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Autore: irishpuppysmile    21/07/2013    1 recensioni
Andò a fare rapporto e gli sembrò che anche Pain fosse triste; forse per Sasori. Salì le scale e andò a bussare alla sua porta, ma non ricevette risposta. Entrò ispezionando con lo sguardo la camera, non era nemmeno lì. Entrò in bagno preso da una brutta sensazione, non era nemmeno in bagno. Spalancò le porte di tutto il covo, controllò in cucina e persino in uno stanzino. Alla fine entrò in soggiorno, erano riuniti tutti lì.
-Dov’è?- la sua voce risuonò più minacciosa di sempre. Tutti tennero la testa bassa e Kisame li guardò stranito.
-Voglio sapere dove sta- sbottò Itachi, che di solito non perdeva mai il controllo.
- non lo sappiamo – disse Pain. Itachi uscì dal covo iniziando a correre in una direzione a caso. Sentì le urla dei suoi compagni ma non si fermò
Non poteva perdere anche lei

NOTA BENE: NON SEGUO I PASSAGGI DEL MANGA NE' DELL'ANIME.
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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7

Esatto, dal cespuglio uscì uno scoiattolo!

I miei occhi si illuminarono e mi avvicinai lentamente, lo presi in braccio e sorrisi saltellando per lo spiazzo sotto lo sguardo sconcertato di Hidan e Mizuki, persino quello di Itachi.
-Che c’è?- chiesi guardandoli male – io amo gli scoiattoli!-
-Tu ami anche i cani e i gatti- disse Hidan con un tono rassegnato
-Che c’è di male a amare gli animali?- chiesi accigliata mentre lo scoiattolo saliva sulla mia testa. Misi le mani sui fianchi e mi avvicinai all’albino con fare pericolo che lo fece solo ridere.
-Potresti anche reggermi il gioco eh!- sbuffai andando verso l’albero c continuando a allenarmi.
Mizuki ricominciò a sgobbare sotto gli ordini dell’Uchiha e io intanto mi divertivo per le battute di Hidan. Questo si che è un allenamento. Verso le cinque Itachi e Mizuki si sedettero accanto a Hidan e io mi sedetti davanti a loro.
Loro mi guardarono e Hidan ruppe il silenzio – ti devi esercitare con il tuo potere – mi spiegò. Io annuii e pensai a una canzone da cantare.
Questa volta decisi di cantare in Inglese.
Chiusi gli occhi.
 

Here I am
Feels like the walls are closing in
Once again
It’s time to face it and be strong
Chiusi gli occhi per qualche secondo prima di continuare a cantare.
I wanna do the right thing now
I know it’s up to me somehow
I’ve lost my way
If I could take it all back, I would now
I never meant to let you all down
And now I’ve got to try
To turn it all around
And figure out how to fix this
I know there’s a way, so I promise
I’m gonna clean up the mess I made
Maybe it’s not too late
Maybe it’s not too late, oh

 
Quando li riaprii guardai Itachi, quella canzone mi ricordava lui, era strano guardare un assassino mentre canti una canzone.
Spostai lo sguardo su Mizuki. Era imbambolato come lo erano gli altri la prima volta che cantai.
Poi guardai Hidan, stava resistendo, a fatica ma resisteva.
 

So I’ll take a stand
Even though it’s complicated
If I can, I wanna change the way I’ve made it
I wanna do the right thing now
I know it’s up to me somehow
I’ll find my way
If I could take it all back, I would now
I never meant to let you all down
And now I’ve got to try
To turn it all around
And figure out how to fix this
I know there’s a way, so I promise
I’m gonna clean up the mess I made
Maybe it’s not too late
I’m gonna find the strength to be
The one that holds it all together
Show you that I’m sorry
But I know that we can make it better
If I could take it all back, I would now
I never meant to let you all down
And now I’ve got to try
To turn it all around
And figure out how to fix this
I know there’s a way, so I promise
I’m gonna clean up the mess I made
(Mess I made)
Maybe it’s not too late
I never meant to let you all down
Now I’ve got to try
To turn it all around
And figure out how to fix this
I know there’s a way, so I promise
(Promise)
I’m gonna clean up the mess I made
Maybe it’s not too late
Maybe it’s not too late
 

Mi permisi di restare qualche secondo con gli occhi chiusi in silenzio. Quando li riaprii Hidan era mezzo imbambolato, Mizuki lo era completamente e Itachi era l’unico a essere rimasto impassibile. Proprio come la prima volta.
 
