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Autore: Wonderful_me    22/07/2013    2 recensioni
Che cosa cambierebbe nella vita di una Directioner se, al concerto dei propri idoli, un fatto incredibile le permettesse di diventare parte di una favola? Ecco come 4 semplici ragazze entrano nella vita dei One Direction.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4
“If we could only have this life, for one more day…”
 
 
 
UN MESE DOPO…
Laila fissava il vuoto davanti a sè, incapace di concentrarsi sul libro che aveva davanti. Era tornata alla realtà dopo la fantastica domenica che aveva passato con Margaret, Silvie, Jinx e gli One Direction. Tutto era tornato alla normalità, lo studio aveva ripreso a spingere prepotentemente, ma lei non era mai riuscita a riprendersi del tutto. Liam era sparito dalla sua vita, come temeva sarebbe successo, su twitter non scriveva quasi mai e gli altri non erano da meno. Solo Niall riempiva le pagine di twitter, facebook e quelle del numero di Margaret. Si scrivevano un sacco di stupidate di ogni genere e l’iniziale timidezza di entrambi era stata spazzata via. Jinx, le aveva raccontato Silvie, era ancora depressa per Louis, no era più tendente all’arrabbiato-furioso, e non faceva altro che dire quanto la infastidiva questa Eleanor. Invece Silvie…
Silvie. Beh lei era un discorso a parte. Incapace di contenere la gioia per il bacio di Zayn trotterellava ancora qui e là come volando salvo poi avere due minuti di rabbia tremenda nel ricordare il freddo saluto che si erano scambiati per colpa di quella stronza di Perrie.
Le faceva ribollire il sangue ripensare a lei quindi tentava di farlo il meno possibile, ma poi, inevitabilmente, finiva per tornare con il pensiero a lei, al sorriso di Zayn spento nell’istante esatto in cui quella cretina era salita sul bus.
E pensare che poco prima lui l’aveva… “And let me kiss you…” già Zayn, dammi tutti I baci che vuoi!, gongolava lei.
Poi un giorno twitter le inviò un e-mail tutto di colpo, segno che qualcuno di quelli che seguiva aveva scritto qualcosa.
“@zaynmalik” diceva. Come prego?! Silvie – il suo cuore in realtà – stava per scoppiare.
- Hellooooo J- già, un tweet inutile, rivolto a nessuno in particolare. Non avrebbe risposto, come agli altri. Ne aveva parlato anche con Laila: lei non era il tipo da stressare Zayn per simili stupidaggini. Inoltre riceveva migliaia di tweet al giorno, il suo non l’avrebbe mai letto. Ma poi pensò che forse da un mese prima qualcosa era cambiato.
Gli scrisse di essere lei, lo salutò e rimase in attesa, il cuore ormai sbalzato fuori dal petto.
 
Jinx, in quell’esatto momento, di fianco ad una Silvie in trepida attesa per il retweet di Zayn, sospirò e si incamminò spedita verso l’aula sperando di non essere fermata. L’amica però se ne accorse e la raggiunse.
“Che hai?” le chiese. Sapeva già la risposta, ma il viso di Jinx non le sembrava reagire al solito modo.
“Perché Louis oltre a non voler il mio numero, non scrive mai niente su twitter?” il suo volto si fece triste e lei rimase in silenzio. Attendeva una risposta che, lo sapeva, Silvie non aveva. L’unica delle quattro che aveva mantenuto i contatti con i ragazzi era Margaret, ma Niall non si lasciava scappare nemmeno una parola sugli altri. Liam, che aveva promesso a Laila di sentirsi non aveva nemmeno più scritto niente da nessuna parte. Harry si limitava ad inserire foto sceme di gente di cui tutte se ne infischiavano e Zayn se n’era uscito con “Il cd di debutto delle Little Mix è uscito oggi! Compratelo!”.
Louis, dal canto suo, era sparito dalla sua vita in tutti i sensi.
“Perché?” le chiese di nuovo. Silvie fissò l’amica e il suo cellulare incapace di decidere che fare. In quel momento le arrivò un e-mail. Il cuore le scoppiò, abbassò la testa, e, quando la rialzò per dire a Jinx della risposta di Zayn, la vide lontana, camminava triste e si faceva spostare dal vento ancora gelido in pieno giugno. 
- Ciaooo!!! Che ne diresti di scrivermi un bel messaggino privato su fb? Ho una cosina per te – Zayn, la faceva impazzire, le faceva fare sorrisi stupidi, le faceva dimenticare qualunque cosa attorno a sé.
Perfino Jinx e i suoi problemi passavano in secondo piano quando c’era di mezzo Zayn.
Lo cercò su facebook, gli scrisse un messaggio – ci mise dieci minuti secchi per decidere che scrivere – e attese. La risposta di Zayn la mandò nel panico assoluto. Di sicuro non era quel che pensava.
- Cosa sono questi numeri in fila? – gli chiese. Lui non poteva davvero averle dato il suo numero, vero?!
- Credo siano i numeri del mio cellulare Jpossiamo sentirci se vuoi –
- Se voglio? Sei matto!!!!! – Silvie cacciò un urlo, facendo voltare l’intera facoltà. Era già balzata in piedi per correre a dirlo a Jinx quando si rese conto che non era davvero il caso, che l’amica sarebbe stata solo più triste invece che essere felice per lei. Si rimise a sedere sulla panca e sospirò.
All’improvviso abbassò gli occhi sul cell e si mise a scrivere un messaggio.
 
