandò guardandosi intorno per cercare l’unico ragazzo che voleva in quel momento. Sentiva una strana sensazione alla bocca dello stomaco e l’unica cosa che l’avrebbe calmato era rintanarsi contro al petto di Liam e farsi stringere dalle sue braccia.

- Ero venuto per..non mi ricordo nemmeno più perché son venuto da te! Perché quel coglione..- strinse le braccia attorno al suo stomaco sentendo il tono arrabbiato di Harry, preparandosi al peggio.

- Liam..- pronunciò quel nome e si scontrò con gli occhi verdi ed infuriati del suo migliore amico.

- Se n’è andato un’ora fa. Tutto soddisfatto di aver ottenuto la sua scopata di fine anno.- scosse il capo incredulo allontanandosi sempre più dal riccio che si avvicinava.

- E invece sì, Zayn. L’ho visto scappare via come un codardo. Avevi ragione a non fidarti di lui, e io come un idiota..-

- Lui non è..-

- Stai ancora cercando di difenderlo?- si fermò fronteggiando il ragazzo che lo fissava quasi deluso. - Ti ha usato e se n’è andato senza guardarsi indietro! Ti ha lasciato solo dopo averti usato per i suoi comodi!-

- Chiariamo una cosa.- iniziò calmo non lasciandosi intimidire dalle urla dell’amico. - Siamo entrambi adulti, eravamo entrambi consenzienti e se lui vuole andarsene la mattina dopo può farlo.-

- Smettila di mostrarti così forte, sappiamo benissimo entrambi che in realtà..-

- No!- gridò spingendolo con le mani sulle sue spalle. - Non sai nulla di Liam! Non sai niente di quello che è successo ieri! Se Liam voleva solo sesso poteva prenderlo! Non mi ha promesso nulla! Era libero di fare qualunque cosa!-

- Sappiamo entrambi che ci stai di merda, Zayn! Smettila di fingere!-

- Ci sto di merda ma sono solo cazzi miei!- gridò di rimando prendendo poi un respiro per calmarsi. - Sono..deluso, sì. Ma Liam non mi doveva niente. Ha preso quello che voleva, ho ottenuto quello che volevo e ora..lasciami solo, Harry. Voglio..restare da solo. Non ho bisogno di te, ora.-

Lo vide spegnersi di colpo ed annuire e quando sentì la porta d’ingresso che veniva chiusa si appoggiò al muro e si lasciò scivolare a terra iniziando a piangere.

Appoggiò i gomiti sulle ginocchia e nascose il viso tra le mani lasciando libero sfogo alle lacrime e ai singhiozzi.

 

 

 

 

 

Angolo Shine:

 

Visto che sono tanto buona e voi siete stati tanto bravi ad aspettare una settimana senza di me ho deciso di aggiornare oggi e anche sabato.

E.. ve l’avevo detto che dovevate aspettarvi qualcosa del genere.

Le cose si stanno man mano risolvendo, i nodi stanno venendo al pettine ma Liam ha bisogno ancora del suo tempo.

 

Ci sentiamo sabato, e prometto che avrete del fluff ziam u.u

Grazie a tutti.

   
 
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