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Autore: Z13    23/07/2013    1 recensioni
Un grande pericolo minaccia Heaventown. Una profezia racconta che sette ragazzi (due fratelli vampiri,tre streghe,uno stregone e un ragazzo con la capacità di vedere gli spettri) salveranno la città.
Paige,Shane,Damon,Bonnie,Laurel,Michael e Jason sono i ragazzi della profezia. Saranno costretti ad abbandonare le loro famiglie,gli amici e la scuola per perseguire gli studi all'accademia di Heaventown,che li preparerà al loro destino e alla battaglia finale contro Alex,re di Helltown,nonchè ex ragazzo di Paige.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le segrete mettono i brividi. Ci sono già stata,è vero,ma per così poco tempo che non sono riuscita a farci caso. Hanno un che di macabro e sembra di essere in un film horror. Manca solo quella musichetta inquietante che c'è sempre in quei film per mettere paura a chi li guarda,e trasmettere così le stesse emozioni dei protagonisti a chi lo sta seguendo. Sarò stupida,ma quasi mi aspetto che un terribile assassino con la faccia sfigurata spunti all'improvviso con una falce in mano.
Okay,è una stronzata.
Proseguiamo per un corridoio stretto,l'unica luce presente è quella di una torcia accesa da Alex prima di entrare.
All'improvviso che spunta un fantasma,che passa indisturbato attraverso i nostri corpi,lasciandomi tutte le sue sensazioni di odio e rabbia,facendomele provare,anche se solo per un secondo.
-Le anime rimaste qua dentro appartengono agli stregoni,imprigionati ingiustamente. Alcune portano rancore da secoli. Anche loro aspettano la loro vendetta,per poi andare in pace insieme agli altri spiriti-spiega Alex.
Da lontano si sente una voce. Sembra quella di un pazzo. Voglio andarmene di qui.
Adesso riesco a capire cosa sta dicendo. Qualcuno mi sta chiamando.
-Paige!-dice quella macabra voce-Paige! Lo so che ci sei! Vieni fuori!-
-Okay,ho ufficialmente paura. Muoviamoci ad uscire,vi prego-dico e per istinto mi aggrappo al braccio della prima persona che trovo: Shane.
-Paige!-continua la voce.
-Alex,di chi è questa voce?-chiede Michael,spazientito.
Una risata malefica riempie i corridoi,seguita da una cantilena,ancora più inquietante.
-Alex!-sbotta Michael.
-Non lo so! Non ne ho idea!-urla Alex.
Proseguiamo e sentiamo un soffio,una cosa quasi impercettibile. Dopo di che rimaniamo al buio.
Urlo e mi raggomitolo per terra. Mi viene da piangere.
-Ma si può sapere che ti prende? Non è il momento di piangere!-sbotta Damon.
-Ha paura del buio. Ne è terrorizzata fin da quando era piccola. E inoltre vi avviso che è anche claustrofobica-dice Bonnie,con un velo di paura nella voce.
-Paige!-continua la voce.
-Fatti vedere!-urla Sirius.
Un'altra risata e poi sento qualcuno che si avvicina a me e mi abbraccia.-Ragazzi?-riesco a dire-Qualcuno di voi mi sta abbracciando,vero?-
-No,nessuno-dice Sirius-Non vedo niente nemmeno vicino a te-
Dimenticavo che al momento solo Sirius,Shane e Damon possono vedere qualcosa.
-Eppure sento qualcuno che mi abbraccia...-
Torna la luce. Mi giro per vedere se riesco a vedere chi mi abbraccia e vedo una cosa orribile. E' un bambino,ma con gli occhi neri,un volto deformato,denti aguzzi e la bocca cucita ai lati,come per rendere quel sorriso,che fa capolino sulla sua faccia,ancora più grande. E più terrificante.
Spalanco gli occhi e urlo,spingendolo via con i miei poteri. L'essere sbatte contro il muro e scompare.
-Che cos'era Pay?-chiede Laurel.
-Perchè,voi non lo avete visto?-chiedo con la voce tremante,alzandomi.
-No,non c'era niente...-dice Shane-Ho capito!-
-Che cosa?-chiede Alex.
