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Autore: _G0tik4_    04/02/2008    3 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction,spero vi piaccia...ora un piccolo scorcio della storia:"Il senso di colpa a volte era più forte e allora il dolore ritornava più violento di prima lasciandolo in uno stato di semi trance mentre lasciava che rivivesse ogni momento della morte di Sirius,mortificandosi,sapendo che ciò che era successo era soprattutto colpa sua,lo sapeva bene anche se tante volte cercava di negarlo,ma senza riuscirci veramente." E' ambientata dopo l'Ordine della Fenice...siate clementi e recensite please!!!
Genere: Malinconico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se ne stava seduto lì,solo,su l’unica altalena non ancora distrutta da suo cugino Dudley;Magnolia Crescent era buia e deserta e l’unica illuminazione proveniva dai lampioni che diffondevano una flebile luce che si estendeva per pochi metri. Il cielo era coperto quella notte,le nuvole gonfie di pioggia annunciavano tempesta. Il vento soffiava feroce sulle chiome degli alberi e la luce della luna appena visibile proiettava spaventose ombre sotto di lei.

Quel paesaggio cupo intorno a lui era lo sfondo perfetto per l’abisso di dolore e solitudine che l’avvolgeva.

Era un mese ormai che il 5° anno si era concluso e come ogni anno questo era finito nel peggiore dei modi. La notte al ministero era ancora vivida nella sua mente come se fosse successo tutto solo poche ore fa. Eppure….

Rivide ancora il viso di Sirius,il suo grido senza voce pochi secondi prima che finisse dietro il velo. Sentì ancora una volta il freddo, duro colpo allo stomaco che ormai non lo abbandonava mai.

La rabbia,il dolore e il senso di colpa si mescolavano in un vortice all’interno della sua anima ormai frantumata.

La rabbia e il desiderio di vendetta spesso prendevano il sopravvento sul senso di colpa e allora lenivano un po’ il dolore lasciando spazio alla frustrazione per non poter fare niente almeno per il momento.

La persona che aveva ucciso il suo padrino,l’aveva giurato a se stesso,Bellatrix Lestrange, avrebbe pagato per ciò che aveva fatto,ma non era ancora tempo…

Il senso di colpa a volte era più forte e allora il dolore ritornava più violento di prima lasciandolo in uno stato di semi trance mentre lasciava che rivivesse ogni momento della morte di Sirius,mortificandosi,sapendo che ciò che era successo era soprattutto colpa sua,lo sapeva bene anche se tante volte cercava di negarlo,ma senza riuscirci veramente.

Ma quello era solo l’inizio del suo tormento,quella era solamente la punta di un iceberg,al di sotto dell’acqua gelida che era diventata la sua vita,vi erano anni e anni di bugie,cose non dette,tenute nascoste da una delle persone di cui ancora si fidava. Ora questa fiducia era scomparsa e anche l’ultima luce di speranza se n’era andata,ora si sentiva solo,solo come non lo era mai stato.

A complicare le cose ulteriormente c’era anche un altro grande problema. Si era innamorato,oh si ora se ne rendeva conto,si era innamorato dell’unica persona di cui non avrebbe dovuto innamorarsi,l’unica che non avrebbe mai e poi mai ricambiato il suo amore:Draco Malfoy.

Eh si proprio lui,quell’arrogante,viziato bastardo che percorreva i corridoi della scuola come se fossero di sua proprietà,il figlio di uno dei mangiamorte che odiava di più.

Eppure era accaduto,non sapeva neanche come,ma era accaduto. Una mattina si era svegliato e se n’era reso conto,un macigno gli era caduto sul petto,bloccandogli il respiro;Com’era potuto succedere?

Sapeva solo che da quando suo padre era stato rinchiuso ad Azkaban aveva passato ore ad osservare il suo comportamento,le sue reazioni,non visto,e ciò che aveva scoperto l’aveva sorpreso profondamente:era felice,Malfoy,per la prima volta da quando lo conosceva,il suo viso aveva perso la sua maschera di perfidia e ora il suo viso era sereno. Eppure gli occhi erano attraversati da un velo di malinconia che ancora non era riuscito a capire.

Aveva passato così tanto tempo a guardarlo in quegli ultimi giorni che ora che era tornato a casa ne sentiva la mancanza.

Lo amava,senza ombra di dubbio. Aveva scoperto finalmente la sua umanità,la sua sensibilità celata per troppo tempo sotto quegli occhi così freddi,di ghiaccio che facevano tremare se solo incrociavi lo sguardo con lui.

Ora però in quegli occhi c’era la luce, una nuova luce,non c’era più il padre a dirgli cosa avrebbe dovuto fare,a ordinargli come vivere la sua vita,senza dimostrargli il minimo affetto.

Perchè ora Harry se n’era reso conto,la vita di Draco non era perfetta come aveva creduto,la sua casa era una fortezza,la fortezza della solitudine, che aveva imprigionato le sue emozioni per troppo tempo. Anche lui,come Harry,aveva sofferto e soffriva ancora,erano più simili di quanto avrebbe mai potuto immaginare. Schiavo degli eventi ai quali non poteva opporsi,burattino nelle mani di altre persone,incapace di fare le proprie scelte da solo,incapace di liberarsi dalla prigione in cui si trovava,qualcuno stava vivendo la sua vita……proprio come Harry…..

E poi c’era l’ultimo problema,si ultimo ma non meno importante o più facile da risolvere degli altri.

E il problema era Piton,o meglio,il suo ricordo,quel ricordo che aveva visto nel pensatoio l’ultima lezione di Occlumanzia e che aveva cancellato quelle poche,precarie certezze che possedeva sui suoi genitori.

