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Autore: alwaysxpotter    25/07/2013    5 recensioni
Scommetto che nessuno ha mai letto una storia più assurda di questa,e mai ne leggerà un’altra simile. Due anime così diverte: il bene e il male,che si fondono per formarne una sola. Sto parlando di Hermione Granger e Draco Malfoy. Volete sapere come tutto iniziò? Tutto comincia dalla sconfitta di Voldemort..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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UN’ALTRA ME.

 
 
Casa Grifondoro-notte fonda.
‘Avanti Hermione,sei la strega più brillante della tua età! Un’idea dovrai pure avercela.’ rifletté. All’improvviso le venne in mente una soluzione:pazza,disperata e anche molto difficile da mettere a punto ma era una soluzione. Per prima cosa avrebbe fatto cancellare alla McGonagall il suo nome dalla lista Grifondoro dicendo di non voler completare l’anno scolastico per motivi personali e poi si sarebbe iscritta sotto un falso nome così che il cappello,sempre sotto supplica di Hermione,l’avrebbe iscritta a Serpeverde per controllare meglio Draco. Era un piano GENIALE! Ma ora il dubbio era…quale sarà il nome della nuova Hermione Granger in Serpeverde? Doveva essere un nome subdolo quasi viscido,da serpe! Kate…no troppo banale. Lucie? E la scambiano per una bambina…
«TROVATO!» esclamò Hermione «Ashley Kendra Tompson.» disse soddisfatta.
Agitò la bacchetta e apparve una perfetta copia della divisa Serpeverde appoggiata sul suo letto. Hermione corse a provarsela e si specchiò per qualche minuto. Si accorse che però qualcosa non andava.
«Anche se ho cambiato divisa la mia faccia rimane sempre quella,penso che dovrò apportarle qualche modifica.» si sfiorò i capelli e magicamente divennero biondi sfiorò con la bacchetta il suo viso e i suoi occhi da marrone intenso divennero verde maligno.
«Beh,si penso che possa andare. Ora non mi resta che convincere la McGonagall.» detto questo si incamminò verso la porta ed uscì cambiando con un tocco di bacchetta la sua divisa che da Serpeverde tornò Grifondoro facendo ritornare di nuovo il suo aspetto come quello di prima.
Ufficio della professoressa MCGonagall-10 minuti dopo.
«Ma professoressa lei non può obbligarmi a restare! Sono maggiorenne sia nel mondo magico che nel mondo babbano e posso decidere della mia vita nel modo in cui più mi piace.» protestò Hermione.
«Signorina Granger le voglio ricordare che con la sua media scolastica lei appena sarà uscita di qui diventerà l’Auror migliore della storia! Ne vale la pena per ritirarsi nel mondo babbano?» esclamò triste e delusa.
«Ne vale la pena per il motivo per il quale ho deciso. La prego di firmare il mio foglio di cancellazione dai registri Hogwarts.» le porse decisa in foglio sulla scrivania.
«Come desideri,ma lasciami dire che è uno sbaglio e te ne pentirai.» firmò.
«Quando me ne pentirò glielo farò sapere. Un’altra cosa...» si avvicinò alla professoressa «Vorrei che non si sapesse in giro il motivo per il quale me ne sono andata,nemmeno alla casa Grifondoro. Soprattutto a Harry e Ron.» sussurrò.
«Esca immediatamente da questo ufficio signorina o potrei strappare quel foglio.» rispose burbera.
Hermione uscì soddisfatta,la prima parte del piano era andata a buon fine. Ora doveva solo far finta di fare i bagagli e uscire dalla porta principale in modo che un po’ di persone la vedano.

Entrata della scuola-1 ora dopo.
La giovane strega dopo aver trascinato il suo baule fuori dai confini di Hogwarts pagò per alloggiare una notte ad Hogsmeade. L’indomani chiese a Madama Rosmerta di lasciare il suo baule con tutto l’occorrente da Grifondoro in una delle sue stanze. Dopo di che ne comprò un altro dove vi mise vestiti da Serpeverde. Aveva appuntamento con la professoressa McGonagall per discutere della sua iscrizione ad Hogwarts,Ashley Kendra Tompson era ufficialmente pronta.

