Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
Segui la storia  |       
Autore: _mari    19/07/2013    0 recensioni
I - Hateful butler
«Hai paura della morte, conte?».
«No, Undertaker,» sorrise amaramente «so già cosa spetta alla mia anima».
II - Ecchi butler
«Oh! Ma che avete combinato? Vi siete rovinato il vestito con l’inchiostro, sarà bene cambiarvi subito». Ciel osservava il servitore con viva irritazione e imprecò a bassa voce, leggendo sul viso di Sebastian una punta di volutamente malcelata ironia.
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Generi: Dark, Introspettivo, Generale,
Personaggi: Ciel Phantomhive, Sebastian Michaelis.
Avvertimenti: One-shot.
[552 parole circa]



Ecchi butler

変態執事


 




Ciel era seduto alla scrivania, con aria annoiata e stanca: il conte continuava a scribacchiare freneticamente su diversi fogli e, completato uno, dopo averlo messo da parte, ne cominciava un altro. Qualcuno bussò, d’improvviso, alla porta con delicata fermezza e, colto di sorpresa, il ragazzino macchiò con l’inchiostro nero, le scartoffie che gli erano di fronte.
«Avanti!» Ciel pronunciò il comando con tanta rabbia che sembrò un’imprecazione feroce: Sebastian fece capolino nella sala, con un vassoio ricolmo di paste e bignè guarniti di crema e frutta, e con una teiera fumante, ovviamente di pregevolissima qualità.
«Signorino, oggi ho preparato, per il tè del pomeriggio, uno smoked earl greydi Fortum & Mason, che combina il sapore forte e deciso delle foglie di tè “affumicate”, alla delicatezza dello zenzero e del bergamotto» Sebastian si avvicinò alla scrivania, riponendo da parte i fogli e apparecchiando il tavolo. «Per accompagnarlo, qualcosa di estremamente dolce e raffinato, che contrasti con un aroma così intenso». Il maggiordomo notò, finalmente, di avere i guanti bianchi e lindi, macchiati di un colore scuro come la pece. «Oh! Ma che avete combinato? Vi siete rovinato il vestito con l’inchiostro, sarà bene cambiarvi subito». Ciel osservava il servitore con viva irritazione e imprecò a bassa voce, leggendo sul viso di Sebastian una punta di volutamente malcelata ironia. «Mi cambierò dopo» sentenziò imperioso il piccolo conte Phantomhive «ora mangerò questi dolci…» il servitore non lasciò a Ciel il tempo di terminare la frase, che già gli stava sbottonando la camicia. «Che diavolo fai?! Sebastian! Ho detto che lo farò dopo!». Il maggiordomo interruppe il suo operato e staccò le mani dal busto del giovane, che lo osservava contrariato; gli si riaccostò, però, fissandolo con uno sguardo penetrante. Sebastian riiniziò a sfilargli la camicia, ignorando le parole del ragazzino, che si dimenava con forza. Osservò, rapito, la pelle diafana di quella che sarebbe stata la sua preda, e tracciò con le dita cerchi immaginari su quel candore. I suoi occhi lampeggiarono: con la lingua iniziò a disegnare il profilo dei pettorali, appena accennato su quel corpo ancora immaturo. «Sebastian! Fermati! È un ordine! Che diavolo… Ah!» nonostante Ciel continuasse a dimenarsi, Sebastian continuava la sua tortura, fino a sfiorare con le mani il cavallo dei pantaloni del ragazzo. «Conte, vi voglio, ora» il maggiordomo soffiava tali parole sul collo del giovane, che si sentì percorrere la schiena da un brivido. «NO!». Sebastian stava per sfilare i pantaloni del piccolo Phantomhive, quando Ciel si svegliò, coperto di sudore gelato: la luce filtrava dalle finestre e il maggiordomo diabolico stava scostando le tende, che danzavano leggermente al soffio di un frizzante venticello mattutino.
«Buongiorno, signorino, oggi la colazione prevede fragole fresche appena raccolte e» Ciel inorridì alla vista del servitore e iniziò a tremare biascicando qualcosa che suonava come “era stato solo un sogno”, “dannato Sebastian”, “che orrore”.
«Bocchan?» Sebastian si chinò sul ragazzo, sfiorandogli la fronte. «State bene? Siete accaldato: potreste avere la febbre…».
«Fuori, Sebastian. È un ordine. Esci fuori dalla stanza, oggi mi vesto da solo» il conte Phantomhive scandì le parole una ad una con un tono algido e perentorio. «Trovati un’altra occupazione».
«Yes, my lord». Il maggiordomo si allontanò e uscì dalla stanza, lievemente contrariato, lievemente perplesso, chiedendosi, se il suo padroncino avesse sviluppato finalmente un qualche senso del pudore.





 



n / a

Ebbene sì, eccomi ancora. Come vi è sembrata la scorsa drabble? Oggi mi sono cimentata per la prima volta in una sorta di Lemon. Inizierò subito dicendovi che non amo questo pairing, come non amo moltissimo le scene Shonen-ai, ma in ogni caso questa cosa è nata, è qui! x°°° Questa folle idea si è sviluppata dopo aver letto non so dove la parola “sogno”: da lì mi sono chiesta come avrebbe reagito Ciel sognando un Sebastian con strani atteggiamenti nei suoi confronti e quando ho immaginato la sua reazione mi è venuta troppa voglia di descriverla.
 

 

 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler / Vai alla pagina dell'autore: _mari