Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: MaryIsmyname    18/07/2013    4 recensioni
Alison DiLaurentis. Un nome, un omicidio. Non tutto è tranquillo nella piccola cittadina di Rosewood, sopratutto se in giro c'è Ali.
Purtroppo non tutto è come nelle favole, e le sue ex amiche Aria Montgomery, Hanna Marin, Emily Fields e Spencer Hastings lo sanno con certezza. Soprattutto ora che dopo che Alison è morta iniziano a ricevere strani SMS proprio dalla loro defunta amica.
***
Che succederebbe se gli One Direction conoscessero queste quattro belle bugiarde?
Gli One Direction arrivano un po' troppo in fretta nel cuore delle ragazze, mettendo in difficoltà anche la nostra Alison.
Che succederebbe se anche loro fossero coinvolti nella sua morte?
Oops, qualcuno nasconde un segreto a Rosewood.
-dal racconto-
"Tutti nascondono dei segreti, io sono la prima.. ma purtroppo queste belle ragazze passeranno una bruttissima esistenza. Soprattutto ora che io sono tornata, eh.. per la precisione. Sono più viva che mai. Avete sbagliato i calcoli stronzette. Baci dalla vostra defunta amica.. -A"
Genere: Horror, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO OTTO.

-C'è qualche bugiarda di troppo a Rosewood-



*Leggi lo spazio autrice. Nel frattempo potresti lasciare una recensione?*
 
-Ringrazio moltissimo le persone che hanno recensito lo scorso capitolo:
1.Olga1DLove
2. alimalik
3. Hi_Styles
4. heyonedirection
grazie mille. Vi amo alla follia.
***
 

 

Pov's Alison.

 
Ciao belle bugiarde.. sono tornata. Pensavate che io fossi scomparsa,eh? Mi dispiace deludervi, ma io sono qui che vi controllo ossessivamente. Sono sempre qui, e sono sempre più vicina. Ripeto, questo non sarebbe successo che 'lei' non si fosse intromessa. E probabilmente non vi avrei spezzato il cuore. Ma sono qui per questo. Per rendervi la vita un inferno. Sapete, penso che a questo punto dovreste badare di stare attente anche alla vostra ombra. Anzi, ne sono certa. Kiss, kiss.

***

 

-UN MESE DOPO-

“Spencer, attenta a dove metti i piedi” urla arrabbiata Emily verso l’amica, che adesso si è girata verso di lei e ha buttato il sacco pieno dell’immondizia per terra.
“La smetti di darmi ordini?” le urla l’altra.
“Ah, proprio tu parli” dice Emily in tono autoritario.
“Hey, grazie a me siamo qui e non in un carcere buio e puzzolente” dice Spencer continuando a guardare in cagnesco la ragazza. È vero, in fondo. Grazie all’aiuto della madre di Spencer che è un avvocato, le ragazze dopo essere state accusate da Garrett per la morte della Dottoressa Sullivan, erano riuscite ad ottenere uno sconto della pena: al posto di marcire in gattabuia, avrebbero dovuto svolgere dei lavori socialmente utili per la comunità di Rosewood. In parte era gratificante, ma dopo quell’esperienza le ragazze avevano smesso di parlarsi come prima. Era come ritornare al tempo in cui Alison era scomparsa. Avevano interrotto ogni forma di dialogo, e quelle più prese da questo litigio erano soprattutto Spencer ed Emily. Hanna ed Aria perlopiù cercavano di dividere le amiche da eventuali risse, cosa che negli ultimi tempi erano solite fare. Era come se tutto il legame che avevano riallacciato fosse…scomparso.
“Solo perché tua madre è una sudicia avvocata”
“Almeno la mia tenta di aiutarci” urla Spencer prima di tirare i capelli ad Emily, mentre Aria tenta di prendere per le braccia Emily ed Hanna compie lo stesso gesto per Spencer.
“SMETTETELA” tuona improvvisamente uno dei sorveglianti allontanando le due ragazze.
“Eh mi lasci” dice Spencer mettendosi a posto i capelli.
“VOI DUE –dice l’uomo della sorveglianza riferendosi ad Aria ed Hanna, ANDATE! VOI CONTINUATE I LAVORI PER ALTRE DUE SETTIMANE”
“Ma io.. ho gli allenamenti di lacrosse..” comincia Spencer. “…ed io ho le selezioni di nuoto” finisce Emily.
“NON CI INTERESSA. PRESENTATEVI PUNTUALI” conclude l’uomo.
“Ve l’avevamo detto di non fare scenate qui” dice Aria prendendo la sua borsa e andandosene dal parco; seguita a ruota da Hanna che però si dirige nella direzione opposta. “è tutta colpa tua” urla Emily allontanandosi arrabbiata.

