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Autore: frafri 95    18/07/2013    2 recensioni
Avevo bisogno di qualcosa che m’infondesse coraggio; una voce, un sorriso, un sguardo che mi rassicurasse durante il cammino …
Ed ecco quegli occhi chiari e luminosi, quel sorriso caldo e tenero e quella voce potente ed energica; cantava: “… anche lontano … tendo la mano e trovo la tua!”
Ciuffetto mi hai ispirato un'altra volta :p
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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RICORDI E MARE
Il sole batteva sul mio corpo. Sentivo calore darmi energia e allo stesso tempo toglierla. Lo scrosciare del mare era così melodico da cullarmi.
Ricerco il suo volto. Non so perché, ma sento il forte bisogno di guardarla più volte. Sto cercando di concentrare il mio sguardo altrove. Non voglio che qualcuno noti che i miei occhi si soffermerebbero sulla sua figura per delle ore pur di imprimere la sua immagine nella mia mente così da renderla la protagonista di ogni mio sogno. No. Nessuno deve accorgersi di quanto significhi per me, di quanto darei per lei, di quanto cambia il mio corpo ogni volta che i nostri sguardi si incrociano, che lei mi sfiora o che mi sorride. Quando mi sorride mi sento morire e rinascere. Fa male da togliere il respiro ma è anche la cosa che mi fa stare meglio. No, nessuno saprà che il mio cuore accelera i battiti a questi pensieri. Nessuno saprà mai che la amo. Soprattutto lei. Ma è così opprimente. La amo da 3 anni e a volte essere sua amica pur di starle acconto fa così male. Sorridere e conoscere i ragazzi che si sono alternati al suo fianco fin adesso. Ascoltare le sue imprese amorose e mostrarmi felice per lei. Ricordo quando mi ha raccontato la sua prima volta e io già lo sapevo, me lo sentivo … quella è stata una delle volte che ha fatto più male. Si perché il mio più grande sogno era la nostra prima volta insieme, i mio più grande desiderio che io fossi sua e lei mia anche e solo per la prima e l’ultima delle volte. Sotto il suo tocco la paura non esiste, il solo accarezzarmi la mano da parte sua mi fa sentire così al sicuro. Il pensiero di appartenere completamente alla persona che amo per la prima volta, al suo tocco pesante ma gentile; di guardare i suoi occhi così intensi mentre i nostri corpi s’intrecciano: questa era la mia più grande speranza, distrutta. Ma sono ancora qui a osservarla di nascosto dagli altri e da lei anche se a volte vorrei urlarlo. E poi, scappare via.
<< Bene ragazzi oggi affronteremo l’Eros Platonico. Cos’è, secondo voi, l’amore? >>
<< l’amore non esiste! >> mi sorprese la mia compagna di banco. Ma cosa stava dicendo?! Come poteva non esistere?! E tutto quello che provavo io cos’era? Impossibile.
<< e invece si che esiste >> mi ritrovai a sussurrare
<< lo pensi davvero? >> anche Carolina, la mia compagna di banco prese a sussurrare, più interessata alla mia affermazione che al dialogo che il professore aveva appena avviato in classe.
 << Si >> sorrisi malinconica, << perché per te no? >>
<< per me esiste l’affetto per le persone e l’attrazione, ma l’amore … è impossibile il pensiero che trascorrerò la vita solo con una persona >> mi spiega sicura. Sorrido intenerita, quel suo discorso la fa sembrare innocente.
<< L’affetto e l’attrazione sono una cosa, l’amore è un’altra … è un sentimento intenso, che ti fa sentire male e bene, sembrerebbero le due cose unite ma è molto di più, è la consapevolezza di non poter vivere mai lontano da quella persona, il bisogno di sentirla vicino, il voler tu stessa che rimanga con te tutta la vita, anzi per sempre. E la sicurezza che per quella persona faresti di tutto, persino dare la tua vita >> le spiego parlando più per me stessa che per Caro. I miei battiti sono accelerati, il solo parlare di lei in quel senso …
<< e tu lo sai perché … l’hai provato?! >> più che una domanda è un’affermazione.
<< Già >> sospiro, non controllo più quello che esce dalla mia bocca meglio smetterla o … eppure sento così tanto il bisogno di dirlo a qualcuno. Caro, la mia amichetta italo tedesca potrebbe capire, mente più libera e meno pregiudizi. Ma non sono affatto coraggiosa e la paura mi blocca anche stavolta. Ritorno seria. << Chi è? >> la fatidica domanda, tremo e decido di dire mezza verità, non sono brava a mentire. << Ha la mia età, siamo amici ma non h speranza. >>