“Zayn mi ha appena dato il suo numero di cellulare!!!” lesse Laila, camminando lentamente di fianco a Margaret. L’amica le stava raccontando di come Niall avesse rotto il letto saltandoci sopra, quando era arrivato il messaggio di Silvie. Margaret si bloccò in pieno racconto e lesse lei stessa quanto scritto.
“Fantastico! Vedrai è solo questione di tempo prima che anche Liam ti cerchi!” Margaret, proseguì camminando più veloce. Erano in ritardo per le lezioni.
“Io credo proprio di no, ma in fondo mi basta che lui stia bene. Se non mi cerca significa che è tutto ok, quindi forse è meglio non sentirci” Laila le sorrideva, ma l’amica sapeva bene quanto le costasse. Le aveva raccontato di aver resistito a stento dall’annusare ogni centimetro del letto di Liam e le aveva raccontato di come erano stati abbracciati, del dolce profumo di lui, della sua dolcezza, del calore che il bacio sul collo le aveva trasmesso. Quando le aveva raccontato di essersi lasciata sfuggire un bacio sulle labbra, Margaret l’aveva guardata dritta negli occhi e le aveva detto:
“Laila come stai?” la ragazza l’aveva fissata un istante stupita, aveva abbassato lo sguardo e poi aveva ammesso: “Peggio di come dovrei”. Era scoppiata a ridere e aveva continuato a mangiare le sue patatine prese al McDonald’s.
Da allora non avevano più parlato di quello che Laila provava e Margaret non le aveva più chiesto niente al riguardo. Laila sognava Liam tutte le notti, ascoltava la sua voce nelle canzoni, sapeva a memoria ogni strofa in cui sarebbe apparso lui. Anche quando faceva da seconda voce.
Pazzesco.
Mentre rispondeva a Silvie – “Davvero? È stupendo!!!” – Laila si chiese se Liam stesse davvero così bene. Alla fine si decise e gli mandò un tweet.
“Non ti ho più cercato per non darti fastidio, ma…. Come stai ora? Va meglio?” ripose il telefono nella borsa e iniziò un nuovo discorso con Margaret circa l’effetto del discorso di Harry in Arena, al concerto.
Le directioners avevano perso qualche battito mentre lui diceva: “Principesse” in italiano.
 
