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Autore: Sherly_Holmes    18/07/2013    4 recensioni
Salve lettori :)
Questa fan fiction narra la paura più grande del nostro amato detective: perdere per sempre la sua adorata amica d'infanzia..
Non vi anticipo nulla,leggendo capirete :)
Ciaoooooo!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Bondage
Capitoli:
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~Quando il destino non può essere cambiato..

 


Splendeva il sole quella mattina a Tokyo.. A causa delle varie emozioni che invadevano senza sosta la testa della futura sposa,la ragazza aveva aperto gli occhi due ore prima del suono della sveglia.
Era seduta delicatamente sul davanzale della finestra a casa della madre,poichè come da tradizione,aveva passato l'ultima notte da nubile nella dimora della donna insieme alle sue due migliori amiche Sonoko e Kazuha.
Era lì immobile a contemplare il cielo,quella notte aveva sognato il volto di due bambini che conosceva bene..Giocavano allegramente in un parco giochi,discutendo su ciò che sarebbero diventati da adulti..

"Io diventerò un famoso detective! Proprio come Sherlock Holmes!" Furono queste le parole che pronunciava il bambino mentre si dondolava su di un'alquanto arruginita altalena.  "Io vorrei essere una campionessa di Karate.." La bambina,invece,era seduta sul prato circondata da vari fiori colorati,sembrava timida ma in realtà le piaceva passare del tempo con il suo amico..  "Stupida! Dovrai trovarti un lavoro!"      "Mmmh.. Allora diventerò un avvocato come la mia mamma!"  
"Perchè proprio un avvocato?" Il futuro detective scese dal gioco che lo teneva occupato e si avvicinò alla bambina che lo fissava sorridendo..
"Perchè in questo modo se tu diventerai un poliziotto come il mio papà,resteremo sempre in contatto..I miei genitori si confrontano sempre pur facendo due lavori diversi proprio per questo motivo!" La bambina continuava a sorridere verso il ragazzino che le sedeva accanto,dopo una breve pausa ripresero a giocare.


Ran sapeva benissimo che quello non era stato un sogno,era accaduto realmente.
Lei e Shinichi frequentavano l'asilo,e le loro madri li portavano spesso in quel parco giochi poco distante da villa Kudo. La ragazza adorava passare del tempo avvolta tra la natura,anche perchè,non era da sola..con lui non lo era mai.
I suoi pensieri furono interrotti dalla voce di Eri,che solo dopo si accorse che la figlia non la stava ascoltando:
"Ran? Ho detto..sei già sveglia?" La ragazza sussultò e pochi secondi dopo ritornò alla realtà  "S-si...Non avevo molto sonno.."   "Stai tranquilla..ti capisco.."
"Sonoko e Kazuha si sono svegliate?"  "Non ancora..Vuoi qualcosa da mangiare?"  "Grazie..ma non ho fame.."  "Hai ragione,d'altronde tra poche ore ti sposerai.."    "Già.."
L'avvocato notò un accenno di malinconia nell'affermazione della figlia,si avvicinò a lei e le tese una mano sulla spalla:
"Sai,stanotte hai parlato nel sonno!"  "Oh..mi dispiace,ti ho dato fastidio?"  "No..non hai parlato molto.."  "Cosa dicevo?"  La donna si avviò all'uscita della stanza probabilmente per preparare la colazione,prima di abbandonare del tutto l'ambiente si girò verso la karateka e fissò per qualche secondo i suoi occhi
"Continuavi a ripetere.." Si fermò un momento. "Bhè ripetevi il nome di 'Shinichi'" Detto questo si allontanò chiudendo la porta alle sue spalle senza osservare la reazione della figlia.
Ran era evidentemente stupita..Prima che il detective ritornasse dopo sette anni,era convinta della decisione presa insieme a Yuma di sposarsi.
Conobbe il suo fidanzato durante un corso all'università,scoprendo di avere molte passioni in comune,compreso il Karate. Da quel momento pensava sempre meno a Shinichi,e capì che Yuma era la persona giusta per dimenticarsi totalmente del detective..Ed era addiurittura riuscita nell'impresa,fin quando non si ripresentò davanti la porta di casa sua,molto simile a quella del suo cuore.
I pensieri della ragazza furono nuovamente interrotti,questa volta dalle sue amiche..Era ora di organizzare le idee.



