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Autore: xmiriam    24/07/2013    2 recensioni
Cosa succederebbe se due mondi completamente distinti si unissero, formando una cosa sola? Ebbene sì, questa è una Dramione.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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                                                                                                         TAKE MY HAND
Il solo pensiero di alzarmi dal mio letto mi distruggeva, ma ahimè dovetti farlo. Mi alzai dal letto, aprii le tende e per la mia felicità fiocchi di neve leggeri, scendevano elegantemente dal cielo; mi massaggiai la fronte socchiudendo gli occhi e mi ricordai che era la Vigilia di Natale. Spalancai gli occhi incredula di quanto tempo fosse passato dalla Prima Prova del Torneo Tremaghi, una settimana era volata e io non avevo neanche un vestito per il Ballo che sarebbe stato la sera stessa.
Appena fui pronta, presi dal tavolo della sala comune i pesanti tomi che tenevo costantemente sulle braccia, uscii dal retro del quadro della Signora Grassa e mi diressi in biblioteca per posare i libri che avevo tra le braccia e prenderne altri. I volumi librarono e si andarono a posizionare nei loro rispettivi scaffali, poi mi sedetti su un banco e cominciai a fare i miei compiti su una pergamena; quella era la cosa che mi piaceva fare di più, soprattutto nelle ore di buco, l’odore di quella sostanza nera e appiccicosa mi faceva ricordare terribilmente le mie ore passate in biblioteca con Harry e Ron, mi faceva ricordare a quanto mi mancassero le implorazioni di Ron ogni volta che non gli permettevo di copiare i compiti, mi faceva ricordare a tutte quelle volte che mi sentivo sconfortata e mi chiudevo nel mondo dei libri e mi faceva ricordare che solo quello mi poteva davvero rassicurare. Era strano avere un’ora vuota perché io cercavo di occupare il mio tempo con tutte le lezioni che esistevano a Hogwarts anche perché ai professori  -essendo la studentessa più brava del mio anno- non dispiaceva avermi sempre in mezzo ai piedi: in Babbanologia la professoressa Burbage mi faceva sempre intervenire per raccontare le abitudini dei Babbani (anche tutti gli altri Nati Babbani di quel corso intervenivano spesso); in Antiche Rune ero molto brava a tradurre; seguivo Cura delle Creature Magiche solo perché Hagrid era il professore; riguardo Divinazione non ero molto appassionata di quella materia e considerato che la professoressa Cooman era un’impostora, smisi di seguire le sue lezioni dopo il terzo anno a Hogwarts; infine Aritmanzia che essendo la mia materia preferita seguivo con piacere e la considerai “la materia più difficile che esista”. Un grande aiuto, me lo dava anche il Giratempo che la professoressa McGranitt mi aveva affidato il primo trimestre del terzo anno, così mi veniva più facile seguire tutte le lezioni.
Al suono della campana mi alzai di scatto facendo cadere tutti i miei libri a terra e facendo un gran fracasso: mi affrettai subito a raccoglierli, mi alzai con disinvoltura e mi avviai verso l’aula di Difesa Contro le Arti Oscure, materia obbligatoria per tutti gli studenti e lì avrei affrontato Harry e Ron: mi feci coraggio e arrivai davanti l’aula di Difesa: una fila molto lunga di studenti del quarto anno era davanti la porta e io mi accodai aspettando che il professor Moody ci permettesse l’ingresso nell’aula, infatti, il professore, uscì dalla classe e ci fece entrare a tutti, con il suo occhio roteante che faceva anche un po’ ridere «Buongiorno a tutti» biascicò «Buongiorno professor Moody» pronunciammo noi all’unisono mentre lo sfregare insistente delle sedie sul pavimento annunciavano che tutti gli studenti stavano prendendo posto. Io, con il mio abituale primo banco, iniziai a prendere il libro che abitualmente era sempre alla pagine delle maledizioni perché il professor Moody era un uomo strano e brusco e le sue lezioni rudi ed eccentriche erano la prova di tutto questo; lui ci preparava alle maledizioni e molte volte ce le faceva eseguire su degli animali. La solita ora di Difesa terminò. Uscii dall’aula al  suono preciso della campana «Hermione!» qualcuno mi chiamava, mi girai per vedere chi fosse: Ron e Harry mi fecero un cenno con la mano chiedendomi di raggiungerli «Ciao, Hermione» sorrise con impaccio e Harry lo spinse in avanti per venirmi in contro «io ci ho pensato e ho capito che devi farle tu le scelte, non noi, quindi non ci pensiamo più» farfugliò «ce l’hai ancora a morte con me?» a me venne da ridere, la sua insicurezza mi faceva sorridere e senza i miei due migliori amici non sarei andata avanti, stetti in silenzio però ma chiaramente a Ron non piacque questo mio gesto quindi sbraitò «Miseriaccia, Hermione, dimmi qualcosa!» mi misi a ridere «No, Ronald, non sono arrabbiata con te» dichiarai, Ron cacciò un sospiro e poi si girò verso Harry che gli alzò un pollice sorridendo «Oh, dai venite qui tutti e due» dissi affettuosamente mentre aprivo le braccia accogliendoli in un grande abbraccio, in fondo non ero mai stata arrabbiata con loro e non lo sarei stata mai. Quando ci separammo da quell’abbraccio mi sentii più leggera, come se pochi minuti prima avessi un peso nello stomaco.
