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Autore: kiaretta122    19/07/2013    3 recensioni
"Scusami se, scusami se sono nato per pensare solamente a me.
Scusami se, scusami se non posso perder devo diventare un re.
Scusami se, scusami se credevi che il mio mondo girasse intorno a te.
Scusami se, scusami se t'avrei dato tutto, ma preferisco tenerlo per me."
Questa storia parla di Harry Styles e della sua vita.
Prima era un ragazzo come tutti. 17 anni, si godeva la vita. Pensava persino di aver trovato l'amore. Ma proprio quello l'ha portato a cambiare, a diventare ciò che lui è adesso, a non provare piuù sentimenti per nessuno.
E in tutta questa storia, lui non è l'unico a pagarne le conseguenze.
Le conseguenze le pagheranno anche i suoi amici, i suoi genitori e lei, la piccola Bonnie Grey.
Ho scritto questa storia basandomi sulla canzone 'Scusami se' di Skako e Blema.
Spero che la trama vi abbia incuriosito almeno un pò. Ciao ciao
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Nuova vita



Aprii gli occhi.
Non ci potevo credere, non potevo credere di averla sognata ancora una volta.
Erano passate due settimane da quando avevo deciso di eliminarla dalla mia vita, ma ogni notte la sognavo. Dovevo cambiare vita.
Questa volta niente ragazze, niente delusioni, niente dolore, NIENTE AMORE.
La mia vita sarebbe cambiata, per sempre. Sarei andato in un posto lontano dal mio passato, lontano dalle mie sofferenze, lontano da tutto questo.
Ormai era da giorni che questa idea mi girava per la testa e dopo questa notte ero sempre più convinto che fosse la cosa migliore da fare.
Mi alzai controllando l’orologio: le 7.
Fra un quarto d’ora la sveglia sarebbe suonata per svegliarmi, ma, perché lo ero già, la spensi.
 Andai in bagno per farmi la doccia e portandomi dietro un paio di jeans scuri e una maglia bianca.
 Appena mi vestii, scesi le scale ed entrai in cucina.
Mia madre mi sorrise dolcemente, mentre io feci un semplice gesto con la testa per salutarla.
Addentai un cornetto e lo finì in poco tempo.
Prima di uscire da casa, presi lo zaino ed urlai un ‘Ciao’ veloce a tutti.
 Non aspettai neanche la risposta che avevo già chiuso la porta di casa.
Appena superai il cancelletto, notai un furgoncino fermo davanti alla casa di fronte alla mia.
Una nuova famiglia stava andando a vivere in quella villetta, eppure non mi ero neanche accorto che la famiglia Smith se ne fosse andata.
Presi una sigaretta dalla tasca posteriore dei miei jeans e l’accesi.
Arrivato a scuola, salutai i miei due amici: Niall e Liam.
-Eii Zayn, come va la vita?- mi chiese Liam sorridendo. Quel ragazzo non perdeva mai il sorriso dalle labbra.
Scossi la testa vedendo Niall mangiando una brioches.
Erano sempre gli stessi. Da quando eravamo piccoli ad ora non erano mai cambiati.
-Come sempre. – risposi cercando di essere il meno sgarbato possibile con loro, non ne avevano nessuna colpa.
-Oggi è venerdì, che ne dite sta sera di andare a divertirci un po’? Penso sia la cosa migliore da fare… per tutti.- domandò Liam soffermandosi soprattutto su di me.
Dopo quello che era successo, non ero più il ragazzo di prima.
 Non uscivo mai, non andavo neanche a casa loro quando mi invitavano per divertirsi.
-Ci sto- risposi sorridendo ai miei amici che mi guardavano con occhi sgranati dallo stupore, non solo per la mia risposta, ma anche per il mio sorriso.
Erano tre settimane che non sorridevo così.
 E forse avrei continuato per tutta la vita.
 Il sorriso che mi sentivo addosso non era uno dei miei soliti sorrisi, era… cattivo.


