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Autore: HeyFox    24/07/2013    3 recensioni
- Perche' lo stai facendo, lentiggini?- Chiese un'altra volta, sussurrando.
Gli diedi una leggera spinta - Se mi chiami un'altra volta "lentiggini" giuro che sarai morto.- Dissi con finta aria minacciosa e un dito puntato contro il suo petto.
Non mi ero nemmeno accorta che la sua tenuta da football fosse scomparsa e che in quel momento indossava soltanto una di quelle camicie che dava l'ospedale.
Lui arrossi' leggermente, poi punto' anche lui un dito contro di me - E tu non hai ancora risposto alla mia domanda, lentiggini.- Disse divertito abbassando il viso per nascondere il rossore.
Scoppiai a ridere a quella scena - Non ti ho mai visto arrossire!- Esclamai ammiccando con lo sguardo.
Lui alzo' un sopracciglio - Mi stai per caso prendendo in giro?- Chiese divertito.
Io feci una faccia che doveva sembrare indignata - Ma chi, io? Lo avrei fatto due mesi fa, ma adesso non mi permetterei mai.- Dissi con voce seria, anche se mi veniva da ridere.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Logan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Mess'
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Sentii la campanella di fine giornata risuonare per i corridoi ancora vuoti e tirai un sospiro di sollievo.
Mi sarei liberata dallo sguardo di Logan che mi aveva perseguitato per tutto il giorno, almeno per l'ora libera di pranzo.
Ah, no, scusatemi, ci sederemo tutti allo stesso tavolo, come, di solito la nostra squadra fa prima di ogni allenamento, anche per confrontare le nuove tattiche di gioco che qualcuno aveva appreso guardando qualche partita in tv durante il week-end.
Raccolsi velocemente le mie cose, salutai la professoressa quando passai accanto alla cattedra e uscii velocemente dalla classe.
Mi aggiustai la giacca da football e mi diressi verso il mio armadietto, dove trovai James che riprendeva tutti i libri dal suo.
-Sei riuscito a conquistarti il podio?- chiesi divertita.
-Il podio? Quale podio?- chiese confuso.
-I compiti per April.-
-Ahhh- fece lui come se fosse caduto dalle nuvole -Si, per pochi secondi di vantaggio sono riuscito a conquistarmeli.- alzo' dei fogli.
-Non mancare per l'allenamento.- lo ripresi con un sorriso, sapendo gia' che se l'era dimenticato.
-Schoot, gli allenamenti!- esclamo' sbattendosi la mano sulla fronte -Credi che il coach mi lapida se  ci manco per una volta?-
Ci pensai su mentre chiudevo l'anta dell'armadietto -Dipende quante volte sei gia' mancato.-
-Si e no due o tre volte.- rispose con sicurezza.
-Allora Romeo, vai tranquillo a fare visita alla tua ammalata Giuglietta.- dissi ridendo.
Mi fece il verso -Kendall e il coach non si arrabbieranno?- chiese.
Scossi la testa, sorridendo.
Sorrise anche lui e mi lascio' un bacio sulla guancia, allontanandosi poi lentamente -Buon pomeriggio.-
Sorrisi -Anche a te-.
Sospirai e cominciai a camminare lentamente in mezzo alla massa di ragazzi che, impazienti di tornare a casa, spingevano e pestavano i piedi.
Sussultai quando mi sentii posare un braccio sulle spalle.
-Beh, come e' andata la giornata?- mi domando' Los con un sorriso.
Alzai le spalle -Noioso, come al solito. A te?-
Anche lui alzo' le spalle -La Sanderson oggi e' stata piu' gentile del solito con me.-
Feci una faccia interrogativa.
-Sai che ce l'ha con me. Oggi non mia ha messo nessuna nota.- spiego' contento.
Scoppiai a ridere -Oh, ma che gran bel passo avanti, Los, complimenti!-.
Si uni' alla mia risata -Ma non credo che la tua giornata sia stata cosi' noiosa. Hai la faccia di una che e' stata perseguitata per tutta la giornata.-
Sbuffai -Si, in un certo senso...-
-Nel senso che...?-
-Per tutte le cinque ore Logan Henderson ha continuato a fissarmi. E guarda tu, sfiga della sorte, l'unico banco libero quando arrivavo in classe era sempre davanti a lui.- conclusi con uno sbuffo.
Si mise a ridere, beccandosi un'occhiataccia da parte mia.
-Non e' affatto divertente.- bofonchiai.
