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Autore: milly_s    18/07/2013    12 recensioni
Avevamo appena terminato di ristrutturare casa. Avevamo deciso di dare in affitto la mansarda all’ ultimo piano; a noi sarebbero rimasti gli altri tre piani inferiori, più che sufficienti al mio quasi esclusivo utilizzo. Per la maggior parte del tempo abitavo da sola ormai: mio padre fuori per lavoro con ditte di costruzione estere; mia madre anche lei fuori per lavoro cosi come mia sorella maggiore, che da poco aveva avuto la cattedra di lingue antiche all’ università.
Cosi rimanevo solo io a dover terminare i miei studi al liceo, nella grande casa solitaria. Diciamo pure che l’ idea dell’ affitto era stata presa proprio affinché io avessi compagnia e non dovessi restare così tanto tempo da sola. A me piaceva stare sola in realtà perche c’erano i miei amici che soprattutto nel periodo estivo passavano la maggior parte del tempo con me. Per questo non mi piaceva troppo l’ idea di avere degli estranei in casa. Comunque per i mie genitori era una buona idea dato lo stato di all’ erta per via dei ladri che recentemente stavano facendo spiacevoli visite ai quartieri vicini.
Della nuova famiglia sapevamo il loro cognome, Tomlinson, e che sarebbero arrivati presto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alcune volte odiavo mia madre.
Quella era proprio una di quelle volte.
Le avevo appena posto il mio disappunto sul fatto che Louis stesse con me,
e lei che aveva fatto? Lo aveva invitato a pranzo con noi,
per poi lasciarmici da sola per l' intera giornata,
con la pretesa di fargli fare un giro della casa e del quartiere.
Lui, a modo suo, aveva comunque cercato di darmi una mano, aiutandomi ad apparecchiare e sparecchiare, e poi asciugando i piatti che io lavavo.
Tutto sommato, eravamo una buona squadra nelle faccende di casa.
Durante il pranzo avevo cercato in tutti i modi di aggirare le sue domande,
rispondendo lo stretto necessario, ponendo invece a lui la maggior parte delle domande,
a cui rispondeva senza alcun problema, senza aggirarle come facevo io.
Da questo punto di vista lo ammiravo, insomma, per quanto era possibile ammirare quel tipo di persone!
Mi aveva raccontato delle sue avventure a scuola,
dei suoi amici e delle loro assurde follie,
e che ora anche loro erano andati via da Londra, tranne uno che era rimasto li.
Si poteva notare chiaramente un velo di angoscia e tristezza nei suoi occhi e nell' espressione del viso.
Dovevano mancargli molto, evidentemente. Quei suoi occhi,
limpidi e cristallini come il mare, quasi non si lasciarono sfuggire qualche lacrima.
Sembrava un bimbo. Uno di quelli a cui improvvisamente viene a mancare la madre.
Non ero mai stata brava a confortare le persone con le parole,
però ai miei amici bastava una semplice carezza, un' abbraccio,
sapere che fossi li per loro.
Quasi d' istinto, lo abbracciai, con le mani ancora piene di sapone.
Il mio gesto lo stupì, a tal punto da far si che il bicchiere
che aveva in mano, gli scivolasse e si infrangesse a terra.
Anche lui mi abbracciò di rimando,
lasciandosi sfuggire quella lacrima che minacciava di uscire già da un po'.


"Grazie, Meg" Quasi bisbigliò.
l' unica cosa che riuscì a fare io invece, fu solo stringerlo più forte.


"ahahah piano, ragazzina! Così mi stritoli!" Ridacchiò lui, spettinandomi i capelli, già in disordine di natura.
Ecco. Era riuscito a rovinare tutto.


"Te l' ha mai detto nessuno che sei un' esserino tremendamente antipatico e fastidioso, ragazzino?"
Gli dissi, parecchio infastidita. Ragazzina? Ma se avevamo la stessa età!
Solo perché ero di corporatura esile e di statura un po' piu bassa di lui,
non c' era bisogno di sminuirmi!


"Mmm... No, non mi pare! Essendo perfetto, nessuno mi ha mai detto cose simili." Disse sfacciatamente.


