* * * * *

Capitolo sette: 23 luglio, buon compleanno!
 

«È tutto pronto?».
«Sì, manca solo il festeggiato».
«L’otouto non c’è ancora?».
«Beh, suppongo che arriverà a breve».
«Perché non chiedete a Naruto dov’è? Magari lui lo sa meglio di noi comuni amici!».
«Ohe, Sakura-chan, perché ti rivolgi a me con quel tono?».
Itachi Uchiha, appostato dietro la tenda, fece cenno a tutti di tacere. «Eccolo!».
In qualche secondo gli invitati erano nascosti, pronti a spuntare fuori armati di palloncini, coriandoli e trombette.
 
Chissà, magari questa è la volta buona e l’otouto schiatta.
 
Il maggiore degli Uchiha si nascose accanto a Naruto, rivolgendogli un’occhiata complice.
L’altro aggrottò la fronte. «Perché mi guardi così?».
«Perché sei la mia adorata cognatina!».
Il biondo quasi non stramazzò al suolo. «C-c-ch- ..t-t-tu».
«Sì, lo so. Conosco il mio fratellino, l’ho cresciuto io».
«M-m-ma..».
Itachi ghignò. «Adesso sta’ zitto».
Un sospiro collettivo trattenuto al rumore della chiave nella serratura.
Sasuke spalancò la porta quasi di fretta, richiudendosela alle spalle con doppia mandata e prendendosi un secondo per respirare. «Maledetti stalker!», borbottò tra sé, ignaro di ciò che stava per accadere alle sue spalle.
Tum tum tum.
«Sasuke-kun, apri la porta!»
 
No, non ce la posso fare.
 
«Sparite, entrambi! È possibile che io non riesca a liberarmi di voi impiastri?».
Il piccolo Uchiha sbuffò, passandosi una mano sulla fronte per asciugarsi il sudore. Correre per metri nel tentativo di seminare Orochimaru e Karin con quelle temperature non era proprio il massimo.
«Ma Sasuke-kun, ho un regalo per te!».
«Sparisci, piattola rossa. Il mio regalo è meglio!».
 
Adesso li ammazzo.
 
Sakura, nel silenzio generale, schioccò la lingua.
 
Ascolta il consiglio di quello che sembra essere un uomo, “piattola rossa”. A Sasuke non interessa ciò che tu hai da offrirgli..
 
Sospirò.
Sasuke si voltò di scatto.
C’era qualcosa di strano in casa sua. Una specie di silenzio trattenuto a stento. Aggrottò la fronte.
«Niisan?».
Nessuna risposta.
Eppure Itachi era l’unico ad avere le chiavi di casa sua.
Si morse l’interno della guancia, provando ancora. «Dobe?».
Niente.
Incrociò le braccia al petto.
Ma, quando finalmente si decise ad accendere la luce, gli schiamazzi quasi non gli fecero venire un colpo.
«Buon compleanno Sasuke!».
 
Che.. cosa?
 
Si ritrovò sommerso da abbracci e voci che faceva fatica a distinguere, mentre quell’ammasso di gente non gli permetteva di respirare.
Il braccio di Naruto lo afferrò, trascinandolo fuori dal cumulo e attraendolo a sé in un abbraccio.
«Dobe..».
“Potrebbero vederci”, pensava di voler dire. In effetti, quell’abbraccio era molto più intimo di quello che si sarebbero scambiati due normali amici. Ma le sue labbra formarono un’altra parola, totalmente diversa. «Grazie».
L’Uzumaki sorrise entusiasta. «Non è tutto merito mio! Itachi ha avuto un ruolo importante in tutto questo. E anche Sakura-chan..», fece una pausa, aggrottando la fronte. «anche se adesso a stento mi rivolge la parola».
Sasuke distolse lo sguardo, schiarendosi la voce. «Beh, quello potrebbe essere colpa mia..».
Naruto alzò un sopracciglio. «Che intendi?».
L’abbraccio di Itachi ad entrambi li costrinse a sciogliere la presa delle mani di cui, stranamente, sembrava non essersi accorto nessuno. «Buon compleanno, otouto!», gongolò il maggiore degli Uchiha, dando un buffetto sulla fronte del più piccolo. «Stavolta te l’ho fatta!».
Questo distolse lo sguardo, imbronciandosi e mormorando un “grazie” strozzato.
Era da quando aveva sette anni che Itachi provava ad organizzargli una festa a sorpresa, ma non ci era mai riuscito perché Sasuke gli stava sempre attaccato. Con l’aiuto di Naruto e Sakura, però..
Si lasciò andare ad un fulmineo sorriso, che però al fratello non sfuggì.
«Allora, voi due piccioncini», mormorò, e stavolta fu Sasuke a rischiare di rimanerci secco. «Perché non vi unite agli altri? Otouto, sono tutti qui per te!».
Sasuke roteò gli occhi, fingendosi scocciato anche se, nel profondo, era felice di tutte quelle attenzioni.
«Va bene», acconsentì. «Ma prima c’è una cosa che devo fare».
Cercò Sakura tra la folla, seduta da sola sul divano con un’espressione imbronciata.
«Mi dispiace».
La ragazza sollevò il volto, quasi incredula. «Sasuke?».
Lui le afferrò la mano, guardandola con la cosa più simile al dispiacere che possedesse. «Sono stato cattivo confessandoti di me e Naruto così alla leggera. Ma voglio rimediare».
Il cuore della ragazza si fermò per qualche attimo.
 
