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Autore: ILoveItBaby    23/07/2013    1 recensioni
Quando gli angeli si chetano
Quando il ciel si rabbuia
Quando il sussurro del vento svanisce
Quando la terra smette di tremare
Quando tutto tace e c'è solo il silenzio di chi attende
è il momento di correre.
********************
Dal Capitolo 1:
"Era evidente che gli dolesse, ma il ragazzo smise di massaggiarle e fece segno di no, poi perfido disse “Non è che ti sei innamorata di me e tentavi di stare un po' sola con il sottoscritto. Mi spiace ma dovrai metterti in fila, anche se...per te potrei anche fare un'eccezione!”. Greys lo fisso con il suo sguardo da Bestia Incarognita®."
[...]
"Una lieve brezza le mosse i capelli rossi e lei rabbrividì. Draco le passò il braccio intorno alle spalle e la strinse per scaldarla, con grande stupore di Greys. Non si sarebbe mai aspettata di vedere quel ragazzo così romantico, o semplicemente gentile. Gli tolse la mano e si raddrizzò. Infatti, era troppo dolce, e sinceramente non ci credeva, stava tentando di farla diventare uno dei suoi trofei."
********************
Bhe............spero con tutto il cuore che vi piaccia!!!!
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Severus Piton, Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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Capitolo 2
 
 
 
 
 
 

 
«I mali che non si avvertono sono i più pericolosi»
Erasmo da Rotterdam
 
 
Il sole si alzò pallido, illuminando flebilmente i grossi letti a baldacchino degli studenti sulle torri. I sotterranei si scaldarono leggermente e anche in quel buio luogo si accorsero del mattino.
 
Un teporino pervase Greys sotto le coperte, facendola fremere nel letto. Assonnata si alzò e si mise le morbide ciabatte nere; le altre sue compagne di stanza si svegliarono con lei, stiracchiandosi tutte insieme.
Prima di vedersi sottrarre il gabinetto e doversi presentare, incorrendo in domande su domande, si fiondò in bagno per togliersi i vestiti che aveva ancora indosso dalla sera prima. Certo, prima o poi avrebbe fatto la loro conoscenza, ma ora aveva altri pensieri che farsi nuove amicizie.
Sotto il caldo getto dell'acqua della doccia, le idee le si schiarirono, soprattutto, gli eventi della sera prima si fecero nitidi, anche se ciò che era accaduto dentro di sé continuava a non comprenderlo, o perlomeno, non aveva alcuna intenzione di comprenderlo o capirne la natura.
Ok, era pronta per cominciare a farsi nuove amiche.
Quando tornò in camera, le giovani furono molto interessate alla nuova arrivata, facendole mille domande e raccontandole pettegolezzi su pettegolezzi, a cui Greys non importava nulla, e da cui Greys tentò di liberarsi invano.
Passò diverso tempo, e alla fine furono in ritardo per la colazione, non più così gustosa come ricordava –anche se le sue impressioni risalivano a secoli fa, quindi non molto attendibili. La sala era scarna e triste e il cibo non troppo saporito, alcune brioche erano evidentemente vecchie.
Greys e le altre passarono veloci nei corridoi; aleggiava un'aria cupa e ben pochi ragazzi vagavano ancora tra le aule spensierati, solo Serpeverdi, o meglio, solo Mangiamorte affermati o quasi. Durante la strada che percorsero allegramente, tutti tranne Greys molto irritata dalle loro stupidaggini, incontrarono diverse pattuglie di Mangiamorte incarogniti, desiderosi solo di torturare con ogni mezzo qualche ragazzino.
Il silenzio tombale era rappresentato al meglio in quei corridoi gelidi.
Le giovani vollero fermarsi in bagno per rifarsi il trucco così Greys, con grande gioia, riuscì ad accampare una scusa e a sfuggire al loro soffocante blaterare. In futuro avrebbe dovuto impegnarsi di più a inserirsi, se voleva essere una-delle-tante e non quella-strana-che-sta-sempre-in-disparte.
 