 

***

“Mamma, allora cosa c’è di buono stasera per cena?” urla Hanna dopo aver finito la doccia. “Mamma? Ci sei?” chiede. Ma in risposta sente solo un odorino pungente si salsa e un rumore di scodelle. Raccoglie i suoi capelli biondi lucenti in una coda di cavallo, e poi si avvolge lo scialle di lana attorno alle spalle sopra al pigiama di seta. Entra in cucina e si mette ad osservare la tavola: è ben addobbata, con stoviglie al loro posto vicino al fazzoletto di stoffa, i piatti rigorosamente pieni di buon cibo e due bicchieri di vino. “Che si festeggia?” urla Hanna cercando di farsi sentire da sua madre. Intanto prende una patatina fritta che traboccava dalla ciotola, portandosela alla bocca ed assaporando tutto il suo gusto, incredibilmente fantastico. Nemmeno per il ringraziamento cucinava sua madre, e quindi era strano vedere la tavola imbandita, la cucina che emanava un odore di cose assolutamente commestibili e non bruciate, come succedeva spesso. D’un tratto sente delle mani calde e profumate di cioccolato appoggiarsi delicatamente sui suoi occhi. “Mamma, avanti” dice Hanna togliendole. Osserva meglio la colorazione delle mani, e a meno che sua madre non si sia fatta l’abbronzatura istantanea o sia stata almeno una settimana al mare (in inverno) non può aver preso almeno due colorazioni in più. “Zayn? Che ci fai qui?” chiede la ragazza dopo essersi alzata dalla sedia, felice e arrabbiata che il ragazzo sia a casa sua. Felice perché qualcosa in lei era cambiato dopo averlo conosciuto, e poi c’era il fatto che sentiva le farfalle nello stomaco ogni volta che lui sorrideva, la guardava o semplicemente abbassava lo sguardo. Però era anche arrabbiata, si, perché con la storia di –A, i suoi messaggi, l’ultima visitina alla centrale di polizia di Rosewood; Hanna, le sue amiche e tutti a quelli a cui tenevano erano in pericolo semplicemente perché erano state amiche di Alison. Ed ora il passato le tormentava così tanto, da farle dubitare di loro stesse; e per Hanna era una tortura infinita. Come per Spencer. Lei e Spence erano sulla stessa lunghezza d’onda perché per la prima volta provavano qualcosa di concreto e così reale che sembrava struggerle nel profondo; ed –A non semplificava la cosa soprattutto perché convivere con –A è come firmare un patto con il diavolo… ovvero che non te ne liberi fino a quando non hai saldato il tuo conto in sospeso. “Io.. insomma non ci sentiamo da un mese. Credevo che tu fossi arrabbiata con me” dice il ragazzo fissandola con un’aria piuttosto dispiaciuta. Come si fa non sciogliersi dentro i suoi occhi? si domanda la ragazza, che adesso è rapita dal suo sguardo fino a quando non si accorge che lui indossa un camice da chef con su scritto ‘I’m a Sexy Chef.. Kiss Me & Tell’. Hanna non riesce a non trattenere una risata, e questa non scappa al ragazzo che adesso la fissa piuttosto perplesso.
“È colpa del tuo grembiule… fa ridere” dice la ragazza continuando a fissare Zayn che adesso ha assunto un espressione seria e piuttosto arrabbiata.
“Non pensi che io sia sexy?” chiede il moro.
“Come potrei Mr. Malik” continua la ragazza piuttosto divertita.
“Beh, ci conviene incominciare a mangiare… altrimenti si fredda la cena” dice Zayn prima di far accomodare la ragazza al tavolo.
“Hai cucinato tu?” chiede lei.
“Si, che c’è? Non ti piace il salmone con le patate dolci e la pasta alla carbonara?” chiede allarmato. “No, certo che no. Sono il mio cibo preferito. Insomma, come fai a saperlo?”
“Un uccellino nano, dai capelli scuri me lo ha riferito” dice sorridendo.
“Aria!” urla la ragazza, prima di scoppiare in una fragorosa risata. Cominciano a mangiare, chiacchierando tranquilli lasciandosi alle spalle tutto quello che inizia con ‘Ali’ e finisce con ‘son’. Certe volte è bello lasciarsi i problemi degli ultimi tempi e divertirsi come una normale adolescente farebbe. Ridacchiano per ogni singola cosa che si raccontano ed Hanna non riesce a smettere di sorridere alla serata. È come se davvero si stesse divertendo… ed è vero. Stranamente dopo tanto tempo di torture infinite come ad esempio il suo peso, la morte di Alison e tutto quello che ne viene dopo, Hanna è davvero felice… come non lo è mai stato.
“Mi chiedo come hai convinto mia madre… insomma lei si preoccupa anche a mandarmi a scuola” dice la ragazza d’un tratto; smettendo di mangiare.
“Ho un certo fascino” si vanta Zayn ridendo.
“Certo, come no. Ti piacerebbe tesoro” dice la ragazza.
“Non hai visto il mio grembiule?” ripete.
“Certo, infatti ci ho riso su” dice Hanna.
“Avanti Miss Simpatia, vai a vedere cosa ho preparato in salotto” dice Zayn. Hanna si alza felice dalla sedia per andare fino in salotto per trovare il divano ricoperto di coperte pesanti, cuscini e due film poggiati sul tavolino di cristallo. ‘LOL- Innamorata del mio migliore amico’ e ‘Titanic’.
“Cosa stai cercando di dirmi?” chiede la ragazza dopo aver scelto il film e in tempo per veder ritornare Zayn in salotto, con due fette di torta alla cioccolata posandole delicatamente sul tavolo insieme ai due bicchieri di vino, che adesso sono stati riempiti. Il ragazzo si limita solamente a posare i bicchieri e accoccolandosi sul divano vicino ad Hanna che appoggia la sua testa suo petto. Il DVD parte e mentre Miley Cyrus trascorre il suo ultimo anno al liceo, Hanna sprofonda in un sonno profondo stretta ancora tra le braccia del moro che le sussurra: “Ti amo”.