"Bene, c' è sempre una prima volta, anche se dubito seriamente che sia la prima!" Contrattaccai.


"Ora non te la sarai presa a male perché ti ho dato della ragazzina, Meg?" Rispose, ridacchiando.


"Io vado a fare una doccia e cambiarmi." Risposi, girandomi e iniziando a camminare verso il piano superiore.


"Meg, aspetta" Mi afferrò da dietro, abbracciandomi.
"Grazie davvero!" Disse sincero.


"Davvero Louis, devo andare o faremo tardi. Ricordi?
Dovrei farti conoscere i miei amici, se non sbaglio!" Dissi divincolandomi dalla sua stretta.


"Sei una seccatura, ragazzina! Ahahah sul serio! Ero in vena di essere gentile!"


"Si, come no! Tu gentile?
equivale a dire che io sia miss universo!" Continuai su per le scale, sentendolo poi sbellicarsi dalle risate.

Chiamai Candace, la mia migliore amica, per confermarle l' orario in cui io e Louis saremmo arrivati.
Poi mi infilai sotto la doccia fin quando non sentii una voce abbastanza vicina che mi chiamava.
"Meg, io son pronto! Meg?" Disse interrogativo bussando alla porta della camera.
"Arrivo" Dissi, forse fin troppo piano, da far si che l'acqua che scorreva coprisse la mia voce.
"Meg sei lì dentro?" Louis aprì di colpo la porta.
Fortunatamente ero riuscita ad infilare in tempo il mio accappatoio prima che lui entrasse.
Di solito non ero costretta a chiudermi a chiave, abitando da sola.
Louis sembrava arrivato per sconvolgermi, negativamente, la vita!
"Esci fuori di quì, Louis Tomlinson! Come cavolo ti salta in testa di aprire la porta così all' improvviso?
Potevo essere nuda!" Dissi sconvolta.
Lui scoppiò in una fragorosa risata. Proprio non si rendeva conto.
"Scusa" Disse ancora ridendo "Volevo solo avvisarti che io ero pronto!
A quanto pare mi toccherà aspettare però." "Cinque minuti e sono pronta! Ora fuori di qui!" dissi infastidita.
Fui subito pronta, così portai Louis a fare il suo giro di perlustrazione del vicinato.
Era così entusiasta! A volte sembrava davvero un bambino!
Arrivammo al locale dove gli altri ci aspettavano. Feci le presentazioni, poi ordinai un milk shake che lasciai finire a Louis.
Uno intero era troppo e, a quanto pare, avevamo gli stessi gusti.
Candace iniziò subito a scherzare con Louis. presto però notai la sua assenza.
Candace si era allontanata per parlare con le altre riguardo al programma per la serata: film a casa di Harvey.
Guardandomi attorno vidi Louis al bancone che flirtava chiaramente con la bionda,
che riconobbi subito come Ilary, la facile che non faceva parte del nostro gruppo.
Ilary aveva la tendenza a stare con qualunque nuovo arrivato.
Si dava da fare presto, prima che capisse che tipo di persona fosse.
L' avevamo esclusa fuori dal nostro gruppo quando aveva provato a metterci l' uno contro l' altro, provandoci con i ragazzi delle mie amiche.


"Louis, dobbiamo andare!"


"Tranquilla, io rimango in compagnia di Ilary.
Lei non è stata invitata alla vostra riunione, mi dispiacerebbe lasciarla qui da sola!"


"Fa come ti pare!"


****


Ciao belle!!! Bene, ancora grazie a hjsdjmples per
l' immagine banner (che adoro da morire!!!)
Non so... Sul capitolo non c' è da dire troppo se non che
mi emoziono da sola quasi, quando leggo la parte dell' abbraccio ahahhah xD
non so... Fatemi sapere un po' voi cosa ne pensate, lasciandomi una recensione.
Scrivetemi per qualsiasi cosa! Anche su Twitter casomai..
Sono @takeabitofheart , seguitemi e vi seguirò al piu presto ;) XOXO Milly :)
   
 
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