Aspettammo che Hidan si riprendesse, così che uno di loro due potesse portare Mizuki al covo.
Mi stesi e guardai il cielo.
Cora.
 
Il cielo era dello stesso colore degli occhi di mia sorella. In quel momento mi apparse davanti la sua figura che sorrideva.
Sorrisi anche io.
 
Mi ricordai di quel giorno che mi aveva fatto ascoltare una sigla di Naruto. Mi piacque e la canticchiai per qualche giorno. Le parole mi vagano ancora in mente e la canticchiai chiudendo gli occhi.
Era la prima sigla, così mi disse, e faceva il nome di un certo Sasuke.
Quando lo pronunciai mi sentì mancare il terreno sotto e aprì di scatto gli occhi.
Ero attaccata a un albero con Itachi davanti. Aveva gli occhi rossi e neri.
Sussultai.
-Come conosci Sas’ke?-
Scossi la testa divertita.
-Quel nome viene pronunciato in una sigla che mi fece ascoltare mia sorella quando eravamo nel mio mondo.-
Sentito questo mi mollò e caddi a terra – la delicatezza non fa proprio parte del tuo DNA- mormorai
Hidan si riprese e trascinò per un piede il povero Mizuki. Si rifiutava di prenderlo in braccio.
Quando tornammo al covo era il tramonto.
 
[..]
 
Mi fermai sotto un albero per riprendere fiato quando davanti mi si parò una figura. Sai.
-Cosa ti salta in testa?- disse abbassandosi alla mia altezza – idiota- disse.
Lo guardai male, solo come io e mia sorella sapevamo fare.
-Se ve lo avessi detto non mi avreste permesso di venire!- sbottai incrociando le braccia
-Detto cosa?-
-Che forse so chi ha rapito mia sorella!.-
Lui mi guardò per qualche minuto e poi sorrise, mi abbracciò e mi baciò capelli.
Mi tranquillizzai.
-Ovvio che ti avrei fatto venire. Hai il diritto di rivedere tua sorella-
Quella risposta mi spiazzò.
Gli raccontai quello che sapevo e mi disse che sarebbe stato meglio avvertire gli altri.  Fortunatamente non ero andata molto lontana e tornammo velocemente indietro per avvertire tutti.
Partimmo subito: Naruto, Sakura, Shikamaru, Kiba, Hinata, Ino, Choji, Neji, Rock Lee, Ten Ten e Shino. Sai mi teneva sulle spalle e grazie alle mie indicazioni saremmo arrivati al covo dell’Akatsuki la mattina dopo.
 
Ti porterò via di li Angel.
 
[..]
 
-EhEh questa volta non mi fregate- mormorai ghignando alzandomi prima che qualcuno venisse a svegliarmi. Dopo cinque minuti entrò Kisame.
-Bene, già sveglia-
-Questa volta nessuno avrà la soddisfazione di svegliarmi, muaahah- risi incrociando le braccia. Kisame mi guardò leggermente sconcertato e scosse la testa. Io andai in bagno e dopo essermi lavata e vestita uscì dalla stanza.
 
Mentre salutavo Mizuki e il resto dell’organizzazione sentimmo un rumore. Ci voltammo verso il masso che faceva da porta.
-Abbiamo un problema- disse Zetzu spuntando dal pavimento.
Tutti si diressero fuori e io e Mizuki li seguimmo rimanendo nell’ombra.
 
Quello che vidi mi sorprese.
Cora e gli altri erano davanti all’Akatsuki.
Mi erano venuti a cercare.
Pain stava parlando ma, me ne fregai altamente come sempre e corsi verso mia sorella.
La vidi con gli occhi pieni di lacrime e mi abbracciò.
-Angel- sussurrò
-Sono qui- le accarezzai i capelli sorridendo.
-Mi prendi per il culo Bambolina? Torna qua!- sbottò Hidan agitando la sua falce nella mia direzione.
Gli feci la linguaccia lasciando sconcertato Naruto e tutti gli altri, anche Cora.
-Col cavolo che viene con ..- iniziò Naruto ma Itachi mi afferrò per una spalla e mi portò dove prima era lui, vicino a Deidara. Sasori mi fece restare ferma con dei fili di Chakra.
-Maledetta marionetta- mormorai
 
