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Autore: Rictusempra    25/07/2013    2 recensioni
Robin è un giovane cantante italiano che è riuscito, grazie soprattutto all'aiuto di Mika, a vincere la settima edizione del talent show "X-Factor".
La vittoria gli ha permesso di partecipare al festival di Sanremo con una canzone scritta dal grande cantautore bolognese Luciano Ligabue. Ecco forse perché è riuscito non solo a vincere anche la competizione sanremese, ma anche ad ottenere la possibilità di rappresentare l'Italia agli Eurovision Song Contest (una sorta di Sanremo europeo).
Quell'anno si tenevano a Londra, in Inghilterra che era rappresentata dalla boyband più famosa del momento: i One Direction.
Robin è un loro grande fan (certo prima li prendeva in giro un po' come tutti. Ma dopo averli ascoltati si è reso conto del grande talento che hanno) e non solo avrà l'occasione di collaborare con loro... ma potrebbe... innamorarsi?
Basta concentrarsi solo ed unicamente sugli stranieri. E' giusto che anche parlare di noi italiani no? In Italia sono tanti gli artisti talentuosi che sono sottovalutati. Facciamo vivere a uno di loro il grande sogno e la grande fama. Leggete, sono sicuro che non ve ne pentirete.
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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E’ già passato un anno:  è passato esattamente un anno dall’audizione che Robin fece a X-Factor il 25 maggio 2013. Ricorda tutto, dal viaggio verso Roma (dove si tenevano i provini) ai 4 “sì” ottenuti da Simona, Morgan, Elio e Mika.

“Ah Mika ho bisogno di te” pensava spesso … gli mancava il suo caposquadra: per lui era come un fratello maggiore che lo aiutava a superare quei momenti di ansia che aveva ogni volta che doveva salire sul palco. Forse senza lui non sarebbe mai riuscito ad arrivare primo al talent show, garantendosi la partecipazione al festival di Sanremo: categoria BIG.
Durante il talent show anche un’altra persona si era accorta di lui: Luciano Ligabue. Robin adorava le sue canzoni e mai si sarebbe aspettato che il grande cantautore gliene scrivesse una per il festival.
“Non ho mai sentito un ragazzo di 19 anni cantare in questo modo. Ho scritto una canzone tempo fa … volevo inserirla nel mio nuovo album ma forse è più adatta a te.
Ligabue”
Quando lesse questa e-mail, Robin pensava fosse qualche stupido scherzo … neanche rispose.
Poi un giorno di gennaio,  entrando nella sede milanese della Sony (la sua casa discografica), si ritrovò “il Liga” davanti con un sorriso a 32 denti e uno spartito. La canzone si chiamava “Buongiorno alla vita” ed aveva un testo talmente toccante che la prima volta che Robin la cantò, dai suoi occhi verdi uscirono più lacrime.
Mai nessuna canzone gli aveva fatto questo effetto.
Anche al grande Luciano Ligabue scappò una lacrimuccia, ma smorzò subito il momento di commozione con un “Incassa questo Vasco, sono più bravo!”. Era ironico? Chi può dirlo.
Ad ogni modo Liga era sicurissimo, a differenza di Robin, che la canzone gli avrebbe fatto vincere il festival di Sanremo. E aveva ragione …
Ciò che non sapeva però è che Robin avrebbe ricevuto anche l’opportunità di rappresentare l’Italia all’ Eurovision Song Contest (una sorta di Sanremo a cui partecipano cantanti che rappresentano tutte le nazioni europee).
La gara durava 6 giorni (da lunedì 20 maggio a sabato 25) e, su 49 nazioni, partecipavano 40 artisti. Nei primi 5 giorni, 31 di questi si sfidano e a solo uno (scelto dal televoto) è garantito l’accesso alla finale di sabato; Altre 9 nazioni (tra cui l’Italia e l’Inghilterra), visti gli alti posti raggiunti negli anni precedenti, si esibiscono direttamente l’ultima sera.
Ed ecco … mentre Robin pensava al regolamento, a tutto ciò che ha passato nell’ultimo anno, si esibiva sul palco la boyband più famosa del momento: i One Direction.
Robin era una sorta di “directioner-boy”: come molti aveva pregiudizi su questi ragazzi, ma poi un’amica gli fece sentire svariate canzoni e lui si appassionò molto alla loro musica, che era forse un po’ commerciale sì, ma allegra e coinvolgente. E le loro voci poi erano davvero potenti, un po’ come la sua.
Vista questa passione avrebbe dovuto ascoltarli cantare, ma era troppo teso, più del solito. Non dormiva da giorni (lo dimostravano le sue occhiaia) e si era fatto talmente pallido, che sembrava un cadavere. Si sentiva un cadavere. Aveva milioni di pensieri per la testa: aveva paura di stonare, di dimenticare le parole della canzone (di cui non era neanche tanto sicuro; questa volta l’aveva scritta lui e non Ligabue. Era la prima volta che scriveva). Ma soprattutto continuava a chiedersi perché fosse lì. Tanto avrebbero vinto i One Direction, hanno fama internazionale, mondiale a differenza sua. Quasi non trovava giusto che loro partecipassero alla competizione.