-Con chi abbiamo a che fare-dice Shane-è un demone Timoris,il demone della paura. Un demone molto vecchio e molto raro. Si insinua di solito nelle case abbandonate,spingendo qualcuno ad entrare e spaventandolo a morte. Si nutre di paura,entra nella mente delle sue vittime,la legge,ci gioca,prendendo forma di ciò che ha più paura,facendola impazzire. E poi,quando è sazio,uccide la vittima. Paige ne è l'esempio. Ha già letto la sua mente e ci sta già giocando. Per lui dev'essere la preda più vulnerabile.-
-Come si distrugge?-chiede Michael.
-E' questo il problema-spiega Shane-non può essere distrutto. Può essere solo cacciato e in un modo soltanto: la vittima deve riuscire a superare le proprie paure-
Un brivido mi percorre la schiena e poi vedo qualcosa. Non è una visione,ma un ricordo.
Vedo me stessa. Avrò forse quattro anni e sono nella mia stanza a giocare con le bambole. All'improvviso la luce si spegne e io rimango sola al buio. Chiamo mia zia e mia sorella. E' tutto invano. Non mi sentono.
Si accende la piccola lampada che ho sulla scrivania,che lancia una lieve luce fosforescente. Mi nascondo dentro l'armadio,aspettando che mia zia venga a cercarmi.
Poi sento una voce,la stessa di prima,che chiama il mio nome.
-Paige! Paige! Vieni fuori da dove sei!-dice la voce,macabra e inquietante.
Ho ancora in mano la mia bambola preferita. La guardo e quella si contorce,come posseduta da un'entità maligna. Il suo viso si deforma e la sua bocca è cucita ai lati. I denti sono deformati e gli occhi neri. Sorride. Un sorriso terrificante.
-Bu!-dice la bambola. La butto fuori dall'armadio ed è lì che lo vedo.
E' un uomo. Una delle spalle sporge indietro,come se fosse rotta,e il braccio penzola da una parte. Sul volto ha lo stesso ghigno della bambola e gli occhi neri come il carbone.
-Paige?-la voce è lugubre-Esci fuori. Voglio diventare tuo amico. Vieni,giochiamo insieme-dice l'uomo.
-Non mi va di giocare-dico.
-E perchè no?-chiede dispiaciuto. I lati cuciti del suo sorriso si piegano verso il basso,facendo scivolare giù rivoli di sangue-Ti faccio paura?-dice avvicinandosi a me velocemente e facendomi sobbalzare. Il suo viso è a pochi centimetri dal mio.
-Sì-dico,piangendo.
-Oh...-l'uomo gira lo sguardo-posso assumere forme più piacevoli. Vediamo... Ti piace così?-continua e si trasforma in un normale bambino,ma sempre con i lati della bocca cuciti.
-Sì-dico,sorridendo appena-come ti chiami?-
-Timoris. E' un nome strano,però se vuoi puoi chiamarmi come vuoi-
-No,Timoris è bello!-continuo sorridendo.
Il bambino sorride-Adesso giochiamo?-
-Sì,ti presto le mie bambole-dico uscendo dall'armadio-questa è la mia preferita. Tieni-
-Grazie-
Dopo quel giorno diventò il mio migliore amico. Giocavamo insieme tutti i giorni e ci raccontavamo tutto. Mi chiedeva spesso quali erano le mie paure più grandi,e io rispondevo sempre che erano il buio e i posti piccoli e bui. Un giorno volevo presentarlo a mia zia e a mia sorella,le invitai nella mia camera,ma non riuscivano a vederlo. Allora provai a descriverlo e mia zia disse delle parole strane. Timoris si trasformò di nuovo in quell'uomo e scomparve. Da quel giorno non lo vidi mai più.
Torno alla realtà. E riesco solo a dire-Io l'ho già visto-
-Come sarebbe a dire?-chiede Bonnie.
Racconto tutto,senza tralasciare i dettagli.
-Okay ragazzi,siamo ufficialmente nella merda-sbotta Sirius.
-Mi dispiace,non sapevo chi fosse-cerco di scusarmi.
-Non preoccuparti. Eri piccola. Non potevi saperlo-dice Shane.
Andiamo avanti,sperando di trovare una via d'uscita. 
La luce si spegne di nuovo e quando si riaccende mi accorgo di essere sola.
-Ragazzi?-urlo. Ma non risponde nessuno.-Dove siete?-
-Ciao Paige-la voce di prima. Mi giro e incontro di nuovo quegli occhi color carbone. Ma stavolta non ha le fattezze di un bambino. E' come l'ho incontrato la prima volta.
Corro via,cercando un posto dove nascondermi. Lui non può correre. Cammina velocemente,inseguendomi.
