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Autore: Choco_    18/07/2013    1 recensioni
Seduta sul suo scoglio preferito, poco distante da casa sua, se ne stava una bambina e a guardare l’esteso mare che le stava di fronte. Il mare era l’ unica cosa che le dava sicurezza, che le dava speranza, non si sarebbe mai separata da lui, MAI. Eppure.. da un momento all’ altro successe. Lei e il mare furono allontanati dalle ambizioni. Non di Miki, ma dei suoi genitori.
Trasferirsi in Inghilterra. Che idiozia!
Aveva sempre pensato che fosse la cosa più stupida da fare, ma i suoi genitori non le avevano mai dato ascolto. Aveva solo cinque anni.
Ora se ne stava lì, aspettando che, come tutte le volte, il mare le desse un suggerimento, le permettesse di rimanere lì con lui per sempre; aspettando che la proteggesse dalla stupida idea dei genitori, che l’ aiutasse a fare la cosa giusta, come sempre.
Piangeva, però, perché anche il mare le suggerì di andare. Tanto si sarebbero rivisti, tutte le estati. Promesso.
“Quando guardo il mare vado lontano” aveva spesso detto a Giorgia, la sua amica del cuore. Questa volta il mare non la faceva andare lontano solo con i pensieri e con i sogni.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A beautiful day



Erano trascorsi appena due giorni dall’ arrivo di Miki ad Holmes Chapel e tutto era filato liscio secondo i piani di mamma e papà. Ebbene avevano ragione: a Miki non sarebbe dispiaciuto vivere lì.
Mercoledì mattina alle dieci in punto a casa Price bussarono al campanello. Jason andò ad aprire e con enorme sorpresa vi trovò una sua vecchia cara amica d’ infanzia, Anne.
-“Anne !! Quanto tempo che non ci si vede ! Che ci fai qui?” Jason era molto sorpreso da quella comparsa. Aveva visto Anne Cox per l’ ultima volta una decina di anni fa, pochi mesi dopo il suo matrimonio con Lucinda. Lui e Lucinda erano stati con Des, marito di Ann e la piccola Gemma, loro figlia, alle terme in Scozia poco tempo prima che la giovane coppia di sposi si trasferisse in Italia.
-“Hai già dimenticato, caro Jason, che io abito qui da quando sono nata?” Gli rispose Anne per poi cominciare a ridere. Aveva una risata molto armoniosa che contagiò anche Jason.
-“È vero! Scusami. Ma dimmi come stai ? Come stanno Des, Gemma e il piccolo Harry ?  E’ davvero un bel bimbo dalle foto che ho visto! Poi ha l’età di mia figlia Miki.. ti ricordi? Ti inviammo le foto per posta!”
Intanto Anne si era accomodata sul grosso divano del salone e i due amici erano stati raggiunti da Lucinda.
Anne e Lucinda si salutarono calorosamente. Era tanto il tempo che avevano trascorso insieme quando era fidanzata con Jason. Peccato però che ad un certo punto abbiamo dovuto dividersi e sentirsi solo per telefono o scriversi messaggi.
-“Stanno tutti benone Jason! La piccola Miki, come sta?”
-“Benissimo, ora la chiamo. Quella dormigliona! Chissà per quale motivo oggi non è in piedi già dalle otto!”
-“Sarà stanca Jason, sono due giorni che la porti in giro per il parco. Sullo scivolo, sull’ altalena... È una bambina, mica un’adulta!”
-“Hai ragione, però mi farebbe piacere che conoscesse Anne.”
-“Abbiamo tutto il tempo ora che siete qui. Che ne dite di venire a pranzo da noi più tardi? Mi farebbe molto piacere e sarebbe un’ ottima occasione per stare tutti insieme, come una volta.” – disse Anne rilassata.
-“Così.. Su due piedi?” – rispose Lucinda.
-“Ma sì.. vedrai non ci vorrà molto”
-“Ci hai convinti Anne.. Allora a più tardi. La casa è sempre quella?”
-“Sì, Jason. Allora comincio ad andare. Vi aspetto.. Anzi vi aspettiamo!” Così facendo si avviò verso l’ uscita; Miki si svegliò.


-“Buongiorno principessa!” – le disse Jason sorridendo, aprendo le braccia per accoglierla in un abbraccio.
-“Buongiorno.” –rispose con uno sbadiglio la piccola Miki.
-“Oggi ti faccio conoscere una mia vecchia amica.”
-“Quanto è vecchia? Ha i capelli bianchi, la pelle rugosa?”
-“No, ha la stessa età della mamma e ha due figli che oggi conoscerai.” –le spiegò, poi insieme a sua figlia scese in salotto.