-Vi prego lasciate mia sorella- disse Cora guardando Pain.
Alzai un sopracciglio e la guardai male sotto lo sguardo dell’intero Akatsuki.
-Ma sei scema o cosa?- Cora mi guardò sconcertata e incuriosita
-Ti sei ridotta a pregare? Davvero? Per di più, un tizio pieno di piercing? Che cosa hai imparato quel giorno?-
Sbottai
Lei abbassò lo sguardo: - non pregare mai nessuno, solo i deboli lo fanno-
-Ecco, quindi non pregare l’idiota pieno di piercing e tu, marionetta, lasciami subito- lui mi guardò con la sua espressione neutra e spostò lo sguardo davanti a se, ignorandomi.
Sbuffai.
-Lasciatela, ORA!- esclamò … Rock Lee.
Ci misi un po’ per ricordare i nomi e associarli alle persone.
Deidara si avvicinò al mio orecchio e ghignando mi disse: - perché non usi il tuo potere? Così ci mettiamo meno?-
Non sapevo controllarlo ma potevo usarlo e vedere e Sasori mi lasciava andare. Così potevo andarmene con i ‘buoni’.
Ghignai guardando con la coda degli occhi Sasori.
Guardai mia sorella e decisi di parlargli in inglese, nessuno mi avrebbe capito
- Say to the others to try to withstand- Sasori mi strattonò e lo guardai male. Cora annuì e passo tra ognuno di loro.
Chiusi gli occhi e pensai a una canzone a caso.
 

You know that I’m a crazy bitch
I do what I want, when I feel like it
All I wanna do is lose control
But you don’t really give a shit
Ya go with it, go with it, go with it
‘Cause you’re fuckin’ crazy
Rock n’ roll
You-ou said “hey
What’s your name?”
It took one look and
Now I’m not the same.
Yeah, you said “Hey”
And since that day,
You stole my heart and you’re the one to blame
Yeah
And that’s why I smile.
It’s been a while
Since everyday and everything has felt this right
And now
You turn it all around
And suddenly you’re all I need
The reason why,
I-i-i, I smi-i-i-ile.
Last night I blacked out, I think.
What did you, what did you put in my drink?
I remember making out and then
Oh oh
I Woke up with a new tattoo
Your name was on me and my name was on you.
I would do it all over again
You-ou said “hey (hey)
What’s your name?” (what’s your name?)
It took one look and
Now I’m not the same.
Yeah, you said “Hey” (hey)
And since that day, (since that day)
You stole my heart and you’re the one to blame
And that’s why I smile.
It’s been a while
Since everyday and everything
has felt this right
And now
You turn it all around
And suddenly you’re all I need
The reason why,
I-i-i, I smi-i-i-ile.
The reason why,
I-i-i, I smi-i-i-ile.
You know that I’m a crazy bitch
I do what I want, when I feel like it
All I wanna do is lose control
You know that I’m a crazy bitch
I do what I want, when I feel like it
All I wanna do is lose control
And that’s why I smile.
It’s been a while
Since everyday and everything
has felt this right
And now
You turn it all around
And suddenly you’re all I need
The reason why,
I-i-i, I smi-i-i-ile.
The reason why,
I-i-i, I smi-i-i-ile.

 
Sasori mi mollò, ma prima che potessi raggiungere gli altri, Itachi mi bloccò. Lui non rimaneva mai imbambolato come gli altri. Maledetto Uchiha.
-E’ possibile che non funzioni mai su di te, maledetto Uchiha?- sbottai girandomi verso di lui. Lui mi guardò, aveva gli occhi rossi
-Se pensi di spaventarmi ancora con quel … coso, ti sbagli di grosso- I suoi occhi diventarono improvvisamente neri e vidi il suo volto più vicino al mio.
Successe tutto velocemente.
Sentì le mia labbra a contatto con le sue. Durò pochi secondi e la visione dei suoi occhi venne interrotta.
Qualcuno mi aveva presa e portata lontana dall’akatsuki.
Mi voltai: Mizuki.
Mi aveva portato dalla parte dei ‘buoni’.
Ora ero circondata da mia sorella e dagli altri, che approfittarono dell’immobilità di alcuni per scappare.
Sai prese Cora.
Choji Mizuki e Neji mi prese velocemente in collo prima di saltare sugli alberi. Guardai ancora i componenti di quella organizzazione che non si muovevano. Era rimasto normale solo Itachi. Quella vista divenne solo una sfocatura per poi sparire del tutto.
Mi toccai le labbra.
Mi aveva baciata.
Sono stata appena baciata da un killer.
Wow
 
