Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: juliet___    18/07/2013    0 recensioni
Così semplice è pensare solo a qualche mese fa, la mia vita travolta da un oceano in tempesta, turbato da fulmini e tuoni, cielo cupo e ombroso, la tristezza ne era protagonista, la rabbia ne era amica e la guerra immagine.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ATTENZIONE: Non ho introdotto i ragazzi subito. I capitoli 2-3-4 sono principalmente sulla vita della protagonista e sulle sue amiche. Pregherei pertanto di leggere i capitoli poichè sono indispensabili per la completa comprensione della storia. Grazie a tutti quelli che verranno a leggere.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAP5
Sembrò passare un solo minuto da quando avevo letto il messaggio, ma in realtà la stessa macchina grigia che 3 anni prima aveva portato via Donnie e Colt era già nel cortile di casa mia. Vidi scendere dalla macchina un ragazzo dai capelli biondi, gli occhi nocciola e un sorriso fantastico, seguito dalla ragazza più bella che abbia mai visto, i capelli cadevano morbidi sulle sue spalle, i suoi occhi sorridevano, il suo vestito svolazzava al soffiar del vento. In quel momento le mie gambe tremavano, le mani erano diventate pallide come il mio viso, ogni attimo era come rallentato, fino a che non si sentì lo scatto della portiera della macchina; solo in quel momento corsi fuori di casa e mi buttai letteralmente tra le braccia di Donnie e Colt.
Vidi scendere dal viso di Donnie una lacrima, ma diversa da quella che avevo visto tre anni prima, era il suo pianto di felicità. Il nostro pianto di felicità.
- La nostra promessa – mi sussurrò tra le lacrime Donnie.
- Sempre mantenuta.. – risposi con la voce tremante dall’emozione.
E mentre abbracciavo i miei amici, mia madre era sulla soglia della porta ad accogliere i genitori di Donnie e Colt, la famiglia Cardiff. Osservai con il mio occhio di falco la scena che si presentava di fronte a me: il Generale indossava un sorriso a fior di labbra color pesca, tessuto : rigorosamente seta, effetto bagnato, ma soprattutto falso. I nostri sguardi si incrociarono per qualche secondo, ma appena il signor e la signora Cardiff giunsero sul vialetto che portava all’ingresso il suo sorriso cambiò, da tempo non vedevo un sorriso autentico come quello. Potevo finalmente dire che il campo di battaglia era in vacanza. O almeno per adesso.
Non sapevo come si sarabbe svolto il resto della giornata, così decisi nel frattempo di presentare Colton e Donnie ad Hope e Rachel. Tutti si scambiavano sorrisi, abbracci e in pochissimo tempo già avevano stretto amicizia. Mi fermai, pensai al mese appena trascorso. Me, rinchiusa in una stanza, lacrime versate sul pavimento, fazzoletti sparsi ovunque, la mia vita travolta da un oceano in tempesta, turbato da fulmini e tuoni, cielo cupo e ombroso, la tristezza ne era protagonista, la rabbia ne era amica e la guerra immagine.
Ora finalmente qualcosa stava cambiando. La mia vita si stava trasformando, si, vita, ora potrei finalmente definirla tale. Ma come potrei abbassare d’altronde la guardia con il Generale, il Maggiore e l’indicibile?
Non avendo risposte certe sul da farsi, non resta che apprezzare quel che si ha e andare avanti.  
Dopo un po’ scendemmo al piano di sotto, il Generale aveva preparato una lunga tavolata per tutti. Ci sedemmo e il pranzo iniziò, terminammo dopo un’oretta, tra vari racconti e chiacchiericci la giornata terminò.
Hope e Rachel tornarono nelle rispettive case, Donnie e Colt invece, entrarono per la prima volta nella loro nuova casa, ricevetti una chiamata da Donnie dopo un po’ di tempo:
  • Lizzy, non hai idea, è vicinissimo casa tua, è tutto fantastico… Devi venire assolutamente a vederla! Dopo scuola domani se vuoi puoi venire a pranzo qui, così mi mostri il programma di matematica, letteratura e biologia visto che ho qualche difficoltà negli ultimi argomenti, nonostante abbia preso lezioni private. –
  • Certo, ma è sicuro che verrai in classe con me?? Ti prego dimmi di si.. –
  • Sicurissimo Lizzy, Colt invece sarà nella classe a sinistra… -
  • Oddio, non vedo l’ora. Si, giusto, lui è un’anno più grande di noi. Ci vediamo domani allora?-
  • Certo, Notte Lizzy!-
  • Notte Donnie! –
 
