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Autore: Yuna Shinoda    02/02/2008    5 recensioni
Ciao raga... Per questa storia userò il punto di vista di Edward... Cosa sarebbe successo se al primo incontro tra lui e Bella il primo giorno di scuola non avesse resistito e l'avrebbe morsa? Bella sarebbe morta o meno? Come sarebbe stato il rapporto tra i due? Scopritelo in questa fic ^^ Per il tiotolo grazie sempre ai miei HIM,e alla canzone di Venus Doom, Love In Cold Blood.
***
- E’ stato un incidente, non avevo intenzione… A tutti può scappare la situazione di mano, - vedevo i suoi occhi severi che mi scrutavano, aveva sete e si notava, ma in quel momento sembrava più che volesse incenerirmi con lo sguardo – sarò disposto a fare qualsiasi cosa per te, voglio sdebitarmi, se è il termine adatto. –
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Era come se da quando avevo conosciuto Bella la mia vita avesse dei momenti di tranquillità e poi successivamente di bufera.
La classica "calma prima della tempesta", per dirlo in modo letterale.
Dopo l'ennesimo avvenimento - come se non ce ne fossero troppi in questo periodo - difatti la situazione tornò piatta come in precedenza.
Risultato?
Bella aveva il potere di rivivere in prima persona i ricordi delle persone. Ma questo era irrilevante in quel momento.
Dopo attenti studi, Carlisle arrivò alla conclusione che il morso di Jacob aveva cambiato qualcosa in Bella: dopo l'accaduto mi accorsi che era diventata molto fragile, molto sensibile ma anche molto dura in certi casi.
Sembrava arrabbiarsi per un non nulla, quasi in preda all'isteria e non riuscivo a capire perchè.
Carlisle ci disse che era perchè Jacob mordendo Bella attraverso i suoi denti le aveva trasmesso alcuni dei suoi geni.
Non che Bella potesse trasformarsi in lupo d'ora in poi, ma adesso anche se in minima parte aveva qualcosa di quel cane.
Il problema era:cosa le aveva trasmesso Jacob?
Non ero sicuro se esserne felice o triste.
Dopotutto avrebbe avuto con sè una parte del cane, anche se non l'avesse più frequentato...
Basta, Edward. Ti stai comportando solo come uno sciocco geloso, Bella ti ama e vuole stare con te. Non ti basta?
Vado in paranoia quando parlo con me in terza persona... Stop.
In ogni caso, mio padre ci disse di non preoccuparci, la sua teoria poteva essere anche sbagliata. Errare è umano.
Dal momento che nessun lupo mannaro intendeva disturbarci, io e Bella passavamo molto tempo a divertirci.
Stando a casa o nella foresta, oppure iniziammo ad andare anche a Seattle, ora che Bella era in fase di maturazione e che odorava poco l'odore degli umani. Già non aveva l'istinto di lotta, figuriamoci quello di caccia.
Era un mercoledì di aprile quando io e Bella vagavamo nella foresta della regione Olympica per passare un pò di tempo insieme, da soli, quando Bella improvvisamente si bloccò.
- Bella? Cosa c'è, stai male? - come se questo fosse possibile.
Teneva le mani sulla pancia, gli occhi diventati una fessura. Continuava a ripetere "Ahi, ahi".
Mi avvicinai, cingendole la vita con una mano e facendola accomodare sul terreno umido nella foresta.
- Edward... Fa, fa male... -
- Cosa? Cosa ti fa male? -
- Qui... - disse toccandosi la pancia - mi fa male -
Chiamai Carlisle che arrivò subito sul posto assieme alla nostra schiera di ammiratori - si fa per dire - che ci osservavano incuriositi.
Mio padre visitò Bella e disse che questo era dovuto di sicuro alla questione del morso. Qualcosa si stava muovendo dentro di lei. Qualcosa che non avremmo mai saputo finchè non si fosse manifestata nella sua forma più concreta.
Portai Bella in braccio a casa e l'adagiai sul letto della mia stanza, ergo, della nostra stanza.
Carlisle le aveva dato degli antidolorifici così adesso il dolore era scomparso, e un flebile sorriso era tornato sul volto del mio angelo.
Ma durò poco.
Bella mi chiese qualche minuto per cambiarsi e si diresse con degli abiti puliti - i suoi si erano sporcati di terreno - nel nostro bagno.
Alcuni minuti dopo mi chiamò.
- Amore? -
- Entra... - il tono debole e con nota dolente non prometteva nulla di buono.
Entrai nella stanzetta.
Come due mesi prima, quello che vidi non pensai fosse invece realtà: sul jeans di Bella c'era un'altra macchia. Non era rossa come la prima, ma debolmente più scura, più verso il marrone.
- Ma cosa mi succede? - disse Bella quasi in lacrime.
Mi limitai stringerla forte facendole poggiare la testa sul mio petto duro e freddo.
Non avevo risposte alla sua domanda, era una cosa annomala per lei quanto più lo era per me.
Carlisle ci consigliò di andare di nuovo dalla ginecologa.
Il giorno seguente, ci fissò un appuntamento alle dieci e trenta.
La sala d'aspetto era piena, così dalle dieci e trenta l'appuntamento slittò alle dodici.
La dottoressa ci riconobbe all'istante.
"Che bello, di nuovo lui! Oggi Carlisle aveva davvero un bel completo, lo sai? Però tu lo batti ugualmente."
Grugnì quando ascoltai la sua mente.
- Thò, che bello. Edward e Annabella, giusto? -
- Bella - corressi io, annoiato dai suoi pensieri monotoni.
