20)FOOL CLOTHES
DRESSED SASUKE
Era incredibile
come certe giornate iniziate benissimo, potessero trasformarsi in una serie di
eventi assurdi, Yukari non l’avrebbe mai capito,
quando le accadevano desiderava non essersi nemmeno
alzata dal letto.
Quel venerdì ad
esempio, si preannunciava come un’ottima giornata, Sasuke alla fine aveva collaborato alla loro ricerca,
incredibilmente si era anche impegnato ed era venuto fuori un buon lavoro, Morino ne era stato soddisfatto.
“Complimenti Amaya, Uchiha, Yidashi bel lavoro, credo che un 9
ciascuno ve lo meritiate…”
Yukari rivolse un sorriso splendente al
professore, un nove…era una cosa fantastica per la sua media e per quella degli
altri!
“Evviva!
Raga festeggiamo? Venite a casa mia oggi pomeriggio?”
“siiiii”
Asami sprizzava felicità da tutti i pori, se non
avesse rischiato di prendere un’altra punizione si sarebbe messa a ballare sul
banco.
“Uchiha?”
“Tsk!”
“è un si o un no?”
“Che palle!”
“uffa! M a sei incredibile!
ti becchi un 9 da morino e sei freddo come un ghiacciolo!
Un
po’ di vita cazzo!”
“Oh! Ma che bel doppio senso, Yidashi…”
“ma che simpatia…allora vieni o no?”
“d’accordo d’accordo…Basta che la pianti di rompere!”
Yukari sospirò, Uchiha
era un ragazzo impossibile, la ragazza che in futuro se lo sarebbe preso,
avrebbe dovuto avere la pazienza di madre Teresa di Calcutta….
Sasuke sbuffò irritato, yidashi
era una rompiscatole con i controfiocchi, terribilmente noiosa, quasi come
Sakura ai bei tempi…
Ancora più irritato si scoprì a rimpiangerla e ciò era dannatamente
stupido, non aveva senso rimpiangere qualcosa che lui stesso si era ingegnato a
distruggere, ultimamente nella sua testa regnava un caos indicibile…
Evocata dalla sua
mente Sakura apparve, stava parlando con il rosso, il
dannatissimo Akasuna, strinse la matita con una forza
tale da spezzarla, quel pomeriggi si sarebbe divertito e si sarebbe scordato sakura, rimpiazzandola!
Si ritrovò a
ridere come un pazzo, da solo, tra gli sguardi stupiti di tutti, per zittirsi
poi all’improvviso, imbarazzato, dannata Sakura! Era colpa sua anche quello!
“Sasuke…Stai bene?”
Suo fratello lo
guardava preoccupato, il suo scoppio di poco prima non era propriamente una
cosa da persone sane di mente.
“siiii…Io ho appena deciso una cosa molto importante…”
Il tutto detto fregandosi
le mani, mentre la preoccupazione saliva negli occhi del fratello.
“Spero non sia un’omicidio…”
“Si! Io ucciderò i
miei ricordi e rinascerò, come Gesù cristo!”
Itachi si allontanò senza proferire parola, Sasuke lo sentì mormorare ad Aburame:”Non dovresti vendere della roba a mio fratello, è già
schizzato di suo…”
Sasuke riprese a ridere, incurante di tutti.
YUkari chiuse il telefono con una punta di
preoccupazione, Asami non poteva venire, sua madre
l’aveva incastrata in un pomeriggio al supermercato, doveva stare da sola con Uchiha.
Non che la
prospettiva la spaventasse perché lui era terribilmente carino, lei ne era
innamorata e chissà cosa poteva succedere, dato che nemmeno Deidara
era in casa, no, semplicemente
lui quella mattina le era sembrato fuori come un balcone..
Quella risata le
aveva dato i brividi, non sapeva perché ma credeva che avesse a che fare con la
sua visita pomeridiana…
“Dio…ho paura…è
matto, chissà che farà?”
Il non avere una
risposta non la rendeva più tranquilla….
Suonò il
campanello.
“ok…è
arrivato. Yukari, calma, non fare la schizzata..
Al
massimo c’è sempre quel sistema…”
Andò ad aprire,
cercando di appiccicarsi alla faccia un sorriso cortese.
“Ciao Uchiha!”
“yidashi…”
Entrò e si
accomodò sul divano.
“come se fossi a
casa tua, caro…”
“Dov’è Amaya?”
“non viene…i suoi
l’hanno incastrata per un pomeriggio al centro commerciale.”
“ah…”
Yukari si sforzò di mantenere il sorriso, mentre
un’ansia indefinibile prendeva possesso di lei, presagiva che sarebbero
successe strane cose, cose che lei non voleva che
accadessero.
“Vuoi qualcosa da
bere?”
“Avresti una
birra?”
“si la cerco..mia madre la beve.”