Suo padre,James Potter,era davvero,come Piton non gli aveva mancato di ricordare per 5 anni,un arrogante bastardo che se la prendeva con i più deboli. Ora si sentiva vicino a Piton più di quanto lo fosse in quel momento con le altre persone,quelle persone che avevano detto di volergli bene e che invece gli avevano mentito,quelle stesse persone dalle quali si sentiva tradito.

Perché Piton,come lui,aveva sofferto,anche se conosceva solo una minima parte del suo passato,ora lo vedeva con occhi diversi,sapeva che l’uomo freddo,sgradevole che era diventato era solo la conseguenza di ciò che aveva passato durante la sua adolescenza,e sapeva che parte di ciò era colpa di sua padre e del suo padrino.

Ora capiva realmente il motivo dell’odio così forte verso di loro,e Harry si sentiva colpevole per ciò che il padre aveva fatto,e ora non biasimava Piton se lui se l’era presa così tanto con Harry.

Come avrebbe potuto biasimarlo ancora dopo tutto ciò che aveva passato?anche lui come Harry e Draco aveva sofferto più di quanto sia lecito nonostante la tenera età,e ognuno aveva reagito a suo modo a ciò che aveva passato.

Com’era possibile che ora avesse più fiducia di Piton e Malfoy, di quanta ne aveva nelle persone che fino a quel momento aveva visto come la famiglia che gli era stata strappata 14 anni fa?i suoi amici,Remus,la famiglia Weasley,Silente…

Si sentiva tradito da tutti loro,le persone che avrebbero dovuto stargli vicino gli avevano mentito,per l’ennesima volta,e ora non si fidava più di loro.

Almeno Piton e Malfoy,per quanto fossero stati sgradevoli nei suoi confronti,non gli avevano mai mentito,mai,erano stati sempre schietti e sinceri anche se la verità l’aveva ferito tante volte.

Eppure le bugie facevano ancora più male….era stanco di essere protetto,stanco che le cose gli venissero tenute nascoste “per il suo bene” come gli avevano ripetuto tante volte…eppure come aveva dimostrato per l’ennesima volta a tutti loro,le bugie creavano solo danni,e quella volta i danni che aveva provocato non potevano essere riparati,Sirius era morto e con lui era sparita anche l’ultima speranza di avere una famiglia.

Desiderava solo che le persone gli volessero bene,che lo considerassero solo Harry e non Harry Potter,il bambino-sopravvissuto,il Prescelto,il Futuro salvatore del mondo magico o altri dannati modi in cui lo consideravano e che a lui non appartenevano affatto.

Ma purtroppo quello era il prezzo da pagare per essere Harry Potter;quanto avrebbe preferito essere un ragazzo normale,e non colui che aveva il peso della guerra sulle spalle,perché ora lo sapeva,era lui l’unico che poteva uccidere per sempre Lord Voldemort,tutto il mondo magico contava su di lui e lui sentiva su di sé il peso del mondo,una responsabilità più grande di lui,che non sapeva sarebbe riuscito ad affrontare.

Tutti queste preoccupazioni affollavano la sua mente e un peso terribile si era installato nel suo stomaco. Perchè doveva essere tutto così difficile?Perchè doveva vivere in questo modo?

Non era giusto lo sapeva…eppure tutti hanno le loro croci da portare,tutti i lori demoni da affrontare,e questo pensiero lo consolava…non era l’unico……solo,aveva sofferto più degli altri……

 

The only one

When they all come crashing down - midflight
you know you're not the only one
when they're so alone
they find a back door out of life
you know you're not the only one

 

Quando tutti loro si abbattono- a metà del volo

Sai di non essere l’unico

Quando saranno soli

Troveranno una porta per sfuggire alla vita

Sai di non essere l’unico

 

We're all grieving
lost and bleeding

 

Stiamo tutti soffrendo

Persi e sanguinanti

 

All our lives
we've been waiting
for someone to call our leader
all your lies
I'm not believing
heaven shine a light down on me

 

Per tutte le nostre vite

Abbiamo aspettato

Qualcuno da chiamare nostro leader

A tutte le vostre bugie

Io non credo

Il cielo ha puntato una luce su di me

 

So afraid to open your eyes - hypnotized
you know you're not the only one
never understood this life
and you're right I don't deserve
but you know I'm not the only one

 

Talmente spaventato di aprire i tuoi occhi- ipnotizzati

Sai di non essere l’unico

Non ho mai capito questa vita

E hai ragione,non me lo merito

Ma sai che non sono l’unico

 

We're all grieving
lost and bleeding

 

Stiamo tutti soffrendo

Persi e sanguinanti

 

All our lives
we've been waiting
for someone to call our leader
all your lies
I'm not believing
heaven shine a light down on me

 

Per tutte le nostre vite

Abbiamo aspettato

Qualcuno da chiamare nostro leader

A tutte le vostre bugie

Io non credo

Il cielo ha puntato una luce su di me

 

Don't look down
don't look into the eyes
of the world beneath you
don't look down, you'll fall down,
you'll become their sacrifice
right or wrong
can't hold onto the fear
that I'm lost without you
if I can't feel, I'm not mine,
I'm not real

 

Non abbassare lo sguardo

Non guardare negli occhi

Il mondo sotto di te

Non guardare giù,cadresti

Diventerai il loro sacrificio

Giusto o Sbagliato

Non posso trattenere la paura

Di essere perso senza di te

Se non riesco a sentire,non sono mio,

non sono reale

 

All our lives
we've been waiting
for someone to call our leader
all your lies
I'm not believing
heaven shine a light down on me

 

Per tutte le nostre vite

Abbiamo aspettato

Qualcuno da chiamare nostro leader

A tutte le vostre bugie

Io non credo

Il cielo ha puntato una luce su di me

 

[the only one-Evanescence]

  
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