***

Era ora di andare in mensa.
Mi sedetti al mio solito tavolo con i miei amici e iniziai a guardarmi in giro.
Sentivo uno sguardo addosso e dopo pochi secondi capii da dove veniva. Vanessa.
Lei era la solita puttana che c’è in ogni scuola e che ha tre cagne che la seguono sempre.
 Le sorrisi maliziosamente.
All’inizio era un po’ sbalordita, ma dopo qualche secondo si alzò dal tavolo continuando a guardarmi e dirigendosi verso la porta dei bagni.
 La seguii lasciando perdere le richieste di spiegazione da parte di Liam.
Feci solo un cenno con la mano ed entrai nei bagni.
Mi guardai intorno cercandola, quando qualcuno iniziò ad accarezzare sensualmente la mia schiena. Sorrisi.
 Mi girai e senza lasciarle il tempo di dire niente la spinsi contro il muro.
Gemette piano.
Inizia a baciarla. Era un bacio che di casto aveva ben poco.
Con la mia ex, se così si può chiamare, ero sempre stato dolce mentre la baciavo, anche mentre facevamo l’am… No, quello era solo puro sesso, senza sentimenti.
Un calore improvviso mi strinse il petto e cercai di liberarlo.
Con rabbia morsicai il labbro alla ragazza, facendola sanguinare.
-Eii, non credevo che fossi così… così voglioso. Pensavo fossi uno di quei bravi ragazzi.- commentò con un risolino da oca.
-Sta zitta e datti da fare- conclusi la conversazione e mi rifiondai sulle sue labbra.
Lei iniziò a sbottonare i miei pantaloni e li abbassò fino alle ginocchia.
 Poi si abbassò strusciandosi su di me e provocandomi piacere quando la sua mano si infilò nei miei boxer.
 Iniziò a giocare un po’, per poi prenderlo in bocca.
 Ansimai e portai la testa all’indietro chiudendo gli occhi.
Prima di venire la rialzai facendola sedere sul lavandino. Indossava una gonna, quindi toglierle le mutandine fu molto facile.
 Infilai il preservativo ed entrai in lei con rabbia.
Emise un urlo, non so se di dolore o se di piacere. Ma poco mi interessava.
 Con spinte via via più veloci venni in lei.
Appena venne anche lei mi staccai.
Mi sistemai e mi avvicinai alla porta per andarmene.
-Se avessi ancora bisogno vieni pure da me, non farti nessun problema.- mi disse lei disegnando dei cerchi sul mio petto e sorridendo maliziosamente.
-Contaci bellezza- le risposi posando una mano sul suo fondoschiena e stringendolo.
 Emise un gemito e la lasciai li, uscendo dai bagni e dirigendomi verso il mio armadietto.
Appena arrivai trovai Liam e Niall ad aspettarmi.
-Si può sapere dov’eri finito? Sei sparito senza dire niente, ti sembra il modo?- mi sgridò Liam con tono autoritario.
Alzai le spalle, presi i libri per le ore seguenti  e risposi velocemente con un ‘Avevo da fare. Ci vediamo fuori da scuola.’ prima di dirigermi verso la mia classe.
Mi sedetti all’ultimo banco vicino alla finestra. La prof entrò poco dopo
-Allora ragazzi. Da oggi avremo una nuova compagna, lei è Bonnie Grey. Perché non ti vai a sedere lì, vicino al signorino Malik?- alzai lo sguardo guardando male sia la professoressa sia la nuova ragazza.
 Era davvero bella. Capelli mori e mossi fino a sotto il seno, occhi nocciola. Un fisico niente male e un culo da paura.
 Fare sesso con lei sarebbe stato una bomba.
 Pensai mentre la ragazza si sedeva al mio fianco sorridendomi timidamente.
Mi girai verso la finestra e contemplai tutto ciò che c’era fuori, non degnando di uno sguardo la nuova arrivata.
Appena suonò, mi alzai e presi i libri, ma prima di allontanarmi sentì una voce chiamarmi.
-Ehm… ciao Malik, io sono Bonnie, Bonnie Grey.-  Bonnie attirò la mia attenzione.
Mi girai e mi avvicinai a lei pericolosamente.
 La vidi arrossire e sorrisi compiaciuto.
Mi guardava dal basso verso l’alto.
-Ciao piccola Bo. Io sono Zayn.- le soffia le parole in faccia in un sussurro.
la punta delle sue scarpe timidamente.
 Peccato, se non fosse stata così timida, non avrei avuto problemi a portarla a letto.
 Ma ci devo riuscire, il suo fondoschiena e come un richiamo per me.
-Domani mattina davanti all’entrata- le risposi sfiorandole una guancia e sentendo il calore di quest’ultime. Mi girai e me ne andai.
Arrivato davanti al cancello, intravidi Liam e Niall che chiacchieravano animatamente.
Mi avvicinai e capì il motivo: Niall voleva andare a mangiare fuori la sera, ma Liam pensava fosse meglio andare soltanto in discoteca.
 Li salutai e tornai a casa. Mi misi sul letto e mi addormentai.
Quando mi svegliai erano le otto e mezza. Fra mezz’ora dovevo incontrarmi con i ragazzi davanti alla discoteca. Mi feci una doccia calda, misi una camicia nera e un paio di jeans scuri.
Arrivai 10 minuti in ritardo.
-Si può sapere dov’eri finito?- mi chiese Liam venendomi incontro.
-Scusa, ma sta sera il mio ciuffo non voleva rimanere su e ci ho messo tantissimo tempo per dargli una forma decente- risposi facendo passare una mano tra i capelli e cercando di sistemarli un po’.
Liam scosse la testa ed entrammo in discoteca.
Ci sedemmo al bancone. Presi un bicchiere di vodka.
Continuai così finché una bionda tutta tette non mi si avvicinò e mi trascino a ballare. Presi un ultimo bicchiere e mi lasciai andare.