Yukari si diresse in cucina, rovistò nel frigo,
per un’attimo si chiese se
fosse il caso di servigliela, ma poi si diede della stupida, non sarebbe
successo niente, vero?
“grazie.”
Sasuke la aprì in silenzio e sempre senza dire
una parola cominciò a scolarsela, Yukari
aveva sempre sostenuto che c’erano diversi tipi di silenzio, quello pacifico,
confidente tra amici, quello di terrore che calava sulla classe quando c’era Morino, quello di ghiaccio dell’imbarazzo, esattamente il
silenzio che si era creato tra di loro.
Sasuke sembrava assorto nei suoi pensieri,
pensieri strani, a cui non sembrava riuscisse a dare
un senso a giudicare dalle smorfie e lei, Yukari, si
chiedeva perché aveva tanto insistito perché venisse.
Si alzò per
guardare dalla finestra, per ingannare il tempo, sasuke
era ormai in stato catatonico, quando anche lui si alzò, la spinse contro il
muro, Yukari cominciò a trovare un senso
all’ansia di poco prima.
“ lo Sai che sei carina?”
Sguardo intenso di
chi si crede un seduttore.
“Uchiha..che hai?”
Le aveva bloccato
le mani.
“Proprio carina…”
“Uchiha piantala…”
Yukari era preoccupata, era uscito fuori di testa…
“Non ti piacerebbe
stare con me?”
“Non sei l’Uchiha che mi interessa!”
Niente, lui
sembrava non ascoltarla, non sapeva cosa fare..
^Aiuto!^
Cominciò ad
avvicinarsi lentamente.
“Smettila!”
Come parlare ad un muro.
^Oddio…Scusami per
quello che sto per fare.^
Una ginocchiata
nei genitali, Sasuke la lasciò andare e si accasciò a
terra, boccheggiava, era rosso come un pomodoro e stava per piangere, ma lmeno l’aveva lasciata andare.
^che faccio?^
Le faceva pena, lo
aiutò a trascinarsi al divano e gli recuperò un bicchiere d’acqua, doveva
essere rossissima anche lei…
Sembrava stare meglio, dopo aver bevuto, riuscì persino a boccheggiare un
“Perché?”
“Perché non ti
fermavi!”
“E…s-sfracelli le
p-palle a tutti quelli che ci p-provano?”
“No! Solo ai
deficienti che mi vogliono usare per non ammettere che vorrebbero un’altra!”
Sasuke le rivolse uno sguardo stranito.
“Dio! Ma sei peggio di
quello che pensavo!
Tu non vuoi me!
Vuoi Sakura, è evidente!
Sei geloso marcio,
vorresti strozzare il sempai e Gaara
per averla sfiorata, ammettilo!”
“N-no!”
“Va
all’inferno! Lo sai che
è vero!
Perché non lo
ammetti? Hai paura di perdere la reputazione di bello stronzo?”
La porta si aprì
su quella battuta, Deidara osservava sbigottito la
scena, Yukari ritenne opportuno portarlo in cucina
per spiegargli la situazione, suo fratello era imprevedibile.
Sasuke riprese a respirare normalmente, non era
possibile che lei lo avesse capito, se Yidashi avesse
continuato a torchiarlo avrebbe finito per ammetterlo davanti a lei ed era
l’ultima cosa che voleva.
Deidara-sempai era arrivata al momento giusto.
Li sentì parlare
in cucina, non seppe mai cosa gli disse Yukari, fatto
sta che poco dopo il biondo era entrato in salotto come una furia.
“UCHIHA!!!! TI FICCO UN PETARDO NEL CULO!”
La prospettiva,
dopo la ginocchiata, non lo allettava per niente.
“C- cosa vuoi?”
“lascia
stare mia sorella! È l’Haruno che vuoi, prenditela!
Sei pure
fortunato, Sasori adesso sta con YUkiko, quindi è fuorigioco, che aspetti?”
“f-fanculo!”
Il biondo mandava
scintille dall’unico occhio visibile, di un’azzurro
che prometteva tempesta, in questo era uguale alla sorella.
“OSI MANDARMI A
FARE IN CULO? “
Si frugò in una
tasca, Sasuke cominciò a tremare, il petardo promesso
era più vicino…
“DEIDARA
PIANTALA!”
“MA YUKARI!”
“PIANTALA!”
Il biondo si
spense come una candela al vento.
“Uchiha..scusalo…
Allora
per il discorso di prima?”
SAsuke sentì il divano scottare, basta era troppo, doveva andarsene, vigliacco fino in fondo…
Si alò con enorme
sforzo, le fitte non smettevano di arrivargli, dannata YUkari…
“Io…vado.”
“Sei sicuro di
farcela?”
Barcollando uscì
da quella casa, con la consapevolezza di averla in qualche modo scampata, ma
sapeva che non poteva fuggire per sempre….Dannazione!