***

Il mattino seguente, Emily entra nell’atrio della scuola e viene immediatamente accolta dalla coach di nuoto. “Mi dispiace Emily… ti devo dare una brutta notizia” dice tenendo la cartellina in mano.
“Cosa succede?” chiede.
“Purtroppo sei fuori dalla squadra”
“Cosa? Perché?”
“Ci sono arrivate delle foto riguardanti lei signorina Fields, e il consiglio non ha potuto non prenderne atto… e non si fidano di lasciarla con le sue altre compagne”
“Oddio… le foto mie e di Maya? Io. Quelle foto sono del passato”
“Non ne abbiamo le prove, quindi fino a prova contraria il consiglio la esonera dalla squadra. Mi dispiace, signorina Fields” dice la coach tirando fuori dalla cartellina un comunicato ufficiale. Da quando per la coach sono diventata Miss Fields? Sono sempre stata la sua preferita pensa Emily.
“Beh, ringrazi da parte mia le persone del consiglio” dice Emily prima di voltare le spalle alla sua ex coach di nuoto, e dirigersi verso il cortile. Perfetto, adesso tutto non aveva più senso. Insomma, quelle foto appartenevano al passato… ed Emily non capiva per quale stupida ragione il consiglio aveva paura dell’effetto che avrebbe potuto fare sulle altre compagne… cioè, lei non avrebbe mica decorato il suo costume con su scritto: ‘Convertitevi a me sorelle’. Ridicolo. Assolutamente ridicolo. Praticamente, tutto stava andando davvero a rotoli in quel periodo… insomma il ritrovamento del cadavere di Ali, i messaggi da parte di –A, essere sbattuti fuori dalla squadra di nuoto per delle stupide foto, non sapere quando finiranno davvero tutte queste cose. Emily aprì il suo libro di letteratura, cercando di memorizzare più parole possibili… il giorno prima Hanna aveva cantato Britney Spears mentre lei cercava di concentrarsi, così lei se n’era andata a studiare in biblioteca… ma adesso non era tanto sicura di quello che aveva imparato. E poi la biblioteca le ricordava troppo quello che era accaduto con Ali, quel bacio che si erano date sotto lo scaffale dei libri fantasy.
 

