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Autore: _Astrea7469_    19/07/2013    3 recensioni
James e Lily non sono mai andati d'accordo, a scuola. Eppure, si sono sposati, in barba a tutti coloro che scommettevano sul loro odio eterno.
Lily e James si sono sposati...Ma i guai sono forse finiti, con questo matrimonio? Lily riuscirà davvero a vivere una Luna di Miele come si deve? James sarà capace di essere abbastanza maturo da fare il marito? E Sirius riuscirà, in questo viaggio, a non comportarsi da Sirius?
Scopritelo leggendo questa mia fanfiction!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Nonostante le continue ed assidue ricerche dell'intrepido James e del fedele compare Sirius, Zappy la zebra risultò introvabile.

Cosa strana, fra l'altro, poiché scorgere una zebra su una nave da crociera doveva essere facile come individuare un Piton in una pubblicità di shampoo per capelli.

-James, ti dico che non c'è- si lagnò per l'ennesima volta Sirius, con le braccia ciondolanti.

-Deve esserci, Sirius! Non capisci? Tutto il mio matrimonio dipende da quel quadrupede!- esclamò concitato James.

-No, tutto il tuo matrimonio dipende dalla tua innaturale ottusità nel non capire che stai andando incontro alla morte- fece notare Sirius, sempre più scocciato e sempre più musone.

-Spiegati meglio- disse James, portandosi pollice ed indice al mento, in posizione "Lavori in corso: genio attivo".

-Se si esclude il fatto che mi fanno male i piedi e che se non ci fermiamo entro i prossimi 5 minuti giuro che ti stampo 5 dita sulle gote, conosco Lily (purtroppo) fin troppo bene da sapere che non deve aver affatto preso bene il fatto che suo marito l'abbia snobbata per questi primi giorni di Luna di Miele-

-Ma cosa stai dicendo!- disse James -Lily adora le crociere...-

-Veramente aveva detto che soffriva di mal di mare-

-...Questo è poco rilevante. E poi, sono certo che non se l'è presa perché non abbiamo passato neppure un minuto insieme per tutta la durata di questi primi due giorni, lei...- James si bloccò, facendo dilatare le pupille. Mentre Sirius iniziava a temere che il suo migliore amico stesse avendo un ictus, nella mente di James riaffiorò un ricordo...

Flashback paraculo di James:

-Ragazzi, secondo me è davvero un'idea geniale! Insomma, cosa c'è di meglio di una gita in montagna?- chiese James, con un dilatato sorriso sulle labbra, mentre allargava caloroso le braccia, come a voler abbracciare tutto il panorama.

-Certo, fantastco, veramente magnifico, una pacchia...IO TI AMMAZZO! AMMAZO TE E TUTTA LA TUA DINASTIA!- strillò Sirius, correndo, seguito a ruota da un sudato Remus che trascinava per le caviglie un pallido Peter Minus che, inevitabilmente, sbatteva la sua capoccia contro tutti massi che ricoprivano il selciato.

Ciò che James amava definire come "gita in montagna", in verità, altri non era che una scorrazzata notturna nel cuore della Foresta Proibita.

E se, in un primo momento, Sirius, Peter e persino Remus si erano trovati concordi nel considerare tale iniziativa come "infallibilmente eccitante", dovettero ricredersi quando James imbastì un illegale torneo di poker con i centauri e, sorpresa delle sorprese, stravinse il piatto, sotto lo sguardo allibito di tutti i presenti e quello preveggentemente in lacrime di Remus, prima che il suo mezzo umano sfidante scoprisse che, in realtà, Potter aveva barato. Inutile spiegare, quindi, perchè i Malandrini stessero correndo a gambe levate in mezzo alla Foresta Proibita, seguiti a ruota da un gruppo di centauri incacchiati neri ed armati di fionde, archi e rami appuntiti.

-Ragazzi, non prendetevela con me! Il vostro atteggiamento indulgente è stata la spinta propulsiva che mi serviva per farmi azzardare l'azzardo!- si giustificò James, schivando per un pelo una freccia con la punta di fuoco, che si conficcò nello zaino di un agitatissimo Sirius, il quale, col fiato corto, urlò e prese a correre al doppio della velocità, quasi fosse un giocattolo a molla.