Sasuke.. vuole rimediare? Ha intenzione di lasciare Baka-Naruto per me? Oh, sono così emozionata!
 
L’Uchiha sorrise e lei, senza neanche accorgersene, arricciò le labbra in attesa di un bacio. Quando questo non arrivò, aggrottò la fronte e seguì lo sguardo del ragazzo.
Stava indicando un giovane di spalle che parlava con l’Uzumaki. «Ti voglio presentare una persona».
 
Oh.
…
Maledizione.
 
La scortò fino a lui , poi picchiettò sulla sua spalla. «Sakura, questo è Sai. Sai, lei è..».
Ma non sarebbero servite altre parole: si erano guardati solo una volta, per mezzo secondo, e già si erano persi l’una negli occhi dell’altro.
 
-          Ha una così bella fronte..
 
Assomiglia così tanto a Sasuke-kun.. e sembra anche più solare e disponibile..
 
Naruto alzò un sopracciglio, chiedendo spiegazioni, ma lui gli fece cenno di lasciar perdere.
«Sasuke-kun, buon compleanno!», esclamò Kakashi, infilandosi una patatina dentro la maschera.
Sia Sasuke che Naruto, non appena lo videro avvertirono nascere istinti omicidi.
«Tu».
Lui rimase immobile – intimorito dai loro sguardi furiosi, ma immobile – domandandosi cos’avesse combinato stavolta. «Sì?».
 
Hai messo a repentaglio la mia vita amorosa.
 
-          Hai quasi fatto scoprire la sorpresa!
 
I due si guardarono in faccia, poi sospirarono e ridacchiarono. «Goditi la festa!».
Anche Kakashi sembrò sospirare.
 
Per stavolta sono salvo. Oh mammina, che paura ho avuto..
 
«Otouto, c’è qualcuno che bussa insistentemente».
Il minore degli Uchiha sgranò gli occhi. «No. Non aprire. Non aprire per nessuna ragione al mondo».
Itachi alzò un sopracciglio. «Ma..».
«Niente ma», sussurrò l’altro in preda al panico, afferrandolo dalle spalle e guardandolo dritto negli occhi. «Niente ma. Potresti perdere un fratello a causa loro».
«Oh, bene allora! Corro a farli entrare!».
E il niisan si dileguò in un batter d’occhio.
 
Parenti serpenti!
 
Il resto della festa passò velocemente, e tra una risata e una minaccia di morte arrivarono al taglio della torta.
«Ricordati di esprimere un desiderio!», disse Ino, mentre Choji pregustava il momento in cui avrebbe accolto quel succulento dolce tra le sue fauci.
«Lo so che i dolci non ti piacciono», disse Naruto all’orecchio del compagno. «Ma è una tradizione. Devi soffiare le candeline».
L’altro fece una smorfia. «Va bene, ma..», abbassò lo sguardo, allontanandosi da lui per avvicinarsi al dolce incriminato che, nonostante avesse un aspetto delizioso, non avrebbe assaggiato per nulla al mondo. «Ricordati che tutto ciò che desidero sei tu».
L’Uzumaki rimase impalato, con le braccia inermi lungo i fianchi. Non credeva a ciò che aveva sentito.
 
Sasuke che.. ha detto.. lui ha davvero..
 
«Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Sasuke-kun, tanti auguri a te!».
Tutti iniziarono ad applaudire, aspettando che il piccolo Uchiha si decidesse a soffiare le candeline.
 
