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Autore: stardream    23/07/2013    9 recensioni
È il compleanno di Sasuke, ma il ragazzo è più scontroso del solito a causa dell'indifferenza che il suo compagno di team gli riserva da quando ha finalmente fatto ritorno a Konoha.
A volte un regalo non serve quando la felicità è ad un passo da te.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sai, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie, Contesto generale/vago
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My gift is you.
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Quel giorno Sasuke si era svegliato di cattivo umore; era sempre più scontroso del solito ogni volta che cadeva il 23 Luglio, ed avrebbe volentieri fatto a meno di incontrare chiunque, almeno per evitare di ammazzare qualcuno e poi finire i suoi giorni rinchiuso in qualche cella ammuffita. Aveva avuto fin troppa fortuna nel non esserci stato sbattuto subito dopo la guerra, con l'accusa di tradimento, e non aveva alcun desiderio di sfidare la sorte un'altra volta.

Purtroppo, escludendo il precedente caso, che poteva essere attribuito in gran parte all'opera di persuasione di quell'idiota biondo che si ritrovava come compagno di team, non aveva mai avuto molta fortuna e si era ritrovato per strada all'alba, diretto al campo di addestramento per un allenamento speciale che Kakashi aveva tirato fuori all'improvviso... proprio quel giorno, dannazione.

 

Giunto a destinazione, trovò Sakura e Naruto seduti sotto un albero a ridere, sicuramente a causa di qualche stupida battutina di quell'Usuratonkachi, mentre Sai era compostamente seduto poco distante con un rotolo tra le mani; come al solito Kakashi sarebbe arrivato in ritardo.

“Gli anni passano ma alcune cose non cambiano mai” rifletté tra se e se il ragazzo moro, mentre svogliatamente si avvicinava ai suoi compagni di team.

In fondo, se neanche la distanza ed il tempo erano riusciti a scalfire i suoi sentimenti per quel biondino, qualcosa doveva pur voler dire, pensò osservando il giovane uomo che aveva preso il posto del nanerottolo biondo.
Naruto era cambiato molto in quegli anni; si era irrobustito ed era diventato più alto, ma conservava ancora quell'aria innocente e l'atteggiamento da bambino che lo avevano sempre attratto.
Ma ora era diverso, era scostante e freddo, almeno nei suoi riguardi, e questo lo irritava come nient'altro era riuscito a fare.


Non appena Sakura lo vide, si alzò velocemente in piedi e, con un enorme sorriso dipinto sul volto si avvicinò al giovane Uchiha.
«Sasuke-kun, buon giorno.» disse allegra afferrandogli un braccio e trascinandolo lontano dall'altro ragazzo che li stava osservando con aria corrucciata. Quando Sasuke si voltò verso di lui e ne incrociò lo sguardo, l'altro voltò semplicemente il capo dalla parte opposta senza degnare più di uno sguardo né lui né la ragazza al suo fianco.
«Ehm... questo è per te Sasuke-kun. Buon compleanno» disse Sakura ormai rossa in volto, mettendogli in mano un piccolo pacchetto rettangolare.
«È un rotolo sulle arti illusorie; non sai quanta fatica ho fatto per trovarlo.» asserì lei azzardandosi a sollevare lo sguardo in attesa di una risposta.
«Grazie.» rispose soltanto, ricordandosi di sua madre e di quanto fosse intransigente sul fatto di ringraziare sempre, anche se si riceve qualcosa di non gradito.
«Mi chiedevo, Sasuke-kun... che ne diresti di passare la giornata insieme, magari potremmo...» Il moro quasi digrignò i denti nel vedere la scenetta che si svolgeva a pochi metri di distanza... Sai si era avvicinato a Naruto e stava sorridendo, con la mano poggiata sulla coscia di quest'ultimo, mentre gli mostrava qualcosa su quel suo dannato rotolo... ed il biondo, l'idiota, non faceva nulla per allontanarlo.
«Ho da fare.» rispose atono, mentendo palesemente per evitare inutili piagnistei derivanti da un deciso e secco “No”, ed impaziente di interrompere quei due che si stavano divertendo un po' troppo.
Sembrava quasi che la ragazza stesse per replicare ma venne interrotta dall'arrivo tempestivo di Kakashi.

«Buongiorno ragazzi, mi dispiace ma per oggi c'è un cambio di programma; Sakura, l'Hokage ha bisogno di te all'ospedale, a quanto pare i due gruppi che erano in missione sono rientrati con dei feriti.» disse l'uomo sbrigativo in direzione della giovane kunoichi. Sakura annuì brevemente e diede un ultima occhiata ai suoi compagni prima di sospirare silenziosamente e dirigersi in ospedale.
«Voi due, invece, potrete restare ad allenarvi qui; io e Sai andremo a recuperare alcuni rotoli nei pressi delle cascate» concluse l'uomo con aria soddisfatta. «Ah, Sasuke... buon compleanno»
«Nhh, grazie...» borbottò il moro con ben poco entusiasmo.
Almeno avrebbe avuto modo di parlare con Naruto; da quando era tornato al villaggio sembrava quasi che facesse di tutto per evitarlo... e ciò gli dava immensamente fastidio. Se aveva qualcosa da dirgli, che lo facesse e basta.

