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Autore: Ness    18/07/2013    1 recensioni
In uno dei miei tanti momenti di follia ho pensato: “Cosa chiederei ai miei personaggi se li avessi di fronte? Come si comporterebbero loro a trovarsi davanti a me?”
Inizierà così un ciclo di interviste ai vari personaggi presenti nella pagina facebook Tempesta. Sogna con иєѕѕ e sul sito di EFP – Il tuo sito di fanfiction.
se pensate che la cosa sia stupida… beh… forse avete ragione!
Ness
Genere: Commedia, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Tempesta. Sogna con иєѕѕ Presenta: Intervista con Jacob Black

 

martedì 16 luglio 2013 ore 10.10.

Questa mattina alle 10.30 ho appuntamento con Jacob Black, coprotagonista di Two Souls, One Heart. Quando l’ho chiamato ieri pomeriggio per avvisarlo che sarei passata non mi è sembrato molto felice della cosa…anzi… l’ho trovato leggermente polemico: “Ah!  Signorina Cullens! Finalmente si degna di chiamare anche me per l’intervista!”.

 

Mmm questo credo che mi darà più problemi di quella peste di Ness…

 

Lui è l’intervistato, io l’intervistatrice. Quindi accetto le sue condizioni. Vuole vedermi alla spiaggia di La Push. Ma dimmi tu se devo farmi tutta sta strada – penso – E’ diventato una prima donna sto tipo!!

 

“Allora Ness, vieni con me?”

 

“Non se ne parla proprio!”

 

“Ma come! Hai detto che saresti venuta con me durante le interviste!”

 

Mi ringhia contro. “Va bene, va bene! Vado sola!”.

 

 

Mi avvio in direzione della spiaggia. Il cielo come sempre non è dei migliori. Ma almeno non piove e anche se il cielo è leggermente nuvoloso l’aria è calda. (A belli… ho controllato le previsioni meteo! Mica invento io!!).

 

Mi è sempre piaciuta l’aria che si respira qui. E poi amo il mare…

 

Mentre vado verso il nostro punto di incontro mi rendo conto del luogo dove mi ha portata. Ma tu guarda questo qui! Per fortuna sono venuta sola! In quello stesso luogo aveva portato Ness tanto e tanto tempo fa… quando lei si vergognava di avere un costume da bagno per bambine.

 

Lo vedo arrivare di corsa. “Ben arrivata. Andiamo?”

 

“Dove?” chiedo.

 

Mi prende e mi porta in un angolo della spiaggia. E da quello che vedo, non siamo soli.

 

“Ma…ma… loro che ci fanno qui??!?!” tutto il brano è li presente. Mi salutano con la mano.

 

“Sono la mia famiglia e staranno con noi durante l’intervista”.

 

Alzo gli occhi al cielo e mi accomodo su di un tronco li vicino. Lui si siede di fronte a me.

 

“Allora, Jacob Black, lupo Alpha di..” e mi interrompe.

 

“Inizio io con le domande”.

 

“Cosa? Ma sono io a farle!” che fa, vuole rubarmi il mestiere?

 

“In silenzio e ascoltami. Mi spieghi come mai quando mi hai proposto di far parte del tuo racconto mi hai promesso un ruolo da protagonista e invece mi vedo sempre messo al margine?” mi guarda furente.

 

“Io non ho promesso proprio un bel niente – ribatto – Tu hai accettato di farne parte, con i pro e i contro. E poi mi sembra che tu non sia poi tanto al margine”.

 

“Si ma io sono stufo di avere sempre tra i piedi quel sudicio succhiasangue! Una volta lo avevo tra i piedi con Bella! Adesso fa di tutto pere intromettersi tra me e la mia Ness!”

 

“Tua?” dico alzando un sopracciglio.

 

“Si mia! Perché hai qualcosa da ridire?” Confermo. E’ un bene che lei non sia qui.

 

“Cosa ti fa supporre che lei sia tua. E’ per caso un oggetto?” inizio a prendere appunti rendendomi conto che l’intervista è iniziata nel peggiore dei modi.

 

“Beh…no – sembra impacciato – non intendevo questo”.