Posi il telefono sul comodino e mi infilai sotto le coperte. Osservavo le ombre, le trovavo inquietanti, spaventose, la mia anima si rannicchiò sotto la mia pelle, brividi invasero il mio corpo, la paura si fece spazio nei miei occhi. Il buio mi prese con se e mi trascinò nel suo mondo, dove ogni cosa che è lecito poter immaginare si può rivelare realtà, meglio non lasciare che esso ti sovrasti, che riesca a controllare la tua mente, al contrario, sii tu il buio, sii tu la causa di tutto, sii tu ad avere il controllo. Lucidi, si chiamano sogni lucidi. I sogni nei quali riesci a comprendere che quanto ti è mostrato è solo frutto della tua fantasia, in quel momento è come se potessi avere tutto, basta volerlo con tutto te stesso.
 
Ore 7:15
 
Le tende filtravano i dolci raggi del sole, il profumo dei toast invadeva le mie narici, le calde coperte mi avvolgevano ancora quando i miei occhi iniziarono ad aprirsi, affaticati ancora per il sonno.
Scesi dal letto, indossai le mie calde ciabattine a righe e scesi le scale ciondolando. Sembrava tutto tranquillo, era .. strano? .. non so, insolito. Poi lessi l’ora sull’orologio appeso al muro rosso della mia cucina.
7.20!
Preso rispetto al solito, ebbi così il tempo di prepararmi la colazione, lavarmi e vestirmi con calma.
Accesi il cellulare e iniziò subito a vibrare ripetutamente per tutte le notifiche di twitter e whatsapp.


Da: Donnie
       GIOOORNOOOOOOOOOOOOO SPLENDORE!.. pronta per il mio ingresso trionfale alla nuova scuola?
A: Donnie
       Prontissima! Ci vediamo tra 20 min davanti al cancello blu…
Da: Donnie
        Okay!
 
Nel frattempo tutto l’esercito si stava svegliando, udii delle urla provenienti dalla camera da letto del generale e del maggiore..
- E’ TARDI! SVEGLIAAAA!!!! –
-SONO Già SVEGLIA! – urlai per rispondere. – Ci vediamo a pranzo, io esco, ciao!-
Detto questo uscii di casa e mi diressi verso scuola.
Stranamente in orario mi diressi immediatamente al cancello blu, dove avevo dato appuntamento a Donnie poco prima. La vidi appoggiata al muretto, il suo sorriso si scorgeva già a qualche metro di distanza, la vidi un po’ tremante, ma direi che era normale, al suo fianco c’èra Colton che le sorrideva e la rassicurava dicendole di stare tranquilla. Dopo esserci salutati ci dirigemmo nelle rispettive aule, Donnie con me nell’aula infondo adestra, Colt nell’aula a sinistra.