Si diresse verso l'aula della prima ora, non avendo alcuna intenzione di arrivare in ritardo anche allora. Si ritrovò in un corridoio deserto con un anticipo di dieci minuti abbondanti, così raccolse i pesanti libri e si sedette su una delle tante panche in pietra lungo i corridoi dell'enorme scuola.
Iniziarono ad affluire i primi ragazzi diretti in tutta la scuola, procedendo in una silenziosa processione di corpi senza vita. I più terrorizzati erano i ragazzi del primo anno, tormentati dai nuovi malefici insegnanti, i fratelli Carrow, da Gazza, tremendamente esaltato, e dai tanti ragazzi di Serpeverde tutti impettiti e con fare superiore.
Ad un certo punto Greys notò un po' di trambusto non molto lontano da lei: un omone con una faccia da cane aveva alzato per la collottola dell'uniforme un povero bimbo di prima di Tassorosso.
Il poverino, terrorizzato, si era immobilizzato tremante come una foglia, mentre l'omone, tutto ghignante, gli puntava la tozza bacchetta sul nasino minuscolo.
Una piccola folla si avvicinò a osservare intimorita. Anche Greys si avvicinò, cercando di tenere a portata di mano la sua bacchetta. Draco si avvicinò alla folla, vide il bimbo e sorrise, all'improvviso disse “Bene, bene, bene”. Compiaciuto, alzò la bacchetta e urlò, in modo che chiunque nelle vicinanze lo sentisse “CRUCIO!” ed il povero piccolo cominciò a contorcersi.
La sua attrattiva stava scendendo di parecchi punti ai suoi occhi, anzi, precipitando.
Avrebbe dovuto aiutare quel ragazzino? In altre circostanze avrebbe agito immediatamente, ma ora che doveva stare attenta...esitava.
Si sentì tremendamente egoista, ma ricordò a sé stessa che se la prendevano, se la usavano, le torture a dei poveri Tassorosso sarebbero diventate come barzellette in un fine settimana estivo, sempre meglio che altro.
Rabbrividì pensando cosa fosse quell' “altro”.
 
