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Autore: Nimbus8069    24/07/2013    1 recensioni
Prologo.
Un viaggio.. un lungo viaggio di 365 giorni; amici; avventure; amori; litigate; ansie; gioie; dolori; divertimento. Cosa chiedere di meglio?
Nel bel mezzo della gioventù 24 ragazzi provenienti da New York, Londra e Roma e tre goffi accompagnatori intraprenderanno un viaggio di un anno intero all’insegna del divertimento: una vacanza che toccherà tutte le città più importanti del mondo. Si svolgerà non a bordo di una nave, ma a bordo della nave: la Oasis of the seas.
Molte avventure attenderanno Alexandra e Sarah Talbot, Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Justine e Danielle Jones, Fred, George, Ronald e Ginny Weasley, Vincenzo Protano, Federico Russo, Marco Scaffidi Saggio, Guglielmo Scilla, Daniel, Aj e Mia James, Gabriella Chin, Nicole Lee, Mattew Harley, Taylor Clark e Tara Cook: ma non saranno soli, i tre ‘assistenti’, per modo di dire, sulla ventina d’anni avranno l’incarico di sorvegliarli e badare affinché non combinino guai: questi sono Pasquale Rossi al fianco di Letizia Concettini e Giorgio Mucci.
Li aspetterà un anno pieno di avventure e nuove emozioni, gioie e dolori, pianti e sorrisi, tutto per completare quel quadro ancora in bianco e nero che tutti noi chiamiamo ‘adolescenza’.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Indossate le tute protettive, le maschere e corde ecco che Alex, Harry, Federico, Marco, Fred, George e Vincenzo iniziarono la scalata.
< Se ti serve una mano dimmelo, amore > disse Harry facendo l’occhiolino ed iniziando ad arrampicarsi.
< Non ce ne sarà bisogno > rispose Alex da dentro l’imbottitura, il volto coperto quasi interamente dalla maschera. Si arrampicò anche lei.
< Mi sa che è meglio se mi ritiro > disse Marco, preoccupato. < N-non fa per me > e scese i primi tre scalini. Alzò lo sguardo e vide un uomo che, appeso a dei fili e tramite un countdown, si buttava a capofitto verso il basso da un’altezza di circa 90 m sotto l’ordine di lancio di un uomo alla sua destra.
Un rimbalzo, due rimbalzi, tre rimbalzi poi venne ritirato sopra. Strinse la mano al signore che stava al fianco e fece passare il prossimo.
< Vado per primo? > domandò Harry al resto del gruppo che si trovava dietro di lui mentre attendeva il proprio turno a metà scala. Tutti fecero segno di sì con la testa.
< Ehi ma.. quello non è Paolo? > esclamò Alex indicando l’uomo poco più avanti di loro. Poi gridò il suo nome.
Quello si girò all’istante e dopo un semplice segno di mano ascoltò le indicazioni del signore che stava alla sua destra. < Pronto? >. Annuì. < Allora tre, due, uno.. via! > gridò l’uomo dalla grande stazza mentre lo spingeva verso il basso. Anche lui tre rimbalzi e venne tirato su dalla corda.
Una marea di ‘com’è stato?’, ‘fa paura?’, ‘ti sei sentito il vuoto in pancia?’, ‘è divertente?’ uscirono dalle bocche dei ragazzi.
Toccava ad Harry, lo sguardo agitato alla vista del vuoto sotto di lui. Si poteva ammirare la piscina con le persone che facevano acqua gym. Si poteva anche ben distinguere Ron, i capelli rossi, indaffarato nel azzeccare le mosse dell’istruttrice. Scappò un sorriso sul volto di Alex.
< Pronto? > chiese l’uomo anche ad Harry e quest’ultimo fece cenno di sì con la testa. < Tre, due, uno.. via! > ed ecco che con una mano spinse il ragazzo giù dal trampolino. Quasi che Alex si sentiva mancare per lui. Un rimbalzo, un secondo, un terzo e su. Ritornò molto frastornato ma sorridente.
< Adesso lei > disse l’uomo alla sua destra.
< Ehm.. io? > continuò Alex guardandosi intorno.
< Si, tu. Tocca a te > esordì Federico, dietro di lei.
