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Autore: prior_incantatio95    23/07/2013    2 recensioni
Mi chiamo Charlie e vivo a Londra con mia madre e il suo "quasi marito" Paul Higgins, al quale sono molto affezionata. Sro attraversando una fase molto importante, tra un pò arriverà un bambino in casa e non vedo l'ora di poterlo vedere. Sono diversa dalle altre ragazze,perchè non ho mai avuto una cotta per qualcuno, ma ora è tutto diverso, mi sento persa come in un'illusione. Non sono più io...
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tornammo tutti a casa, Harry mi riaccompagnò, ma quei due geni si erano chiusi dentro e perciò non potevo entrare, così andai a dormire da Harry che mi accettò a braccia aperte.
Harry: Oggi non possiamo dormire in camera
Charlie: perchè?
Harry: Louis ha rotto una valvola e perciò ora perde in camera...però abbiamo un comodissimo divano - disse scherzando
Charlie: oh non fa niente l'importante è che possa dormire da qualche parte...
Harry: e che possa stringerti mentre dormi... - disse timidamente - non riesco a dormire senza di te
Charlie: dovrai farne l'abitudine...
Harry: e se non volessi abituarmi all'idea di non poterti avere tra le mie braccia? - mi prese per i fianchi e mi avvicinò al suo corpo caldo e imponente - ti va di accompagnarmi da una parte? Devo andare a Holmes Chapel e mi piacerebbe davvero tanto che tu venga con me
Charlie: oh vai a salutare la mamma!
Harry: vuoi venire con me?
Charlie: da quanto tempo non vedi la tua famiglia?
Harry: è quasi un anno, ma rispondimi
Charlie: sarebbe meglio che tu andassi da solo non credi?
Harry: voglio farti conoscere delle persone importanti per me...
Charlie: ammiro molto questo tuo gesto ma non le vedi da molto, e sarebbe meglio che andassi senza di me...
Harry: mia sorella è curiosa di conoscerti, non vorrai mica deludere le sue aspettative?
Charlie: perchè cerchi sempre di farmi cambiare idea?
Harry: perchè le mie proposte sono allettanti soprattutto se puoi passare del tempo con me!
Charlie: certo, ahahahahah - mi staccai dalla sua presa e andai sul divano per sistemarmi per dormire, ma mi prese nuovamente e mi buttò di peso sul divano e lui si buttò su di me.
Harry: che ne dici di riprendere da dove avevamo lasciato stammattina? - alzò le sopracciglia in un movimento rapido e fece un sorriso malizioso.
Charlie: ehm... - dissi imbarazzata
Harry: dai - mi cominciò a baciare il collo
Charlie: se mi lasci un qualunque segno ti ammazzo!
Harry: troppo tardi - rise e mi mostro un piccolo segno violaceo nell'incavo del collo
Charlie: ma tu non hai mai sonno?
Harry: se ci sei tu no - prese a baciami sulle labbra e con una mano mi teneva la testa vicina alla sua con l'altra stava cominciando ad alzare la mia maglia che subito bloccai prendendolo per mano e intrecciammo le nostre dita e sorrise impercettibilmente a questo gesto. Giocammo un pò sotto le coperte oltre a coccolarci l'un l'altro finchè finalmente non ci addormentammo. Mi svegliai improvvisamente con il volto tutto bagnato a causa di una secchiata di acqua gelida in faccia versata da Louis che rideva come un pazzo. Facemmo tutti insieme colazione dopodichè Harry mi accompagnò a casa e lui tornò dagli altri.
Charlie: mamma perchè vi siete chiusi da dietro?
Mamma: oh veramente noi pensavamo che fossi già tornata
Charlie: non potevi controllare?
Mamma: oh ma che ti importa tanto sei stata con lui
Charlie: perchè sei così...rilassata? - pronunciai l'ultima parola molto lentamente lei cominciò a sorridere - oh mamma ma che schifo! Potresti evitare di dirmi ogni volta quello che fai la notte!
Mamma: tu me lo hai chiesto e io ti ho dato un segnale che hai colto bene - rise ma io non riuscii a fare lo stesso - che avete fatto voi?