-Paige! Vieni fuori da dove sei-cantilena di nuovo.
Corro più veloce che posso e mi nascondo in una delle prigioni. All'improvviso si sono svuotate tutte.
Lo sento. E' vicino.-Paige! Dove sei? Voglio solo giocare-
Mi nascondo in una rientranza del muro,sperando di non essere vista.
-Non vuoi più essere mia amica?-la voce si è rattristata di colpo.-Vieni fuori. Lo sai che non mi piace giocare a nascondino-ormai è davanti alla prigione dove mi sono nascosta. -Paige!-sento che la voce si allontana. Esco dal mio nascondiglio,ma me lo trovo davanti-Bu!-urla.
Sobbalzo e indietreggio lentamente,fino a toccare il muro. Il suo sorriso si piega verso il basso e di nuovo escono rivoli di sangue-Non vuoi giocare?-mi chiede.
-No,voglio trovare i miei amici e andarmene-rispondo.
Rimane zitto per un po'. Non riesco a capire che stia facendo,ma azzarderei che stia pensando. Gli occhi sono troppo neri,non riesco a capirlo fino in fondo.-Facciamo un gioco-comincia-se tu riesci a trovare i tuoi amici,allora puoi andartene. Se non riesci,rimarrai qui finchè non mi stancherò di giocare con te-
-Quanto tempo ho?-chiedo,spaventata. Il gioco sembra facile,ma sicuramente farà di tutto per ostacolarmi.
-Ti do tre ore. Siamo d'accordo,allora?-torna a sorridere.
Non faccio in tempo a rispondere che è già scomparso. Sento la sua voce,come un'eco,che continua a dire "tre ore" e poi una risata malefica. Come si sta divertendo quell'infame!
Esco dalla prigione e comincio a cercare. Percorro lo stretto corridoio. Di luce ce n'è ben poca,ma abbastanza per riuscire a vedere dove diavolo sto andando. Ma nemmeno io lo so. Questo posto è un labirinto.
Un urlo. Sembra la voce di Bonnie. Mi metto a correre e poi la vedo,in fondo al corridoio. E' sola. Corre  e muove le mani sulla testa,come se stesse cacciando degli insetti. Ma non c'è nulla.
-Bonnie!-le arrivo davanti-Bonnie,stai tranquilla. Non c'è niente-le metto le mani sulle spalle.
-No! E' pieno di vespe! Mi camminano lungo tutto il corpo! Scappa!-dice,piangendo.
-No,Bonnie,te lo assicuro. Non c'è niente.-L'abbraccio e cerco di rassicurarla. Lei si lascia abbracciare e continua a piangere sulla mia spalla.
-Sono andate via. Grazie-dice.
-Ok,ora però non abbiamo tempo da perdere. Abbiamo meno di tre ore per trovare gli altri-
Proseguiamo,mentre le spiego quello che è successo con Timoris. Lo ha già subito messo nella categoria "bastardi di prima classe".
Lei ha una categoria per tutti. Nessuno sfugge e,se conosci Bonnie,rientri per forza in una categoria. In realtà non le ho mai chiesto in quale io sia. 
Il corridoio sbuca in un vicolo cieco.-E ora?-chiede Bonnie.
-Dobbiamo per forza tornare indietro-dico,sospirando.
Torniamo indietro. Facciamo la stessa strada di prima e imbocchiamo un'apertura a sinistra,sperando che facendo una strada diversa sbuchi qualcuno dei nostri amici.
All'improvviso ho un capogiro e mi appoggio a una parete.
-Che ti succede? Dobbiamo proseguire!-dice Bonnie.
-Lo so,ma questo posto è troppo stretto... E buio... Non so se ce la faccio-dico.
-Ma devi farcela! Dobbiamo trovare gli altri,altrimenti moriremo tutti! E poi come lo troviamo l'Amuleto? Da fantasmi? No,grazie! Adesso respira profondamente,stai seduta un paio di minuti e poi ripartiamo-
Chiudo gli occhi e respiro profondamente,come mi ha consigliato la mia amica. Dopo poco sto meglio e decido di alzarmi e continuare.
 
ANGOLO SCRITTRICE
Salve a tutti!
Rieccomi tornata con un nuovo capitolo. Come al solito spero che vi piaccia. Aspetto le vostre recensioni. Spero che ce ne siano.
Vabbè,in ogni caso,ora vi saluto!
Saluti!
Z13
  
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