- Scusami, ho tanti di quei pazienti... Se volete, potete accomodarvi. -
Entramo nello studio.
- Allora, qual'è il problema questa volta? -
- Ho avuto delle nuove perdite -
"Ancora con questa ragazza, sei? Ma che cosa ci trovi di bello in lei? E' magra e minuta, quasi senza forme. Non vedi che io sono più donna?"
Sbuffai appena udì quelle parole. Ma come si permetteva?
- ah. Devo controllare allora. Seguimi lì dietro. -
Ci mise alcuni minuti a visitare Bella, poi tornarono entrambe nell'ala della stanza dove c'ero io.
La dottoressa si sedette, aveva l'aria di una che non si sente molto bene.
- Allora, Bella. Ho osservato con attenzione molte volte perchè non ci credevo. Mi servono delle analisi prima -
'No, le analisi no!' mi dissi nella testa.
- No, ho paura - disse Bella, conscia che la siringa non avrebbe tirato nessuna goccia di sangue.
- Ma che paura! Dai, è solo una punturina - la dottoressa prese una siringa sterilizzata da un cassetto dietro di lei e subito la preparò. Si alzò dalla sua poltroncina e si diresse vero Bella, l'ago malefico tra le mani.
"Mi sei antipatica, cara ragazza. Perchè tu sei la fidanzata di questo ragazzo che secondo me non ti merita"
Ringhiai di nuovo.
- No, la prego, ho paura - ripeteva Bella.
Con una mossa troppo furtiva, la dottoressa infilzò l'ago nel braccio di Bella, che gridò di dolore.
pensavo tra me e me 'e cosa le diremo quando vedrà che non esce nulla da quel braccio?'
Così non fu. Per strane coincidenze, la siringa si riempì di sangue rosso scuro.
La risposta che mi diedi nella mia testa fu che era una delle anomalie che le aveva trasmesso quel cane.
Semmai non dovevamo inventarci scuse anche lì. Ma avrei scoperto la verità, prima o poi.
- Ci voleva tanto? - guardò in alto - adesso lo faccio subito analizzare, con il nuovo sistema che ha attuato una società di macchine per gli ospedali, adesso basta inserire la provetta di sangue nella macchina ed essa te lo analizzerà subito. Guardate -
Inserì il sangue appena prelevato in un piccolo recipiente collegato ad alcuni fili trasparenti. Sulla macchina in questione, che sembava un microonde più largo e con un computer sopra, c'era scritto "ABlood 2008", era sicuramente recente.
Attendemmo alcuni minuti, finchè un messggio sonoro ci avvertì che l'analisi del sangue era conclusa.
- Non ci posso credere - disse la dottoressa, come meravigliata.
- Cosa? - chiesi io.
Si voltò verso di noi con aria sorpresa.
- Bella - sospirò - ho una notizia da darti -
- Mi dica -
- Non so se per voi sarà bella o brutta, poichè siete ancora giovani -
Oh cavolo, cos'è?
- Sputi il rospo -
- Bella, tu sei incinta -sopirò ancora - di due mesi -
"Ci voleva solo questo. Certo, sono felice per voi però che grande spreco con lei..."
Rimasi di sasso.
- Io sono... cosa? -
- Hai capito bene, aspetti un bambino -
"Secondo me lei non lo vuole. Forse nemmeno lui visto che tace"
Presi la mano di Bella e la strinsi, guardandola dolcemente negli occhi.
- Cos'è, non siete contenti? -
- No... Anzi, io sono felicissima. - disse Bella restituendomi lo sguardo - tu? - rivolta a me.
- Io... si. - Lo ero davvero? Non ne ero certo.
E se le analisi fossero sbagliate?
Vabbè che io e Bella avevamo fatto l'amore senza precauzioni la prima volta... Ma proprio perchè era decisamente impossibile che lei potesse entrare in stato interessante non avevamo usato copertura. Bella non aveva sangue come me, ed io non avevo i mezzi corporali necessari all fecondazione.
Dovevamo fare degli esami più approfonditi.
- E se le analisi fossero sbagliate? - chiesi.
- No, sono esatte. Ogni persona che ha fatto analizzare il suo sangue con questa macchina ha avuto sempre diagnosi precoci -
- Le dispiace se chiamo mio padre? -
"Mi immagino quando Carlisle lo saprà..."
- Fa pure - mi disse, passandomi un telefono.
Carlisle arrivò subito.
Come io e Bella prima di lui, fu sorpreso di vedere il sangue analizzato.
- Sono esatte le analisi? - chiese.
"Ahi, ahi, forse ci sono guai per voi due..."
Che voce antipatica.
- Esatte. Puoi controllare tu stesso -
Carlisle esaminò più e più volte la provetta, molto velocemente, in modo che solo noi altri potevamo percepire. La dottoressa pensava solo che lo stesse vedendo come un umano normale.
- Va bene. Le analisi sono giuste - disse, infine.
Allora era vero.
Bella era... incinta. Incinta del nostro bambino.
Un bambino che sarebbe nato con in corpo alcuni geni da licantropo.
- Cosa farete? -
- Io... vorrei tenerlo - disse Bella, rivolta verso di me, adesso.
- esatto - feci eco io.
- Congratulazioni, allora - "Poveri ragazzi, sono ancora così giovani... Lui si è rovinato al vita..."... Stupida dottoressa gelosa.
Ci congedammo e prendemmo la via di casa con una nuova consapevolezza e una nuova domanda: era davvero completo il puzzle?



Grazie a tutti per le rece! *___* vi voglio bene :*
  
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