***

Il suono del mio telefono mi fece svegliare.
Mi misi seduta e la testa iniziò a girarmi violentemente.
 Presi ilcellulare e una voce che urlava mi fece allontanare l’apparecchio dal mio orecchio.


‘Si può sapere che fine hai fatto ieri sera? Sei sparito e non hai risposto né alle chiamate né ai messaggi. Tua madre sta mattina mi ha chiamato preoccupata, le ho detto che sei rimasto a dormire qui. Ora alza quel culo e vai a casa.’

 ‘Liam… grazie amico, ti devo un favore. Dopo ti spiego tutto.’

‘Vedi di non fare altre cazzate, non posso coprirti a vita.’


Detto ciò attaccò.
Mi girai e vidi una ragazza al mio fianco. Questa notte mi ero davvero divertito a quanto pare.
 Mi rivestii e uscii da quella casa.
 Guardandomi intorno capii di non essere molto lontano da casa mia.
 M’incamminai accendendo una sigaretta.
Aprii la porta di casa.
 Sembrava vuota. Strano, di solito il sabato mattina mia madre è sempre a casa.
 Accesi la televisione e mi sedetti sul divano a guardarla, cercando qualcosa d’interessante per passare il tempo. Trovai un film e lo guardai.
Mezz’ora dopo la porta di casa si aprì. Le voci di mia madre e di una persona a me sconosciuta provenienti dal corridoio mi distrassero dal film.
-Ciao Zayn- disse mia madre accorgendosi della mia presenza sul divano.
-Ciao mamma- risposi cercando di capire chi fosse la persona dietro di lei, ma, per quanto scavassi nella mia mente, non riuscivo a riconoscere quella donna sulla quarantina.
-Zayn, lei è Stephanie, la nostra nuova vicina. Avrai sicuramente notato che gli Smith hanno traslocato. Per dare il benvenuto alla famiglia Grey ho deciso di invitarli a cena sta sera. So che per te non è un disturbo, in più hanno due figli, un bel bimbo di quattro anni e una ragazza della tua età. Ma sta sera li conoscerai, tranquillo.- mi disse mia madre.
Alzai le spalle, lasciai la mia postazione dal divano e mi avvicinai alle due donne.
-Piacere signora, io sono Zayn Malik. Felice di conoscerla.- le strinsi la mano sorridendo.
-Piacere mio Zayn, chiamami pure Stephanie.- mi rispose la donna stringendo a sua volta la mia mano.
Tornai sul divano e finii di vedere il film.
Verso le sette andai a lavarmi. Misi dei pantaloni di tuta grigi e una maglietta bianca e mi sdraiai sul letto fissando il soffitto.
-ZAYN SCENDI. SONO ARRIVATI GLI OSPITI- presi il cellulare dal comodino e scesi.
Arrivato giù non trovai nessuno.
-Mamma perché mi hai chiamato? Non è arrivato ancora nessuno.- Le chiesi confuso.
-Lo so, avevo bisogno di un favore. Potresti andare a comprare il pane prima che il panettiere chiuda?- chiese mia madre con la faccia da cucciolo e 10 euro in mano. Sbuffai.
