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Autore: DeniRevenger_    18/07/2013    3 recensioni
E' incredibile quanto la tua passione di una vita, porti a realizzare il tuo futuro.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella corsa in ascensore pareva infinita. Solo qualche piano mi separava dal mio sogno. Anzi, dai miei sogni: diventare una ballerina seria e conoscere la persona che da anni mi incantava con la sua musica. In un momento di sovrappensiero, non mi accorsi nemmeno che le porte dell'ascensore si fossero aperte. Cavolo, ero proprio sommersa nei miei pensieri. Non appena uscita, mi trovai di fronte e un grosso salone, con tanto di ragazza che prendeva i nomi di tutte le ragazze che si presentavano di fronte a lei, nella speranza di coronare il loro immenso sogno. Le stavo dando tutti i miei dati, quando mi accorsi del fatto che tutte le altre ragazze presenti, mi stessero guardando con uno sguardo da snob con la puzza sotto il naso. Potevo sentire le loro parole che erano dal "guarda com'è vestita quella stracciona" al "se lui la vedesse ora, la prenderebbe per una battona di marciapiede". In quel momento, nemmeno un elefante da qualche tonnellata avrebbe messo a terra il mio morale. Ero convinta di me, come non mai. Decisi di andare nel bagno per cambiarmi. Iniziai a levarmi quei vestiti in eco pelle che nonostante amassi come mi stavano, li odiavo allo stesso tempo perché nemmeno la chirurgia sarebbe riuscita a togliermeli di dosso. Cercai in qualche modo di alleggerire il trucco che mi ero messa, giusto per evitare l'effetto panda mentre ballavo durante l'audizione. Presi un elastico dal mio polso e mi legai i capelli in una coda di cavallo abbastanza alta, visto che erano troppo lunghi e ancora non mi ero decisa a darci un taglio drastico. Quei pochi minuti minuti che mi occorsero per prepararmi, erano preziosi come l'oro, visto che devo anche prepararmi mentalmente a quello che sarebbe successo nel giro di un'oretta circa. Quando mi decisi ad uscire dal bagno, mi resi conto che tutte le ragazze presenti prima, erano andate via. Mi sedetti su una sedia di plastica bianca ed aspettai. Sentivo la musica che dall'interno della stanza audizioni, si espandeva per tutto il salone. Nonostante mi fossi convinta che sarei riuscita ad affrontare questa prova, ero nervosa. Fottutamente nervosa. All'improvviso, dalla stanza uscì una ragazza dall'aspetto fresco e giovanile, che mi disse: -tu sei Alexandra Fox? Bhè, penso di sì, dato che sei l'ultima. Vieni dentro, dai! E io con un grosso sorriso le risposi: -grazie mille, spero di essere all'altezza. Ah, per la cronaca, chiamami Lexie! Solo i parenti mi chiamano Alexandra e non lo sopporto! A quelle parole, la ragazza fece una risata sonora che fece sciogliere la mia tensione. Entrai in quella stanza, a dir poco strepitosa. Enorme, luminosa, con un grande e potente impianto stereo. Ma la prima cosa che notai, fu che lui non c'era più. Joe Jonas se l'era squagliata prima della fine della mattinata. Pensai che avrei voluto che fosse lì ma dall'altra parte, pensai che era una fortuna, almeno se avessi fallito, non sarebbe successo davanti ai suoi occhi. La coreografa, Meredith, si rese conto del mio sguardo abbastanza abbattuto e disse: -è dovuto andare via, mi spiace. Dice di scusarsi e che sinceramente, spera che tu passi perché saresti l'unica che non ha conosciuto! A quelle parole, il mio cuore era come se si fosse sciolto. Lui voleva conoscere me. No, Lexie, smettila. Non è il momento di farsi delle pippe mentali. Diedi a Meredith il cd con la mia base ed iniziai. Sentivo che ce la stavo facendo, lo capivo dallo sguardo soddisfatto della ragazza. Ma proprio quando meno me l'aspettavo, il mio piede. Il mio piede ancora debole dall'infortunio, iniziò a bruciarmi e a perdere sensibilità. Stavo tirando, tirando troppo perché esso resistesse. Accadde quello che volevo non accadesse. Il mio piede sinistro cedette. Iniziai a zoppiccare e dovetti fermarmi, dopo appena trenta secondi. La mia prima reazione fu una rabbia infinita. Strappai letteralmente l'elastico dai miei capelli, che si liberarono in ben che non si dica. E dopo tutto questo, iniziai a piangere. Io, maniaca del controllo, avevo fallito e mi ero dimostrata debole. Meredith mi aiuto e con un sorriso compiaciuto mi disse: -Lexie, sei bravissima, dai retta a me. E' solo stato il momento sbagliato. E io le risposi: -grazie della possibilità, ve ne sono debitrice. Per fortuna che lui non era qui, altrimenti mi sarei sotterrata.. Non appena finì di pronunciare quelle parole, le strinsi la mano e mi diressi verso il bagno. Ero delusa da me stessa. Il mio corpo, il mio amato corpo mi aveva abbandonata nel momento del bisogno. Decisi di levarmi ogni traccia di trucco, presi una matita che avevi in borsa e la usai per raccogliermi i capelli, in qualche modo possibile ed immaginabile. Non ebbi nemmeno la forza di cambiarmi. Indossai solo la giacchetta, i miei bikerboots e mi diressi verso l'uscita. Presi l'ascensore, che in un attimo mi portò al piano terra, dove mia mamma mi aspettava ansiosa. Non appena vide il mio sguardo sconsolato, gli occhi rossi e pieni di lacrime, mi strinse in un suo caldo e affettuoso abbraccio. Disse di essere fiera di me, mentre saliva in auto. Durante tutto il tragitto per tornare a casa, guardai fuori dal finestrino mentre con il mio iPod, ascoltavo tutte le canzoni di quella persona che per colpa mia, non avrò la fortuna di incontrare. Sì, avevo fallito. Miseramente fallito.
  
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