Pochi secondi, poi un lampo blu sbucò alla vista colpendo in pieno petto Malfoy che venne scaraventato lontano, oltre la folla.
Neville Paciock uscì dalla gente puntando la bacchetta contro Malfoy e disse piano “Lascia immediatamente il ragazzo!”.
L'omone buttò a terra il bimbo non distogliendo lo sguardo da Neville. Dopo che il il giovane ebbe ripreso le sue cose, con l'aiuto di alcune ragazze della sua Casa, e fu uscito dal gruppo di curiosi, sempre aiutato a stare in piedi, repentinamente Neville colpì l'omone che venne scaraventato a terra e fuggì velocissimo.
Greys felice di non esser stata costretta ad attirare l'attenzione, si avvicinò a Draco.
Doveva smetterla di farsi condurre dal pilota automatico, si rimproverò. Ma oramai era lì.
Ormai tutti i ragazzi erano fuggiti, perché impauriti dall'idea di essere linciati, così il corridoio era insolitamente silenzioso. La ragazza notò che Draco aveva uno scuro livido sullo zigomo destro, di certo non dovuto alla caduta.
Il ragazzo era ancora mezzo svenuto. Greys d'istinto toccò la zona scura che lentamente si ritirò, ma proprio quando stava tornando di una tonalità meno viola, il giovane si svegliò e spaventato si allontanò da lei.
Greys offesa si alzò e stava per andarsene quando il cuore le si riempì di una grande tristezza nel pensare al ragazzo torturato e trattato come un gioco.
Sapeva che dentro di sé, Draco era, magari non proprio buono e gentile, ma perlomeno non così cattivo e altezzoso come si mostrava, aveva una coscienza, anche se poco istruita. Molto poco. Purtroppo era stato cresciuto male e così la parte di lui che veniva più spesso a galla era quella antipatica e altezzosa e leggermente malvagia.
I suoi genitori si aspettavano che si comportasse così.
Il Sig...o, al diavolo, Voldemort si aspettava quello, i suoi compagni a scuola e i Mangiamorte volevano solo quello. E lui li accontentava.
Si fissarono per un secondo negli occhi, e probabilmente, se non fosse suonata la campanella, Greys avrebbe potuto affogare nei suoi profondi occhi di ghiaccio.
Appena sentì il trillare della campanelle, la ragazza raccolse le sue cose e come una scheggia andò in classe ad occupare uno dei posti centrali. Una fantastica giornata era appena iniziata, e Greys non vedeva già l'ora che terminasse.
Le ore passarono incredibilmente piano. I pensieri vagavano liberi nella sua mente.
Non si era ancora abituata al fastidioso chiacchiericcio delle sue fastidiose compagne di stanza. In più ognuna di loro sbavava dietro Malfoy, seguendolo con lo sguardo assorto, e senza accorgersi che ogni giorno i poveri studenti venivano maltrattati e umiliati. Detestava quel ragazzo abbastanza da esserne attratta. Un'altra cosa che non riusciva a comprendere, aggiuntasi a una lunga lista.
Appena la campanella suonò tutti gli studenti scattarono in piedi e a una velocità quasi anormale uscirono dall'aula con i libri in mano. Anche Greys ci mise pochissimo, forse perché non aveva nemmeno tirato fuori il libro dalla borsa all'inizio dell'ora.
Ebbe l'intero pomeriggio per fare i compiti e svagarsi.
Tornando dalla biblioteca era sera inoltrata, scesa veloce nei sotterranei. Erano bui e silenziosi, molto più che al mattino. Si diresse a passi svelti verso l'entrata, e mentre si avvicinava ricordò di non sapere la parola chiave per entrare, si era dimenticata di chiederla. Intanto qualcuno si dirigeva verso il suo corridoio. I passi aumentavano. Greys si bloccò, doveva nascondersi o l'avrebbero punita severamente per essere stata beccata in giro a quell'ora. Dall'ombra emerse una figura alta.
Greys storse il naso: non aveva alcuna voglia di incontrare Malfoy, ma ormai l'aveva vista e sarebbe stato inutile nascondersi. Quando Draco le fu quasi davanti disse “Ah, ciao” con tono suadente.
“Fuori a quest'ora?! Potrei farti punire, hai violato il coprifuoco.”
Il giovane le si avvicinava e Greys con lui indietreggiava, quasi in un balletto strano.
“Già potrei, ma anche no”.
Ormai la ragazza era contro al muro e Draco continuava ad avvicinarsi. I bei capelli lunghi erano a contatto con la pietra fredda. La pelle della ragazza era calda, bollente.
Draco passò la mano destra dietro al suo collo, traendola verso di sé. “Sei calda” sussurrò prima di posare le labbra sulle sue.
Greys si irrigidì, ogni suo muscolo era teso, immobile. Dentro di lei la temperatura saliva, come un vulcano in azione. Posò le mani sul petto del ragazzo, sentiva il suo cuore battere sotto le dita affusolate. Si sentiva strana, felice.
Qualcosa dentro di lei si stava muovendo, come un drago pronto ad uscire e ad incenerire ovunque. Cosa stava cambiando? Perché sentiva il cuore che si scaldava ogni secondo di più. Non si sentiva così viva da molto tempo. Ma perché ora? Perché lui???!
I pensieri si sciolsero come cera.
Lentamente i muscoli si ammorbidirono, abbastanza da stringere a sé il giovane, mentre le sue fredde dita scivolavano sulla schiena di Greys, legandoli ancora di più, e raggiungendo un perfetto equilibro.
 
Draco si sentiva come tra le fiamme. Ma erano lingue di fuoco ben piacevoli, che lo scaldavano in ogni parte dell'anima.
Non sapeva perché si era avvicinato a lei.
Non sapeva perché le avesse parlato in quel modo.
Non sapeva perché l'avesse baciata.
Non sapeva perché la stesse ancora baciando...eppure sentiva che aveva fatto la cosa giusta.
Mille emozioni si erano scatenate in lui fin dal primo momento che l'aveva vista. Era folgorato, estasiato, rapito, attratto, molto attratto. A lui piaceva tenerla tra le braccia, sfiorarla, sentire il corpo di lei premuto contro al proprio.
Qualcosa si smosse in lui...qualcosa di freddo. “A lui piaceva... tenerla tra le braccia”??? Ma cosa cavolo stava succedendo??? Lui era Draco Malfoy!!! A lui piaceva solo divertirsi, spadroneggiare sui propri compagni...non “tenerla tra le braccia”!!! Ma che cavolo, per mille Salazar, cosa gli stava succedendo? Lui non era così sdolcinato! Quei pensieri da libri rosa...da...da...Grifondoro!!! Pensò irato, non gli veniva in mente smacco maggiore. Lui era un Serpeverde, non una femminuccia sdolcinata che portava fiori e cioccolatini alla sua innamorata...lui non aveva innamorate, lui possedeva solo ragazze desiderose di compiacerlo!
Doveva essere quella Greys-non-so-che-cosa, lo stava stregando! Oh, gliela avrebbe fatta pagare, eccome!
 
