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Autore: ValeA    20/07/2013    2 recensioni
«La faccio breve...» Sperava che lui le dicesse che provava qualcosa per lei ma non se ne rendeva conto quanto fosse lontana dalla verità. Si stava sbagliando troppo.
«Tre mesi fa mi sono accorto che mi seguivi ovunque andassi, pensavo che fosse finita prima o poi ma vedendoti ancora qui...» sospirò. «Non lo è. Sono qui per dirti che sono stanco di non poter uscire tranquillamente senza che ci sia tu e ti conviene non farti più vedere perchè a me non piaci e non potrai mai piacermi!» La guardò per circa dieci secondi e poi riprese il suo discorso «Guardami e guardati... Siamo troppo diversi!»
Si era mai vista una storia tra un ragazzo popolare e una ragazza ''sfigata''? Forse sì, nelle trame dei film o dei libri ma quella era la vita reale e non sarebbe mai potuto succedere anche perchè dopo due settimane quel ragazzino dovette trasferirsi con i suoi familiari in America per il loro lavoro.
Lei non lo vide più dopo quella volta.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 28

Pov Joyce

«Sì, dovete portare delle canzoni vostre.» ripetè Julie per la millesima volta a tutti quanti, soprattutto ai ragazzi. «I Red Fire faranno così.»
«Noi non abbiamo nessuna canzone.» le fece notare Harry.
«La scriverete.» per Julie era tutto semplice. Come potevano scrivere circa sette canzoni in una settimana?
«Ma dieci sono troppe.» constatò Liam. «Al massimo potremo scriverne una.»
Julie si sedette più comoda sulla poltrona, in braccio teneva stretta mia sorella e le accarezzava i capelli. Stranamente non era accanto a Harry o a Louis.
«A questo ho già pensato io.» si era già preparato tutto, nessuno poteva dissuaderla adesso. «Ognuno di voi ne scriverà una. Scrivete di qualsiasi cosa. Amore, amicizia, tradimenti, calcio, cibo... insomma, su qualsiasi cosa!» alla parola cibo a Niall gli si illuminarono gli occhi. «Io, Joy, ed El vi possiamo aiutare e se qualcuno, tipo Harry, ha soldi da spendere per chiamate lunghissime, può contibuire anche Sophie.»
«Ed io?» domandò mia sorella. 
Julie le sorrise dolcemente, facendole una carezza sulla guancia e dandole un piccolo bacetto sulla fronte. «Soprattutto potete contare dell'aiuto di Hailey.»
«Io mi avvalgo del suo aiuto!» disse Harry avvicinandosi da mia sorella e prendendola in braccio, togliendola dalle gambe di Julie che lo guardò male.
I miei amici adoravano più mia sorella che me. 
Hailey sorrise e Harry se la portò alle spalle facendola girare per tutta la stanza.
«Mi chiedo chi dei due abbia cinque anni.» sussurai ma fui sentita lo stesso da tutti.
Zayn era stato in silenzio per tutto il tempo e solo in quel momento alzò la mano per parlare, non eravamo mica a scuola.
«Zayn?» Julie gli cedette la parola.
«Io avrei una canzone... Si chiama Up all night.» come faceva Zayn ad avere una canzone? Che nascondesse una vita segreta da rockstar, come Hannah Montana? E se fosse partito per questo in America, e se il lavoro dei genitori era solo una copertura? Ok, ho visto troppe serie televisive ma soprattutto troppe puntate di Hannah Montana.
«Perchè?» domandò Niall incuriosito.
«Perchè inAmericafacevopartediunaband.» non avevo capito nulla delle sue parole, aveva parlato troppo velocemente.
Tutti avevamo una faccia confusa, Harry e Hailey si erano anche fermati curiosi di sapere cosa avesse detto Zayn.
«Fantastico! Ma ne avete fatta solo una?» Julie l'aveva capito? Come diamine aveva fatto?
«Sì.» si limitò a rispondere.
«Ehm per noi semplici umani... Potreste dire di che state parlando?» domandò Eleonor.
«Faceva parte di una band.» rispose prontamente Julie. «Canta un pezzo di questa canzone.» scosse la testa. Non ne aveva nessuna intenzione.
Tutti però cercarono di convincerlo e alla fine cedette. Sempre grazie a mia sorella!
Quella bambina aveva un potere strano su tutti loro.
Katy perry is on replay, 
She's on replay 
DJ got the floor to shake 
The floor to shake 
People going all the way 
Yeah, all the way 
I'm still wide awake
«Continua...» gli impose Julie. Le stava piacendo.
 