-Di che diavolo stai parlando?!- si arrabbiò Remus che, nonostante fosse allo stremo delle forze, non poteva assolutamente resistere all'impulso di fare la ramazina ad uno dei suoi migliori amici. -Sei TU lo screanzato che ci ha messi in questo pasticcio, TU l'unico e vero artefice della nostra imminente decapitazione e TU hai la faccia tosta di far cadere le colpe su noi altri?-

-Certo! Voi mi conoscete: avreste dovuto sapere che avrei fatto qualcosa di immensamente stupido che ci avrebbe cacciati nei guai. Sono profondamente deluso da voi tutti- disse rammaricato James, prima che Remus lo tirasse giù, evitando che l'ennesina freccia gli forasse il cervello e creasse un apertura per il difettoso terzo occhio interiore del ragazzo.

-Sei impossibile!- ringhiò Remus, esausto e felice di essere finalmente giunto in prossimità del Lago Nero. In lontananza, videro la sagoma di Sirius correre con le braccia in alto, urlante, prima di tuffarsi a mo' di palla da bowling nella torbida pozza d'acqua. Quando riemerse, con lo zaino spento, le alghe sulla divisa ed i capelli attaccati al viso, i suoi due amici svegli ebbero l'impressione di vedere una trasposizione pseudo umana del Polpo Gigante.

-Be', tutto è bene ciò che finisce bene!- disse James, stiracchiandosi, pronto a tornare in camera sua per riposare un paio d'ore prima dell'inizio delle lezioni (alias: ore di sonnellino sui banchi).

Ma, prima che i suoi migliori amici potessero prenderlo per la collottola, shakerarlo come un milk shake ed infilarlo di testa nel tronco cavo di un albero, una minacciosa figura si stagliò furibonda contro l'occhialuto Grifondro.

-JAAAMEES!- ringhiò la misteriosa figura, in una perfetta imitazione di un incrocio tra la McGranitt e un ghepardo.

-Oh, ciao Lily...amore della mia vita- ansimò James, riconoscendo l'ombra che, senza troppi complimenti, si stava avvicinando a loro a passo di marcia.

-Dove diamine sei stato, eh? Si può sapere, eh? Che cosa hai fatto senza di me per tutto questo tempo, eh, eh, eh? Perchè non mi rispondi? RISPONDIMI!-

James, terrorizzatò, urlò, ricordandosi che aveva promesso alla sua ragazza che avrebbe passato la sera con lei, ma che poi avea cambiato programmi, dimentico degli impegni presi.

Il ragazzo urlò forte, e continuò ad urlare ancora, quando Lily cacciò la bacchetta di tasca e senza troppi complimenti trasformò la testa del suo fidanzato in una mongolfiera.

-AAAAAAH-James stava ancora urlando.

-Oh, grazie signore! Finalmente dici qualcosa! Non hai aprto bocca per 15 minuti, iniziavo a temere che fossi morto...o che stessi dormendo in piedi come Peter- fece Sirius, con una mano sul cuore. -A proposito, dov'è Peter?-

I due amici si guardarono negli occhi.

-Oddio, Peter!- e immediatamente corsero via, a liberare l'amico dimenticato.

-Ma dimmi, James- disse correndo Sirius -Perché stavi urlando prima?-

-Mi sono ricordato dell'ultima volta che ho lasciato sola Lily senza avvertirla...e ho capito una cosa-

-Cosa?-

-Sono morto-

 

***************

Inutile girarci troppo intorno, Lily era il ritratto della logorrea.

Erano quasi 3 ore che tormentava Remus con i suoi improvvisi attacchi di ansia, dispiacere e rabbia. Attacchi che, ormai, Remus aveva bellamente iniziato ad ignorare, preso dalla contemplazione della fantasia del copriletto della suite.

Il licantropo non faceva di Lily una vera e propria colpevole, poiché sapeva bene che questo suo atteggiamento era causato in primis dalle fantomatiche idee geniali di uno dei suoi migliori amici e, in secondo luogo, perché la ragazza stava cercando in lui conforto, ristoro e consiglio per la strana e traumatica piega che avevano preso gli eventi su questa nave.