 

Quando rimasero soli, Sasuke si voltò verso l'altro ragazzo che faceva di tutto per evitare il suo sguardo. Il biondo si voltò verso di lui improvvisamente, mostrandogli un sorrisetto spavaldo ma palesemente falso.
«Allora, iniziamo?» chiese allegro, prendendo posizione di attacco.
Sasuke non ebbe neanche il tempo di formulare una frase che già stavano combattendo. Era una lotta semplice, senza armi né tecniche particolari; un semplice corpo a corpo, proprio come un tempo.
Dopo aver parato l'ennesimo colpo sferrato con poca convinzione, Sasuke colpì con forza il compagno, mandandolo a sbattere contro un albero, e gli si avventò addosso, afferrandolo per il collo e tenendolo schiacciato alla corteccia.
«Si può sapere cosa ti prende?» chiese in un sibilo, ormai stufo del comportamento dell'altro.
«L-lasciami... dannazione, fa... male»
Sasuke allentò la presa sul collo, per poi afferrargli i polsi e tenerli ben stretti. «Rispondimi, dannazione. Perchè non fai altro che evitarmi?» chiese furioso, fissandolo dritto negli occhi.
L'altro voltò il capo per evitare il suo sguardo e questo fu troppo per la pazienza già scarsa dell'Uchiha. «Se non volevi che tornassi, potevi benissimo smettere di seguirmi anni fa.» disse con astio, per mascherare la delusione che in fondo provava.

“Se non mi volevi, perché hai fatto tanto per riportarmi a casa?”

«Sasuke, io...»
«E da quando mi chiami Sasuke? Ti comporti in questo modo strano da quando sono tornato.» urlò, ora più furioso di prima... perchè non poteva tornare semplicemente tutto come prima; si sarebbe accontentato di una semplice amicizia, se proprio non poteva esserci altro; gli sarebbe bastata anche la rivalità che avevano condiviso nei primi tempi, quando ancora non lo conosceva, quando non aveva ancora scorto in lui quei mille piccoli dettagli che facevano di Naruto un essere unico e speciale.
«Mi dispiace... io non volevo. Però non ce la faccio a trattarti come prima.»
«Perchè?» chiese il moro, ormai stanco di quella stupida discussione e ancora di più di quell'orribile giornata.
«Non posso dirtelo.»
«PERCHÉ?»
«NON VOGLIO FARMI ODIARE DA TE!» urlò Naruto guardandolo finalmente negli occhi. E fu allora che Sasuke riuscì a scorgere la sofferenza in quelle iridi azzurre, il dolore che quelle parole causavano alla stessa persona che le aveva pronunciate. Un piccolo tremore, un sobbalzo, il petto che vibrava, le lacrime. Naruto stava piangendo... ed era colpa sua.

La rabbia che provava fino ad un istante prima lo lasciò improvvisamente, così com'era comparsa.
«Dimmi il perchè.» mormorò appena, ormai a pochi passi dall'altro, una mano poggiata alla corteccia, a pochi centimetri dal volto di Naruto.
«Prima prometti che non mi odierai.» disse il biondo abbassando nuovamente lo sguardo.
«Va bene...»
Le guance di Naruto si tinsero di un delizioso color pesca mentre, continuando a tenere lo sguardo basso, sussurrava un flebile «Mi piaci...»
Il cuore di Sasuke perse un battito a quell'inaspettata quanto voluta confessione. L'aveva desiderato da quanto, mesi? Anni? Ed ora era lì, a pochi centimetri, ed aveva appena detto che poteva averlo, che era suo.

Sorrise, Sasuke, pensando che forse quel giorno non era proprio da buttare
«E cosa ti faceva pensare che avrei potuto odiarti?» chiese dolce, portando la mano libera a carezzare la guancia di quell'idiota che lo aveva volutamente evitato, tacendogli forse la cosa più bella che gli fosse mai successa.
«Secondo te per quale motivo... anzi, per chi sarei tornato?» riprese, sollevandogli il volto per osservare finalmente da vicino quegli occhi che aveva sognato così tante volte in quegli anni, quegli occhi che lo avevano salvato dal cadere sempre più nell'oscurità.
In un attimo Naruto si scostò dall'albero al quale si era poggiato ed avvolse le braccia attorno al torace del moro, poggiando la testa nell'incavo della sua spalla e singhiozzando un po'.
«Tu non sai... non sai quanto mi sei mancato; io... io ti amo così tanto...» sussurrò tra i singhiozzi, il fiato caldo che s'infrangeva sulla pelle chiara del collo di Sasuke.
«Credimi, lo so...» mormorò stringendo le sue braccia attorno a quel corpo caldo e tremante e posando un tenero bacio sulla fronte del più piccolo «Lo so.»
Poi Naruto sollevò il volto e finalmente le loro labbra si incontrarono. Fu un semplice bacio a stampo, ma carico di così tanti sentimenti che entrambi sospirarono quando il contatto finì.
«E comunque... ti amo anch'io»
Naruto gli si strinse contro ancora di più, donandogli quel calore e quell'amore che per tanto tempo gli erano stati negati.

 

Era il giorno del suo compleanno, aveva appena ricevuto il regalo più bello che avesse mai desiderato... non poteva chiedere di più.

«Buon compleanno Sasuke-Teme»

E in fondo quel regalo sarebbe stato sufficiente per una vita intera.

 

 

 

 

***
Buon compleanno Sasukeeeeeee...
Beh, se non si capisce questa storia è dedicata a quel Teme scontroso e antipatico ma con il cuore di panna.
Detto ciò vi saluto; alla prossima.
Facciamo tutti in coro gli auguri al piccolo Sas'ke...

 

  
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