-Da oggi ragazzi, ospiteremo una nuova compagna: la signorina Donnie Cardiff. Benvenuta signorina Cardiff-
disse il professor Owen rivolgendosi prima verso Donnie e poi verso la classe.
-Grazie- rispose Donnie timidamente.
-Ragazzi trovate un posto per la nostra Donnie- si girò con sguardo curioso verso i banchi, allungando il collo per vedere se ci fosse un banco libero; quando lo trovò le ciglia si aggrottarono e un piccolo sorriso comparve sul suo viso. –Oh, sembra ci sia un posto accanto la signorina White. Le dispiace?- mi fissò, tenendo la sua biro nera nella mano destra, indicandomi con quest’ultima.
Sorrisi e feci cenno a Donnie di sedersi, lei sorrise e tutta la tensione che aveva fino a qualche istante prima si dissolse.
La lezione sembrò durare meno del previsto e in un batter d’occhio eravamo già fuori.
Colt raggiunse me, Hope, Rachel e Donnie con un sorriso sulle labbra.
-Com’è andata a voi? Io ho già conosciuto dei ragazzi e mi hanno invitato ad uscire con loro stasera-
-Bene direi- accennò Donnie. – noi stasera che facciamo?- disse voltandosi verso di me.
- Non ne ho idea, voi che proponete?- mi girai a mia volta verso Hope e Rachel.
-Serata in Disco?- propose Rachel.
-Passeggiata veloce con Colt e i suoi amici!- disse Hope. La guardai con sguardo interrogativo..
-Per me va benissimo!- si affrettò Colt a rispondere.
La grande idea di Hope mi allettava e mi preoccupava allo stesso tempo, non sapevo cosa aspettarmi, sarebbe stata di certo una delle serate più interessanti della mia vita.
Mentre il mistero avvolgeva ancora una fitta rete sulla serata imminente, corsi a casa a farmi una doccia, di solito mi rilassa, è come se l’acqua avesse il potere di far scivolare via tutti i miei pensieri e tutte le mie inutili preoccupazioni. Non lo do molto a vedere, ma in realtà sono molto ansiosa e per quanto cerchi di sdrammatizzare sempre tutto, mi preoccupa ogni minima cosa, sarà perché il mio campo di battaglia non mi da mai tregua ma è mia abitudine assicurarmi sempre che sia tutto in ordine e apposto prima di procedere. Potrebbero sembrare parole buttate lì al vento, in realtà sono la mia filosofia di vita, ti distruggono dall’interno e ti danno la possibilità di apparire tutta rose e fiori allo stesso tempo, un po’ come il personaggio di superman o spiderman… hanno il loro lato combattivo e quello vulnerabile, l’unica differenza è che io non salvo il mondo, ma combatto contro la mia “famiglia”.
Dimenticando completamente che la mia camicina rosa aveva una macchia di sugo su una delle maniche, sono stata 30 minuti a cercare qualcosa che andasse bene con il mio pantaloncino nero, inutile dire che alla fine ho smacchiato la camicetta e ho arrotolato le maniche in modo che non si vedesse nulla lo stesso.
Ultimo tocco di gloss ed ero pronta, avevo già letto il messaggio di Hope e Rachel dove dicevano di darsi appuntamento al cinema che abbiamo in centro, ci sarebbero voluti solo 10 minuti a piedi da casa, quindi salutai velocemente e uscii a prendere Colt e Donnie.
Chiunque mi avrebbe visto in quel momento non poteva dire nulla se non “ecco miss felicità in persona”, sprizzavo gioia da tutti i pori, ero davvero entusiasta di tutto.
Passarono solo pochi minuti e in lampo eravamo tutti insieme: io, Hope, Rachel, Donnie, Colt e a breve sarebbero arrivati i suoi amici.
 Colt aveva iniziato a sciogliere il ghiaccio facendo una delle sue imitazioni, tutte ridevamo divertite dal suo buffo tono di voce quando da lontavo vidi cinque figure maschili avvicinarsi nella nostra direzione.
Persi un battito quando realizzai che uno dei cinque lo conoscevo già o almeno lo avevo già visto.




 * spazio autrice *
SALVE TUTTIIIIII
ALLORAA.. IN QUESTO CAPITOLO IL FILO DELLA STORIA INIZIA AD ANDARE AVANTI E ALLA FINE DEL CAPITOLO ECCO I PRIMI SOSPETTI E COLPI DI SCENA MUAHAHAHAHAH ..
NO OKAY.. SE RECENSITE ALMENO IN 4 PUBBLICO SUBITO IL 6° CAPITOLO.. MA HO BISOGNO DI OPINIONI QUINDI GRAZIE IN QUANTE LEGGERANNO IL CAPITOLO E LO RECENSIRANNO
BACI A TUTTI
- Vale-

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: juliet___