-Va bene va bene.- risposi rassegnato intascando i soldi e uscendo da casa.
M’incamminai verso il centro di Bradford.
 Le strade non erano molto affollate, visto che a quell’ora tutti erano a casa a mangiare. C’era solo qualche signore vestito bene e con la sua ventiquattrore che tornava a casa dopo una faticosa giornata. Meno male che il giorno dopo sarebbe stato domenica.
Arrivai al negozio e presi il pane.
Mi era avanzato qualche euro. Andai a comprare un pacchetto di sigarette e ne accesi una.
-We amico, che ci fai in giro a quest’ora?- mi chiese una voce che conoscevo molto bene alle mie spalle. Mi voltai e vidi Niall.
-Ciao Niall. Sono andato a comprare il pane, sta sera ho ospiti. Tu invece? Che ci fai qui da solo?- dissi guardando il mio amico tutto pimpante.
-I miei mi hanno regalato una tessera per gli sconti da Nando’s. Volevo inaugurarla, Liam mi sta aspettando lì. Visto che doveva vedersi con Danielle è uscito prima da casa.- Disse sorridendo.
-è meglio se mi avvii, se no mia madre mia ammazza- saluto il mio amico accennando una risata e ritornando a casa.
Aprii la porta e un profumino invitante mi entrò nelle narici.
Portai il pane a mia madre e lei mi diede un bacio sulla guancia per ringraziarmi.
Mi sedetti sul divano e chiusi gli occhi. Suonò il campanello.
-Zayn vai tu? Io sono impegnata.- disse mia madre. Mi alzai sbuffando dal divano e andai ad aprire. Davanti a me vidi due signori e un bimbo.
-Salve signora… ehm Stephanie… piacere, io sono Zayn.- dissi stringendo la mano all’uomo che scoprii chiamarsi Mike subito dopo.
 Mi abbassai all’altezza del bimbo nascosto dietro alla gamba della mamma.

-Eii ometto. Io sono Zayn. Come ti chiami?- chiesi sorridendo al bambino che mi guardò per qualche secondo per poi aprirsi in un enorme sorriso.
-Sono Andrew- disse con una vocina acuta.
Notai l’assenza della ragazza di cui mia madre mi aveva parlato pomeriggio.
Capii che sarebbe arrivata a minuti e chiusi la porta alle spalle degli invitati.
Dopo pochi secondi il campanello suonò ancora. Mi girai e aprii la porta.
Appena vidi la ragazza davanti a me, i miei occhi brillarono e un sorriso malizioso spuntò sul mio viso.
 
 

 
 




Ecco il secondo capitolo J
Spero vi piaccia. Chi sarà mai alla porta? Credo che lo abbiate già capito.
Cosa succederà nel prossimo capitolo? Spero lo leggerete in tante.
Se volete lasciare una piccola recensione mi fareste realmente molto felice c:
Grazie mille a chi lo farà e anche a chi passerà a leggerla.
Aggiornerò presto J
Ciao bellezze
Kia xx

  
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