***

-flashback-
“Ali, allora sei qui” disse Emily dopo aver notato l’amica che era seduta a gambe incrociate sul pavimento lucido della biblioteca.
“Si Em… mi cercavi?”
“Si, dovevamo andare a mangiare il gelato insieme” disse la ragazza sedendosi a terra vicino ad un’Alison che era intenta a leggere un libro.
“Ma questo non era il libro di ieri? L’hai già finito?” chiese Emily notando che Alison adesso lo richiudevo rimettendo il segnalibro in borsa, cosa che faceva solo quando aveva concluso un libro.
“Si Emily, era un libro fantastico. Se vuoi te lo presto. Tu sei l’unica che mi capisce. Le altre non riescono a capirmi come lo fai tu, oppure non capiscono quello che penso. Tu sei la mia preferita” disse Alison mostrando all’amica un sorriso smagliante. Emily imbarazzata, guardò prima a terra e poi l’amica che continuava a tenere d’occhio la borsa. Senza pensare, la mora si avvicinò pericolosamente alla bionda, le mise una mano sulla guancia e le diede un bacio. Pensò che l’amica l’avrebbe rifiutata, ma quando sentì Alison rispondere al bacio, Emily si sentì la persona più fortunata del mondo. Ma quando cercò di continuare, Alison si staccò da lei e le sussurrò: “Non farne parola con nessuno”, si alzò dal pavimento prendendo la borsa e andarsene mentre Emily era ancora a terra che si toccava le labbra, che a parer suo stavano andando a fuoco. Ma se l’amica aveva ricambiato il bacio, perché adesso se n’era andata come una furia, pregando di non dirlo a nessuno? E poi qualcosa in Emily cambiava, soprattutto quello che provava per Alison. La amava? Oppure la riteneva una semplice amica? Ma quel bacio! Non lo avrebbe dimenticato così facilmente. Le sarebbe piaciuto sapere cosa ne pensava Alison di questi sentimenti, che adesso iniziavano a spaventarla.

***

 
Emily, era così assorta nei suoi pensieri che non si accorse che qualcuno si era seduto vicino a lei, cominciandola a fissare attentamente. Girandosi la ragazza si accorse che era Niall, il cugino biondo e dagli occhi come quelli di Alison. A volte quando lo fissava, Emily ricordava Ali… perché si assomigliavano davvero tanto; sembravano più che altro cugini… Alison non assomigliava a suo fratello Jason… mentre lei e Niall sembravano gemelli. E ad Emily purtroppo piacevano entrambi. Ma non sapeva in quale categoria piazzare i due biondi. Perché da una parte Alison le sembrava così proibita, così giusta, ma anche così complicata. Invece Niall, era tutto l’opposto: bello, carino, gentile… per non parlare che lui era molto più semplice e meno complicato dell’amica ormai defunta… e poi lui la capiva come nessuno aveva mai fatto.
“Emily!” dice Niall abbracciando la ragazza, mentre poco dopo le lascia davanti al naso un bel caffè fumante e dall’odore che emanava era probabile che c’era anche della panna… come piaceva a lei! “Niall, grazie! Quanto ti devo?” chiede la ragazza tirando fuori il portafogli.
“Nulla Em, non ti preoccupare” dice il biondo facendole rimettere via il portafogli.
“Okay, ma le prossime volte offro io” dice la ragazza raccogliendo i libri, ed incamminandosi per la scuola con il ragazzo al suo fianco per raggiungere l’aula di letteratura. E quando Niall le si avvicina, lei non riesce a non pensare a ‘per favore, baciami. Adesso’ e così chiude gli occhi, sperando tanto che quel bacio arrivi. Ma quando sente le labbra dolci del ragazzo sulla sua fronte, Emily apre gli occhi e sorride triste, ma allo stesso tempo con un sorriso da idiota a Niall, che adesso se ne va per raggiungere la sua aula. Lancia uno sguardo di fuoco a Spencer, Aria ed Hanna che sono già in aula e poi si siede al suo posto. Biip. Prima che la campanella squilli, lei apre il messaggio:

