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Autore: Layla    31/01/2008    3 recensioni
Una nuova ficcy, ambientata nella tokio moderna in una scuola d'arte un po' speciale...ok...la scuola è modellata su quello che l'artistico è stato per me in questi cinque anni. spero vi piaccia, se mi conoscete saprete già quali sono i paring principali, ovvero naru-hina, sasu-saku, neji-ten, ino-shika.hope ya like it!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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17)A WALK IN THE PAST(SASUKE VERSION)

19) PAINTING YOU

 

Yukiko guardava la band suonare, mancavano due giorni al concerto di sabato, quello che Uzumaki aveva tanto pregato di fare lo stesso nonostante l’assenza di suo fratello ed erano un disastro totale, Itachi steccava come se fosse la prima volta che prendesse in mano un microfono, Kiba non teneva il ritmo giusto, Naruto sembrava avere la testa da un’altra parte e Michiyo, sbagliava tutte le entrate.

“perfetto!” Si disse amareggiata, erano quelli i ragazzi per cui si dava tanto da fare per trovare ingaggi? Tanto valeva che si desse al hikebana

Finalmente la canzone finì e lei poté dare sfogo alla sua rabbia, non erano solo gli Akatsuki a darle problemi, anche la gelosia la tormentava, non poteva credere di essere innamorata del suo migliore amico….

Non era possibile!Per sfogarsi decise di maltrattare un po’ la band.

“Ragazzi, cosa state facendo?

Mancano due giorni al concerto e voi fate pena!

Itachi! Tu stecchi peggio di una campana rotta e da dove ti spunta quel timbro di voce fastidiosamente acuto? Progetti di trasformarti in una voce bianca?

Naruto! Tu invece di contare le ragnatele del soffitto dovresti suonare la chitarra! Hai presente quella meravigliosa Stratocaster che ti ha regalato la Hyuga? Usala!

Kiba! Sei un batterista, non una scimmia con in mano due bacchette che si chiede cosa siano!

Michiyo! Se non te la sentivi di suonare il basso bastava che rinunciassi, a me sembra che tu non abbia voglia di farlo ‘sto concerto!

Metteteci più impegno!

Accidenti!”

Prese fiato e vide le facce sgomente dei suoi compagni, forse aveva esagerato…

 

Michiyo ebbe la sensazione di essere stata teletrasportata in una puntata di Malcolm senza il suo permesso, Yukiko si era trasformata nella copia di Lois quando era furiosa, gli occhi le si erano stretti minacciosamente e mostravano una vena inedita di pazzia, la bocca si era stretta in una linea dura e il labbro inferiore le tremava, credeva di capire perché Francis era venuto su così storto…

“Ma perché è così incazzata?

Forse perché SAsori esce c…”

Naruto le mise una mano sulla bocca, fece per protestare, poi si accorse dello sguardo della sempai e lo ringraziò mentalmente, aveva una faccia terribile…

“Hai detto qualcosa?”

Michiyo deglutì.

“No niente…”

“non prendermi per il culo!

mi sono rotta di voi! Continuate da soli le prove!”

La sempai lasciò la stanza sbattendo la porta, Michiyo era esterrefatta, cosa stava succedendo a Yukiko?

“Ragazzi, ma che cos’ ha?”

“è gelosa, ma non lo vuole ammettere, le da fastidio il fatto di sasori e Haruno….quindi i loro nomi sono tabù, non vanno pronunciati.”

Michiyo sospirò, ecco spiegato tutto , la malattia di Sasuke si stava estendendo, prima lei, poi la sempai e forse perfino Gaara

Era proprio contagiosa…

 

Yukiko si siede della stupida, cosa le era saltato in mente?

Perché se l’era presa così tanto con loro?

In fondo non erano stati poi così pessimi, era lei che era terribilmente irritabile dopo la festa di Ino, dannata Haruno!

Scosse la testa, inutile continuare a negarlo, lei era gelosa per un solo motivo, era innamorata di sasori e quella era una catastrofe!

Non servivano gli 883 e la regola dell’amico per capire che sarebbe finita male, lei si conosceva, testarda, impulsiva, con un caratteraccio ,i suoi ex la chiamavano “la stronza” e quando stavano con lei non sembravano per nulla felici, sasori non si meritava una tipa come lei…

Sasori aveva bisogno di una ragazza dolce, timida, affettuosa come la piccola Hyuga, non di un disastro ambulante come lei, che riusciva solo a far soffrire le persone, tuttavia non poteva farci niente,lei si era innamorata di lui.

Frustrata tirò un calcio ad una lattina.

“CAZZO!!!! MA perché?”

Si accorse di essere in mezzo alla folla, le signore la squadravano schifate, s’immaginava i lori pensieri, ragazza con meches blu, vestita come una barbona uguale teppista, si esibì in una linguaccia e pi svoltò in una stradina.

Era di nuovo sola, il vicolo era stretto, ma le sembrava familiare, chissà dove portava?

Si ritrovo davanti a scuola, era deserta, nemmeno il serale faceva lezione allora…

Senza sapere perché entrò, vederla vuota era strano, era come averla già in qualche modo lasciata, come se non ne facesse più parte, l’idea le diede i brividi.

La luce entrava a lame dalle finestre, era quasi al tramonto, era una luce calda, bella, positiva, di buon auspicio, erano strani i pensieri che formulava mentre saliva le scale, in quello strano giro per la scuola.

