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Autore: The Chemist    22/07/2013    0 recensioni
Non c'è nulla di male nel credere nel tuo sogno. Finché non t'uccide.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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And the reason why I love you is you,
being you,
just you.





 

Chapitre un



 

 

'Ciao amore' Liam entrò in casa posando la sua grande - grande? Era a dir poco enorme! - sacca sul pavimento, quando si precipitò con furore ad abbracciare la sua fidanzata. Era innamorato di lei, non c'era che dire. Lei era la sua forza, la sua vita, il suo spirito, la sua motivazione per andare avanti. Liam l'ha sempre considerata come 'il miglior regalo della mia vita'. Non era bellissima, tanto da paragonarla a una Cameron Diaz, la sua attrice preferita, o ad una Rihanna, ma senz'altro per lui era una bellezza indescrivibile. Bionda, altezza nella media, un sorriso che gli riempiva il cuore ad ogni volta che lo vedeva. In poche parole, se lui viveva ancora, era grazie a lei.
L'abbracciò da dietro, sfiorando le sue labbra con quelle della ragazza, la quale lo spinse via con dolcezza. 'Quante volte ti ho detto che mi devi stare alla larga appena ritorni dagli allenamenti?' Sorrise. Lo faceva per scherzo, ma sicuramente il disgusto di sentire quella pelle sudata e quell'orrendo odore vi era sicuramente. 'Scusa, allora!' Mormorò il ragazzo, mollando la presa. Non si fu offeso, per niente. Era una frase abituale. Come ad ogni rientrata a casa, la ragazza aspettava il suo dolce fidanzato ai fornelli, cucinandogli sempre qualcosa per colmare l'appetito e la stanchezza. 'Allora cosa stai cucinando?' disse mentre si toglieva la maglia, tenendola poi penzolante sulla spalla mentre lanciava un occhio sulla padella, che sicuramente stava cuocendo del pomodoro. 'Oh, be', del tacchino ripieno con mozzarella, prezzemolo e pomodoro, sfumato con del vino bianco.' Spiegò di fretta e furia mentre cercava di girare la fettina arrotolata su di essa, con gli attrezzi adatti alla cucina. 'Ora per favore, va' a cambiarti, puzzi davvero tanto.' Liam sorrise di nuovo di gusto, avvicinandosi vicino ad ella, e lasciandole un altro bacio. 'Okay, torno subito.' E corse verso il bagno.
'Non metterci troppo.' Urlò, vedendolo svanire dietro quella porta.


'Come sono andati gli allenamenti?' Chiese mentre portava alle fauci una piccola porzione tagliata di tacchino, con tanta calma quanto eleganza. Non si poteva dire lo stesso per Liam, che mangiava-masticava-ingoiava come un cane randagio, come se avesse avuto la paura che qualcuno gli portasse via il piatto. 'Tutto bene.' Ingoiò, per poi bere dell'acqua. 'Sto davvero facendo il possibile per vincere quella partita. In caso dovessi vincerla, potrò sicuramente passare al livello agonistico, e sarebbe un sogno che s'avvera.'
'Io credo in te Liam, non dimenticarlo mai. E sono sicura che riuscirai a vincere quella partita.'
'Casey, io non penso che sarei arrivato a questo punto senza di te' Fece una pausa 'sei tu la causa di tutte le mie vittorie, sei tu la causa della mia motivazione per andare avanti con la box.'
'Non so cosa dire Liam.' Si fece scappare Casey con un leggero rossore sulle guance candide.
'Non arrossire,' affermò Liam 'è semplicemente la verità, sono stato fortunato ad averti. Stiamo insieme da quattro anni e mezzo, e io mi sento sempre più innamorato di te.'
'Grazie... Liam. Anche io lo sono.' Casey era una persona fredda, non riusciva sicuramente ad essere dolce come Liam, ma a modo suo, riusciva ad esprimere il suo amore per lui.
'Casey io voglio sposarti.' Si alzò dalla sedia, e andò da lei, inginocchiandosi alla sua destra. Casey lo guardava dall'alto sorpresa. 'È solo un pensiero. Ne prenderò sicuramente un altro, ancora più bello.' Mise la sua mano nella tasca dei jeans, e tirò fuori una piccola scatolina vellutata blu. L'aprì, e un anello scintillante brillava all'interno.
'Oh mio Dio, Liam.' Quasi urlò, ma si portò subito le mani alle labbra, per gioia e felicità. Liam, sorrise, facendo quasi uscire una lacrima dal suo occhio. Era tutto il giorno che pensava a come chiederglielo. È sempre stato un ragazzo molto timido, e la maggior parte delle sue trovata finiva per buttarle chissà dove, e quindi evitare di farle. Ma a questa... A questa sicuramente non poteva rifiutare. Arrivò a casa con un'idea non ancora troppo concreta, ma sembrava che avesse fatto bella figura, e per lui non vi era cosa migliore. Casey abbracciò stretto e con foga il suo ragazzo, quasi a fargli perdere il respiro, non riusciva a controllarsi. Era innamorata di lui da quando era solo una ragazzina, quattordici anni per la precisione, mentre lui ne aveva diciassette, entrambi nella stessa scuola, e per lei era un sogno, un sogno che si realizzava. Le sue amiche continuavano con le solite frasi "lascia perdere, è troppo grande", "ma lo vedi? È troppo per te.", "Casey sei stupida per caso? Liam Payne del quarto anno? Questa è bella!", e si potrebbe continuare all'infinito. Eppure, eccola lì, davanti al Liam Payne di sette anni fa, il suo principe azzurro che pensava non la notasse mai.
'Allora, Casey?' Chiese insistente Liam.
'Liam... Oh mio Dio!' Urlò ancora con voce tremolante. 'Ovvio, cioè, porca miseria, sì!' Casey si abbassò, prese il suo volto fra le sue mani, e lo baciò con tutta la foga che aveva in corpo, sperando che gli avesse fatto vedere quanto teneva a quella proposta.

