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Autore: lucia011    24/07/2013    0 recensioni
Ciao a tutti!!
Questa è la mia prima fan fiction per cui accetto insulti da parte dei lettori.
La protagonista di questa storia è Alessia una ragazza di 15 anni a cui è morto il padre quando aveva circa quattro anni.(ovviamente nel corso della storia crescerà!!)
L'unico mondo in cui si sente accettata è quello della musica;Alessia suona la chitarra e il pianoforte fin da dopo la morte di suo padre.
Spero vi piaccia!!!!
Buona lettura a tutti!!!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Camminavo ormai da quasi un quarto d'ora,avevo deciso di prendere la strada più lunga per pensare,anche se non ero del tutto convinta a cosa.
pensavo a tutto ciò che successe dalla scuola,a Devid,a mia madre che non aveva mai fatto nulla per proteggermi da lui,a Giovanni,a quel ragazzo che salvandomi creò un vortice di domande che non aveva alcuna intenzione di placarsi,una valanga di sensazioni mi trapassarono il corpo quando pensai cosa sarebbe potuto succedere se quel ragazzo non sarebbe intervenuto,ma il mio sesto senso mi suggerì che qualunque cosa fosse non sarebbe stata nè divertente nè tantomeno piacevole;poi mi soffermai su ciò che dovevo dire alle mie amiche e in quel momento una sensazione di disagio mi travolse completamente.
 
Dopo poco,o almeno così sembrava,il rumore di un autobus mi riportò sulla terra ferma facendomi notare che tra meno di un'isolato sarei arrivata a casa della mia amica.
 
Posai il mio dito caldo sulla superficie fredda del campanello sobbalzando sia per il contatto che per il rumore provocato,ad aprire fu Mary ,la madre di Giorgia che mi accolse con un'abbraccio;era una signora sulla quarantina d'anni ,capelli castani e ricci,proprio come la figlia,con un sorriso smagliante sempre sulle labbra.
 
-Le ragazze ti stanno aspettando di sopra e come al tuo solito sei in ritardo,ti conviene andare perché non so come la prenderanno-
 
mi avvisò con un tono più che dolce Mary 
 
-Quindi mi stanno già aspettando con delle pistole in mano pronte a torturarmi-
 
ipotizzai in modo sarcastico avviandomi il più velocemente possibile al piano superiore
 
Quella casa era veramente enorme,l'arredamento era molto all'antica e le pareti erano marroni con delle strie bianche,poi era praticapente un palazzo intero,disponeva di tre piani più un terrazzo che usavamo noi ragazze d'estate per prendere il sole.
 
Misi  la mano sulla maniglia aprendola come si fa nei film horror,e appena scorsi le figure delle mie amiche le guardai male,ma molto male,insomma roberta stava saltellando come una matta sul dondolo che per poco non si staccava dal soffitto,Giorgia stava rincorrendo Angelica con un cucchiaio perché quest'ultima aveva una fobia assurda ma ad un certo punto caddero entrambe sul tappeto,per poi sgridarmi all'unisono con un:
 
-Alla buon'ora!!-
 
-Devo parlarvi- 
 
dissi con tono molto serio,le tre ragazze si sorpresero,quasi sempre erano loro che parlavano e si sfogavano con me,ma non molto dopo si accomodarono sul letto ad una piazza e mezza di Giorgia facendomi cenno con la testa di avvicinarmi a loro;eravamo tutte sul letto e decisi di farmi coraggio,
 
-Devo parlarvi di me,della mia vita,ho bisogno di sfogarmi e voi siete le uniche persone di cui mi fido-
 
-Noi ci saremo sempre,non ti preoccupare-
 
Mi rassicurò Roberta regalandomi uno dei suoi sorrisi migliori
 
-Bhe...non mi sono mai aperta agli altri sulla mia vita privata per questo non trovo le parole,quindi non ci girerò troppo intorno,lo dirò e basta;la mia vita è più che complicata,dopo la morte di mio padre,mia madre incontrò Devid,se ne innamorò,all'inizio sembrava dolce e premuroso così venne a vivere con noi ma dopo qualche tempo si trasformò e tutt'ora è un'alcolizzato,drogato figlio di puttana;mia madre non ha mai avuto il coraggio di sbatterlo fuori di casa poiché i sentimenti che prova per lui sono troppo forti,ma oggi è entrato nel bagno della mia camera mentre mi stavo facendo la doccia e mi ha fatto questo-
 
Dissi abbassandomi una spalla della maglia e mostrando il taglio ancora fasciato,osservai Angelica,suo padre quando era piccola la picchiava e la violentava,e in più era stata una "vittima" di Gianni,aveva due lacrime che le rigavano il viso.Le poggiai una mano sul ginocchio in segno di forza,non me la sentivo di andare avanti ma lei quando ha avuto questo periodaccio era stata forte e si era sfogata,dovevo farlo anche io
 
-Oggi mentre,venivo qui,Gianni voleva  farmi diventare una delle sue "vittime",mi ha portata in una casa abbandonata-
 
Vidi con la coda dell'occhio Angelica che sbarrò gli occhi si lasciò andare in un pianto silenzioso,soffriva ricordando momenti del genere
 
-Per mia fortuna un ragazzo di cui non conosco nè nome nè numero nè niente ha tirato un destro a Gianni salvandomi-
 
