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Autore: yori    22/07/2013    5 recensioni
Bulma, trascinata in una nuova avventura insieme ai suoi amici, si trova catapultata in un nuovo pianeta del quale non conosce nulla e nel quale verrà intrappolata! Un valoroso e orgoglioso guerriero andrà, involontariamente, in suo succorso. Cosa succederà!?
[Mirai Bulma X Mirai Vegeta]
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buried cap 18 Capitolo XVIII: il futuro impossibile? Forse no…

Il cielo in quel mentre si era fatto scuro e tetro e il guerriero delle scimmie aveva acquisito una potenza in modo inimmaginabile e aveva acquistato quello straordinario potere che si era solo narrato in antiche leggende e nulla di più. Kakaroth il suo nome, guerriero di terza classe della razza saiyan. Lui era stato libero di provare dei sentimenti e sebbene egli fosse un guerriero spietato, sebbene uccidesse di mestiere questo non negava potesse sentire qualcosa. E certo per la compagna avvertiva quell’affetto inscindibile, quel sentimento che lo legava inevitabilmente a lei e ai loro figli. E lei ora era morta, svanita per sempre e di colpo aveva sentito quel potere sgorgare dalle sue viscere ed esplodere in lui mutando il suo aspetto e trasformandolo in un super saiyan.

Amava Vegeta e quello era un fatto certo e assodato. Lo amava da impazzire e quello  che l’aveva fatta definitivamente convincere era stata quell’esplosione: l’aveva visto svanire nel nulla, l’aveva visto perdere i sensi e lei questo non lo poteva accettare. Non avrebbe mai tollerato di perderlo per sempre, non ora che l’aveva trovato. Chiuse gli occhi mentre lo attendeva e il sonno la colse d’improvviso, forse per mostrargli nuovamente uno stralcio di futuro.

“Immagino che le parole staremo sempre insieme, ti amo non le sentirò mai uscire dalla tua bocca.”
“Desumi bene”
Si accoccolò sul suo petto Bulma cingendo con un braccio la vita di lui, erano in un letto, il loro letto, e mentre lui chiudeva gli occhi lei pensava solo ed esclusivamente a quello che aveva vissuto con Vegeta e al forte desiderio che provava nei suoi confronti.
“Mi basta solo tu mi chiami per nome… Così è anche più semplice per te che dovevi inventarti sempre appellativi nuovi per la sottoscritta, non trovi?”
Si sedette a cavalcioni su di lui e poi gli mise le mani sulla propria pancia.
“Penso che anche a nostro figlio piacerà sentire il suo nome pronunciato dalla tua voce.”
“Forse non lo conoscerò neanche, chi ti ha dato la certezza che rimarrò qui per sempre”
Fece una pausa, mentre ella si avvicinava pericolosamente alle sue labbra.
“Bulma” Le disse ad un palmo dal naso ed ella lo baciò con trasporto. Certo quello doveva essere il paradiso.