 

Il giorno dopo...


'Liam, devi svegliarti.' Disse, mentre spegneva la sua sveglia elettronica, tenendosi le coperte sul petto. 'Liam, muoviti.' Continuava a muoverlo. 'Vestiti, devi andare agli allenamenti.'
Si sentivano solo mugolii da parte del ragazzo, non avrebbe mai voluto lasciar andare il suo dolce, tenero e comodo letto. 'Sì, sì... Casey... Ora... Mi alzo...' Mormorava con voce roca.
'Muoviti!' Lo spinse con forza. La ragazza si alzò dal letto, con le sue nudità al vento, mentre cercava qualcosa da vestire dal suo armadio.
'Dovresti indossare qualcosa, sai?' Disse con occhi semichiusi mentre si grattava la testa.
'Anche tu.' Obbiettò Casey, lanciandogli il suo paio di boxer in pieno volto. 'Sei in ritardo, sono le nove e mezza, e hai gli allenamenti alle dieci e mezza.' Casey prese slip, reggiseno e calzini per mano, mentre si mise l'accappatoio diretta per farsi una doccia.
'Va bene, ora vado.'
Liam fece scivolare le sue gambe muscolose nei suoi jeans, e coprì i suoi pettorali da una camicia nera, si infilò i calzini, e le scarpe. Entrò nel bagno, si lavò i denti, passando poi ad un'abbondante spruzzata di Calvin Klein.
Dalla doccia oscurata dalla tenda color verde acqua, si sentì la voce della ragazza 'Ho preparato del caffè ieri sera, è dentro la caraffa, prendine un po'.'
'Va bene.' Mormorò mentre si sistemava il colletto, prima di uscire dal bagno. 'Ci sentiamo oggi intorno a mezzogiorno.'
'Ciao amore.' Mormorò Casey.
'Ciao.'

Liam entrò dentro la palestra, diretto allo spogliatoio. Riusciva a sentire le urla del suo Mister che facevano 'Horan, colpisci più forte quel sacco, mammalucco!', oppure 'Ma che sei fatto, di pastafrolla?'. Iniziò a spogliarsi e rivestirsi con la sua fidata tuta blu, per poi passare per le sue mani della benda bianca. Prese i suoi guantoni color rosso fuoco, e andò dal suo misterioso e inquietante insegnante.
'Liam, sei in ritardo.'
'Lo so, mi scusi.'
'Liam Payne, vorresti far vedere a Niall come cazzo si tira un fottuto pugno?'
A questa richiesta Liam sembrava scioccato, perché avrebbe dovuto farlo?
Si mise in posizione, contò fino a dieci e... 'Aspetta!' Urlò il mister dall'altra parte. 'Sei coglione anche tu a quanto vedo!'
'Cosa?' Chiese il ragazzo non riuscendo a capire.
'Devi prima riscaldarti, pensi davvero che ti farei iniziare senza un adeguato riscaldamento?'
'Oh.' Mormorò Liam guardando verso il basso.
'Niall aiutalo a riscaldarsi, fagli centrare in pieno le due mani, per poi alternare.' Ordinò al biondino e a Liam, quando poi si girò di schiena per compilare un qualcosa che poteva essere un registro.
'Okay, okay amico, ora colpisci e fammi vedere chi sei. O almeno, fallo vedere a quello scorbutico.' Disse serio Niall, mentre aprì le mani coperte dai guantoni. Liam iniziò a sganciare dei pugni leggeri verso l'amico, sperando di non fargli troppo male, ma ecco che la voce roca e grave del mister rimbombava per tutta la palestra 'Liam, hai paura di ucciderlo? Su con quei ganci!'
Il resto delle quattro ore erano come sempre l'inferno più puro. Il suo allenatore era tanto pretendente quanto un genio, Liam poteva ritenerlo uno dei suoi idoli, per tutte le medaglie e le coppe vinte per la box, e per questo riusciva a sopportare tutti i possibili cazziatoni che riceveva. Faceva il lavoro come doveva essere fatto, e questa era una delle cose più belle che Liam poteva approvare del suo insegnante.
Alla fine delle quattro ore, i due ragazzi erano i soliti a prendersi la predica. 'Voi ancora non avete capito che di questo passo non arriverete da nessuna parte.' Sbuffò 'Volete o no essere dei pugili con le palle?' Chiese con voce alta. Silenzio. 'Allora?' Continuò. Liam e Niall fecero un pauroso sì con la testa. 'E allora, Niall, tu devi mettere più forza in quel cazzo di bicipite che hai, e tu Liam...' Fece una pausa. 'Liam, tu mi fai incazzare. Pretendi di stendere al suolo il tuo nemico con quei pugni da ragazza indifesa come hai fatto prima? Se è così, puoi anche evitare di venire a questo corso.' Si girò ancora una volta, per ritornare a dare un'occhiata al suo registro. 'Andate.' Mormorò con decisione ai due ragazzi, i quali sparirono dietro la porta dello spogliatoio maschile.
 






 

 
   
 
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