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Autore: Hope it    18/07/2013    1 recensioni
Abbie è una ragazza forte, che nasconde i suoi sentimenti dietro ad un sorriso.
Lei è coraggiosa, orgogliosa.
Lei sa perfettamente cosa vuol dire il dolore, visto che l'ha provato molte volte.
Lei è bellissima, ma non sa di esserlo.
Lei è dolce, quando vuole
Lei sa amare, ma non lo fa da tempo, per paura di essere ferita.
Ma sarà proprio un ragazzo, ad entrare nella sua vita casualmente, riuscirà a sconvolgerla a tal punto da cambiarla, per sempre.
Capiranno, insieme, l'importanza del vero amore, diquello che significa amare, dare la vita per una persona, capiranno l'importanza della vita e di tutto ciò che ne fa parte.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Camminavo in fretta, per quanto le stampelle me lo permettessero. Niall mi seguiva, aiutandomi ogni tanto. Ogni volta che il suo braccio toccava il mio rabbrividivo e arrossivo, cercando di non fargli però vedere le mie guancie rosse. Camminammo per un bel po’, fino a quando arrivammo a quella sottospecie di palestra. Notai che stranamente non c’èra musica che si sentiva da fuori. Erano solo le quattro del pomeriggio, era impossibile che non ci fossero.
‘’questa è la palestra dove ballavo con i miei amici. ‘’
Spiegai a Niall. Lui annuì, sorridendo.
‘’vieni, voglio vedere se ci sono.’’
Dissi, mentre lui mi prendeva il braccio di nuovo, per aiutarmi a camminare. Non mi ero ancora abituata alle stampelle, andavo lenta, perché non riuscivo a fare abbastanza forza sulle braccia per sollevare il corpo.
Ci avvicinammo alla porta, Niall si mise davanti a me e l’aprì. Io entrai. Il profumo di legno e di polvere mi avvolse immediatamente, ma la palestra era vuota. Quanto mi era mancato questo posto! Era tutto come l’avevo lasciato l’ultima volta che ero venuta qui, gli specchi impolverati che circondavano interamente la stanza, lo stereo grande, sopra un tavolino, con tutti i cd di musica. A lato della sala, c’èrano delle magliette, per terra, segno che i ragazzi erano andati via da poco. Andai al centro della stanza, mi guardai intorno.
‘’ma, Abbie.. non c’è nessuno qui..’’
Mi disse Niall, mentre ancora si guardava intorno. lo guardai, senza rispondere. Mi restituì lo sguardo, perplesso.
‘’già, speravo di trovare i miei amici, ma a quanto pare se ne sono già andati. ‘’
Dissi, con un’ombra di tristezza nella voce, che cercai di nascondere. Lui si avvicinò e mi prese la mano.
‘’tranquilla, torneremo domani, è una promessa. Cosi potrai incontrarli.’’
Mi disse. annuii, lasciandomi trascinare fuori dalla palestra. Camminammo fino al furgone in silenzio. Ero ancora persa nei miei pensieri, chiedendomi il perché i ragazzi non erano in palestra, quando Niall mi disse:
‘’ti accompagno a casa, se vuoi.’’
Mi piantò addosso i suoi occhi cosi azzurri, che mi tolsero per un secondo il respiro.
‘’si, certo.’’
Risposi, abbassando lo sguardo. Mi aiutò a salire sul furgone e partimmo.
Mise in moto e accese la radio. Davano una canzone di Bruno Mars, si chiamava ‘just the way you are’’. La conoscevo molto bene, io adoravo Bruno Mars. Niall si mise a cantare a squarciagola, facendomi ridere. adoravo la sua voce, cosi calda e dolce. Mi faceva venire voglia di cantare con lui, ma io non ero poi cosi brava, preferivo ballare, per esprimere quello che provavo davvero. Mi limitai a tenere il tempo con il piede.
‘’she’s so beautiful..’’
Cantò Niall, indicandomi, sorridendo. Sorrisi anche io, mentre sentivo le farfalle nello stomaco. Non mi ero mai sentita cosi bene, con un ragazzo. la canzone finì e Niall spense la radio, perché eravamo quasi all’incrocio di casa mia.
‘’da che parte?’’
Chiese, rallentando al bivio.
‘’a sinistra, poi avanti dritto, ultima casa a destra.’’
Risposi. Svoltò l’angolo, e arrivò davanti casa mia. Mi fece scendere e io lo feci entrare in casa, dopo che ebbe scaricato la mia unica valigia. Accesi la luce, e notai la mia casa esattamente come l’avevo lasciata due settimane fa. era tutto in disordine e per un attimo mi vergognai di farci entrare Niall. Ma lui non ci fece molto caso, visto che immediatamente si sedette sul divano a guardare al tv, facendomi sedere vicino a lui. Appoggiai la testa sulla sua spalla.
‘’vuoi che resti con te, sta notte? Non mi va di lasciarti qui da sola..’’
Chiese timidamente. Ascoltavo il suo respiro cosi regolare, che mi rilassava.
‘’neanche a me va di stare sola.’’
Risposi, sorridendo, anche se lui non poteva vedere il mio viso. Rimanemmo per un po’ seduti, uno vicino all’altra, a guardare la tv, guardavamo un film, anche se un po’ noioso. Quando finì, Niall si alzò.
‘’potrei dormire sul divano, se vuoi.’’
Mi disse, guardandomi, mentre mi alzavo e cercavo le stampelle.
‘’no, non se ne parla, tu dormi nel letto con me. non sarà il massimo della comodità, ma tu nel divano scomodo non ci dormi!’’
Dissi,senza ammettere repliche. Lui tentennava ancora.
‘’sicura?’’
Mi chiese.
‘’certo che si!’’
Risposi, mentre mi dirigevo saltellando sul letto, facendogli segno di seguirmi. Lo sentii corrermi dietro, ad un certo punto mi sollevò e mi ritrovai tra le sue braccia.
‘’che cazzo faii, mettimi giù!’’
Urlai, ridendo, mettendogli una mano sul petto. Lui rise, ignorandomi. Mi portò in braccio fino al letto.
‘’non peso, vero?’’
Chiesi sentendomi improvvisamente imbarazzata e togliendo la mano dal suo petto. Lui scosse la testa, poi si lasciò cadere a peso morto sul letto, con me sopra.
‘’cretino!’’
Dissi, tra le risate. Iniziammo a farci il solletico a vicenda, ridendo e facendo la guerra con i cuscini. Mi buttai sopra di lui, con un cuscino in mano, mentre lui mi prese per i fianchi e mi strinse a sé. il mio viso era a pochi centimetri dal suo. Smisi di ridere e lo guardai, dritto negli occhi. Lui mi guardava, serio. Passai una mano sul suo viso, accarezzandolo. Potevo sentire il suo buonissimo profumo. La tentazione fortissima di baciarlo, di toccarlo. Avvicinai ancora il mio viso al suo, lui sgranò gli occhi, mi ci persi dentro per un attimo, poi tornai alla realtà. La tentazione era ancora molto forte, ma mi staccai da lui, girandomi dall’altra parte del letto, per non vedere la sua reazione.
‘’è meglio che dormiamo ora. ‘’
Dissi, con voce tremante. Lo sentii sdraiarsi accanto a me, attento a non toccarmi.
‘’buonanotte, Niall.’’
Dissi, chiudendo gli occhi.
‘’buonanotte, Abbie.’’
Rispose lui, deluso.
  
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