Cerco' di trattenersi, ma non ci riusci' per molto.
-Scu..scusami, ma l'hai detto in modo tale da renderlo divertente. La tua faccia poi...- e scoppio' di nuovo a ridere, ma poi noto' che lo stavo guardando proprio male -Ehm..Ok,ok, la smetto.- fece un respiro profondo, calmandosi - Ok, allora... che e' successo, di cosa mi dovevi parlare?- chiese quando passavamo dalla porta d'entrata della scuola.
-Ho scoperto una cosa su Cloe..- dissi.
-Cioe'?- domando' facendosi piu' attento.
-Sta usando Logan..- sussurrai, visto che intorno a noi c'era una marea di orecchie indiscrete.
Alzo' un sopracciglio -Come lo sai?-
-L'ho sentita parlare con una sua amica in bagno... Non ho potuto fare altro che origliare.- alzai le spalle.
Si guardo' intorno, quasi circospetto -Ne parliamo dopo, quando torniamo a casa, va bene?- disse.
Annuii. Forse aveva ragione, troppe orecchie indiscrete.
A pranzo parlai poco e niente, continuando a ripensare alle parole di Cloe.
Vedevo Logan ridere e scherzare con gli altri. 
Non volevo veder scomparire il suo sorriso dopo che lei l'avrebbe usato.
Gli dovevo dire quello che avevo sentito... O forse no? Forse sarebbe stato meglio non dirglielo...
-Hey, Lentiggini, perche' mi fissi?- mormoro', facendosi sentire solo da me, mentre gli altri parlottolavano allegramente tra loro.
Sorrisi leggermente e scossi la testa -Niente, scusa. Stavo pensando e c'eri di mezzo tu.- mormorai anch'io.
Ricambio il sorriso, poi una luce gli passo' negli occhi e si alzo'.
Ando' dietro di me e si schiari' la voce, mentre mi poggiava le mani sulle spalle -Ragazzi!- quasi grido' per attirare la loro attenzione -Mi e' venuta un'idea: questa e' la penultima partita. Se vinciamo questa siamo in finale... e se vinciamo la finale, vi invito tutti quanti, insieme alle rispettive ragazze e amici, ad una festa!- disse ad alta voce, in modo  da farsi sentire in una buona parte della mensa.
Si sentirono subito versi di apprezzamento, fischi e applausi.
Sorrisi e scossi la testa, pensando che fosse pazzo. Pazzo, ma, almeno, era riuscito a distrarmi dal pensiero di Cloe.
Sentii il suo caldo respiro vicino all'orecchio e dei leggeri brividi che mi percorrevano la spina dorsale.
-Noi faremo festa anche se vinciamo solo la semifinale. Poi ti aspetto a casa.- sussurro' e mi bacio' la guancia.
Arrossii mentre lui si andava a risedere al suo posto, sorridendomi, come se non fosse successo niente.
Abbassai e scossi la testa, ritornando nel mondo dei pensieri.
Quando suono' la campanella si alzarono tutti, mentre io aspettai per essere l'ultima, giusto per non essere spintonata.
Mi misi lo zaino in spalla e mi avviai dietro gli altri. Vidi Logan girarsi dietro e, notando che ero rimasta da sola, fermarsi per aspettarmi.
Sorrise teneramente e mi mise un braccio sulle spalle, avvicinando le labbra al mio orecchio.
-Come mai tutta sola?- mormoro'.
Sorrisi e alzai le spalle -La tua ragazza non si arrabbiera' per vederti cosi' vicino a me?- chiesi guardandolo.
Rise piano -Gelosa? E comunque, no, non si arrabbiera'. Sa che rapporto abbiamo noi due. E se si arrabbia e diventa gelosa di te.. beh, ti mollo..- disse serio.
Gli diedi una sberla nello stomaco -Grazie, eh! E comunque, no, non sono gelosa.- eccome se lo sono, ma e' una storia persa.
Rise di nuovo, massaggiandosi il punto colpito con la mano libera -Stavo scherzando scema. Mollo lei se ti dara' noia per essere mia amica- disse sorridendo, lasciandomi poi un bacio sulla guancia.
Ricambiai sia il sorriso che il bacio -E' cosi' che mi piaci Henderson-
-Uh, ho l'onore di piacere a Brown!- disse con un luccichio negli occhi.
-Ma non montarti la testa e non urlarlo. Sara' un nostro piccolo segreto.- dissi ridendo e facendogli l'occhiolino.