Tuttavia, tutto ciò non bastò a far eludere a Remus l'insistente convinzione che Lily Evans in Potter fosse una gigantesca rottura di pluffe.

-Cioé, mi hai capito? Non è che io me la sia presa perché non ha passato neppure un minuto con me, su questo trabiccolo infernale, mentre ero sotto l'effetto di chissà quale strano principio attivo delle pozioni che mi avete fatto bere, durante la mia Luna di Miele...no, figurati se mi arrabbio per questo...-le mani di Lily strinsero convulsamente il braccio magrolino di un apatico Remus -Ciò che mi infastidisce è che questa storia stia diventando assurda! Non credo che si possa avere più sfiga di così nel proprio viaggio di nozze!-

Povera illusa, come si vede che sta a stretto contatto con James solo da pochi anni. Vedrai, vedrai quando sarai tu a dover ingurgitare i suoi panini ai sottaceti, quanta sfiga ti cadrà addosso pensò Remus, senza, tuttavia, muovere alcun muscolo facciale.

-E d'altronde- continuò spedita Lily -è dal matrimonio che sono perseguitata dalla sfiga-

Lily, tu non sai neanche che cos'è la sfiga! Non finché nessuno ti becca in mutande nel campo di Quidditch della scuola, legato ad una delle porte.

-E' da quando mi ha rivelato la sua "geniale" idea di fare comitiva per il viaggio di Nozze-

Povera ragazza, prima sposa un cervide dalla dubbia sanità mentale e poi gli affida l'arduo incarico di occuparsi del programma dei loro primi giorni da coppietta. Magari James le ha tirato troppe volte il Boccino in testa, per renderla così ingenua.

-No, aspetta...Ecco, la sfiga è cominciata da quando il vestito da sposa che avevo ordinato si era inspiegabilmente ristretto!-

-"Inspiegabilmente ristretto" dice. Dice lei stessa a Sirius "Puoi andarmi a ritirare il vestito da sposa da Madama McClan?" e non si aspetta catastrofi immani...Sì, decisamente deve aver ricevuto troppi colpi alla testa, prima non era così credulona- pensò e (senza rendersene conto) espresse ad alta voce, Remus.

Gli occhi di Lily divennero pungenti come spilli e velenosi come cobra -Cos'è questa storia??-

Remus, ridestandosi dal nuovo tono di voce, si rese conto di ciò che aveva detto. Immediatamente iniziò a maledirsi -Ehm, io? No, niente...Tu non hai fame?-

-SIRIUS BLACK HA RISTRETTO IL MIO ABITO DA SPOSA?!-

-Non lo ha fatto apposta...lui voleva comprare un gelato e poi...be', lo sai come vanno queste cose, no? La situazione gli è sfuggita di mano e...puff! Il tuo vestito non era più...ehm...tuo-

-IO LO AMMAZZO! E QUANDO AVRO' FINITO CON LUI, AMMAZZERO' TE CHE NON MI HAI DETTO NIENTE, PUR DICENDO DI ESSERE MIO AMICO, E JAMES, CHE E' COSI' IDIOTA DA TROVARSI AMICI CON L'INTELLIGENZA DI UN CACTUS CONGOLESE!-

Remus, evitando accuratamente di far notare a Lily che in Congo non ci fossero cactus, si alzò di scatto e corse via come un disgraziato che aveva un intero esercito alle spalle.

Si fermò solo quando, credendo finalmente di averla seminata, si appoggiò ad una porta del salone principale, cercando di regolarizzare il respiro ed il battito cardiaco.

All'improvviso, sentì provenire dallo stanzino una serie di colpi simili a testate ed un mugolio sommesso...Un più che noto, mugolio sommesso.

-Peter?- chiese Remus, aprendo incauto la porta.

In quello stesso istante, una scarmigliata Betty la Pazza si fiondò su Remus, riempienogli il volto di graffi e urlandogli contro parole così veloci da sembrare maledizioni in qualche strana lingua pre-colombiana.