I wanna stay up all night 
And jump around until we see the sun 
I wanna stay up all night 
And find a girl and tell her she's the one 
Hold on to the feeling 
And don't let it go 
Cause we got the flow now 
Get out of control 
I wanna stay up all night 
And do it all with you
«Basta.» si bloccò ad un certo punto.
Dovevo ammettere che era davvero bravo a cantare e la canzone era davvero bella. 
«Va benissimo. Mi piace!» annunciò entusiasta Julie, oggi era particolarmente strana.
Non si era ancora incazzata con nessuno. Neanche con Niall. Chissà cosa si sono detti ieri a scuola, ancora la bionda non aveva parlato e col biondo non avevo avuto ancora occasione di parlare.
La curiosità mi stava divorando. 
«Ne mancano solo nove. Ringraziate Zayn.» certo perchè una in meno cambiava tutto.
Mi chiedevo una cosa.
Canzoni ne servono dieci, una c'è l'hanno già, nove devono essere ancora create e loro sono cinque. E le altre quattro chi le scrive?
Arrangiamenti, testi e melodie non piovono mica dal cielo.
Non le dissi nulla, poi ci avremo pensato almeno che lei non avesse pianificato anche quel particolare.
«Iniziamo anche adesso.» aveva davvero deciso già tutto. «Io con Liam, lavoro solo con persone intelligenti.» ecco la Julie stronza, avevo capito il motivo della sua scelta.
Così io non potevo lavorare con lui e per spingermi a collaborare con Zayn, per farci chiarire.
Liam non disse niente. «Non ti dispiace?» chiese soltanto se mi andasse bene.
Non ebbi neanche il tempo di dire qualcosa che Julie mi anticipò. «Casomai lei può aiutare Zayn.»
Liam mi aveva promesso molto tempo fa che non sarebbe stato geloso e quindi si trovò costretto ad accettare, io non potevo rifiutare perchè si sarebbe insospettito e Zayn non era di certo il ritratto della felicità dopo averlo saputo.
«Ok.» dicemmo io e Zayn all'unisono, a quanto pare non c'era altra scelta.
***
Erano tornati tutti a casa da tre ore ormai, io stavo ripassando o almeno ci stavo provando a ripassare delle formule matematiche.
Stavo aspettando che Zayn arrivasse, avevano deciso di iniziare il più presto possibile per finire prima, o almeno io volevo che fosse così.
Suonarono il campanello, forse era già arrivato.
Mi arrabbiai dopo l'ennesima volta che sbagliai la formula e presa dal nervoso tirai il libro verso la parete, accanto alla tv. Lasciai perdere e decisi di andare ad aprire a Zayn.
«Entra.» gli dissi, ai suoi occhi dovevo apparire un mostro.
Avevo i capelli legati in malo modo, il trucco era andato a farsi benedire e beh, ero vestita come stamattina.
«Wow. Il libro spiccicato alla parete!» osservò, quando si accorse che era di matematica, non ne fu neanche tanto sorpreso. «Scontro fra titani, eh?» risi, a volte era proprio stupido ma era pur sempre simpatico.
Era davvero uno scontro fra titani. Io non capivo la matematica e la matematica non si faceva capire da me. Grandioso, direi!
«Odio la matematica.» grugnì. Questa volta si mise a ridere lui, era davvero così buffa la mia espressione?
«Ti avevo offerto il mio aiuto. Però tu...» lasciò la frase in sospeso.
«Ehm...» non sapevo che dire, pensavo che già sapesse perchè avevo trovato mille scuse per rinviare sempre.
«Vedi che ho capito...» mi voltai verso di lui, pensavo che non avesse capito nulla. «Non accadrà più.» avevo la certezza che ha capito tutto davvero.
Non sapevo che dirgli, era ovvio che non doveva succedere più. E in fin dei conti non era neanche successo nulla.
Feci un sorriso di circostanza.
«Beh, iniziamo?» annuì. Gli feci segno di seguirmi ed arivammo in camera mia, aprì la porta ed entrammo nella stanza.
«Vado a prendere delle penne.» mia sorella le aveva di tutti i colori e di tutti i tipi, non se ne sarebbe neanche accorta se gliene avessi presa una. Inoltre lei non c'era e quindi ne potevo approfittare a maggior ragione. «Nel cassetto della scrivania c'è un quaderno, puoi prenderlo?»

 

Pov Zayn

Feci come mi aveva detto, mi avvicinai alla sua scrivania e aprì il cassetto. Cercai e trovai due quaderni, uno era piccolo e rilegato in stoffa viola e al centro era riportato il suo nome, sotto "Joyce" c'era scritto "Non azzardarti a toccarlo se ci tieni alla tua vita." e poi c'era un altro quaderno di media grandezza. 
Avevo capito che il quaderno che intendeva lei era il secondo ma io ero tentato di prendere il primo, il diario.
Ero curioso di sapere cosa avesse potuto scrivere, se in qualche pagina parlava di me o conoscere un po' più lei. Non siamo partiti mai col piede giusto e quando sembrava che stesse nascendo un'amicizia, eravamo tornati al punto di partenza. Sembravamo di nuovo due sconosciuti. 
Di solito non mi interesseva invadere la privacy della gente, anche Safaa ha un diario ma non ho mai sentito il bisogno di aprirlo e leggere qualche pagina.
Stavo per prenderlo ma in quel momento arrivò Joyce con in mano due o tre penne, cambiai idea e presi quello giusto.
«Hai idee?» domandai.
«No, tu?» scossi la testa.