Mentre tutto questo accadeva alle ragazze, gli 1D si preparavano per tutta la serie di concerti che ancora li aspettava prima di ottobre e intanto iniziavano a scrivere alcuni pezzi del loro nuovo cd.
Harry canticchiava continuamente, Niall correva qui e lì per trovare nuove strofe, nuovi arrangiamenti, nuovi accordi, Louis scriveva testi scemi e Liam li correggeva. In tutto questo Zayn stava tutto il giorno appartato con Perrie e usciva solo per i concerti e per qualche giretto in sua compagnia. Non si sognava nemmeno di fare seratona con gli altri a bere qualcosa, a fare qualche marachella. Si stava allontanando dagli altri perché Perrie non gli permetteva che un’ ora d’aria. Come in prigione. Molto spesso lo si vedeva sospirare – twitter era ricoperto di immagini di lui sospirante – come fosse perennemente annoiato. E lo era! Era annoiato perso di Perrie, ma non la lasciava perché lei aveva una qualità che molte donne non possiedono: era la donna giusta ogni volta che ne aveva voglia.
Perrie si lasciava manovrare, a letto, come una bambola. La girava, la contorceva, la faceva urlare di dolore, ma lei non gli diceva mai no. Tre, quattro, anche cinque volte al giorno, Perrie era sempre disponibile. E a lui piaceva il modo in cui lei si lasciava andare abbandonata a lui e ai suoi modi. Gli piaceva come lei prendeva l’iniziativa e si sa che per un uomo – Zayn era sicuro che fosse così per tutti gli uomini – una donna sempre pronta a dir di sì e disponibile a far qualunque cosa va tenuta stretta. Era la riserva per i momenti di stasi in cui non aveva nessuna fan a disposizione. Il solo problema con Perrie era che, dopo la scapatella che era sfuggita di mano, lei era diventata una sentinella. Captava il pericolo anche  a chilometri di distanza. Sapeva sempre quando Zayn stava per treadirla. O quasi sempre.
Con silvie, per esempio, era stata lenta. Zayn sorrise al ricordo. I capelli rossi di Silvie intrappolati tra le sue mani ancora gli solleticavano il viso al ricordo. La bocca aperta per lui, la lingua con cui aveva giocato.
Ah, Silvie forse non era meno di Perrie. Di certo però era diversa. Non era come Perrie, una da tenersi per calmare le sante voglie da uomo, era una donna che andava amata e rispettata e, Dio lo sapeva, lui non ne era capace. Non sapeva tenere ad una donna più di qualche settimana, poi se ne stancava.
Beh Silvie non glielo avrebbe permesso, pensò sorridendo al ricordo di lei che urlava il suo nome fuori dal bus un mese prima.
Cristo, era passato un mese e ancora gli riempiva la testa. Doveva scriverle, lo sapeva. Il suo corpo gli diceva di farlo, non poteva non ascoltarlo.
Scrisse un messaggio generico su twitter: - Hellooooo J- e da lì partì un nuovo filo di Arianna.
 