Un desiderio, uhm? Un desiderio.
Beh, vorrei che..
 
«Aspettate! Aspetta».
Naruto, che era rimasto indietro, si fece spazio tra la folla fino a raggiungere Sasuke.
Tutti rimasero in silenzio, incuriositi. Eccetto Itachi che, appoggiato allo stipite della porta, sorrideva felice.
«C’è una cosa che.. voglio dire». Abbassò la testa, ancora incerto.
 
Probabilmente Sasuke mi prenderà a calci dopo questo, ma..
 
Il piccolo Uchiha lo guardò, incuriosito come gli altri.
Si schiarì la voce. «Io e Sasuke ci conosciamo praticamente da una vita. Prima ci odiavamo, eravamo.. rivali. La verità è che ho sempre desiderato essere come lui ed ottenere la sua stima. Non l’ho mai sul serio odiato, neanche per un secondo».
Le labbra di Sasuke si erano schiuse, ma il biondino si sforzò di andare avanti. «Poi abbiamo trovato un punto d’incontro. Abbiamo iniziato a capirci e lentamente..».
Deglutì, pensando che a breve gli sarebbe venuto un attacco di cuore.
«.. e lentamente mi sono innamorato di te, Sasuke Uchiha. E ancora oggi ti amo come se fosse il primo giorno».
Nella stanza calò il silenzio. Tutti quanti si lanciavano occhiate confuse, stupite – ma non troppo.
Sasuke era rimasto immobile, come se fosse stato congelato sul posto, e Naruto per un secondo ebbe paura di aver combinato un gran casino.
Poi l’Uchiha gli afferrò la mano. «Lo sai che non sono un tipo romantico», iniziò, sforzandosi di non arrossire sotto tutti quegli sguardi puntati addosso. «Ma sai anche che ti amo. Che sei la mia anima gemella. Lo sei sempre stata, solo tu..».
La prima ad applaudire fu Sakura.
Poi Sai.
Poi Kakashi.
Poi Ino, Shikamaru, Hinata, Kiba, Neji – che Sasuke ricordò non avere sette anni – Rock Lee, Ten Ten, Choji, Shino e tutti gli altri.
E nella stanza esplose un coro di “Bravi”, “Meravigliosi”, e “Bacio!”.
Gli occhi di Naruto scintillavano dalla felicità e non si fece sfuggire l’occasione. Afferrò Sasuke tra le braccia e, tra le urla generali, catturò le sue labbra in un dolce tocco.
«Buon compleanno, amore».
Sasuke si lasciò andare ad un sorriso di quelli rari, poi lo attirò nuovamente a sé.
 
“Vorrei che io e Naruto potessimo stare insieme alla luce del sole”, era stato il suo desiderio.
 
Nello stesso momento, all’esterno.
 
Karin era seduta sui gradini, la testa tra le ginocchia e la classica nuvola solitaria che pioveva solo sulla sua testa.
Orochimaru, quasi spiaccicato contro il vetro per spiare all’interno, ridacchiava felice.
«Oh, lo sentivo che Sasuke-kun era gay!».
«Sta’ zitto, vecchio pervertito», ringhiò la ragazza, avvertendo l’insano impulso di cominciare a dare testate contro il muro.
«Oh, non disperare racchia. C’è sempre Suigetsu, per te».
Karin non rispose, limitandosi a serrare la mascella.
 
Potrei prenderlo a calci solo per sfogarmi.
Razza d’idiota!
Però.. che bel culo!

 

Fine.
 

Ed eccoci alla fine di questa breve avventura!
Spero che la lettura sia stata di vostro gradimento e che continuerete a seguirmi con le altre storie.
I miei ringraziamenti vanno a: Hikari93, ryanforever, albalau, KaylinaRedvoice, ame tsuki e a tutti coloro che hanno apprezzato o mi hanno semplicemente dedicato qualche minuto del loro tempo.
Grazie per i complimenti e per tutto il resto, non hanno fatto che motivarmi ancora di più!
Che altro dire? Magari aggiungerò qualche extra su Sasuke e Naruto e.. BUON COMPLEANNO, MIO PICCOLO PAPEROTTO ADORATO!
Alla prossima!

- Mery chan <3

P.S. Se ci sono fan della coppia, probabilmente sul tardi pubblicherò una Sasuke/Orochimaru.. molto seria, a differenza di questa.
Bene, avviso finito! u.u