Si destò d’improvviso sentendo che qualcosa di nuovo stava accadendo all’esterno e fu lì che lo vide. Trasportato sulla spalla destra di Goku, Vegeta giaceva privo di sensi. Alle loro spalle i cinque guerrieri Irumel li seguivano con uno sguardo sereno in volto. Bulma gli si fece subito incontro  e Goku voltatosi verso Oresem gli domandò dove potesse posare il principe dei saiyan.
“Vi consegnerò delle stanze sarete nostri ospiti”
“Che cosa? Ma non volevate eliminarci?”
Chiese Junior al quale tutta quella situazione non era affatto chiara: non avevano ucciso nessuno e la battaglia era stata stranamente priva di scontri all’ultimo sangue. L’unico che ci aveva rimesso era stato dopotutto Vegeta e se lo meritava pure quel saiyan dispotico.
“Riposatevi, avremo modo a tavola di raccontarvi tutto. Lasciate che pensiamo a tutto noi”
Goku non se l’era fatto ripetere due volte e trovata una stanza per il principe dei saiyan, andarono tutti a lavarsi in quelle splendide stanze del palazzo di Amor. Bulma evitò prontamente Yamcha e una volta si fu preparata e lavata – erano giorni che desiderava lavarsi- tornò nella stanza di Vegeta. Si accoccolò al suo fianco e bagnò la sua fronte con un panno bagnato. Il solo guardarlo sopito in quel modo si sentiva felice, leggeva sul suo corpo tutte le sensazioni che avevano vissuto insieme, tutto quel tempo che avevano passato a schernirsi e giocare l’un con l’altro. Ora sapeva perché l’aveva visto nella casa della signora del tempo e sapeva perfino perché aveva visto Goku: uno perché temeva di innamorarsi e l’altro perché temeva portasse nuovi nemici. Dopotutto però non avrebbe mai potuto fare a meno di nessuno dei due. Rimase al capezzale di Vegeta fino al momento in cui Kaede la chiamò per il pranzo.
Yamcha aveva evitato di guardarla e di parlarle, nemmeno quando si erano seduti a tavola. Goku aveva cominciato a mangiare trangugiando ogni genere di cosa. Junior in un angolo aveva parlato esplicando le perplessità di tutti.
“Allora spiegaci cos’è successo là sotto?”
Kaede ed Oresem si erano avvicinati osservandoli mangiare. Goku prese a parlare tra un boccone e l’altro, era decisamente curioso anche lui di sapere come si era risolta quell’improbabile battaglia, perché lui ancora non ci aveva capito nulla.
“Beh, nulla l’energia di Vegeta si è esaurita e lui è svenuto ed è stato sbalzato fuori dalla palla incandescente e loro” indicò i guerrieri Irumel  “Hanno portato la sfera ancora più in profondità. Io ho solo afferrato Vegeta e sono tornato in superficie. Quindi non ho capito davvero un cavolo”
Kaede sorrise e si fece avanti.
“Vi dobbiamo dunque chiedere scusa, poiché vi abbiamo sfruttato fino a questo momento e vi chiediamo perdono, non siamo un popolo violento, ma non potevamo fare altrimenti”
Bulma per prima sapeva di essere stata usata, lo capiva ripensando a tutto quello che aveva passato su quel pianeta, da quando era giunta lì le erano capitate delle cose incredibili, ma grazie a tutto quello che era accaduto si era avvicinata sempre più a Vegeta; fino al punto di capire di amarlo da impazzire.
“Quindi quando ci ha fatto mangiare la spezia per vedere il futuro era tutto calcolato…”
Bulma si fece avanti, dopotutto era stata lei la protagonista di tutta quella storia e più degli altri voleva sapere che cosa le era successo, nel mentre mangiava qualcosa anche lei; dopotutto aveva mangiato ben poco in quel periodo. L’ultima volta che ricordava aver visto cibo era stato nel momento in cui Vegeta le aveva cucinato carne di alieno.
“Sì, avevamo bisogno che quello che tu ben sai nascesse prima del tempo”
Rimase sul vago e Bulma gliene fu grata, non aveva intenzione di raccontare quello che aveva visto nel suo futuro ai suoi amici, non almeno per ora; anche se, in effetti, era abbastanza palese che qualcosa legasse lei e Vegeta.
“Il nostro pianeta stava morendo… Il nucleo si era fatto sempre più debole e stava perdendo di energia. Così avevamo bisogno di una stella luminosa che ci desse vita.”