Rise anche lui e camminammo in silenzio fino agli spogliatoi, dove ci separammo per cambiarci.
Mi misi addosso tutto il neccessario e uscii in campo, dove il coach ci stava aspettando.
-Jennifer! Gli altri?- chiese.
-A cambiarsi- risposi con un sorriso.
Annui' -Bene. Inizia a fare dieci giri di campo, gli altri ti raggiungono fra poco.-.
Annuii e cominciai a riscaldarmi e lo stesso fecero gli altri appena arrivarono.
Alla fine degli allenamenti, che mi sono sembrati piu' lunghi del solito, il coach ci fece segno  di sederci sugli spalti e noi, grondanti di sudore, lo facemmo.
Si posiziono' di fronte a noi con le mani sui fianchi e ci guardo' bene uno ad uno.
-Ragazzi, sabato c'e' la semifinale. Per la prima volta, giochiamo contro Manor nelle semifinali e non nelle finali. Abbiamo perso contro di loro per tre anni consecutivi e, anche se adesso Brown 
sta con noi, gli avversari hanno ancora un bel po' di giocatori fantastici.
Ma anche noi li abbiamo! Abbiamo Henderson, un fantastico quarter back. Abbiamo Brown. Abbiamo Smith, Rowling, Adamson, Maslow, Pena, Schmith e tutti gli altri. Siamo una bella squadra. Forte. Unita. Vi capite in un attimo, siete coordinati uno con l'altro e questo e' fondamentale.
In poche parole... Se non fate cazzate in campo, se qualcuno non cerca di fare il supereroe cercado di fare tutto da solo, possiamo vincere, possiamo vincere di molto.
Ma non. Fate. Cazzate.- scandi' bene le ultime tre parole, facendoci ridere leggermente. Sorrise anche lui -Bene, e adesso andatevi a fare una doccia che puzzate come cani bagnati, senza offenderli troppo.- disse ridendo.
Ridemmo anche noi, poi andammo negli spogliatoi.
Mi feci una doccia veloce, poi mi vestii e andai verso la macchina di Carlitos per aspettarlo appoggiata alla portiera del passeggero.
Lo vidi arrivare con lo zaino in spalla e un sorriso sulle labbra.
Gli sorrisi anch'io e appoggiai i gomiti sul tettuccio.
-Pronta per la semifinale?- chiese mentre apriva la macchina.
Annuii sorridendo -Si, e tu?- domandai a mia volta.
Anche lui annui' e apri' la portiera, sedendosi sul comodo sedile. Lo imitai e misi lo zaino in mezzo ai piedi.
-Allora, che mi dovevi dire di Cloe?- chiese mentre faceva retromarcia.
Riordinai le idee in testa -Stavo tranquillamente in bagno, a cercare di farmi passare il mal di testa, quando entra Cloe con una sua amica. Per istinto mi sono chiusa in uno dei bagni e ho leggermente origliato..- pensai bene come sintetizzare il discorso - Beh, il succo del discorso e' che la sua amica le ha chiesto cosa aveva intenzione di fare con Logan e lei ha risposto che se lo vuole soltanto portare a letto e che dopo avrebbe potuto fare quello che voleva. Cerchera' di farselo dopo il ballo di maggio.- mormorai guardando davanti a me.
Con la coda dell'occhio vidi Los che mi lanciava un'occhiata veloce, per poi ritornare con gli occhi alla strada.
-Sicura di quello che hai sentito?- chiese mentre si fermava ad un semaforo.
Annuii -Piu' che sicura. Posso pure vedere male, non sentire gli odori e cosi' via, ma almeno l'udito lo tengo ancora buono.- dissi convinta.
Mi guardo' bene -Sicura sicura?- chiese.
Annuii di nuovo -Si Carlos, sicura.-.
Sospiro' passandosi una mano sugli occhi che sembravano piu' stanchi del solito.
-Dovresti dirlo a Logan, lo sai?-.
Risi piano -E come dovrei dirglielo, scusa? Non posso mica entrare in camera sua e dire "Hey Logan! Come va amico? Sai, la tua ragazza e' una troia che vuole solo usarti portandoti a letto. Poi ti mollera' in balia di te stesso e della depressione. Tutto questo l'ho sentito da lei sta mattina in bagno, mentre parlava con una sua amica". Mi prendera' per pazza mentale e mi caccera' fuori di casa a calci nel culo.- dissi mentre lo guardavo con un sopracciglio alzato e un sorriso scettico sulle labbra.