Jinx se ne stava sperduta per la facoltà, gironzolava di aula in aula, di materia in materia, ascoltando semplici ronzii assenti e incapace di concentrarsi sulle lezioni. La testa le si era riempita del ricordo di Louis, ogni istante passato sul pullman con lui le era ben stampato in mente. Ricordava la sua risata, la prima cosa che le disse: “Lei si che è una ragazza seria!”. Ricordava ogni movimento del suo corpo, il tendersi della maglia sulla schiena piegata per il troppo ridere. Ricordava anche quando lui, con l’aria più triste dell’universo, le aveva chiesto scusa perché non poteva darle il numero di cellulare. Eleanor si sarebbe arrabbiata. Jinx poteva arrabbiarsi come Silvie, sospirare come Laila o piangere come aveva sempre fatto, ma la verità rimaneva palpabile: Louis aveva già una donna che amava e lei, se davvero lo amava, avrebbe dovuto essere felice per lui.
“Tsè” si disse. Amare qualcuno può significare volere la sua felicità certo, ma in fondo si vuole più la propria felicità che quella degli altri no?! Voleva anche lei provare l’ebrezza di baciarlo come era successo a Silvie con Zayn; voleva anche lei abbracciarlo, come aveva fatto Laila con Liam. Voleva un timido bacio sulla guancia come era successo a Margaret. Voleva anche lei un ricordo personale di Louis, ma non lo aveva. Lui non aveva permesso a nessuno di avvicinarsi più del dovuto.
Posò la testa su un banco e si mise a piangere. Il suo cellulare vibrò in segno di chiamata. Era un numero sconosciuto e quando rispose le si mozzò il fiato.
“Ciao sono Louis, sei Jinx vero?” la sua voce le vibrò fin dentro il corpo, le colmò il cuore e le svuotò il cervello. Jinx sembrava un’automa mentre rispondeva un flebile sì.
Le lacrime le coprirono gli occhi e si chiese se non fosse stato Iddio a farle questo piacere presa come era dalla tristezza per l’abbandono totale di Louis. Sicuramente a qualcuno doveva aver fatto pena perché lo avesse contattato e gli avesse chiesto il favore di chiamarla. Ma… Chi cavolo aveva il numero di Louis per contattarlo?! Avrebbe ucciso per saperlo!!!
Rialzò la testa, ascoltando un attimo quello che stava dicendo lui dall’altro capo del telefono.
“Come? Non ho ascoltato scusa. Ero presa a riprendere il battito cardiaco normale”
“Davvero? Mio Dio scusami! Non volevo farti venire un infarto!” Louis sorrise, Jinx lo sentiva. Lo vedeva muovere chiaramente le labbra come fosse lì accanto a lei.
“Louis!” gli disse da finta arrabbiata. Poi sorrise anche lei. Le lacrime continuavano a scendere, ovviamente, ma ora erano lacrime di gioia.
“Come mai mi hai chiamato?” gli chiese, cercando di sembrare neutrale, rilassata.
“Come sai siamo ancora in tuor, ma per fortuna abbiamo fatto pausa un paio di giorni, e allora, facendo un giretto in qui o in lì ho pensato a te e ti ho preso un pensierino, solo che non so il tuo indirizzo e non so dove poterlo mandare”
“Un regalo? Per me?” Jinx sentì un momento di imbarazzo provenire dal respiro di Louis. “Perché?” Jinx era stanca di pensare, sospirare, sperare. Adesso voleva certezze.
E le voleva anche se le avrebbero fatto male.
“Non c’è un motivo. Mi sei venuta in mente forse perché sei l’unica che ride alle mie battute e allora appena ho visto questo ehm.. regalo… Ho pensato a te, tutto lì. È stata Silvie a dare il tuo numero a Zayn perché me lo desse. Scusa, non volevo disturbarti, lo cancello, giuro”
“Non è necessario. Anche se io non ho il tuo numero tu puoi tenere il mio” si affrettò a dire lei.
“Ok” borbottò “allora lo terrò” Jinx scoppiò in lacrime tutto d’un tratto.
“Che hai ora? Che succede?” Louis si spaventò un po’.
“Non vale! Sei così ingiusto! Prima mi snobbi e poi mi cerchi! Sei davvero crudele!!” Jinx non la finiva più di piangere, attirando gli sguardi degli altri studenti che non capivano che cosa le stesse succedendo.
“Lo so. Ti chiedo ancora scusa, per quella domenica” il silenzio che seguì fece aprire gli occhi a Jinx che, per la prima volta, si rese conto di quanto costasse a Louis negare qualcosa ad una sua fan. Per questo il regalo, perché non aveva smesso un attimo di pensare a lei, alla sua faccia delusa.
“Louis non preoccuparti per me, ma ti prego, permettimi di mandarti qualche messaggio qualche volta. Non ti perseguiterò, giuro. Permettimi di tenere il numero” disse con un sorriso.
“D’accordo. Allora tienilo, ma non spargerlo in giro, ti prego”
“Sarà il mio tesoro” gli disse, quindi gli diede il suo indirizzo, riagganciò e partì in cerca di Silvie. L’amica aveva qualcosa di importante da dirle.
 
Laila sentì il cellulare vibrare durante la lezione di diritto inglese, lo tirò fuori dai jeans e rimase paralizzata. Era un messaggio di Liam, in risposta al suo di quella mattina.
“Lo sapevo che eri insistente!! Jnon mi sono dimenticato di te, solo che, grazie al tuo bacio e abbraccio ora va tutto meglio. Sei una ragazza molto dolce” le parole più carine che Liam le avesse mai detto. Adesso poteva morire lì dove era. Quel dolcissimo ragazzo aveva detto lo stesso di lei.
“Lo so, se continuo così finirai per innamorarti di me J” gli rispose.
Liam avrebbe di certo riso di questo.
Era inutile che rispondesse e invece lo fece e quello che scrisse gelò il sangue a Laila.
 







"Our Moments Directioners :)"
salveeeeee :) Come state splendide? grazie a tutte quelle che leggono questa sciocca ff. io la amo molto e vorrei l'apprezzaste anche voi. Spero vi piaccia, un bacione :)
ps: scusate il ritardo, ma sono sotto esami e devo anche studiare (Mica posso soltanto amare gli One Direction nella vita - anche se lo farei molto volentieri xD)
  
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