Charlie: non lo dico di certo a te
Mamma: hai seguito il mio consiglio? - mi fece l'occhiolino, ma ero troppo imbarazzata per rivelarle i miei progressi, così me ne andai lasciandola da sola a ridere in cucina, andai in camera e mi appoggiai un pò sul letto ma poi contro le mie poche forze mi addormentai e fui svegliata da mamma che mi urlava contro - vieni qui immediatamente! - urlò talmente forte che pensai di essere nei guai, così corsi immediatamente per le scale e la raggiunsi.
Charlie: che c'è?
Paul: devi andare da qualche parte?
Charlie: no dove dovrei andare?
Mamma: sei sicura?
Paul: non hai nessuna gita in programma con un qualunque ragazzo?
Charlie: gli avevo detto di no!
Mamma: per noi puoi andare con lui ma vogliamo essere informati di certe cose
Charlie: cosa volete da me! Devo andare o no? - erano strani quei due, erano arrabbiati o no? Cosa volevano che facessi?
Mamma: vai con lui, noi staremo qui a casa ad aspettarti quando tornerai
Charlie: stai dicendo di volere più tempo da passare in famiglia?
Mamma: una cosa simile, so già che hai capito
Charlie: oh mamma ma che schifo! - dissi con la faccia disgustata mentre Paul guardava senza capire
Mamma: domani mattina viene Harry a prenderti
Charlie: ok...se è tutto vado a trovare Dan
Mamma: non puoi – cominciava ad essere agitata come ogni volta che si toccava il tasto Dan
Charlie: perchè?
Mamma: perchè lui...è ripartito per l'università
Charlie: perdonami ma andrò a controllare di persona
Uscii di casa e andai a casa di Dan che era vuota e non c'era traccia ne sue ne di Jennifer, così tornai a casa e stetti un pò avanti al pc a chattare con Niall e Liam, dopodichè cenai e andai a preparare la valigia per poi andai a dormire. Mi svegliai a causa del rumore della sveglia che avevo programmato alle 6 per prepararmi in tempo e fare tutto ciò che mi ero dimenticata di fare la sera prima, indossai dei pantaloncini neri, un maglioncino beige con una cinta nera sotto il seno e delle ballerine. Erano quasi le 8 ed ero pronta così quando sentii Harry piangere senza far alzare quei due andai a prenderlo e gli diedi il suo biberon, Harry suonò alla porta poco dopo tutto sorridente e andammo sul divano a giocare con il piccolo Harry che non aveva intenzione di riaddormentarsi e aspettammo che mamma e Paul si svegliassero. Dopo circa mezz'ora si svegliarono entrambi e dopo averli finalmente salutati potemmo partire per Holmes Chapel. Ci mettemmo tre ore per arrivare, e quando Harry vide il cartello "Welcome to Holmes Chapel" sorrise a trentadue denti e sembrava un bambino in preda alla felicità quando torna a casa.
Charlie: finalmente a casa - dissi guardandolo in tutta la sua felicità
Harry: SIIIII - disse tutto eccitato per il suo ritorno a casa
Charlie: non ti ho mai visto così felice – ero felice per lui
Harry: oh siamo appena arrivati a casa!
Cominciai ad essere nervosa, avevo paura del pensiero che avrebbero potuto avere le persone vedendomi accanto ad Harry non sapendo della mia esistenza, così cominciai a torturarmi le mani per il nervosismo. Imboccammo il vicolo di casa sua e notammo una miriade di gente avanti ad una casa.
Harry: no non di nuovo! Le fans assediano casa mia ogni volta che torno a casa
Charlie: come lo fanno a sapere?
Harry: è colpa mia...l'ho postato su twitter... - cominciò a ridere
Charlie: sei un idiota – dissi guardandolo male, ma non aveva senso perchè era persino divertito dalla situazione
Harry: avevo anche detto che avrei portato una persona speciale con me
Charlie: imbecille - lo colpii sul braccio - ora come facciamo?
Harry: ti va di farle ingelosire tutte?
Charlie: no.
Harry: serve per presentarti a tutte loro!
Charlie: non credo sia il modo giusto
Harry: ok faremo così
Charlie: tornare a casa ti ha dato alla testa per caso?
Ero già nervosa di mio, ci mancava solo questo e addio buonsenso. Parcheggiò poco lontano da casa sua, ma non si accorsero subito che si trattasse del loro Harry. Avemmo il tempo di scendere dall'auto e prendere le valigie.