}{
 
Quando mi sveglia erano le undici. Di solito mi svegliavo prima. Mi stiracchiai e poi uscì dalla stanza. Andai al bagno, prima però mi persi. Appena lo trovai mi feci una doccia. Mi vestì e andai in cucina. Quella ricordavo dove era.
Trovai mia sorella che preparava la colazione.
-Buon giorno Angel-
-‘Giorno Cora- sorrisi
Mi mise davanti una ciottola di cereali e il latte e un bicchiere di succo d’arancia. Le sorrisi e l’abbracciai. Si sedette a fare colazione pure lei.
-Mi sei mancata- disse alzando gli occhi dai cereali
-Pure tu-
Lei continuò a sorridere e si avvicinò di più a me – ma ora dimmi, com’è stato condividere questi giorni con quei fighi dell’Akatsuki?- iniziai a ridere tenendomi la pancia.
-Lo sapevo che saresti arrivata a questo punto- le chiuse gli occhi e sospirò divertita.
 -Su, parla.-
-terribile-
-Ma come?- domandò delusa
Risi – Hidan mi stava simpatico, Anche Konan. Kisame non lo odiavo. Quello che detestavo era Itachi.-
-Non sembrava-
In un primo momento non mi ricordai cosa volle dire, appena lo feci diventai rossa come un pomodoro.
-E’ stato lui!- esclamai alzando le mani – io non ho fatto niente. –
Ci guardammo per qualche minuto poi scoppiammo entrambe a ridere.
-Sai la novità?- disse asciugandosi una lacrima
Io scossi la testa e il suo sorriso si allargò – sto con Sai-
Sputai il succo d’arancia e sorrisi –Ma è fantastico!- esclamai alzandomi, l’abbracciai.
-E’ bello riaverti qua!-
-Anche per me, a quest’ora mi avrebbero già fatto sgobbare a forza di correre- scherzai facendola ridere. Sorrisi e finimmo di fare colazione.
 
Quando uscimmo incontrammo Sai. Li lasciai soli e me ne andai a farmi un giro per i fatti miei. Pessima mossa.
Voltai l’angolo e sbattei contro qualcuno, cadendo a terra.
Mi massaggiai la schiena borbottando, poi alzai lo sguardo.
-Cosa ci fai qui?-
Lui non mi rispose come al solito e mi prese il braccio.
-No!- mi liberai dalla sua presa
Feci un passo indietro
-Perché sei così testarda?- Alzai un sopracciglio e mi venne in mente il bacio. Arrossì come poco fa in cucina.
-s-sta zitto- balbettai cercando di riprendermi, io che balbettavo? Ma cosa mi è successo?
Per la prima volta da quando lo avevo conosciuto, gli vidi cambiare l’espressione facciale.
Ghignò e si avvicinò al mio volto sussurrando a pochi cm dalle mie labbra: - se ci pendi ancora, vuol dire che è stato importante-
Non ebbi il tempo di rispondere che le mie labbra vennero bloccate dalle sua, di nuovo.
Il sapore delle sue labbra. Erano morbide.
Senza staccarsi prese la mia mano e mi alzò. Cercai di resistere e di staccarmi, ma alla fine mi lasciai andare.
Gli circondai il collo con le braccia e mi staccai solo per pochi secondi, per riprendere fiato per poi baciarlo di nuovo.
Mi sembrava di essere in paradiso.
 
Forse, non lo detestavo così tanto.
 
}{
 
Mi sono fatta fregare.
Non c’è niente da fare, l’ho sempre detto che sono un’idiota.
E rieccomi qua, amata stanza dell’Akatsuki.
Non dovevo allontanarmi da Sai e da Cora.
Maledetta me.
I polsi iniziarono a bruciare. Forse è meglio se non mi dimenavo troppo. Avevano fatto dei nodi stretti eh!
Ero legata sia ai polsi che alle caviglie e la porta era sicuramente chiusa a chiave, e la mancanza di finestre mi rendeva definitivamente in trappola.
-Junjou mi ha abbandonata- mormorai
Forse perché non lo sfamavo? Povero.
Sospirai e mi rigirai, solo che non avevo visto di essere al bordo del letto e caddi con un tonfo.
 
Cosa può accadere di peggio? 
   
 
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