Mentre era avvolto tra questi pensieri, sentì una voce che gli diceva (chiaramente in inglese visto che gli Eurovision si svolgevano proprio a Londra quell’anno)  “Ehy non senti gli addetti? Tra 5 minuti tocca a te”. L’accento era strano ma Robin capì lo stesso (amava l’inglese e lo comprendeva e parlava molto bene).
Si girò e ringraziò.
Era Niall Horan che gli aveva parlato. Il biondo fece una faccia strana quando vide Robin.
“E’ tutto ok? Hai una faccia orribile … sicuramente non sei così di solito. Spero … altrimenti conosco alcuni chirurghi plastici che fanno miracoli”.
Forse era la prima volta che Robin rideva da quando era a Londra.
“Non so se offendermi o prenderlo per un complimento” rispose.  “Sono solo nervoso, spero che una volta salito passi”.
“Passerà sicuro. Io sono come te e quando salgo sul palco mi sento subito meglio” disse un altro. Era Louis Tomlinson.
“E poi nella peggiore delle ipotesi vomiti sul palco. Anche io l’ho fatto e anche Justin Bieber” disse Harry Styles avvicinandosi.
“Ti stai paragonando a Bieber? Non permetterti!” continuò Horan.
“Fanno sempre così, mi fanno morire dal ridere” aggiunse Liam.
“Scommetto che ora distraendoti già ti senti meglio” disse Zayn.

Robin era così pensieroso che non si era reso conto che i One Direction avevano finito la loro esibizione ed erano tutti e 5 nel backstage, vicino a lui.
Dopo aver stretto la mano e essersi presentato a Niall, Liam, Zayn e Louis, Harry gli disse:
“Ti ho sentito durante le prove. Hai una voce stupenda e la canzone è proprio bella. L’hai scritta tu vero?
Ah comunque piacere di conoscerti, Harry Styles”.
Robin gli strinse la mano e per un attimo sentì il cuore battergli all’impazzata. Gli sembrò strano. Era confuso.
“Sarà che sono ancora in ansia per l’esibizione” pensò.

Piccola nota :3: E' la prima volta che scrivo una FF e sebbene abbia 38579537 di idee in testa, ammetto che è difficile svilupparle. Ammetto anche che non volevo dilungarmi così tanto nel parlare di Robin ma non potevo neanche introdurre un personaggio così, dal nulla, non credete? Io spero che questo capitolo vi piaccia, recensite e fatemi sapere qualcosa perché non ci metto niente a scrivere altro  ma se poi nessuno legge... fatemi sapere dai :D
  
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