Harry: sei nervosa Charlie?
Charlie: si... - guardai in basso, cominciai ad arrossire perchè continuavo a ripensare alla situazione che stavo per affrontare e mi vergognavo a fare tutto quel trambusto solo per entrare in casa.
Harry: conosco una tecnica contro lo stress
Charlie: sarebbe? - lo guardai nei suoi fantastici occhi verde smeraldo e vidi che si stava avvicinando arrossendo anche lui e intanto sorrideva felice. Appoggiò le sue labbra calde e morbide sulle mie che erano tese e impacciate a causa dell'agitazione, quando mi prese per i fianchi stringendo sempre più a lui riuscii a calmarmi quel poco che bastava per affrontare la situazione.
Harry: credo che così possa bastare
Charlie: lo credo anche io - ancora vicina a lui tanto da poter sentire il suo respiro calmo
Mi prese per mano e cominciammo a indirizzarci verso quella casa bianca ricoperta di neve, sembrava una di quelle case descritte nelle fiabe, però questa era reale. Le ragazze che governavano il giardino di casa Styles riconobbero il ragazzo riccioluto che stava camminando proprio in quella direzione ma rimasero sbalordite nel vederlo mano nella mano con una ragazza di cui non avevano sentito parlare fino a quel momento, ma nonostante la presenza di quella ragazza gli corsero incontro e Harry strinse sempre più la presa sulla mano di Charlie per non separarsi da lei. Fans urlanti li circondarono e chiedevano chi fosse quella ragazza al suo fianco e con tutta risposta la baciò avanti a tutti loro senza che lei potesse protestare e diventò subito rossa dall'imbarazzo e continuava a chiedere scusa a tutte quelle ragazze che erano li.
Charlie: scusa - dissi dispiaciuta
x: per quale motivo ti stai scusando con loro?
Charlie: non lo so ma mi sembra giusto chiedere loro scusa
x: se fosse per tutte loro quel bacio sarebbe giusto, nessuna si sarebbe scusata con te se avessi visto il tuo "idolo" baciare la sua ragazza
Harry: GEMMAAAAAAAA! - mollò la mia mano per abbracciare quella ragazza dai lisci capelli scuri, bella, giovane, simpatica e di cui ero immensamente gelosa
Gemma: è lei?
Harry: ti piace?
Gemma: non credi sia troppo per te? - non smettevano di fissasi negli occhi nemmeno per un istante e questo mi infastidiva anche se non lo feci notare
Mi si avvicinò una ragazza dai lunghi capelli rossi con un foglio in mano.
x: potresti farlo firmare da Harry?
Charlie: certo...ma perchè non glielo chiedi tu? Potresti avere anche la possibilità di abbracciarlo se ti va
x: ma tu sei la sua ragazza perciò hai più possibilità di farti firmare dei fogli per noi, piuttosto che essere noi stesse a chiedergli un autografo
Charlie: non è proprio così, a volte da più importanza a voi che a me, ed è giusto così - si avvicinò un'altra ragazza con l'aria arrogante
x: sappiamo che siamo noi le più importanti, senza di noi non sarebbero dove sono ora. Voi fidanzate che fate oltre a sbaciucchiarli per tutto il tempo?
Charlie: pensi davvero che il ruolo di fidanzata sia solo quello di sbaciucchiarsi?
x: e in cosa consiste allora?
Charlie: hai un ragazzo?
x: no - disse beffarda
Charlie: si vede - dissi sottovoce e sentii che Harry che parlava con quella Gemma rise per quello che avevo detto, perchè quando mi girai verso di lui stava ancora ridendo e Gemma mi fissava, così tornai a quella strana tipa.
x: aspetto che una di voi si allontani per poter intervenire - la guardai stranita, era davvero convinta di quello che diceva, ed era davvero ridicolo.
Charlie: mmmmh...mi stai dicendo che se in questo momento mollassi Harry tu saresti la prima con cui lui andrebbe a parlare così che tu nel momento di debolezza possa farlo innamorare di te?
x: perchè dovrebbe soffrire se lo molli? E poi... - non la feci terminare
Charlie: allora se non è così puoi spiegarmi come potresti farlo innamorare di te?
x: tu come ci sei riuscita? Gliel' hai data subito scommetto, sembri proprio una di quelle... - stavo per risponderla, ma risponderla davvero male, mi ero stancata di essere sempre assoggiettata a una puttanella.