Alle dodici e mezza io insieme a Harry e Ron ci recammo nella Sala Grande per il pranzo; Ron cominciò a giustificarsi del fatto che lui e Harry non avevano ancora una ragazza per il Ballo di quella sera stessa, perché le ragazze “camminavano tutte in branco e una da sola non si poteva trovare” quindi avevano dato una conclusione a quella caccia disperata. Io dal canto mio avevo altri problemi da risolvere come quello del vestito.
Nel tardo pomeriggio, quando le lezioni furono tutte terminate, cominciai a prepararmi e per mia fortuna Ginny mi prestò un abito di un morbido tessuto color pervinca (allargai quel vestito con un incantesimo). Poi mi sistemai i capelli con un nodo elegante dietro la testa­ e dopo che Ginny mi convinse che non dovevo imbarazzarmi e dovevo mostrarmi disinvolta, mi decisi a uscire dalla sala comune dei Grifondoro dirigendomi verso la Sala Grande dove si sarebbe tenuto il Ballo del Ceppo. Arrivata fino all’ultima rampa di scale, avvistai molti degli studenti dal quarto anno in su e alcuni anche del terzo tra cui Harry con Parvati Patil, Neville in attesa di Ginny, Fred Weasley e Angelina Jonhson, Fleur Delacour con il suo compagno Roger Davis di Corvonero e infine un gruppo di sei ragazzi: Blaise Zabini, Tiger, Goyle, Astoria Greengrass, Pansy Parkinson e Draco Malfoy inizialmente distratto a sparlare di tutte le persone possibili e immaginabili che passavano davanti a loro: un gruppetto alquanto chiuso, dato che molti dei Serpeverde invitarono ragazzi e ragazze delle altre Case e alcuni fortunati riuscirono a chiederlo agli studenti di Durmstrang o alle alunne di Beauxbatons. Scesi il primo scalino il secondo e poi il terzo molto lentamente e quando mi accorsi che avevo già attirato gli sguardi della maggior parte dei miei compagni lì giù, scesi più spedita tutti i gradini che rimanevano per arrivare fino al portone di quercia della Sala Grande. Draco si accorse di me quando Zabini lo scosse leggermente facendo sì che si girasse verso l’ultima rampa di scale che separava la Sala Grande dal resto del castello. Arrivata all’ultimo gradino sorrisi a Harry e poi salutai Draco che mi diede il braccio così potemmo varcare il portone della Sala Grande insieme dove il grande camino acceso illuminava gran parte della sala immensa e l’albero di Natale sorgeva al centro di essa con tante luci. Quando vidi Ron, la sua espressione fu subito torva ma poi dopo averlo fulminato con lo sguardo mi sorrise e si strinse nelle spalle: accanto a lui Padma Patil mi fece un cenno con il capo in segno di saluto. Era strano vedermi insieme a Draco Malfoy, era strano per tutti anche per i professori  «Granger? Malfoy?» ci intimò la professoressa McGranitt basita «Professoressa McGranitt» la salutò Draco con un inchino. «La sai fare bene la parte del reale, Malfoy» gli dissi io ridendo, dopo che mi fui assicurata che la McGranitt era andata via «Io non faccio la parte del reale, io sono un reale» dichiarò Draco a testa alta trattenendosi un po’ dal ridere, io dal canto mio non mi trattenni gli scoppiai a ridere in faccia.
TO BE CONTINUED… 
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Ciao a tutti ragazzi,
mi dispiace tantissimo di non aver scritto come si è svolta la serata,
ma il capitolo si stava facendo troppo lungo e avevo paura di annoiarvi,
ma mi farò perdonare ;)
Hermione e Draco sono troppo carini in questo capitolo ahah!
Ma passando dall'altra parte (ahahahah) mi sono "innamorata" dell'attrice che fa Pansy Parkinson in HP6-7 
Scarlett Byrne è bellissimaaaa!
Con questo vi mando un bacio 
e spero che mi scriviate qualche recensione anche dove mi dite che faccio schifo ahah
Miriam.

  
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