Quando Betty se ne fu andata (dopo aver assestato un bel calcio nelle parti intime di un dolorante Remus) ed aspettato che tutte le occhiate curiose si spegnessero, Peter fece la sua entrata in scena, vestito solo di un sacco di utah, con i capelli rasati in modi improponibili e tinti a ciuffi con tutti i colori dell'arcobaleno.

Prima che Remus potesse anche solo formulare un pensiero coerente di fronte quella visuale, Minus ribattè -Non chiedermi che cavolo è successo, perchè non lo so neanch'io...-

Fine del breve dialogo tra i due.

In quello stesso istante, James e Sirius si avvicinarono trafilati ai restanti Malandrini.

-Finalmente vi abbiamo trovati!- sospirò James -E io che credevo che Betty ti avesse fatto a pezzettini e mischiato alla zuppa di mare delle cucine-

-Lei avrebbe potuto farmi questo?-

-...Questo l'hai detto tu, Peter.-

-Comunque- fece Sirius (era incredibile come Sirius e James non si scomponessero troppo nel veder Peter tramutato in una hippie versione di Tom Sawyer e Remus come uno appena scampato allo sbarco in Normandia) -dov'eri finito, Rem? Ci hai lasciati senz'alcun preavviso-

La risposta di James anticipò ogni replica da parte del lupo mannaro -Tranquillo, dedurrò la tua ubicazione da una serie di particolari del tuo viso- e James, vedendo lo sgardo da pesce lesso dell'amico, per qualche strana ragione se lo figurò mentre imbastiva un combattimento di galli illegale insieme a pirati coreani -Ok, a me va più che bene la mia deduzione, andiamo a mangiare?- e James si avviò verso il suo tavolo, seguito da un Sirius che, non si sa come, quando, e...ok, il perchè si sapeva, aveva rimediato una squinzia tutta sorrisini ed abiti che lasciavano nulla all'immaginazione.

Peter e Remus si limitarono a seguire l'amico senza prestare troppa attenzione a ciò che stavano facendo, ancora stravolti per le differenti, ma petulani nottate appena trascorse.

-Bene, io voglio la zuppa di mare- disse James.

Peter, sentendo ciò e ricordando la frase dell'amico di poco prima, per poco non si strozzò con dell'acqua che, alla fine, sputò in faccia a Remus.

-Oddio, Remus, scusa, mi discpiace, non volevo, perdonami, è stato un incidente, io...-

-Sì, ho afferrato il concetto, Peter- Remus non sarebbe voluto apparire così cinico nei confronti di un povero disgraziato che aveva passato una folle notte a fare chissà cosa e chissà con chi, ma, dopo essere sopravvissuto alla valanga linguistica di Lily, un altro discorso più esauriente dei monosillabi avrebbero certamente condotto ad una dolorosa morte il suo interlocutore.

Aspetta un po'...aveva detto Lily...-O MIO DIO!- scattò Remus, facendo saltare sul posto, spaventata, "l'amica" di Sirius.

-Ehi, rilassati, Lunastorta, se non ti va che prenda la zuppa di mare ordinerò altro...-

-No, James, nessuno se ne frega un accidenti della tua zuppa di mare, è che Lil...-

-Be', sappi che è molto inopportuno, da parte tua, snobbare una zuppa, Remus. Nessuno ti dà il diritto di crederti migliore di lei.-

-Giusto, Jams. Magari, che ne sai, le seppie con cui lo hanno preparato erano tutte laureate all'università dei fondali marini...magari avevano anche famiglia-

-Oh, spero di no, Sir, non potrei vivere sapendo che la mia zuppa conteneva un padre di famiglia. Un padre di famiglia laureato, per di più!-

-James, è della tua famiglia che dovresti preoccuparti! Lily ti sta cercando come un princippattolo cerca una fulgida volpe nei giorni di caccia-

-Rem, parla come mangi, analizzare le analogie mi manda in pappa il sistema nervoso, lo sai...-

-JAMES, QUELLA PSICOPATICA DI TUA MOGLIE TI STA CERCANDO PERCHE' HA SAPUTO DEL VESTITO DA SPOSA E VUOLE FARTI A PEZZETTI, LO CAPOSCI!-

-...Parli della mia Lily?- chiese James, con l'aria di uno che non aveva ascoltato neppure una sillaba di quanto detto.