Harry: ok ora basta! - mi prese di peso e mi portò dentro senza che potessi mandarla a quel paese - non c'è bisogno che tu risponda a quelle tipe - ero diventata rossa per il nervosismo - lei é Gemma mia sorella - oh era sua sorella, meglio così.
Charlie: scusa ma...piacere Charlie - dissi porgendole la mano
Gemma: smettila di scusarti con tutti, sono Gemma. Harry mi aveva parlato di te ma non mi aveva detto che fossi così bella, e che avessi un bel temperamento - cominciò a ridere. Si sentì la voce di una donna proveniente dalla cucina.
x: chi è? Gemma con chi sei?
Gemma: vai da mamma, lei non sa che saresti venuto - sussurrò, per poi urlare alla madre - CON DELLA GENTE! - fermò Harry perchè ebbe un'idea migliore. - Harry fermo! Se ora entri da solo non si accorgerà di Charlie e penserà che lei sia una mia amica, perciò ora andiamo prima noi e dopo ti faremo segno quando potrai entrare. Oh non dirgli che Charlie è la tua ragazza, vedi se se ne accorge da sola. Ero agitata e avevo molto freddo, le mie mani erano ghiacciate anche se le stavo torturando da molto tempo, avevo i brividi che mi percorrevano per tutto il corpo.
Gemma: Charlie vieni con me - la seguii in cucina dove trovai una donna molto giovane alle perse con il cibo - ciao mamma lei è Charlie
x: ehi Charlie scusa per il disordine, ma ho avuto un pò da fare oggi
Charlie: non si preoccupi signora – dissi sorridente anche se lei era di spalle e non poteva vedermi
x: oh niente signora! Chiamami Anne!
Charlie: ok Anne - dissi timidamente, aveva dei lunghi capelli scuri mossi e solo quando si girò per prendere dei pomodori mi accorsi dei suoi fantastici occhi verdi che mi fissarono.
Anne: wow Charlie...sei davvero bella
Charlie: grazie, anche lei è una bella donna
Anne: immagino la fila di ragazzi che ti corrono dietro – cominciò a ridere e potei riconoscere una risata che mi era diventata ormai fin troppo familiare.
Charlie: fortunatamente ho trovato una persona che voglia stare con me, e poi non c'è una fila così lunga - ero arrossita, me ne accorsi per il calore che sentivo avvampare sulle mie guance.
Anne: peccato, saresti bene con una persona che conosco
Gemma: e chi sarebbe mamma? - disse prendendo una mela e dandole un bacio sulla guancia mentre io mi sedevo su uno sgabello
Anne: se solo Harry non fosse così impegnato con la musica - sorrisi a quelle parole, se solo lei sapesse, ma dovevamo stare alle simpatiche condizioni di Gemma, che fece segno ad Harry di entrare. Harry entrò in cucina e mi abbracciò da dietro e mi diede un bacio sulla guancia mentre Gemma lo guardava male e gli faceva segno di spostarsi ma sciolse solo l' abbarccio rimanendo dietro di me.
Harry: chi ti dice che sia così tanto impegnato?
Anne si girò con le lacrime agli occhi e andò ad abbracciare il figlio che la strinse forte a se. Guardai quella fantastica scena e avevo tanta voglia di piangere dalla felicità ma mi trattenni. Il loro abbraccio durò molto tempo, fu un abbraccio muto ma che esprimeva molte cose nello stesso momento.
Anne: quando sei arrivato? - domandò tra i suoi singhiozzi soffocati
Harry: proprio ora – continuava ad accarezzarle la schiena
Anne: oh Harry lei è Charlie un'amica di Gemma
Harry: piecere Harry -disse ridendo
Charlie: Charlie, ma tu non sei quello dei...
Harry: si proprio io - di mise accanto a me - da quanto conosci mia sorella?
Anne: Harry non ci provare è già fidanzata!