Nello stesso momento nell'accogliente dimora del dottor Agasa,l'inventore,il detective dell'ovest e il futuro sposo dormivano come se quello fosse un giorno come tanti altri.
Shiho era già in pedi da un'ora e accorgendosi che i ragazzi avevano totalmente ignorato la sveglia,aprì le finestre e li svegliò bruscamente.
La guardavano con aria allibita e assonnata,Shiho fissava fuori dalla finestra e voltandosi verso i visi scossi dei tre mormorò "Tsè! Uomini.." 
Con molta fatica si alzarono notando che erano già in ritardo. Il pensiero di Heiji volò subito all'amico detective,pensò di dirigersi da lui prima di accompagnare Yuma al suo matrimonio.Per quanto si sforzava,Heiji non riusciva ad odiare il futuro marito di Ran,il ragazzo è simpatico e anche molto intelligente,ama i gialli in particolare i racconti di 
Agatha Christie..insomma,il suo unico difetto è di aver sottratto la ragazza al suo migliore amico.
Fu proprio lui,dopo aver fatto colazione,ad avvicinarsi al detective con aria dubbiosa:
"Senti Heiji.."   "Si?"    "Quel 'Shinichi' è amico tuo?" Il detective quasi sputò il caffè che stava sorseggiando,si risprese e ritornò serio "Si..è un mio caro amico.."
Il biondo lo guardava insoddisfatto della risposta "Credi che verrà al matrimonio?" Heiji rispose alla domanda senza pensarci "No..gli farebbe troppo male."

"Era molto legato a Ran?"   "É molto legato a Ran"   Il detective rispose bruscamente,finì di bere il caffè e andò a prepararsi.
Il ragazzo dell'ovest fu il primo ad essere pronto,mentre aspettava che i due amici si preparassero andò verso villa Kudo per controllare le condizioni dell'amico.
Arrivò davanti il cancello e con grande sorpresa vide Shinichi uscire dalla porta di casa.
"Shinichi? Ma dove.."   "Hattori! Sei molto elegante.." Heiji si guardò gli abiti come se si fosse dimenticato cosa stesse indossando.Con la coda dell'occhio osservò l'amico allontanarsi e si avvicinò mettendogli una mano sulla spalla "Hei,dove stai andando?" Shinichi tentò di nascondere tutta la malinconia che aveva in corpo,se lo avesse osservato qualcun'altro sarebbe riuscito ad ingannarlo,ma non Heiji:
"Allora?"   "Bhè,non mi va di stare qui..Sto andando in un posto che una volta divenne un regalo da parte mia per Ran.."   "Ma che stai dicendo?!"
  "Ci vediamo Hattori,divertitevi!"   "A-aspetta ..Kudo!!"  
Il detective fuggì senza voltarsi,voleva scappare da quello che sembrava un incubo ma che in realtà non lo era.



Il momento era arrivato!
Ran era già pronta a casa di sua madre,indossava un vestito senza spalline pieno di velo che possedeva una leggera sfumatura azzurra,come i suoi occhi.
Suo padre non aveva smesso di piangere da quando aveva incrociato il suo sguardo,la madre la osservava con aria orgogliosa e le due amiche erano molto fiere di lei. Kazuha indossava un abito lungo di colore azzurro,Sonoko invece,uno alquanto corto ricoperto di orribili fiocchetti rosa.
"Ho dimenticato il rossetto! Ci metto un attimo aspettatemi qui!"  Ran corse nella stanza dove aveva passato la notte,frugò nella borsa in cerca di ciò che stava cercando,fu allora che tra le mani si ritrovò un piccolo peluches che fungeva da porta chiavi.."Credevo di averlo perso.." mormorò in silenzio. 
Quell'oggetto glielo aveva regalato Shinichi per il suo compleanno molti anni fa. In quel momento ogni tipo di emozione,ricordo,passò per il cuore della ragazza..Fu osservando nuovamente quell'oggetto che capì di essere ancora innamorata di quel detective stacanovista.
Sorrise. D'altronde lo aveva sempre saputo,in questi anni ha semplicemente cercato di ignorare quel sentimento tanto difficile quanto semplice chiamato "Amore"
In pochi secondi si ritrovò addosso un jeans e una camicia qualunque,non aveva tempo di cambiarsi anche le scarpe..Prese il portachiavi e ignorando le parole dei genitori e delle amiche scese le scale e si ritrovò in strada. 
"RAN! DOVE VAI? DEVI SPOSARTI!" Fu questa la frase che pronunciarono tutti,ma non ebbero risposta.
In strada incontrò Heiji,che aveva deciso di raggiungere il luogo previsto per la cerimonia a piedi.
"Hattori! Dov'è Shinichi?"   "RAN?! Che ci fai qui? Tra quindici minuti devi sposarti!!"  "Lascia perdere e dimmi dov'è!!" Il detective era chiaramente spaventato e così le comunicò tutto quello che sapeva "..Mi ha detto che andava in un posto che una volta divenne..divenne un regalo credo.."   "Un regalo?"  "Si..da parte sua per te! Sai che significa?"  "Ma certo!"  Senza neanche salutare l'amico si diresse nel luogo che aveva già figurato nella mente.
Dietro di se aveva lasciato tutti stupiti. Heiji corse dalle quattro persone che avevano visto fuggire Ran,era pieno di domande alle quali nessuno sapeva rispondere.
"Mi ha chiesto se sapevo dov'era Shinichi.."   "Ma tu che ci fai qui?" Kazuha fu sorpresa di vedere il ragazzo da solo "Non mi andava di venire in macchina..che problemi h-"
Si bloccò osservando la bellezza dell'amica "Kazuha sei.."  "Cosa?"  "Una ficcanaso! Sono fatti miei se volevo venire a piedi!"  "Ehm ehm."  La voce della Kisaki fece voltare tutti i presenti "..Credo che la cosa giusta da fare è aspettare..tanto non credo che tornerà."


