2° CAPITOLO
Il giorno dopo andai davanti al liceo di Louis, così poi andavamo assieme alla mostra.Lui appena uscì dall’ingresso mi vide e si incamminò per venirmi in contro. Era affiancato da Josh, il suo migliore amico, capitano della squadra di football, biondo, occhi castani, qualche lentiggine… insomma, il tipico “belloccio del liceo”.
Louis aveva passato tutta la mattinata a parlare di me con Josh, anche durante le lezioni; mi aveva descritto come una ragazza geniale e di gran talento. Così Josh continuava a prenderci in giro dicendo “Louis+ Francesca”. Inoltre si aspettava che io fossi una ragazza bruttissima, dato che sono sveglia. Che idiota…in tutta modestia, non mi trovo brutta; non sono una modella ma ho gli occhi verdi, capelli castani ricci (mooolto ricci) lunghi e non sono grassa (beh, oddio, ho sempre dei complessi per il mio peso come qualsiasi ragazza, ma non sono mica una balena! Non che ci sia qualcosa di male…).
Fatto sta che appena Josh mi vide non capì che ero io, credeva fossi una nuova studentessa, magari anche un po’ ingenua, così da poter fare colpo.
Infatti fece dei commenti positivi e anche un po’ spinti sulla mia figura, in presenza di Louis, che credeva parlasse di una zoccola delle sue compagne. Si, a lui non stavano simpatiche le ragazze coetanee, le definiva stupide, superficiali, arroganti, delle oche insomma. Ma l’oca suprema si chiamava Amber; bellissima, bionda, occhi verdi, capelli lisci lunghi biondi, per lo più mesce, naso rifatto sicuramente, labbra a canotto, una 4° di seno, anch’esso rifatto, vita sottile, ma gambe infinite. Così a naso, anche ricca (indossare vestiti di Giorgio Armani o Gucci a Londra è un etichetta… le Jimmy choo furono la conferma )e come se non bastasse capo cheerleader.
E come dice il detto “a parlar del diavolo spuntano le corna” chi si mise in mezzo alla strada che separava me e Louis?
“Louis Louisno! Tesoro!” urlò Amber con la voce più irritante del mondo.
“oddio nascondimi” disse Louis a Josh, nascondendosi dietro di lui. Comunque lei lo aveva visto.
“LOUIS! Ti nascondi da me? Io volevo solo proporti di venire nella mia villa con piscina con me, oggi pomeriggio. Vieni pure alle 3.” Disse con un sorriso malizioso.
“ehm… io avrei un impegno, scusa.” Disse lui indicandomi.
“e chi sarebbe quella sciacquetta?!” disse lei con la puzza sotto il naso.
“lei non è una sciacquetta! È un genio, e scommetto che sarà un’ attrice famosissima, o una pittrice favolosa.” Sbottò Louis. L’oca se ne andò ma quando mi passò vicino mi disse: Louisino è mio!
Io non pensavo stesse parlando con me, manco la conoscevo.
Così andai verso Louis. E lui venne verso di me, affiancato dalla faccia sbalordita di Josh.
“ma è quella gnocca Francesca?!” disse Josh a bocca aperta
“si… ma vedi di lasciarla in pace!” disse seccato Louis.
“perché, è tua?! NO! Se lei si innamora di me non è colpa mia…” disse Josh spavaldo.
“ciao Louis!” dissi e sfoggiai un sorriso.
“ciao Fra! Andiamo?” disse Louis rincuorato.
“certo… oh, ciao! Piacere Francesca” dissi rivolta a Josh, che ancora non avevo notato.
“piacere… Josh, capitano della squadra di football, nonché quarterback e bello della scuola.” Disse.
“oh… ok.” Dissi. Poi mi allontanai da lui e mi riavvicinai a Louis.
“ehi, dove andate?” chiese Josh, disperato perché non aveva fatto colpo.
“ad una mostra d’arte” rispose educatamente Louis.
“ah… che palle che sono le mostre… allora chi è l’arista vecchio, pazzo o effemminato?” rispose.
“veramente… sarebbe la mia di mostra… sono io l’artista.” Dissi rimanendoci un po’ male, fissando il verde prato e i miei stivali. Louis mi accarezzò il braccio e mi sussurrò: “non ascoltarlo, sei bravissima, non sei vecchia, effemminata si e pazza… beh, non lo sembri per ora.”
Io alzai gli occhi e gli sorrisi.
“posso venire anche io?” disse arrogante Josh.
“ehm… no, ci vuole il biglietto e sono esauriti da mesi… io posso portare solo un ospite, scusa.” Mentii.
“ah… ok” e se ne andò.
Io e Louis ci incamminammo verso la galleria.
“certo che Josh è molto…” dissi.
“rompi? Arrogante? Sbruffone? Esagerato? Cafone?” sbottò lui.
“avrei detto vanitoso… ma anche il resto.” Entrambi sorridemmo.
“senti, ho chiesto a mia madre se puoi venire a cena da noi stasera e dice di si… ti andrebbe?” mi chiese.
“certamente… dopo la mostra andiamo a casa tua.”
*commento dell'autrice: spero vi piaccia la mia storia... qual'è il vostro personaggio preferito femminile? Amber o Francesca? e maschile?