 

Pov Niall

Now that you can't have me
You suddenly want me
Now that I'm with somebody else
You tell me you love me
I slept on your doorstep
Beggin' for one chance
Now that I'm finally moved on
You say that you missed me all along
Iniziai a canticchiare mentre annotavo tutto in un taccuino.
Avevo pensato alla melodia per tutto la strada del ritorno dopo essere stato da Joyce e mi ero deciso di provarla, non appena arrivato, con la mia nuova chitarra.
Dopo aver suonato i primi accordi, le parole erano venute fuori da sole e così come tutto il pezzo.
Who do you think you are
Who do you think I am
You only love to see me breakin'
You only want me 'cause I'm taken
You don't really want my heart
No, you just like to know you can
Still be the one who gets it breakin'
You only want me when I'm taken
Continuai a scrivere e cantare, stava anche andando meglio del previsto.
Se continuavo così nel giro di qualche ora la canzone era completa.
Non sapevo il perchè di quelle parole, sapevo solamente che non c'entrava nulla con Brianne. Quanto ripetevo quelle parole, la mia mente per una frazione di secondo pensava a Julie.
Ieri, dopo tanto tempo, avevamo parlato. Avevo cercato di chiarire le incomprensioni di tutti quegli anni e lei si è voluta tirare indietro. Ha preferito che rimanesse tutto come è già.
Sentì il cellulare vibrare dalla mia tasca, lo presi. 
Era un messaggio: Brianne.
*Amore domani shopping e non prendere impegni! xx*
Sbuffai, avrei voluto dire di no ma avrei dovuto sopportare anche i suoi tentativi per convincermi.
*Ok, a domani* risposi freddamente.
Preferì ritornare alla canzone.
Pov Joyce
«Ok, così può andare.» dissi, non faceva proprio schifo. «Canta e vediamo.» 
«Canta insieme a me.» sì, certo. Così sarebbe stata la volta buona che i miei vicini di casa mi eliminerebbero dalla faccia della terra.
«No, è meglio di no.» ci tengo alla mia vita, sono ancora giovane. «Sono stonatissima.»
«Allora sono io che ricordo male?» lo guardai confusa. «Io mi ricordo di una bambina alta la metà di me, con i capelli scuri e mossi che cantava ogni recita di natale a scuola.» e poi ci sono quelle cose che vorresti fossero dimenticate e puntualmente qualcuno se le ricorda.
«Ma è stato molto tempo fa.» mi fece segno di smetterla
Circles, we going in circles
This is all it makes us
We know every takes us we’ve been before
Closer, maybe looking closer
There’s more to discover
Find that what went wrong without blaming each other
mi arresi ed iniziai a seguirlo, sapevo di star per rovinare la canzone.
Think that we got more time
One more falling behind
Gotta make up my mind
Over full play, play, play all the same old games
And we Wait, wait, wait for the interchange
I’m with take, take, take it for granted
That will be the same
But we’re making all the same mistakes
Era tutto quello che eravamo riusciti a scrivere, era già tanto per aver iniziato solamente da due ore.
«Non è male.» constatai.
«Neanche la tua voce è male.» si complimentò.
Sorrisi flebilmente. Sì, forse aveva ragione. Rispetto a mio fratello Josh ero una cantante professionista, lui quanto cantava sembrava una scimmia urlatrice.
«Va beh, è tardi.» si alzò e posò tutto ciò che aveva nelle mani sul mio letto. «Devo andare.» mi alzai anche io e decisi di accompagnarlo alla porta.
«Zayn?» lo fermai non appena stava per richiudere la porta.
«Dimmi.» 
«Ti scoccia aiutarmi in matematica?» domandai. «Sono davvero disperata.» feci la miglior faccia da cucciola che era nelle mie capacità.
«Nessun problema. Già ti avevo offerto il mio aiuto.» disse tranquillamente e poi si allontanò salutandomi con un cenno della mano.



 

Note dell'autrice:

Ciaooooo :) 
sono in ritardo e oltretutto mi presento con un capitolo così corto che non può essere neanche definito tale! Ma va beh, cercherò di aggiornare il prossimo al più presto **
Non ho molto da dire, inoltre ho tante cose da fare! :)
Ma quanto può essere bella best song ever??? **


abbigliamento: http://www.polyvore.com/capitolo_28/set?id=75637412
 
Alla prossima!
ValeA <3
  
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