 

“Em, sei sempre stata la mia preferita. Quindi vediamoci al capanno domani sera, e portami quella scatola. Sappi però che non approvo la tua nuova situazione sentimentale
-A”

Emily comincia a digitare dei testi sul telefono e poi prema invio verso il numero conosciuto solo con una semplice -A:

“okay, ci sarò”
 

Prima di spegnerlo definitivamente, Emily però invia altri quattro messaggi:

“Ci vediamo stasera al capanno… alle nove!”

***

 
Spencer ed Aria si guardano attentamente le spalle, cercando di capire da quanto aspettano. Hanna è appena entrata nel capanno, e poco dopo vengono raggiunte anche da Emily che si guarda in torno fino a trovarle. “Ha abboccato” dice Spencer felice, seguita da Aria ed Hanna che adesso hanno iniziato a ridere. “Allora siamo state delle brave attrici” dice Aria fissando le sue amiche.
“Si, scusate se sono arrivata in ritardo, ma –A ci controlla, quindi non volevo correre rischi” dice Emily.
“Okay, devi non farti vedere con noi fino a domani sera… altrimenti il piano salterà” dice Hanna ad Emily.
“Perfetto, io porto la scatolina che –A vuole, e quando si accorgerà che non contiene nulla…” comincia Emily.
“… noi la intrappoliamo e la smascheriamo” dice Aria. “È geniale!” dice Hanna.
“Perfetto. Adesso ce ne andiamo. Non dobbiamo dare nell’occhio. Ci vediamo domani ragazze” dice Spencer mentre prende per mano Aria e se ne vanno in macchina.

***
 

Jenna Marshall se ne stava seduta sulla sua veranda di casa sua, ascoltando musica sull’Ipod, mentre ad un tratto il suo telefono squilla. Cerca il tasto e poi risponde, mettendo il telefono vicino all’orecchio, ascoltando l’interlocutore. “Si, grazie per aver chiamato. Adesso invia il messaggio Louis”

***
 

Pov’s Alison.

Emily Fields ha abboccato… voglio assolutamente quello scrigno. Nelle loro mani è piuttosto pericoloso. Ma adesso che si sono sciolte come dopo che scomparvi, le ragazze sono poco pericolose. Hanno litigato molto più quel giorno al parco, che quando dovevamo decidere con chi dovevamo scambiarci i vestiti. Non vedo l’ora di riprendermi il contenuto di quello scrigno… ne è di vitale importanza.
Jenna Marshall e Louis Tomlinson alleati? Che cattivi bambini… ed io che pensavo che il ragazzo fosse dalla parte di mio cugino e dei suoi amichetti.. beh, forse mi farebbe bene un alleato in più; ed io ne sono felicissima! Sarebbe bene incastrare le ragazze con lui, soprattutto adesso che lui ed Aria sono diventati così amici! Lei si fida… non vedo l’ora di incastrarle. Quindi io vi aspetto a braccia aperte… non fatemene pentire!

Tenete vicini gli amici, e ancor più vicini i nemici ragazze! Kiss Kiss xoxo
-A
***



[spazio autrice]
sarò breve... spero che questo capitolo vi sia piaciuto... e si sono tornata di nuovo! un bacio, spero che lascerete una recensione

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: MaryIsmyname