Harry: oh mi dispiace, sei molto carina, beato lui che può tenerti tra le sue braccia - Gemma gli buttò la mela in testa - mamma Gemma mi ha buttato una mela contro – disse felice strofinandosi la testa dove era stato colpito
Anne: brava Gemma ma non lanciargli contro il cibo. Oh Charlie...dicevamo, come si chiama il tuo fidanzato? - Non stava più cucinando ma guardava attentamente verso di me
Charlie: credo che lei lo conosca...si chiama...Harold
Anne: proprio come il mio Harry, certo che formate una bella coppia insieme, peccato che non si possa fare - Harry rise e mi prese per mano sotto il bancone che nascondeva tutto. Quel semplice gesto bastò a rassicurarmi.
Charlie: ha bisogno di una mano per preparare la cena?
Anne: oh grazie, sei gentile
Gemma: mamma Charlie può rimanere a dormire qui per qualche giorno visto che i suoi non ci sono e non le hanno lasciato delle chiavi di riserva per entrare in casa?
Anne: per me va bene ma se vuoi puoi passare anche del tempo con Harry
Harry: non preoccuparti di questo stiamo tutti i giorni insie... - vide lo sguardo della sorella - stavo scherzando Charlie
Charlie: grazie ma i miei chiameranno tutte le sere per sapere se sono davvero qui o se sono con lui...mamma ha paura che possa accadere qualcosa
Anne: anche io sarei preoccupata se mia figlia fosse ancora...bhè...si hai capito...e passerebbe notti intere con il suo fidanzato
Gemma: grazie per essere preoccupata per me – annunciò sarcastica
Anne: ma so che non lo sei più da molto, per non parlare di quel tizio seduto accanto a te, Charlie
Harry: c'è proprio bisogno di aprire questo discorso ora?
Anne: no no. Mica ti vedi ancora con Caroline Flack?
Harry: no a dire la verità sto frequentando una ragazza
Anne: quanti anni ha stavolta? - cominciai a ridere fragorosamente
Charlie: scusa non volevo – ma ridevo ancora
Harry: quanti anni ha il tuo ragazzo Charlie? - il suoi occhi mi scrutavano come ormai facevano abitualmente
Charlie: 18, la ragazza che stai frequentando?
Harry: tu quanti anni hai?
Charlie: 17 lei?
Harry: anche lei ne ha 17
Anne: com'è?
Harry: bella, potrei descrivertela come se la stessi osservando in questo momento - mi fissò con i suoi fantastici occhi verdi -comincio col dirti che anche se è un anno più piccola di me è come se fosse lei quella più grande tra i due, non è ne troppo alta ne troppo bassa, è magra ma con tutte le curve al posto giusto, ha 4 tatuaggi sparsi per il suo fantastico corpo, ha delle bellissime gambe, ogni volta che la prendo per mano riesce a trasmettermi la sua voglia di vivere, la sua solarità sempre accesa, la sua fiducia nei mie confronti, penso che si senta al sicuro con me, e spero sia così - guardò la madre che lo guardava ammirata per poi tornare a fissarmi negli occhi - le sue labbra sono calde e sempre di un rosso acceso, i suoi occhi sono fantastici, puoi perderti in tutte le sfumature di grigio, somigliano tanto al ghiaccio, ma non sai quanto possano riscaldarti nei momenti di bisogno, i suoi capelli profumano di mela e sono lunghi e mossi tanto da poter essere paragonati ai rami che si riempiono di fiori in primavera, e per finire...credo prorpio che mi sia innamorato di lei.
Anne: lo credo anche io - avevo una voglia matta di baciarlo in quel preciso momento ma riuscii a trattenere i miei impulsi e mi limitai a sorridergli
Charlie: deve essere davvero una bella ragazza
Harry: tu non immagini quanto!
Anne: sembra quasi che tu abbia descritto Charlie – cominciò a ridere
Harry: no no
Charlie: certo non posso mica essere io – risposi istintivamente ma essendo continuamente ansiosa.
Anne: lo so ragazzi non c'è bisogno che vi giustifichiate


Salve ragazze :D

sono tornata dalle vacanze e sono triste...voi come state?
Il capitolo lo avevo scritto prima di partire ma non lo avevo postato, e solo ora ho avuto tempo per mostrarvelo ;D

  
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