 

“Eppure è questo il messaggio che è appena passato, Sig. Black”

 

Storce il naso. “E non chiamarmi Sig. Black. Non stai parlando con mio padre!”

 

“Va bene. Allora rispondi alla mia domanda”.

 

“Beh ovvio che lei non sia un oggetto. Però mi da fastidio il modo in cui lui tenta in tutti i modi di allontanarmi da lei”.

 

“E secondo te perché lui si comporterebbe così?”

 

“Perché è geloso! Ecco perché! – alza il tono della voce – Nessuno può avvicinarsi alla sua piccola principessa – e mima il segno delle virgolette – Peccato però che la principessa sia diventata adulta!”

 

“Troppo in fretta, lamenta lui”

 

“E cosa centro io con questo? Non è colpa mia se Ness è una mezzosangue e cresce in fretta!”

 

“Ma tu hai subito colto la palla al balzo con lei. Non credi che sia questo il motivo per cui tu non vai a genio a suo padre?”

 

“Io non ho fatto niente di tutto questo. E’ stato naturale!”

 

Faccio un gesto con la testa come per dire Ma che cavolo vai blaterando. Io c’ero so che hai fatto.

 

“Ma dai Jacob. Ti sembrava il caso di farle una proposta di matrimonio così presto? Lei non ha ancora visto il mondo e tu vuoi legarla a te per l’eternità”

 

“Ma io la amo – eccolo di nuovo in difficoltà – e voglio passare il resto della mia vita con lei”.

 

“Dai Jacob, è inutile che tu ti nasconda. Quel giorno dovevi parlarle di qualcosa di importante e pur di non farlo te ne sei uscito con la scusa del matrimonio. Ipocrita da parte tua, non credi?”

 

Gli altri del branco iniziano ad agitarsi. A quanto pare non piace loro che qualcuno tratti così un loro fratello. Ma io so di aver colpito nel segno. E neanche ora risponde alla mia domanda.

 

“Qui tacet, consentire videtur – dico continuando a prendere appunti – Allora dimmi, le hai già parlato dell’imprinting?”

 

“No”

 

“Perché? Non avevi l’occasione a portata di mano?”

 

“Mi è stato vietato”

 

“Come vietato…”

 

“Si…” ma non dice altro.

 

“Quindi lei ancora non sa nulla, giusto?” chiedo dubbiosa ripensando a come ha reagito quando le ho proposto di venire come me.

 

“No”.

 

“Come credi che reagirà?”

 

“Non lo so. E questa cosa mi fa impazzire. Bells dice che non devo preoccuparmi, che mi ama, che capirà. Ma… – mette le mani attorno alla testa – Ness non è Bells. Lei è imprevedibile. Lei…si scalda facilmente…Lei…”

“Come hai intenzione di dirglielo?”

 

“Ho pensato di stare solo con lei, per cercare di spiegarli la cosa”

 

“E le dirai tutto?”

 

“Si le spiegherò cos’è l’imprinting…” toglie le mani dalla testa. E guarda a terra.

 

Azzardo una domanda, ma è questo che voglio sapere.

 

“E quando saprà di sua madre, non credi che lei penserà che tu ora sia innamorato di lei solo per questa legge del tuo branco? ”

 

Alza lo sguardo per fissarmi ma da dietro vedo Paul alzarsi “Ma cosa credi? Che noi amiamo le nostre donne solo perché c’è questo vincolo di legge? L’imprinting è una cosa seria!” dice intromettendosi.

 

Ma oggi mi sento in vena di dar fastidio. E non so perché. Non ero venuta con questa idea. Ma volevo passare un po’ di tempo in sua compagnia come non accadeva da tempo.

 

“Cosa seria? Ma come, non è solo una selezione naturale per la riproduzione della vostra specie? Dai guardiamo in faccia alla realtà – e metto via il blocco per gli appunti fissando intensamente Paul – Con le donne con cui avete l’imprinting siete certi di far centro ed assicurarvi una discendenza” e nel dirlo infondo nelle mie parole un odio profondo andando poi a guardare Leah seduta in disparte. E le faccio un ghigno.