Lui parcheggio' davanti alla macchina di Logan che, a quanto pare, era gia' a casa, e mi guardo' con un sorriso sulle labbra.
-Invece si che lo puoi fare. Sara' veloce e indolore, come le punture. E lui ti credera', si fida di te.. E se non lo fa, e' un emerito minchia.- disse facendomi l'occhiolino.
Alzai gli occhi al cielo e sbuffai, scendendo dalla macchina.
Lui abbasso' il finestrino e io mi ci affacciai -No che non lo faro'.-
 
Mi trovai di fronte alla porta di casa Henderson, indecisa se suonare o no.
"No che non lo faro'".. Eccerto, allora perche' diamine mi sono trovata fuori dalla sua porta di casa?
Beato mondo, il mio cervello e' meno utilizzabile di una cuffia senza fili..
Sbuffai e stavo per girarmi e andarmene, quando la porta si apri' e mostro' Havley che mi guardava divertita con un sopracciglio alzato, una spalla appoggiata alla porta.
-Ti sto osservando da una buona decina di minuti dalla finestra. Ti saresti decisa si o no a suonare?- chiese
Sorrisi imbarazzata -No, non credo che avrei suonato.-.
Lei annui' divertita -Allora ho fatto bene ad aprire. Dai entra, sta sopra in camera sua. Sai che ho come la sensazione che ci sperava che venissi per fare non so cosa?- disse riferendosi a Logan.
Risi nervosa -No, ma che dici... E grazie.- dissi veloce, entrando in casa e fiondandomi su per le scale.
Arrivai davanti alla sua porta e mi fermai con un pugno in aria.
Cosa gli avrei detto? Come avrei iniziato il discorso?
"Veloce e indolore" aveva detto Carlos... Si, forse meglio farlo alla sua maniera, senza pensarci troppo.
Bussai una volta per tutte e, quando sentii un "avanti" soffocato, entrai.
Lo trovai con il viso sepolto nel suo cuscino, le braccia spalancate sull'enorme letto.
Mi trattenni dal ridere e, piu' silenziosa possibile, mi avvicinai al letto, distendendomi poi sulla calda schiena del ragazzo.
Divertita, gli lasciai un bacio sulla parte della guancia scoperta, poi vidi che girava il volto verso la parte in cui l'avevo baciato.
Un sorriso gli faceva incurvare gli angoli delle labbra, contagiando anche gli occhi chiusi.
Mi stavo gia' rilassando sulla sua schiena che, fra parentesi, e' molto comoda, quando con uno scatto quasi felino ribalto' la situazione, buttandomi giu' dalla sua schiena, mettendosi poi su di me.
Mi lascio' un bacio sulla guancia e poi si distese meglio, senza pesarmi troppo, mettendo la sua testa poco sotto la mia, cominciando ad accarezzarmi la spalla, giocando qualche volta con la maglietta. Io, invece, gli accarezzavo i capelli, passandoci le dita e giocandoci.
Per quanto possa sembrare strano, quello e' il nostro consueto saluto. Dopo quello restavamo sdraiati o uno accanto all'altro o uno sull'altro a parlare o a goderci semplicemente  la compagnia dell'altro. E si, e' piu' un comportamento da fidanzati che da migliori amici, ma a noi sta bene cosi'.
-Ciao anche a te, Lentiggini.- disse in un sussurro.
Sorrisi anch'io -Ciao Orso.-
-Orso? Come mai orso?- chiese confuso, alzando la testa per guardarmi con un sopracciglio alzato.
Scoppiai a ridere per la sua espressione e fra una risata e l'altra spiegai -Perche' i tuoi abbracci sono da orso... Un po' come quelli di Los, ma lui e' la mia scimmietta.- dissi ridendo di nuovo.
Rise anche lui di gusto, poi, tenendomi per i fianchi, fece un mezzo giro, facendomi ritrovare stretta al suo petto da due morse, che sarebbero le sue braccia.
-Abbraccio come questo?- chiese sorridendo.
Annuii, strofinando la testa sul suo petto, come si fa su un cuscino, poi strinsi le braccia attorno al suo torace, per quel che il materazzo mi permetteva.
Mi concentrai sul suo regolare respiro e sul battito del suo cuore mentre sentivo la sua mano accarezzarmi i capelli.
Quando ero ormai assopita per bene, mi tornarono in mente le parole di Cloe.
Mi riscossi e mi passai lentamente una mano sugli occhi, poi mormorai -Orso?-
-Mmmh?- fece lui piano.