Soglia di Hogwarts-il giorno stesso.
Il cuore di Hermione batteva all’impazzata,si stava cacciando in un guaio molto brutto da cui non sarebbe tornata più indietro. Entrò ad Hogwarts con uno sguardo sicuro e fiero,fortunatamente nessuno la riconobbe. La professoressa la accolse sorridente e la condusse nel suo ufficio.
«Bene signorina…»
«Tompson. Ashley Tompson.» sorrise scaltra Hermione.
«Siamo davvero felici di accoglierla,ora con il suo permesso devo posarle il cappello parlante sulla testa per decidere a quale casa lei debba appartenere.» disse dolcemente la McGonagall posandole sulla testa il cappello.
Hermione sussultò. E se quel cappello avesse svelato la verità?
«Anima forte e coraggiosa. Arriva fino in fondo se vuole. Ti assegnerei a Grifondoro per il tuo coraggio ma so che non ne saresti felice. Ecco perché la tua casa sarà SERPEVERDE!»
Hermione tirò un sospiro di sollievo le cose stavano andando per il verso giusto. La professoressa le mostrò la sua camera,l’avrebbe condivisa con Pansy. Quando ebbe in mano i fogli con l’orario delle sue lezioni e si accorse di avere il pomeriggio libero si precipitò a vedere Draco. Lo trovò sul campo di Quidditch ad allenarsi da solo,come sempre.
«Sei bravo,perché non giochi in una squadra?» chiese Hermione sotto l’aspetto di Ashley. Draco sussultò sorpreso,si girò e la squadrò dalla testa ai piedi.
«Sono troppo bravo per giocare in una squadra,non pensi che gli altri mi odierebbero?» si avvicinò alla sconosciuta. «Piacere Draco,tu sei?» sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi ammaliatori.
«Ashley. Posso proporti un pomeriggio un po’ diverso,Draco?» ammiccò sentendosi leggermente Pansy Parkinson.
«Frena i battenti signorina. Ho una fidanzata e la amo da morire anche se questa è fuggita dalla scuola senza darmi spiegazioni.» il sorriso scomparve dalla bocca di Draco come se quel ricordo gli facesse tanto male.
«Non ti ho mica chiesto di sposarmi! Sei la prima persona che incontro e volevo solo diventare tua amica,allora vieni?» sorrise e dentro di se sentì un fremito di felicità nel sentire che Draco sotto sotto era preoccupato della sua partenza.
«Mi fido ma solo perché sulla tua divisa c’è una serpe,non illuderti.» rispose.
 
