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Autore: Layla    01/02/2008    4 recensioni
Una nuova ficcy, ambientata nella tokio moderna in una scuola d'arte un po' speciale...ok...la scuola è modellata su quello che l'artistico è stato per me in questi cinque anni. spero vi piaccia, se mi conoscete saprete già quali sono i paring principali, ovvero naru-hina, sasu-saku, neji-ten, ino-shika.hope ya like it!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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20)FOOL CLOTHES DRESSED SASUKE

20)FOOL CLOTHES DRESSED SASUKE

 

Era incredibile come certe giornate iniziate benissimo, potessero trasformarsi in una serie di eventi assurdi, Yukari non l’avrebbe mai capito, quando le accadevano desiderava non essersi nemmeno alzata dal letto.

Quel venerdì ad esempio, si preannunciava come un’ottima giornata, Sasuke alla fine aveva collaborato alla loro ricerca, incredibilmente si era anche impegnato ed era venuto fuori un buon lavoro, Morino ne era stato soddisfatto.

“Complimenti Amaya, Uchiha, Yidashi bel lavoro, credo che un 9 ciascuno ve lo meritiate…”

Yukari rivolse un sorriso splendente al professore, un nove…era una cosa fantastica per la sua media e per quella degli altri!

“Evviva!

Raga festeggiamo? Venite a casa mia oggi pomeriggio?”

siiiii

Asami sprizzava felicità da tutti i pori, se non avesse rischiato di prendere un’altra punizione si sarebbe messa a ballare sul banco.

Uchiha?”

Tsk!”

“è un si o un no?”

“Che palle!”

“uffa! M a sei incredibile! ti becchi un 9 da morino e sei freddo come un ghiacciolo!

Un po’ di vita cazzo!”

“Oh! Ma che bel doppio senso, Yidashi…”

ma che simpatia…allora vieni o no?”

“d’accordo d’accordo…Basta che la pianti di rompere!”

Yukari sospirò, Uchiha era un ragazzo impossibile, la ragazza che in futuro se lo sarebbe preso, avrebbe dovuto avere la pazienza di madre Teresa di Calcutta….

 

Sasuke sbuffò irritato, yidashi era una rompiscatole con i controfiocchi, terribilmente noiosa, quasi come Sakura ai bei tempi…

Ancora più irritato si scoprì a rimpiangerla e ciò era dannatamente stupido, non aveva senso rimpiangere qualcosa che lui stesso si era ingegnato a distruggere, ultimamente nella sua testa regnava un caos indicibile…

Evocata dalla sua mente Sakura apparve, stava parlando con il rosso, il dannatissimo Akasuna, strinse la matita con una forza tale da spezzarla, quel pomeriggi si sarebbe divertito e si sarebbe scordato sakura, rimpiazzandola!

Si ritrovò a ridere come un pazzo, da solo, tra gli sguardi stupiti di tutti, per zittirsi poi all’improvviso, imbarazzato, dannata Sakura! Era colpa sua anche quello!

Sasuke…Stai bene?”

Suo fratello lo guardava preoccupato, il suo scoppio di poco prima non era propriamente una cosa da persone sane di mente.

siiii…Io ho appena deciso una cosa molto importante…

Il tutto detto fregandosi le mani, mentre la preoccupazione saliva negli occhi del fratello.

“Spero non sia un’omicidio…”

“Si! Io ucciderò i miei ricordi e rinascerò, come Gesù cristo!

Itachi si allontanò senza proferire parola, Sasuke lo sentì mormorare ad Aburame:”Non dovresti vendere della roba a mio fratello, è già schizzato di suo…”

Sasuke riprese a ridere, incurante di tutti.

 

YUkari chiuse il telefono con una punta di preoccupazione, Asami non poteva venire, sua madre l’aveva incastrata in un pomeriggio al supermercato, doveva stare da sola con Uchiha.

Non che la prospettiva la spaventasse perché lui era terribilmente carino, lei ne era innamorata e chissà cosa poteva succedere, dato che nemmeno Deidara era in casa, no,  semplicemente lui quella mattina le era sembrato fuori come un balcone..

Quella risata le aveva dato i brividi, non sapeva perché ma  credeva che avesse a che fare con la sua visita pomeridiana…

“Dio…ho paura…è matto, chissà che farà?”

Il non avere una risposta non la rendeva più tranquilla….

Suonò il campanello.

“ok…è arrivato. Yukari, calma, non fare la schizzata..

Al massimo c’è sempre quel sistema…”

Andò ad aprire, cercando di appiccicarsi alla faccia un sorriso cortese.

“Ciao Uchiha!”

yidashi…”

Entrò e si accomodò sul divano.

“come se fossi a casa tua, caro…”

“Dov’è Amaya?”

“non viene…i suoi l’hanno incastrata per un pomeriggio al centro commerciale.”

“ah…”

Yukari si sforzò di mantenere il sorriso, mentre un’ansia indefinibile prendeva possesso di lei, presagiva che sarebbero successe strane cose, cose che lei non voleva che accadessero.

“Vuoi qualcosa da bere?”