 

Paul sembra sul punto di esplodere, anche gli altri del branco. Guardo la situazione assurda. Io in mezzo a tanti lupi che sembra vogliano sbranarmi! E sorrido della cosa assurda (lupi che mangiano lupi! Questa poi!! Ahahaha).

 

A questo punto si alza Sam e li blocca. “Fermatevi. Non vedete che non è lei che parla?”.

 

Jacob lo guarda e poi guarda i mei occhi. I miei si riflettono nei suoi e ne leggo puro terrore. Ma che sta succedendo – penso – vuoi vedere che

 

Prendo un bel respiro e placo l’ira interna che provo. Riacquisto la mia calma chiudendo gli occhi.

 

“Scusate” dico.

 

Il branco si placa a fatica e Sam dice “Tranquilla. Continua pure”.

 

Jacob non riesce a staccare gli occhi dai miei. Ma che avrà da guardare. Evito il suo sguardo e continuo.

 

“L’imprinting è uno spostamento di gravità. Allora per lei saresti disposto ad essere qualsiasi cosa?”

 

“Certo…” dice sommessamente.

 

“Se un giorno si stancasse di te? Che faresti?”

 

“Veglierei comunque su di lei”.

 

“Perché?”

 

“Perché lei è l’altra metà della mia anima, che sia la donna che mi ama o che mi odia. Io non saprei far altro…io non potrei far altro”.

 

“La proteggeresti a costo della sua vita?”

 

“Mi sacrificherei per lei” dice cercando il mio sguardo. “Basta che lei sia felice”.

 

Sostengo il suo sguardo. “Non sei poi tanto diverso da suo padre” osservo.

 

Sospira. “Già. In fondo vogliamo la stessa cosa”.

 

“Forse secondo strade diverse” suggerisco.

 

“A questo punto…non lo so più…”

 

Mi rattrista vederlo così. Ma non dovrebbe. Insomma, io sono una professionista e non dovrei farmi trasportare dalle emozioni dei protagonisti.

 

“Senti Jake, cambiando discorso, ti faccio la domanda con cui volevo iniziare, ok?”

 

Contento anche lui di cambiare argomento sorride e dice “Ok spara”

 

Sorrido.

 

“Allora, tu a capo di un piccolo branco. Come sono i rapporti con i tuoi colleghi?”

 

Scoppia in una risata. “Piccolo è dir poco! Si sono aggiunti altri membri al branco”

 

“Ma come – dico – io non lo sapevo!”

 

Sorridendo passa una mano tra i capelli. E’ molto che non li taglia perché sa che a Ness piacciono lunghi.

 

“Sai… dovresti ricordare maggiormente le cose che leggi…” e mi fa l’occhiolino. Io per tutta risposta, ricordando a cosa si riferisce lo guardo di sbieco mentre lui continua “Non ci è permesso rivelare il numero esatto dei componenti del branco, e ora i due branchi sono diventati numerosi”.

 

“E non potevi condividere l’informazione neanche con me?”

 

“Beh tu non sei molto diversa da Lei…”

 

“Jacob caro, questo segna un punto a tuo sfavore! Se non lo hai detto a lei vuol dire che non ti fidi!” Uno a zero per me, penso.

 

“Ma che vai blaterando di nuovo!! – e stringe la mano in un pungo – Lei sa quanti siamo e chi siamo! Forse è lei a non fidarsi di te, non credi?”

 

Come non detto. Uno pari palla al centro. Quando vado a casa quella peste me la paga!!!

 

“E come fa un lupo a decidere di quale branco far parte?”

 

A questo punto interviene Sam. “Diciamo che tutti i nuovi lupi vogliono unirsi al branco di Jacob” e Jacob conferma dicendo sottovoce “Già, sai che palle avere tutti quei marmocchi in giro…”, ma Sam continua: “Ovvio che sia così. In fondo Jacob è il discendente diretto di Ephraim Black e tutti vogliono stare con lui. Ma è ancora un cucciolo di lupo lui stesso – e Jake lo fulmina con lo sguardo – così abbiamo deciso che entrano tutti nel mio branco affinché vengano, per così dire, svezzati. Raggiunta la maggiore età decidono poi da che parte stare”.