All'improvviso dei passi rimbombavano fino alle orecchie dei due ragazzi, che dovettero allontanarsi l'uno dall'altra. Il pesante rumore si avvicinava imponente.
Greys scattò e prese la mano di Draco, costringendolo ad aprire il passaggio. Sgusciarono velocissimi all'interno.
Quando il muro si richiuse, i passi erano appena entrati nel corridoio.
Col fiatone per lo spavento, Greys si appoggiò al muro più vicino. Aveva avuto fortuna. Osservò Draco, ancora sbigottito.
Sospirò profondamente.
Piano piano il calore della sua pelle si disperse, tornando a una temperatura quasi normale. Malfoy fece un paio di passi verso di lei, poi si bloccò. Greys lo osservava sospettosa; lo conosceva bene di fama, soprattutto grazie alle sue compagne che l'avevano imbottita di informazioni, da brave stalker professioniste.
Sembrava confuso, e...tormentato?
Il ragazzo si sporse in avanti, i loro visi erano vicinissimi. Il cuore di Greys accelerò al limite dell'infarto. Si guardarono negli occhi solo per un secondo, ma bastò alla ragazza per rimanere rapita da quelle gemme azzurre, splendenti come diamanti e fredde come il ghiaccio. Greys sentiva il suo respiro sulla pelle. Stava cadendo in trappola, non doveva farsi coinvolgere e lo sapeva.
All'improvviso il bel viso del giovane divenne duro e il suo sguardo intriso d'odio. Quando Draco aprì la bocca per parlare, Greys si immobilizzò. Non avevano nulla da dirsi, voleva solo che se ne andasse per non ricadere di nuovo in tentazione di baciarlo.
“Oggi è accaduto qualcosa che non succederà più, quindi” si fermò per riprendere fiato “non azzardarti ad avvicinarti a me. E smettila”gridò.
Greys lo guardò perplessa.
Allora Malfoy spiegò “Non so cosa mi hai fatto oggi, ma mi devi aver fatto un incantesimo...un filtro... Non avvicinarti mai più a me!” ribadì mentre si allontanava verso il suo dormitorio.
 
Rimase un attimo contro al muro, sentendosi una vera idiota perché aveva capito che Draco le piaceva e allo stesso tempo che era la cosa più stupida che poteva fare. Proprio ora il suo cuore doveva riprender vita? Non poteva aspettare qualche altro secolo?! Quanto si odiava!
Dopo un paio di minuti si accorse che doveva essere a letto già da un po', così, ripresasi, camminò fino alla sua camera, dove si gettò sul letto.
Nella mente il ricordo del bacio era ancora limpido. Ne desiderava altri, pur sapendo che non li avrebbe mai avuti. Sarebbe stato difficile evitarlo, visto che seguivano quasi tutti gli stessi corsi. Ma forse non le dispiaceva veramente.
 
 
 
Angolino Autore Autrice
 
Holaaaa! Allora, come va la vita? A me non troppo male devo dire, anche se sopporto sempre meno il caldo, ma basta munirsi di ventilatori, spararlo al maximo ed il gioco è fatto!
Vabbè tralasciando miei sproloqui, veniamo al capitolo: ecco a voi servita una bella scena focosa di Greys&Draco. Spero vi sia piaciuta e non sia stata noiosa o ripetitiva, comunque le cose stanno diventando leggermente ingarbugliata, soprattutto per Draco che sembra sia più confuso di un ragazzino davanti ai test M.A.G.O.
Cosa gli starà accadendo? E a Greys, gelida valchiria rossa?
E ora, dopo avervi insinuato abbastanza dubbi mi congedo! (eggià sono una piccola malefica strega XD)
Cmq...tanti baci e se vorrete lasciarmi delle recensioni (anche negative, le critiche sono costruttive, no?) io ne sarò ben felice!
Ma grazie anche ai miei lettori silenziosi (quando ho visto che dopo pochi giorni erano aumentati così stavo per mettermi a piangere di gioia) che continuano a seguire questa “cosa” che alcuni chiamano storia.
Alla prox, ILoveItBabyyyyyyy

Ps: nei prossimi giorni purtroppo sarò molto impegnata, quindi temo di non riuscire ad aggiornare molto presto. Tenterò di postare almeno ancora una volta questa settimana, altrimenti ci vedremo quella prox.
Ancora una volta tnt baci
 
 
   
 
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