Prima, però, che Remus implodesse, Peter-testa arcobaleno-Minus, disse -Mi sa che stia crecando di dire che Lily è un po' nervosa...credo-

-"UN PO' NERVOSA CREDO???" "UN PO' NERVOSA CREDO???"- l'espressione di Remus, così simile a quella di un cane affetto dalla rabbia e prossimo ad una crisi epilettica, traumatizzò non poco la signorina rimorchiata da Sirius, che si fiondò altrove, in cerca di qualche bel ragazzo con amici più tranquilli.

-James, ti sta dicendo da due ore che Lily ha intenzione di tagliarti le palle, se non l'avessi capito- sbuffò scocciato Sirius.

Qualche barlume di comprensione saettò nei pigri occhi foderati di prosciutto di James.

-Chi? Lily?- fu la sua intelligente risposta.

Remus, già indignato per la "volgare" spiegazione di Sirius, quasi perse la testa con quell'affermazione. Iniziò a domandarsi seriamente se non avesse avuto bisogno di un cardiologo, oltre che di uno pscicologo mooolto competente, alla fine di quell'avventura.

-Naah, è impossibile. Lily non farebbe mai del male a nessuno. Lei è la ragazza più dolce, più responsabile, più bella-bella del pianeta Terra e della Luna (sugli altri corpi celesti non mi esprimo), perché dovrebbe fare qualcosa di violento?-

A sentire queste parole di James, gli altri Malandrini rimasero con la bocca spalancata, con la mascella che toccava l'orlo della tovaglia.

-James, sicuro di stare bene?- chiese Remus.

-Mica hai passato anche tu del tempo con Betty la Pazza, vero?- chiese agitato Peter.

-Dì la verità, che droghe ti sei fatto mettere nel bicchiere? Lily è una pazza-folle-omicida-suicida-torta-alla-panna che ha passato metà della sua vita a cercarti in giro per il mondo con una mazza chiodata, da dove è uscita questa idilliaca visione che hai di lei?- domandò, esperto, Sirius.

-Da nessuna parte, e non credo che ci fossero droghe nel bicchiere...non nel mio, per lo meno. Lily sa avere un carattere irruento, violento, da spavento e un sacco di altre cose che finiscono con -ento, ma, cavoli, mi ha sposato! Se quella donna non avesse avuto una pazienza sovrumana, ora starei ancora ad aspettarla all'altare-

Proprio quando James finì il suo monologo, prima che Remus scoppiasse a piangere, Sirius lo iniziasse a sfottere e Peter continuasse a...Petereggiare, la figura di Lily comparve da dietro l'angolo, spolverando una delle classiche entrate in scena da lotteria della fortuna di quart'ordine.

-Oh, James!- sospirò commossa -Ciò che hai detto è assolutamente dolcissimo!-

-Ehi, Lily! Quindi...hai sentito tutto? Anche la parte in cui ti davo della ninfomane?-

-Tu non mi hai dato della ninfomane-

-Davvero non l'ho fatto? Oh, sia lodato il cielo...Cioé, volevo dire...Certo, perché avrei dovuto dirlo?-

-Ah, lascia stare. Per quanto tu e questo branco di babbuini-bambacioni dei tuoi amici possiate farmi incavolare, so che ci sarai sempre tu a dirmi e pensare cose meravigliose come quelle di poco fa, e tanto mi basta-

-Lily, sei veramente la migliore moglie che un James Potter potrebbe desiderare-

-Che scemo...E comunque, sai che mi è persino passato il mal di mare?-

-Ah sì? Wow, che bella notizia...Peccato che adesso scatta la secnda parte del viaggio e dobbiamo prendere una passaporta per tornare in Inghilterra ed assistere al festival di Bloodysbury!-

-COSAA??-

E così, con Sirius che rimorchiava allegramente, Peter che si avventava sulla zuppa di pesce di James, Remus che chiedeva in giro pozioni contro gli attacchi cardiaci e i coniugi Potter che davano spettacolo con le loro urla, l'avventura marittima della strana brigata volse al termine.

  
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