 

“Ma così non rischi che nessuno voglia più far parte del tuo branco?” dico rivolta a Jacob.

 

“Ma se è quello che lui vuole” sputa Leah da lontano.

 

Mi sposto con la testa per vederla meglio. “Perché dici così? – le chiedo – Tu sei il suo capitano in seconda, non hai voce in capitolo in questa faccenda?”

 

Lei si alza e guardando male prima me e poi Jacob risponde “Nel suo branco nessuno a voce in capitolo” e se ne va.

 

“Wow…Jake – dico – mi sembra abbastanza arrabbiata con te…cosa le hai fatto”

 

“Tsz… ce l’ha ancora con me per averle vietato di dire a Ness dell’imprinting”

 

“Vietato…hai dato un ordina da Alpha quella volta”

 

“Si ma non è più successo. E lei sta facendo mille storie!”

 

Poi ricordo una cosa…

 

“Scusate…ora che se ne è andata… ma voi siete mai riusciti a capire con chi è che si vede di nascosto?” mi sento una

vigliacca a chiederlo ora che non c’è ma chissà perché la ragazza odia anche me.

 

“Io ho provato a seguirla un giorno ma riesce a fa perdere le sue tracce – dice Seth – Ma ha addosso un odore strano…”

 

“Si – dico – ricordo”.

 

“Ma Jacob non vuole sapere con chi si vede” continua Seth ridendo.

 

“Ah si? E come mai?” chiedo.

 

“Mah cosa vuoi che me ne importi di quella li! – ribatte Jacob – che si trovi qualcuno e si levi dalle scatole”.

Al che Seth mi si avvicina all’orecchio e mi sussurra: “Vedi… a furia si sentire i pensieri di Jacob per Ness… ecco lei…” e mi fa l’occhiolino, mentre un sasso lo colpisce in testa. “Ahi Jacob!!”

 

“Così impari a tener chiusa quella boccaccia! Ora torna qui a sederti e sta in silenzio!!!”

 

La cosa mi sembra al quando sospetta. Qualcosa mi dice che Leah ha qualcosa che non va… vorrà dire che indagherò a fondo.

 

Però sono carini tutti insieme. Tutti diversi eppure tutti uguali. Fratelli di famiglie diverse. Sorrido al pensiero.

 

“Che hai da ridere?” sputa Jacob.

 

“E a te sembrano modi da usare?”

 

“Certo che c’è di male” risponde.

 

“Niente, cosa vuoi che sia! Fosse stata Ness qui a ridere saresti stato molto meno rude. Che hai da ridere – e gli faccio il verso – ma ti sembra modo di parlarmi?”

 

“Ma che centra!!! Tu non sei mica lei”.

 

“Ah si? – lo fisso con disappunto – Visto che la metti così allora ho finito”

 

“Finito cosa?”

 

“La mia intervista! – Mi alzo dal tronco e mi rivolgo a tutti loro – Grazie a tutti per la vostra disponibilità. Non è andata come speravo ma non fa niente!”

 

Tutti mi salutano con un sorriso, a parte Paul ancora adirato per prima.

 

Lui si alza di scatto “No no…non te ne puoi ancora andare” dice.

 

“Si è fatto tardi e la strada per casa è lunga. Ciao Jake!”. E mi volto per andarmene.

 

Lui resta li. A fissarmi. Lo so perché lo sento. Ma che vuole, che vada a giocare con suoi simili.

Sono quasi sulla strada quando da lontano sento arrivare qualcuno.

 

“Ehi!!! Cullens!!!” Mi volto e lui è li, a un centinaio di metri da me.

 

“Perché hai smesso di amarmi?” urla.

 

Lo guardo con dolcezza. Sorrido. Strizzo l’occhio e salutandolo con la mano urlo:

 

“Team Edward!”

 

Lo sento sbraitare e urlarmi dietro “Sei una traditrice!!!!” ma non riesco a smettere di ridere! Lo adoro così stizzoso!

 

Un sincero grazie a

Bourbon Graphics † gяαfιcαиdσ ¢σl ναмριяσ †

per la foto

 

 

 

  
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