-Dovrei dirti una cosa..- mormorai appoggiando di nuovo la testa sul suo petto.
-Dimmi tutto Lentiggini.- sussurro'.
-Ma la cosa potrebbe piacerti poco..- lo informai.
Sentii che alzava le spalle -Fa niente..-
-Ma promettimi di non arrabbiarti con me.- dissi guardandolo negli occhi.
Lui sorrise e mi mise una mano sulla guancia -Come potrei arrabbiarmi con la mia piccola Pulce?- si, ormai mi aveva trovato una marea di nomignoli.
Sorrisi.
Mi misi seduta per bene sulle sue gambe, in modo da poterlo guardare per bene negli occhi.
-Si tratta di Cloe..- dissi piano, cercando di trovare un qualcosa che dimostrasse il suo fastidio o disagio, ma era perfettamente tranquillo, quindi continuai -Oggi sono andata in bagno per cercare di farmi passare il mal di testa e in quel momento e' entrata anche Cloe con una sua amica. Ero in una delle cabinette, quindi non ho potuto fare a meno di ascoltare quello che si sono dette- dissi omettendo il fatto che l'avevo fatto intenzionalmente. Mi fermai, scrutandolo negli occhi, cercando un qualsiasi fastidio, ma erano rimasti sorridenti, contagiati ancora da un piccolo sorriso sincero. Stavo iniziando a pensare che non mi stesse affatto ascoltando, ma i miei dubbi vennero interrotti quando mi fece segno di continuare. Mi schiarii la voce e ripresi -Ho sentito che iniziavano a parlare di te, quindi, sicura che dicesse qualcosa di bello sul tuo conto, ho ascoltato piu' attentamente. Ma, con mia sorpresa- non piu' di tanta, in realta' -ho sentito Cloe dire che ti voleva portare a letto dopo il ballo  e, dopo aver passato una fantastica nottata a letto con te, scaricarti come si fa con lo sciacquone del bagno.- conclusi guardandolo attentamente.
Aveva lo sguardo perso, il sorriso aveva lasciato spazio ad un'espressione pensierosa.
Dopo un paio di minuti lo vidi annuire leggermente, poi alzare lo sguardo su di me.
Mi sorrise leggermente, poi si mise in posizione seduta, con la schiena appoggiata alla testiera del letto, con ancora me sulle gambe.
Mi guardo' dritto negli occhi -Sicura di quello che hai sentito e detto?- chiese.
Annuii vigorosamente -Sicurissima.-
-Non mi stai mentendo, vero?- chiese di nuovo.
Alzai un sopracciglio -Perche' dovrei farlo?-
-No, sai, sono un bel ragazzo, molte vorrebbero stare con me..- disse con finta aria modesta.
Risi e gli tirai un pugno sul petto -Sbruffone-
Anche lui rise -Stavo scherzando- poi si calmo' -Quindi, sicura di quello che hai sentito?- mi domando' di nuovo.
Annuii nuovamente -Al cento per cento.-
Lui annui' nuovamente, poi mi abbraccio' di slancio.  Uno dei suo fantastici abbracci da orso, quelli che mi fanno provare un piacevole formicolio nello stomaco e un piacevole calore che sale da sotto a sopra.
-In verita' ti abbraccio con imbarazzo- mi parve di sentirlo mormorare.
-Perche' con imbarazzo?- chiesi senza staccarmi.
Lo sentii alzare le spalle, poi le sue labbra che si posavano sulla mia guancia -Non so, sono cosi'.-.
Dopo una manciata di minuti ci staccammo e lui mi punto' un dito contro -Tu rimani qui e non ti muovere. Io devo andare ad aggiustare una cosa..- disse.
Intuii che con "cosa" intendeva "Cloe".
Annuii sospirando e, appena lui usci' dalla camera, mi distesi sul suo letto e, pian piano, mi addormentai.





Angolo Autore

Ciao! No, non sono scomparsa di nuovo...
Vi propongo l'ultimo capitolo pronto che tengo di questa long.. Altri due, massimo tre e finisce la storia.
Mi sa che mi manchera' questa long.. E se scrivessi il continuo?
Ditemi che ne pensate e se leggereste la continuazione.
Adesso...
Vi voglio ringraziare tutti, soprattutto quelle fantastiche e amabili persone che hanno commentato la mia nuova one shot e il capitolo precedente.
Vi amo tutti.
Buon pomeriggio, Wiky

 
   
 
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