Continuò allora Oresem, spiegando ai combattenti la triste sorte che aveva accompagnato fino a quel momento il pianeta Agartha.
“In un tempo passato fu quella stessa luce ad illuminare il pianeta e renderlo vivo; cosicché i nostri veggenti avevano previsto questa possibilità: la luce di un neo super saiyan avrebbe riportato la vita su questo pianeta.”
Rimasero per un attimo tutti ammutoliti ascoltando la verità che si celava dietro tutta quella avventura. Nessuno avrebbe mai potuto credere che la forza di un super saiyan potesse essere tale da alimentare il fulcro di un pianeta.
“Eh? Quindi dite che l’energia di Vegeta vi è stata utile per ripristinare l’integrità del pianeta?”
Bulma spalancò la bocca guardando Goku negli occhi incredula.
“Esattamente. In passato fu il primo super saiyan della storia a donarci la sua forza trasformandosi proprio qui. Perse la propria compagna in questo luogo e dalla rabbia che scaturì dal forte sentimento che li legava ne uscì quella stella di immensa bellezza e forza che è il super saiyan”
Bulma arrossi pensando a quale motivazione aveva spinto il suo di saiyan alla trasformazione.
“Quindi abbiamo creato le macchine climatizzanti in modo da far venire qui la scienziata e una battaglia in modo che venissero anche dei saiyan. Nelle visioni delle veggenti più sapienti era chiaro come dovessimo creare la situazione adatta ad attuare la trasformazione: quindi servivano sia Bulma che Vegeta che non si era trasformato ancora, ma era molto vicino alla trasformazione, cosicché abbiamo deciso di  utilizzare loro e l’unica che avesse un qualche tipo di legame con il saiyan era lei così abbiamo sviluppato tramite diverse situazioni quel barlume di luce che scaturiva tra di loro”
Bulm arrossì violentemente, Crilin rise mentre Yamcha si girò scocciato.
“Beh, non è che abbiamo chissà quale rapporto”
Minimizzò la terrestre che ancora non aveva capito cosa vi fosse tra lei e Vegeta e dunque non voleva scavarsi la fossa da sola: dopotutto non era certo cosa semplice pensare ad una relazione con Vegeta, dopotutto lui aveva fatto fuori i suoi amici… Voleva uccidere Goku…
“Qualunque sia il tipo di relazione che avete intrapreso o intraprenderete: tu sei l’unica che ha creduto in lui. Gli hai perfino affidato la tua vita… Io credo che sia stato questo che gradatamente lo farà cambiare”
Ci fu un attimo di silenzio in cui Yamcha grugnì qualcosa e svanì dalla stanza. Bulma dopotutto pensò che prima o poi avrebbe dovuto dare delle spiegazioni al suo ex fidanzato.
“Quindi alla fine ci avete usato per i vostri scopi”
“Sì, ci dispiace. Noi siamo un popolo pacifico, vogliamo mantenere i nostri poteri nascosti e intatti, ma avevamo ugualmente bisogno di voi per sopravvivere. Quindi vi ringraziamo e abbiamo provveduto ugualmente a darvi una lauda ricompensa”
“Beh, chi se lo sarebbe mai aspettata che Vegeta avrebbe salvato un pianeta”
Buma sorrise, dopotutto tutti l’avevano presa per matta, ma alla fine lei aveva fatto la scelta giusta. Pensò alla sua ultima visione ed uscì per incontrare il suo fidanzo di sempre. Era pronta per la sua nuova vita, era pronta per scegliere lui  tutto il resto. Guardò Goku: sapeva lui l’avrebbe capita.
“Ora che è diventato super saiyan tenterà di sconfiggerti Goku…”
“Non glielo permetterò, non ti preoccupare. Ma tu non lasciarlo solo non voglio ritorni com’era prima”
Bulma sorrise, sapeva egli avrebbe capito, sperava solo di riuscire a raggiungere il suo scopo.

Il cuore le batteva forte nel petto, mentre scorreva le sue mani sul suo corpo e lo percorreva con gli occhi. Avevano fatto l’amore saggiandosi l’uno con l’altra e la prima volta era stato così splendido che le era sembrato di toccare il cielo con un dito. E lo amava così tanto che non l’avrebbe mai più abbandonato.




Angolo Autore:
Ringrazio molto tutti quelli che anno letto e continuano a farlo!^_^ Grazie infinite e ora si dia il via  al finale che posterò la prossima settimana e successivamente  l'epilogo del futuro!^_^ Vi aspetto alla prossima.
Un bacione,
Yori
   
 
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