“Avresti una birra?”

“si la cerco..mia madre la beve.”

Yukari si diresse in cucina, rovistò nel frigo, per un’attimo si chiese se fosse il caso di servigliela, ma poi si diede della stupida, non sarebbe successo niente, vero?

“grazie.”

Sasuke la aprì in silenzio e sempre senza dire una parola cominciò a scolarsela, Yukari aveva sempre sostenuto che c’erano diversi tipi di silenzio, quello pacifico, confidente tra amici, quello di terrore che calava sulla classe quando c’era Morino, quello di ghiaccio dell’imbarazzo, esattamente il silenzio che si era creato tra  di loro.

Sasuke sembrava assorto nei suoi pensieri, pensieri strani, a cui non sembrava riuscisse a dare un senso a giudicare dalle smorfie e lei, Yukari, si chiedeva perché aveva tanto insistito perché venisse.

Si alzò per guardare dalla finestra, per ingannare il tempo, sasuke era ormai in stato catatonico, quando anche lui si alzò, la spinse contro il muro, Yukari cominciò a trovare un senso all’ansia di poco prima.

lo Sai che sei carina?”

Sguardo intenso di chi si crede un seduttore.

Uchiha..che hai?”

Le aveva bloccato le mani.

“Proprio carina…”

Uchiha piantala…”

Yukari era preoccupata, era uscito fuori di testa

“Non ti piacerebbe stare con me?”

“Non sei l’Uchiha che mi interessa!”

Niente, lui sembrava non ascoltarla, non sapeva cosa fare..

^Aiuto!^

Cominciò ad avvicinarsi lentamente.

“Smettila!”

Come parlare ad un muro.

^Oddio…Scusami per quello che sto per fare.^

Una ginocchiata nei genitali, Sasuke la lasciò andare e si accasciò a terra, boccheggiava, era rosso come un pomodoro e stava per piangere, ma lmeno l’aveva lasciata andare.

^che faccio?^

Le faceva pena, lo aiutò a trascinarsi al divano e gli recuperò un bicchiere d’acqua, doveva essere rossissima anche lei…

Sembrava stare meglio, dopo aver bevuto, riuscì persino a boccheggiare un “Perché?”

“Perché non ti fermavi!”

“E…s-sfracelli le p-palle a tutti quelli che ci p-provano?”

“No! Solo ai deficienti che mi vogliono usare per non ammettere che vorrebbero un’altra!

Sasuke le rivolse uno sguardo stranito.

“Dio! Ma sei peggio di quello che pensavo!

Tu non vuoi me! Vuoi Sakura, è evidente!

Sei geloso marcio, vorresti strozzare il sempai e Gaara per averla sfiorata, ammettilo!

N-no!”

“Va all’inferno! Lo sai che è vero!

Perché non lo ammetti? Hai paura di perdere la reputazione di bello stronzo?

La porta si aprì su quella battuta, Deidara osservava sbigottito la scena, Yukari ritenne opportuno portarlo in cucina per spiegargli la situazione, suo fratello era imprevedibile.

 

Sasuke riprese a respirare normalmente, non era possibile che lei lo avesse capito, se Yidashi avesse continuato a torchiarlo avrebbe finito per ammetterlo davanti a lei ed era l’ultima cosa che voleva.

Deidara-sempai era arrivata al momento giusto.

Li sentì parlare in cucina, non seppe mai cosa gli disse Yukari, fatto sta che poco dopo il biondo era entrato in salotto come una furia.

“UCHIHA!!!! TI FICCO UN PETARDO NEL CULO!”

La prospettiva, dopo la ginocchiata, non lo allettava per niente.

“C- cosa vuoi?”

“lascia stare mia sorella! È l’Haruno che vuoi, prenditela!

Sei pure fortunato, Sasori adesso sta con YUkiko, quindi è fuorigioco, che aspetti?”

f-fanculo!”

Il biondo mandava scintille dall’unico occhio visibile, di un’azzurro che prometteva tempesta, in questo era uguale alla sorella.

“OSI MANDARMI A FARE IN CULO?

Si frugò in una tasca, Sasuke cominciò a tremare, il petardo promesso era più vicino…

“DEIDARA PIANTALA!”

MA YUKARI!”

“PIANTALA!”

Il biondo si spense come una candela al vento.

Uchiha..scusalo…

Allora per il discorso di prima?”

SAsuke sentì il divano scottare, basta era troppo, doveva andarsene, vigliacco fino in fondo…

Si alò con enorme sforzo, le fitte non smettevano di arrivargli, dannata YUkari

“Io…vado.”

“Sei sicuro di farcela?”

Barcollando uscì da quella casa, con la consapevolezza di averla in qualche modo scampata, ma sapeva che non poteva fuggire per sempre….Dannazione!

 

 

RINGRAZIO JAHEIRA(GRAZIE SOCIA,PER LEGGERLI SEMPRE IN ANTICIPO) TALPINA PENSIEROSA PER AVERMI MESSO NEI PREFERITI HINANARU PERCOMMENTARE SEMPRE!! GRAZIE^^!!!!!
   
 
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