Esitante fece qualche passo e raggiunse il trampolino. L’uomo mise una mano dietro alla ragazza. < Pronta? >
< A-aspetti > temporeggiò Alex. < P-posso sapere come si chiama? > domandò sorridente, cercando di superare quegli attimi di paura senza che nessuno se ne accorgesse.
< Bruno.. sei pronta? > chiese spazientito.
< Uhm, che bel nome. Avevo uno zio che si chiamava così > continuò Alex < veniva dal Tennessee, in America, sa dove si trova, vero? Ha una cartina per caso? >
< Mi scusi, vuole saltare sì o no? > disse fermamente Bruno.
Alex si voltò a guardare il basso. Chiuse gli occhi e rispose di sì.
< Bene, allora. Pronta? > domandò per la terza volta Bruno.
Aprì gli occhi. Si trovava a più di novanta metri da terra. La piscina sotto di lei. ‘almeno se si spezza la corda, cado in acqua.. non male ‘ ironizzò preoccupata. ‘Ahah Ron!’ disse tra sé e sé.
< Mi scusi, la gente si sta spazientendo > interruppe i suoi pensieri Bruno.
< Oh, uhm.. > guardò nuovamente verso il basso. Intravide Harry che le faceva segno di buttarsi mentre una fan  seguita da un’altra ed un’altra ancora si avvicinava a lui.
< Sì > esordì Alex convinta, gli occhi spalancati.
< Tre, due, uno.. via! > ed ecco che dopo una spinta da parte dell’uomo, si trovava a percorrere la distanza che la separava dal terreno. ‘morirò’ pensò. Raggiunse i 30 metri da terra e fu riportata verso l’alto. Un secondo balzo, poi un terzo. Finalmente veniva riportata sul trampolino per scendere.
 
**
< Ce l’hai fatta, allora! > esclamò Harry alla sua vista, divertito.
< Zitto, non avevo veramente paura > mentì Alex con un tono di voce che si riusciva a distinguere chiaramente la bugia dalla verità.
< Certo.. > disse Harry baciandola sulla guancia < e questo era per il coraggio >
Alex sorrise ed afferrò i riccioli di Harry nelle mani. Li massaggiò delicatamente mentre lui avvicinava il suo volto al suo. Numerosi flash li stavano circondando uniti alle grida delle fans. Alex fece per allontanarsi per paura che qualche ragazza le dicesse parole poco cordiali ma Harry la trattenne a sé, noncurante di ciò che li circondava. Nelle loro menti tutto si fece buio.. tutto tranne loro. Erano soli: Harry ed Alex. Nessun urlo, nessun’altra persona che li potesse infastidire. Chiusero gli occhi mentre un bacio caldo e dolce conquistò le loro labbra. Entrarono in gioco le lingue, i morsi, farfalle allo stomaco..
Quando li riaprirono, sorrisero. Era la prima volta che si baciavano davanti ad un pubblico così esteso. Grida, urla ed anche pianti si radunavano intorno a loro. Ma ad Harry non importava. Se fossero state delle vere fan, si sarebbe visto con o senza bacio. ‘Fanculo quello che pensano i manager, è la mia vita’ disse tra sé e sé in quel momento. Vedere Alex sorridente era ciò che lo faceva andare avanti, e ovviamente per lei era lo stesso. Si presero per mano e si dileguarono all’interno della nave.
< ..forse siamo stati un po’ troppo azzardati > commentò Alex abbassando lo sguardo.
< No > disse Harry, gli occhi fermi verso ciò che gli stava di fronte.
Alex alzò lo sguardo, in cerca dei suoi occhi ma egli non ricambiò. Forse si era innervosito dalla sua affermazione. Si stoppò all’improvviso.
< I-io non intend.. > disse Alex girandosi verso di lui.
< Non fa niente > rispose Harry, gli occhi gelidi.
La ragazza riabbassò lo sguardo. Fece qualche passo per raggiungerlo e lo abbracciò. Sciolta la dura corazza che aveva assunto, Harry si precipitò a stringere salda a sé la sua ragazza. Sentendosi in colpa per l’atteggiamento troppo duro che aveva preso nei suoi confronti le diede un bacio in fronte e le sussurrò all’orecchio un dolce e tremante < ti amo >
Alex lo fissò esterrefatta. Da quando si erano fidanzati non lo aveva mai detto. Sorrise. Dopo qualche secondo, il tempo di rielaborare quelle due apparentemente semplici parole confermò il suo sentimento. 
  
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