Shinichi era circondato da persone,ma si sentiva interamente solo.
Si trovava al centro del grande parco "Tropical Land" dove dieci anni fa aveva dedicato lo spettacolo della fontana alla sua amica d'infanzia.
"Manca poco" sussurrò.. 
"10..9..8..7..6..5..4" A continuare la sequenza dei numeri non fu la sua voce però.. "3..2..1.."  Due ragazzi si trovavano circondati dall'acqua che arrivò puntuale e piena di colori. "Ran?! Che ci fai qui? E..con quelle scarpe.."   "Non ho avuto tempo di cambiarle..sono terribilmente scomode!"   "Si ma,che ci fai qui?"
La ragazza si avvicinò all'amico e cacciò dalla tasca quel peluches che riteneva un segno del destino e che senza il quale probabilmente non avrebbe cambiato idea:
"Te lo ricordi? Me lo regalasti tu..Fu Conan a portarmelo..L'ho capito sai?"   "Cosa?"   "Conan..Conan eri tu.." Shinichi aveva gli occhi spalancati,ma come aveva fatto?
"Ran..posso spiegarti-"   "So tutto.." Fu interrotto dalla ragazza "Shiho..Ai..bhè..quella ragazza mi ha detto tutto quando sono andata dal Dottor Agasa per chiedergli il motivo della tua sparizione durata ben sette anni.."   "Volevo dirtelo ma-"   "Mi hai voluto proteggere..lo so."   "Sono contento che tu non sia arrabbiata..Hai abbandonato tutti solo per dirmi questo?"   "No..Sono venuta per dirti che ti odio.."    "Si posso immaginarlo.."   "Ti odio perchè in tutti questi anni non sei mai andato via dal mio cuore..
Praticamente sei sempre stato lì.."    "Mi dispiace.."   "Quindi ti odio..perchè..t-ti amo.." Il cuore di Shinichi si fermò per qualche secondo,stava sognando? No..era vero.
"Mi odi perchè.."    "Si..è strano,no?"     "Ma Yuma? Tu devi sposarti con-"     "Non mi importa un bel niente di lui.. Sono stata bene..ma-" Non fece in tempo a completare la frase che Shinichi la strinse forte a sè..Non aveva intenzione di lasciarla andare via questa volta  "Mi sei mancata..Baka" La strinse ancora più forte "Anch'io ti amo..ma a differenza tua non ti odio.."  Risero come se fossero le persone più felici del mondo e dopo tanti anni le loro labbra si incontrarono di nuovo,questa volta non avevano fretta..Il sapore di Shinichi con era paragonabile a quello di Yuma,questo pensava Ran mentre le loro lingue si sfioravano con passione.
L'acqua che li aveva circondati per tutto quel tempo svanì e le persone si fermavano ad osservari quei due ragazzi avvolti tra la passione e l'amore.
Il filo rosso del destino non aveva sbagliato,era riuscito nuovamente ad unire due anime che si erano incortate da bambini e poi bruscamente divise a causa della vita, Shinichi e Ran erano l'uno il destino dell'altra di questo ne erano consapevoli tutte le persone che li avevano icrociati anche una sola volta,fu per questo motivo che gli invitati al matrimonio non se la presero con la "sposa" che finalmente ora giaceva felice tra le braccia della persona che in tutti questi anni sostava nel suo cuore.









Fine :D
Lasciate molte recensioni e ditemi che ne pensate,
per chi non conoscesse la leggenda del filo rosso del destino,eccola qui:


"..C’è una leggenda giapponese che dice che ognuno di noi nasce con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati, il nostro grande amore, la nostra anima gemella.
Le anime così unite, sono destinate ad incontrarsi, non importa il tempo che dovrà passare, le circostanze o le distanze che le separano: il filo non si spezzerà mai.
Non si può sfuggire al destino… 
Come sarebbe più facile poter vedere e seguire questo filo rosso! Quante sofferenze, quante delusioni, quante lacrime risparmieremmo in questo mondo, in questa vita… "


-Sherly_Holmes-

  
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