Mano destra nella mano del papà e mano sinistra in quella della mamma, Miki si avviava verso casa di Anne e Des Styles, praticamente attaccata a quella dei Roylost. Ad aprire il cancello fu Des, marito di Anne.
-“Ciao,- disse sorridendo ai tre- ma che piacere vedervi!”
-“Piacere nostro, caro Des”- rispose allegro Jason e gli strinse la mano.
-“Tu devi essere Miki! Ciao piccola.- Des allungò la mano verso la bambina la quale, timida, si era nascosta dietro le gambe del padre e a piccoli passi veniva avanti. Allungò la sua manina e fece conoscenza di Des.
-“Venite, ci mettiamo in giardino, oggi è una bella giornata, meglio sfruttarla. Sto facendo il barbecue.. vi piaceranno le mie salsicce, vedrete.”
 Anne, che stava apparecchiando la tavola in giardino, avvistò i Roylost e a gran voce chiamò i figli.
-“Gemma, Harry, su scendete!”
-“Eccoci qui.” – disse.
-“Anne lei è la mia principessa.”- disse Jason mostrando Miki ad Anne.
-“E’ proprio una gran bella principessa. Ciao- e si avvicinò col viso a quello della bambina- io sono Anne.”
-“Ciao, mi chiamo Miki.” –le rispose.
-“Ah eccoli qui- concluse Ann indicando una bambina molto alta e un bambino, i quali stavano venendo nella loro direzione. Si avvicinarono e Anne li presentò a Roylost.
-“Lei è Gemma e lui è Harry.”
-“Ciao, Harry”- fece tutt’altro che timido il bimbo a Jason e come il padre gli tese la mano.
-“Ciao Harry, io sono Jason, lei è mia moglie Lucinda e questa bimba è la mia principessa Miki.”
Miki, che fino a quel momento aveva avuto la testa bassa e si stava guardando i piedi, perché troppo timida,  si avvicinò e alzò lo sguardo.. Incontrò i due grandi occhi verdi dello scorso giorno al parco. Quell’ Harry.
-“Ciao Miki.” – le disse sorridendo.
-“Ciao Harry.”. e gli sorrise di rimando.
-“Ciao Miki, io invece sono Gemma. Quanti anni hai?”
-“Cinque. Voi?”
-“Lui sei e io nove.”
-“Giochiamo insieme? Ho uno scivolo grandissimo!”- Chiese Harry a Miki, la quale accettò volentieri con un cenno della testa. I due si avviarono verso un lato del giardino. Si sentivano ridere e scherzare insieme. Da quel momento furono inseparabili. Passarono molto in fretta, per i due, più di sei ore insieme a giocare, ridere e scherzare. Harry era felice; Miki era felice; Jason era geloso.
-“Miki, principessa, è ora di andare. Potete vedervi domani tu ed Harry!” – fece il padre per allontanarli e per convincere la figlia a tornare a casa.
-“Ci vediamo domani allora Harry, ciao!” –salutò Miki, per niente triste al solo pensiero che domani avrebbero continuato a giocare insieme.
-“A domani Miki”- disse Harry e poi si avvicino alla bambina dandole un bacio sulla guancia, non avendo visto che Jason era proprio lì, dietro loro, nascosto da un tronco d’albero.

Harry era ormai in camera aspettando sua mamma per il bacio della buona notte. Sua sorella accanto a lui lo canzonava. “Harry si è preso una cotta, Harry si è preso una cotta per una bambina!”
-“E dai Gemma, piantala! Non è vero, non è assolutamente vero..”- cercò di obiettare diventando tutto rosso.
-“E sentiamo, quando ci sarà il bacio?”
-“Ora ci sarà.. un momento! Quanto siete impazienti, piccoli!”- disse Anne entrando nella cameretta.
-“Allora- prima del bacetto diede ad intendere di voler parlare della loro giornata- come vi sembrano i Roylost?”
-“Ci piacciono tanto, soprattutto ad Harry..” –rispose allegra Gemma per poi scoppiare in una risata.
-“Bene, sono molto contenta. Avrete modo di constatare che sono dei bei tipi, in realtà. Vi piaceranno ancora di più. Ora buona notte ragazzi.” Anne si avvicinò a Gemma e le diede un bacio sulla guancia, poi si avvicinò al letto di Harry facendo lo stesso. Infine gli aggiustò le coperte. Spense la luce e chiuse la porta della stanza.
Harry finì ben presto nel mondo dei sogni da cui non sarebbe uscito mai.

Miki se ne stava sola soletta nella sua nuova cameretta. Era gigante, troppo grande per una sola bambina. E tale bambina non aveva intenzione di restare lì da sola. Scese dal letto e si avviò verso la stanza dei genitori, poi aprì la porta e accese la luce. “Mamma, papà, non riesco a dormire da sola di là. Ho paura. Posso restare qui con voi? Nel lettone?”
-“Ma certo principessa- rispose Jason- prima, però, dimmi cosa te ne pare degli Styles?”
-“Niente male, sembrano ok per essere inglesi.”
-“Ok.”.- rispose Jason pensieroso, per poi scoppiare a ridere.
-“Perché ti fa tanto ridere?” – Chiese Miki, restando un po’ delusa.
-“Pensavo ti fossero piaciuti davvero molto e invece mi dici solo ..ok.”
-“Stiamo parlando di inglesi, papà.”
-“Ehi, ora non esageriamo, princess, anche io sono un po’ inglese.”
-“Ecco perché allora sei un po’ strano..Ho sonno babbo, buona notte”- disse Miki ironica per poi finire la frase con uno sbadiglio.
In realtà anche lei non vedeva l’ora di entrare nel mondo dei sogni.



Eccomi di nuovo. Questi primi capitoli servono più che altro a presentarvi i personaggi per il corpo della storia che sarà mooooolto più in là. Devo fare un grosso sforzo per mettermi dal punto di vista di due bambini e degli adulti e far parlare loro come tali. E' un po' uno stress AHAHAHAHAHAH Ci vuole tanta pazienza perchè non voglio darvi l' impressione di due pupattoli dotati di cervellone. La mia idea è quella di creare una sorta di passato di Harry e renderla più verosimile possibile. Infatti mi sono informata anche sui nomi dei familiari ecc.. LOL Sto male, ma andava fatto. Le cose o si fanno per bene o non si fanno u.u (Magari mi ripetessi questo ogni volta! AHAHAH). Ringrazio di cuore la ragazza che ha recensito. La mia prima recensione in assoluto :') Spero continuerà a seguire questa storia. Accetto critiche e pareri. Fatemi sapere! Choco_ vi abbraccia! (Anche se non so come).
  
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