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Autore: Ehzra    20/07/2013    1 recensioni
{ Buon compleanno Livy… } E’ un sussurro nella sua mente, una voce che non ha solidità ma il coro di mille voci, molteplici facce e nessuna. E’ un bisbiglio dall’inferno in cui è scesa.
Il giorno del suo diciotessimo compleanno ha radicalmente cambiato la sua vita. L'Oscurità e la Morte la seguono, fedeli come solo i cani sanno essere, per riscuotere un pegno: l'anima di Olivia.
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Si sveglia di soprassalto, matita di sudore e il fiato corto, come ogni dannata notte che Lui manda sulla terra. Stropiccia gli occhi svuotando i polmoni con un sospiro teso e stanco, sfibrata ancora prima che la sua giornata abbia inizio. Ruota il viso, incontra l’altra metà del letto vuota in completo disordine, poi lo rialza e per qualche minuto osserva le luci dell’esterno colorare il soffitto della stanza, rimbalzare sullo specchio appeso alla parete e illuminare l’angolo tra l’armadio e la cassettiera. Assonnata si alza con l’ennesimo sbuffo per raggiungere la cucina. La casa è piccola. Un monolocale che si abbraccia con lo sguardo diviso da una parete che chiude la zona notte, alle porte di Toronto, Canada. Ormai è quasi un anno che fa sempre lo stesso sogno e si sveglia con il tanfo di morte in gola e il sapore di quell’ultimo bacio sulle labbra. { Dy… } Rigira quel nomignolo in bocca, come fosse una gustosa caramella, senza trovare un significato al quadro generale. I suoi sono morti per colpa di un pirata della strada che non si è fermato allo stop. Sua sorella si è suicidata per il dolore e non ha mai vissuto in Alaska. Il parquet scricchiola appena sotto il suo peso, gemendo piano, risvegliando un mal di testa insensato. { Accidenti… } Si lamenta, intanto che massaggia la tempia destra con una lieve pressione dei polpastrelli e un movimento circolare della mano. Appoggia il fianco al pianale da lavoro della cucina e recupera un bicchiere. { Devo andare da uno strizzacervelli... } Sbuffa, apre il rubinetto per far scorrere l’acqua e un flash back offusca la sua vista: mani insanguinate che il getto della doccia lava via. E’ un attimo che destabilizza il suo equilibrio, costringendola ad arpionarsi al lavello con la destra, intanto che il bicchiere si riempie e il suo cuore accelera i battiti. { E smetterla di vedere quelle cagate prima di andare a letto… } Sibila a se stessa, poco convinta di questa possibile scusante, chiude l’acqua e rinuncia anche al suo sorso ristoratore per tornare in camera, stordita. Stropiccia il viso ancora una volta e la coda dell’occhio registra un movimento oltre la soglia della porta, tra il saloncino e la cucina. { Mh? } Si allerta, il cuore che prende a martellare più velocemente. Suggestione? Forse. { Chi c’è? } Alza un pò la voce, ma non ottiene risposta. Si muove verso la porta semi nascosta dal muro, osservando nella penombra una casa spoglia con gli scatoloni sparsi qui e lì, come se fosse in procinto di andarsene altrove. { C’è qualcuno?  } Un frusciare d’abiti alle sue spalle la fa voltare con un balzo spaventato. A una prima occhiata non scorge nulla. { Merda… } Socchiude gli occhi, sfiatando un sospiro di sollievo, poi tra le ombre qualcosa si muove. Si irrigidisce e assottiglia lo sguardo senza capire cos’è quella cosa strisciante che anima il buio. { Che…? } Indietreggia verso la cucina, impatta contro il porta riviste che sbilancia il peso indietro e cade rovinosamente a terra di sedere. L’Oscurità, come animata da vita propria, si tende verso di lei e un paio di occhi fiammeggianti fissano i suoi. Braccia d’ombra fredde e dense, forse anche viscide, offuscano tutte le luci provenienti dall’esterno chiudendola in quella pozza tenebrosa che si allarga lentamente. { Ti ho cercata a lungo bambina… } Quella voce è la stessa del sogno: cavernosa, cupa quasi ringhiante e affamata. Sgrana gli occhi terrorizzata. Il cuore le balza in gole, le sue vene pulsano disperatamente. { Paura… Ha un sapore meraviglioso. } La voce ride e Liv indietreggia scoordinata, aiutandosi con i palmi e spingendo con i talloni finché non sente qualcosa bloccarle la fuga. { Ch--- } Rantola, strozzandosi con la sua stessa saliva. Si appiglia alla prima cosa che trova per tirarsi su sebbene le gambe cedono e le braccia sembrano di cartone per quanto faticano a reggere il peso del suo esile corpo. Il grido è bloccato in gola serrata dalla paura che le sgrana gli occhi. { Finalmente ti ho trovata… } E’ un cavernoso sospiro nella sua mente che la fa scattare verso la porta di casa. { Non puoi scappare piccola Livy… } Sembra ridere della sua paura, canzonarla per quell’essere così umanamente spaventata da lui e dai suoi giochi d’ombra che si allungano più rapidamente verso la sua figura. L’oscurità le sfiora i capelli, la pelle che si macchia di piccole chiazze scure, quasi necrotiche. Vuole rallentarla, giocare con lei come ha già fatto in passato, distruggerle la vita e la mente. L’Ombra le afferra una caviglia e un urlo irrompe dalle sue labbra. E’ come se il corpo le stesse prendendo fuoco dall’interno. Ossa, muscoli e carne si fondono in quel tocco freddo, viscido che risucchia la vita. Non riesce a raggiungere il divano, unico ostacolo tra lei e la porta, perché cade a terra di peso. { Tic… Tac… } Ironizza l’Ombra e stavolta non è nella sua testa, no. Le unghie graffiano il pavimento di legno, si spezzano e sanguinano, Liv scalcia, tenta di liberarsi ma ogni movimento aumenta il dolore e la chiazza nera si allarga strappandole urla strazianti. Tiene lo sguardo basso allo spiraglio inferiore della porta da cui intravede del movimento. Ombre che si fermano davanti all’entrata di casa sua. Ha un tuffo al cuore. Tenta di opporre resistenza e aggrapparsi più saldamente alla gamba del tavolo, oltre che alla speranza, gridando come una disperata. { AIUTO! AIUTATEMI VI PREGO! } L’Ombra ride e la sua risata sembra echeggiare tra le pareti { Non ti sente nessuno piccole fiore… Stai appassendo… }. Un frastuono riempie la casa, schegge di legno volano dovunque e qualcosa fende l’aria.

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Perdonate l'attesa, ma non ero sicura del finale di questo capito. Non vi preoccupate per lo sbalzo temporale, il racconto è lo stesso =) Più avanti capirete tutto, I promise <3
Un grazie a chi segue la storia, chi l'ha messa tra i preferiti e da ricordare. Grazie anche a tutti quelli che hanno recensito fin'ora. Spero che continuerete a farlo perché i vostri consigli sono preziosi.
Un saluto <3
  
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