-Sei sempre stata il suo obbiettivo principale sin da quando ti ha visto,me lo confessò quel maledettissimo giorno,mentre io ero in lacrime..."Riferisci un messaggio da parte mia alla tua cara amichetta Ale:lei sarà mia,può ribellarsi quanto vuole,può provare a prendermi per il culo ma è la mia preda più complicata,ma allo stasso tempo la più desiderata e pregiata"-
 
Angelica ormai piangeva disperatamente col desiderio di tornare nel passato e cambiare tutto
 
Rimasi sbalordita da ciò che mi disse Angy,quel ragazzo non aveva cuore,ma non sapeva che nemmeno io ne avevo uno.
Le altre mie due amiche fissavano il vuoto,ormai pensando a cosa passavo ogni giorno in quella casa e all'incontro avuto poco prima.
 
Decisi di rimanere a dormire lì poiché le altre mi promisero che avrei passato meno tempo possibile in quella casa dell'orrore.
 
                                                 
 
                                                                                                            ∞
 
Il cellulare di Giorgia ci svegliò sulle note di una canzone che non riuscii ad identificare ma che odiai profondamente per aver disturbato il mio sonno;scendemmo in cucina e solo all'ora ci accorgemmo che mancavano 10 minuti all'ingresso scolastico,e io dovevo ancora passare di casa a prendere la borsa con i libri e,anche se per me era normale arrivare in ritardo,per lei non lo era affatto peoiché era una studentessa modello.
 
Dissi a Giò di andare a scuola mentre io sarei passata da casa me lei insistè per poter venire con me e quando decide di fare una cosa o la fai o ti piccchia quindi non potei contraddire la sua decisione.
Ci stavamo dirigendo verso la scuola e per nostra fortuna mia madre e lo scimmione stavano ancora dormendo,qindi ci fu davvero facile non affrontare l'argomento "Famiglia",sempre se così  si poteva essere chiamata.
                                                                                                             
                                                                                                           ∞
 
Era l'ora di aritmetica e,stranamente,ero attratta dalla lezione fatta dalla proff.;qualche minuto prima del suono della campanella disse che c'era un' avviso solo per le persone più maleducate e ble ble ble della scuola,e come pensai il mio nome era tra quelli,l'avviso diceva che ci era stato proposto un mese di vacanza a Londra poiché in quel mese veniva a visitare la nostra scuola un qualcuno che faceva un qualcosa di importante
In parole povere si sbarazzavano dei cattivi esempi per non fare una figura di merda;e a me questo non importava minimamente,sapevo di non essere l'angelo della scuola,anzi ero l'unica femmina che partiva per Londra ma questa per me poteva essere una possibilità irripetibile,potevo conoscere persone che mi avrebbero aiutato,una volta maggiorenne,a trasferirmi lì.
 
Questo era il mio destino,sicuramente mia madre avrebbe firmato il permesso,lei stessa non vedeva l'ora che io me ne andassi di casa...quindi...LONDRA STO ARRIVANDO;STA ARRIVANDO UN DIAVOLO PRONTO A TINGERE TUTTO DI ROSSO!
 
Quella era l'ultima ora prima della ricreazione che aveva una durata di 15 minuti circa,mi catapultai nella classe delle altre mie tre amiche per raccontargli dell'avviso e loro scoppiarono a ridere quando gli dissi il motivo del viaggio
 
-Ci credo che non ti vogliono tra le palle hai avuto più punizioni e note tu della scuola intera!! ahahahahah-
 
disse tra una risata e l'altra Roberta 
 
-Ma ti rendi conto hanno usato londra come un carcere!!! puahahahhahhahah-
 
continuò Angelica il discorso iniziato da Roberta sempre soffocandosi tra una risata e l'altra
 
-Ma tanto lei è esperta di prigioni,ormai c'è stata dentro due volte ed è stata portata in centrale così tante volte che i poliziotti la salutano per nome....ahahahahhaha-
 
specificò Giorgia letteralmante piegata in due sul pavimento.
infatti ero già stata dentro un paio di volte per furto e per una rissa avuta in un supermercato e riguardo le visite in centrale...ormai erano quasi 4 o 5 alla settimana ma per mia grande anzi grandissima fortuna ho un cugino di mio padre che è in quel campo quindi mi hanno promesso che questo non influirà in nessun modo sul mio futuro lavorativo oppure sarei stata già fottuta da mooolto tempo.
 
                                                                                                                           ∞
 
Decisi di ritornare a casa mia per comunicare a mia madre del viagggio dando per scontato che mi rispondesse in modo positivo
 
-Mà,devo partire con la scuola un mese a Londra,firma questo e non mi avrai tra i piedi per un mese-

;a quella notizia,come previsto,un sorriso a 999 denti comparve sul suo viso,e in quel momento mi fece veramente schifo,ci rendiamo conto,mollare sua figlia per andare con un droghato;chiunque l'avrebbe presa per malata.
Una volta aver fatto firmare il permesso a mia madre tornai a scuola per una punizione che mi era stata assegnata e mentre mi dirigevo verso quell'inferno chiamato scuola pensai che tra meno di una settimana sarei partita e avrei lasciato le tre secchione qui in Italia ma era la mia occasione per conoscere e cambiare vita...lo sentivo!
  
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