Era al terzo piano, dove c’erano le aule di pittura, solo una porta era aperta, la prima vicino alle scale, sulla sinistra, forse c’era qualcuno?

Incuriosita si affacciò per vedere chi fosse, era sasori, davanti ad un cavalletto, completamente concentrato, preso da ciò che stava disegnando, era incredibile come riuscisse a staccarsi da tutto quando aveva una matita in mano o costruiva marionette, sembrava trovare una perfetta calma interiore che niente poteva scalfire.

Lo guardò a lungo, rapita, non si era mai accora davvero di quanto fosse carino o di quelle fasi di calma zen, fino a poco prima era stata arrabbiata, inquieta, ma ora si stava calmando, lui le aveva sempre fatto quell’effetto….

Si disse di non entrare, di lasciarlo stare perché se avesse interrotto quel delicato equilibrio che c’era tra loro se ne sarebbe pentita, ma come sempre non ascoltò ciò che le diceva la razionalità.

Si avviò verso di lui con un passo un po’incerto, la sua coscienza le diceva frasi contraddittorie.

Yukiko sei una stupida”

[Il mondo è degli stupidi.]

“Te ne pentirai!”

[Meglio vivere di rimorsi che di rimpianti.]

Era dietro di lui, cosa doveva fare?

“Torna indietro, sei ancora in tempo!

Non rovinare tutto, tanto lui non si è nemmeno accorto che sei arrivata.

Seguì di nuovo l’istinto, lo abbracciò da dietro, mormorando un”ciao”, lui si irrigidì,poi quando capì che era lei si rilassò e riprese a disegnare, lei aveva sempre avuto quel privilegio, solo lei poteva interromperlo mentre lavorava.

Aspirò il suo profumo,un misto di acrilici, tabacco e forse dopobarba, lo adorava, la faceva stare bene, così sui rilassò per un po’ senza pensare a niente, era semplicemente contenta di essere lì.

“Che ci fai qui?”

La domanda di Sasori aveva un senso.

“Niente, ho mollato i ragazzi alle prove e gironzolando mi sono ritrovata qui, tu?”

“Avevo voglia di dipingere e qui non c’era un cazzo di nessuno, così ho approfittato.”

ma sei strano…cosa dipingi?”

Si sporse oltre le sue spalle per vedere, poi lo lasciò andare di scatto, come se avesse preso la scossa, un suo ritratto campeggiava, sul cavalletto, perché?

Ma….Ma… quella sono io!”

“eh si.”

Ma perché?”

Sasori arrossì, poi borbottò qualcosa, Yukiko pregò di aver capito male, lui non poteva essere innamorato di lei…non era semplicemente possibile!

“Cosa?”

“Tu mi piaci Yukiko, non mi interessa quella ragazzina, Sakura, mi interessi tu!”

“io…io non posso stare con te!”

Yukiko corse verso la porta, aveva sbagliato, perché non ascoltava mai la sua coscienza?

Era quasi fuori quando sasori l’afferrò per un braccio, Yukiko si divincolò ma lui la spinse contrò il muro, imprigionandola, ora non poteva più scappare!

Cosa significa che non puoi stare con me?”

Era vicino, troppo vicino, Yukiko non sapeva se avrebbe resistito.

“IO…Non sono una brava persona, non sono adatta a te, ti farei soffrire.

Hai visto cos’è successo tra Temari e mio fratello, tra noi succederebbe la stessa cosa e io non voglio che tu soffra, quindi lasciami andare e dimenticami.

Stai con Sakura, lei è di sicuro meglio di me!

Ma io ti piaccio?”

Yukiko arrossì violentemente, come poteva rispondergli?

Rimase in silenzio, mentre i battiti del suo cuore aumentavano e guardava spaventata il dolore che minacciava di affacciarsi negli occhi dell’altro ed era consapevole della sua vicinanza, dalla stretta sui suoi polsi si irradiavano brividi, era cotta di quel ragazzo.

“Rispondimi.”

Abbassò gli occhi.

“…s-si”

“e allora qual è il problema Yukiko? IO so che non sei stronza come ti dipingi, non sei stata uno stinco di santo con i tuoi ex, ma so anche che fai la dura per proteggere le persone che ami.

È questo che mi piace di te, che sei capace di combattere come una leonessa per tuo fratello o per le tue amiche, per Temari l’hai fatto tante volte anche se era in torto.

Ti prego non cacciarmi!!

YUkiko scoppiò a piangere, era troppo non ce la faceva!

Sasori le lasciò andare i polsi, le prese il mento tra le dita e glielo sollevò.

YUkiko… io…mi dispiace.”

Lo guardò attraverso le lacrime, ogni resistenza era crollata, i suoi propositi si lasciarlo andare si erano sciolti come neve al sole, annullò le distanze e lo baciò.

Sasori rimase inerte un attimo poi rispose, mentre le accarezzava i capelli, era il più bel bacio della sua vita.

Cosa significa?”

“Che ci voglio provare.”

Vide Sasori sorridere mentre l’ abbracciava, non sapeva come sarebbe finita, ma non le importava molto, ora era felice e anche lui era felice, non l’aveva mai visto così ed era tutto ciò che potesse desiderare.

 

 

 

Grazie a talpina  pensierosa^^.

 

 

   
 
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