 Mi aspetto che lei mi chieda come tutti pensano “Emiliano?” ma no, lei mi sorprende e con occhi dolci e consapevoli << Helena? >> chiede piano. La sorpresa e lo sgomento sul mio volto, la paura di essere stata scoperta leggibile nei miei occhi e nella mia strana smorfia, il pallore del mio volto e il mio tremare (da spazzolino elettrico praticamente) le danno la certezza.
<< Ehi calma! Va tutto bene >> mi sussurra spaventata dalla mia reazione. Non riesco a calmarmi comincio a respirare male.
<< Frà mi fai preoccupare, devo chiamare il prof verso di noi, l’autoambulanza? Non hai detto niente di sbagliato! >> continua preoccupata
<< no! >> Il mio è un sussurro disperato << sto bene >> continuo
<< non è vero! Almeno esci a prendere un po’ d’aria! >> mi convince. << okay, però promettimi di non dirlo a nessuno. >> Avevo bisogno di quella promessa.
 << certo >> e fissa i suoi occhi nei miei, è così vera.
Chiedo al prof di uscire e visto i mio colorito, mi da subito il suo assenso anche un po’ preoccupato. Mi rilasso, calmo i battiti (tachicardia assurda), ritorno dentro. Sono troppo curiosa e bisognosa di sapere cosa ne pensa realmente Caro della mia confessione.
 << Ti senti meglio? >> la voce apprensiva del prof mi da il ben tornato << si professore, un lieve giramento di testa … non ho dormito molto bene stanotte >> lo rassicuro
<< eri pallidissima, ma sono contento ti sia ripresa >>.
Appena mi siedo Caro mi stringe la mano << meglio? >> chiede
<< si, scusa se ti ho fatta preoccupare, sei la prima a cui lo dico o lo faccio capire. Ho avuto una paura enorme, mi stavo prendendo un infarto! >> rido per allentare la tensione.
 << Paura di cosa? È una cosa normalissima, ti piace qualcuno, cioè lei. E quindi? >>  mi chiede perplessa
 << andiamo, lo sai che dire cose così non è facile, soprattutto in Sicilia, vabbè in generale è l’ Italia ad essere retrograda sull’argomento. E poi, anche per me è stato un po’ difficile accorgermene e accettarlo e tre anni che ci lavoro da sola >> << ma perché, che bisogno c’è di complicarsi cose semplicissime?! A te piace tizia, come a me piace tizio. Quindi Helena … e rischieresti la vita per lei ? >> dal tono duro si fa più curiosa
<< si, io la amo, amo ogni cosa di lei, ma a volte fa così tanto male. Ma non rinuncerei mai a questo amore, mi fa sentire viva ... >> convinta e col sorriso ebete mentre rivolgo lo sguardo a lei, Helena. La sorprendo a fissarmi, è preoccupata, mi chiede con gli occhi cosa e successo; le sorrido per tranquillizzarla e lei ricambia sollevata. Boom, il mio cuore. Arrossisco.
<< Tenera >> il commento di Caro alla scena.
Fine lezione, Hele si alza: << Ehi! Tutto bene? Che ti è preso, mi hai fatta stare in pensiero! >> mi chiede, con un tono tra il dolce e il rimprovero. << Tranqui, tutto passato! >> le sorrido, non ne posso fare a meno quando ci guardiamo. Lei di nuovo risponde al sorriso e mi accarezza il braccio, mi sento morire. Poi si allontana chiamata da un’ altra nostra compagna, Simona.
<< Sei proprio cotta! E lei non lo sa?! >> esclama Caro,
<< ma che ti urli?! No e non lo deve sapere >> .
<< Frà?! Vuoi fare il bagno? >> la voce squillante di mia sorella mi risvegliò dai miei pensieri.
<< Si certo, ho proprio bisogno di rinfrescarmi! >> corsi. Adoravo il mare, e lo adoro tutt’ora. Ti da come la sensazione di novità, freschezza. E io avevo bisogno di quella novità che mi rendesse la vita più leggere facendomi dimenticare gli occhi più azzurri mai visti che mi avevano fatta cadere. Non sapevo quanto fossi vicina alla novità.
 
 
 
 
Il mio angoletto xD
Scusate se ho aggiornato così tardi, sono stata troppo occupate a leggere le vostre ff Jspero di aver scritto bene questo capitoletto ed essermi fatta perdonare. A domani, si! Ho deciso di aggiornare quotidianamente. Il ricordo in corsivo è narrato al presente come tutti i flashback che troverete. Baci Frà.   
  
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