Sala Comune Serpeverde-la sera.
Hermione e Draco rientrarono tardi dopo aver passato l’intero pomeriggio a scherzare e a ridere. Solo quando rientrarono nelle proprie camere fu il momento delle domande…
«Visto che non è stato così male passare il pomeriggio con me?» si avvicinò a lui fino a prendergli la mano e a condurlo in camera sua,dove Pansy già dormiva. «Forse è meglio che parliamo da te,ho molte cose da chiederti su questa scuola.»
Draco le fece strada e la condusse in camera sua.
«Sai Ashely,tu mi ricordi una persona.» riflettè ad alta voce Draco una volta sedutosi sul suo letto.
«Chi ti ricordo?» rispose impaurita Hermione…e se l’avesse scoperta?
«La mia fidanzata. Sai,io e lei ne abbiamo passate tantissime,pensa che prima ci odiavamo! L’ho chiamata con nomignoli bruttissimi e spregevoli tutti la vita ma nonostante tutti ci amiamo…o almeno lo credevo. E’ sparita così,puff. E nessuno ha voluto darmi spiegazioni neanche i suoi stupidi amici sanno qualcosa.»
«Non chiamarli stupidi!» Hermione si tradì con questa affermazione.
«Scusa? Mi hai detto di non chiamarli stupidi?» Draco la guardò in faccia. «Penso sia arrivato il momento di chiederti da dove vieniAshley.»
«Dalla V-Virginia.» tremò la voce di Hermione,purtroppo aveva questo vizio quando veniva messa sotto pressione dalla gente.
«Virginia.» riflettè Draco «Bel posto.»
«Solo casa mia,niente di speciale.» cercò di sviare il discorso lei.
«Non mi prendere in giro signorina,sai benissimo che non credo a neanche una tua parola. Forza butta giù la maschera,dimmi chi sei. Una amica di Pansy?!» la spinse contro il muro e con rabbia strinse il braccio destro della ragazza per impedirle di fuggire,non era stato mai così violento difronte a Hermione. Lei iniziò a lacrimare e decise che forse era il momento di vuotare il sacco. D’altronde lui era l’unico motivo per il quale Hermione stava correndo questo rischio enorme.
«L-Lasciami e ti dirò tutto.» sussurrò con la voce strozzata. Draco lentamente levò le mani.
«Parla.» ordinò.
«Guardami,per favore.» chiese dolcemente Hermione nei panni di Ashley.
Prese la bacchetta dal fodero della sua divisa e la fece scorrere sui suoi capelli biondi che ritornarono del colore naturale e sui suoi occhi che da verde pungente ritornarono a essere i dolcissimi occhi marroni di cui Draco ne era così tanto innamorato. Finita la trasformazione toccò la divisa e tornò come quella tipica da Grifondoro.
«Non me ne sono mai andata,lo sapevi?» mormorò piano Hermione.
«T-Tu…Ashley…Hermione…Grifondoro….Serpeverde?!» balbettò confuso e furioso Draco. «Mi hai mentito sporca Mezzosangue!» urlò.
«Draco…» mormorò ancora sull’orlo delle lacrime. Era da un anno che non la chiamava così e non ne sentiva affatto la mancanza.
«Non chiamarmi ‘Draco’ con quel tono! Come ti è venuto in mente di lasciarmi così senza neanche degnare la tua GRANDISSIMA intelligenza di scrivere uno straccio di lettera? Mi hai fatto stare male due giorni interi senza avere tue notizie. Quegli idioti dei tuoi amici non hanno spiccicato una parola con me. E ora non mi venire a dire che era solo un motivo per testare la mia fedeltà con Pansy. Ti rendi conto di quello che hai fatto razza di idiota? » buttò fuori questi insulti levandosi l’ansia dal cuore accumulata in quei giorni. Ma si fermò anche perché la mano di Hermione si gettò violentemente sul viso di Draco lasciandogli un segnale rosso sulla guancia.
«NON OSARE CHIAMARMI ANCORA COSI’.» era davvero arrabbiata stavolta. «NEL TUO MINUSCOLO CERVELLINO DA PUROSANGUE FURETTO PERFETTO NON TI SALTA IN MENTE CHE HO FATTO TUTTO QUESTO PER TE? HO RINUNCIATO AD AVERE IL DIPLOMA PER STARE NELLA STESSA CASA CON TE E PER VIGILARE SU PANSY IN MODO TALE CHE NON TI FACCIA PIU’ DEL MALE. SEI UNO STUPIDO IDIOTA E MI SENTO ANCORA PIU’ STUPIDA IO AD AVER PENSATO UN PIANO COSI’ FOLLE SOLO PER POTERTI AMARE COME AVRESTI MERITATO. SCORDATI DI ME DRACO DOPO QUESTA HAI CHIUSO.» finita questa frase se ne uscì sbattendo la porta e Draco cercando di rielaborare tutte le parole dette da Hermione uscì dalla stanza per inseguirla. Ma ormai era troppo tardi,Hermione aveva chiuso a chiave la porta di camera sua. Per fortuna Draco si ricordò che insieme a lei dormiva Pansy quindi per non destare sospetti,avrebbe inseguito Hermione con più calma il giorno dopo. Quella notte non chiuse occhio ripensando a ogni parola detta da Hermione,riusciva ancora a sentire l’eco della sua voce che gli ripeteva ‘DOPO QUESTA HAI CHIUSO’. Pregò che Hermione riuscisse a capire che se avesse chiuso la storia con Draco,probabilmente lui avrebbe fatto una delle pazzie peggiori…ma non voleva pensarci,doveva trovare un modo per farsi perdonare.

Casa Serpeverde-dormitorio femminile.
«Scusami,potresti togliere i tuoi vestiti dal mio letto? La stanza dovremmo condividerla.» sorrise gentilmente Hermione nei panni di Ashley. Pansy si alzò dal suo letto contrariata e borbottò qualcosa come ‘non rompermi le scatole’.
«Io sono Ashley Tompson,tu sei?» le porse la mano.
«Non dirmi che non mi conosci,carina.» disse Pansy mentre si stava specchiando.
«No,non ti conosco.» continuò Hermione..
«Pansy Parkinson in Malfoy,non piacere mio di conoscerti.» sorrise acidamente. Ad Hermione salì il cuore in gola sentendo ‘in Malfoy’ al che non si lascò sfuggire questa domanda.
«Scusa posso sapere la tua età?» esclamò Hermione ridendo.
«19,perché ridi carina?» le gettò uno sguardo pieno d’odio.
«A 19 anni già sei promessa in moglie?» chiese ingenuamente.
«Quello che faccio non sono affari tuoi e dammi retta che se conoscessi l’uomo a cui sono promessa stai certa che cambieresti idea.» si passò la lingua sui denti ed uscì fuori dalla stanza lasciando Hermione da sola con il respiro mozzato e un peso al cuore che la stava distruggendo lentamente.
  
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