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Autore: Youhavemyheart    25/07/2013    0 recensioni
DAL CAPITOLO 4.
-“Posso baciarti?”
Mai nessuno mi aveva fatto una domanda del genere. Nessuno. Di solito mi prendevano e mi baciavano senza aspettare nulla. Lui no. Era il ragazzo più dolce che io abbia mai potuto incontrare.
Annuii leggermente con il capo e sentii le sue labbra a forma di cuore appoggiarsi piano sulle mie. Mi stava baciando. Per la prima volta dopo la rottura con Andrea, un ragazzo mi baciava. Quell' angelico tocco mi fece sentire un brivido sulla schiena. -
Salve a tutti! Ho voluto scrivere questa fan fiction perché parla dei miei idoli: quei 5 fantastici ragazzi . E’ la prima ff che scrivo ma spero che vi piaccia. La storia parla di una ragazza, Giulia, che nel suo quarto anno di liceo incontra degli amici fantastici.
Cotte e amori, unioni e divisioni.
Come faranno a superare tutte le sfide che cercheranno di bloccarli? Scopritelo seguendo la storia!
Grazie mille se lasciate le vostre recensioni.
xx
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Brr* Entrai subito a casa altrimenti mi sarei congelata. Posai la cartella e mi tolsi il giubbotto. Mi feci una bella minestra calda ed infine mi infilai a studiare sotto le coperte del letto.
Dopo aver finito di studiare andai in bagno per farmi una doccia calda ma nel frattempo suonò il cellulare: era Niall.
Risposi subito alla chiamata.

“Ciaoooo!”

“Ciao Niall, come va?”

“Benissimo grazie! Sto chiamando tutti quanti per chieder se vogliono uscire sotto la neve a divertirci insieme, ti va?”

“Certo! A condizione che dopo si possa bere la cioccolata calda.”

“Hahaha certo! E sai una cosa? Ti farò conoscere una persona nuova!”

“Davvero? Non vedo l’ora!”

“Bene, allora ci vediamo tutti quanti in piazza! Ti aspetto!”

E così finì la conversazione. Niall era contento e non volevo rovinare questa giornata facendolo stare male. Glielo avrei detto il giorno dopo a scuola.
La doccia calda la rinviai a più tardi ed intanto mi misi cappotto, sciarpa, guanti e cappello, pronta per uscire fuori sotto la neve.

Arrivai in piazza: era deserta. Forse dovevano ancora arrivare, quindi li aspett- “Ahi!”
Una palla di neve mi colpì… ma non vedevo nessuno intorno. Controllai meglio e vidi un cappello dietro ad una panchina. C’era qualcuno che si stava nascondendo da me.
Ma ad un tratto arrivò un’altra palla di neve da dietro. AHHHH ero circondata! Erano tutti là ad aspettarmi per farmi uno scherzo, sicuramente ideato dalla mente geniale di Niall.
Non dovevo cercare di schivare le palle di neve che arrivavano, ma dovevo ATTACCAREEEE!
Eravamo tutti là a ridere ed a scherzare. Giocavamo come bambini piccoli. Era quello il bello, divertirsi come non si aveva mai fatto prima.
Ad un certo punto ci fermammo e ci mettemmo in cerchio a ridere.

Niall però, fece un annuncio: “ Ragazzi, voi mi avete fatto conoscere un sacco di persone, ma adesso tocca a me: lui è Marco, un ragazzo irlandese che veniva a scuola con me, ma lui è nato in Italia.”

Era vero, il cerchio si era allargato e non me ne ero nemmeno resa conto. Wow, si stavano aggiungendo sempre più persone dopo Marta ed Aurora!
Tutti insieme urlammo “Ciaooooooooo!”
Lui aveva già fatto amicizia con tutti, ero l’unica che ancora non si era presentata e quindi mentre tutti gli altri stavano chiacchierando, io mi avvicinai a lui e ne approfittai:

“Ciao Marco, io mi chiamo Giulia!”

“Piacere.. emm..” *aveva lo sguardo rivolto da un’altra parte  e non mi stava ascoltando*

Subito dopo andò vicino a Marta. Eh? Che stava succedendo? Ma come si permetteva di trattarmi così?
Harry mi si avvicinò, non l’avevo nemmeno visto fino a prima.

“Giù, non ti preoccupare, lui è un bravo ragazzo, solo che.. beh.. insomma, lo vedi con i tuoi stessi occhi: è innamorato perso di Marta.”

“Veramente?”

“Sì. Appena l’ha vista mi ha detto: Ciao Harry, vado a conoscere la mia futura ragazza.”

“Che dolce! Non la lascia nemmeno un minuto da sola eh?”

“Beh, lo si può immaginare. Ancora adesso io non riesco a togliere lo sguardo dai tuoi occhi stupendi.”

“Ed Harold, per me è la stessa situazione: quegli smeraldi che hai al posto degli occhi mi hanno rapita.”

Lui mi baciò.
 
Ritornammo in mezzo al gruppetto. Decidemmo di andare a bere una bella cioccolata calda nel bar lì vicino. Si gelava là fuori!
Così entrammo ed ordinammo 8 cioccolate calde con la panna. Eravamo finalmente al calduccio.
Marco vicino a Marta.
Marta vicino a Zayn.
Zayn vicino ad Aurora.
Aurora vicino a me.
Io vicino ad Harry.
Harry vicino a Niall.
E Niall vicino ad Harry.
Tutti insieme appassionatamente.

Ad un tratto però, entrò qualcuno nel bar. E chi poteva esser oltre a Louis ed Eleanor? Sembrava destino che ogni volta li incontrassimo.
Ed anche loro si aggiunsero al nostro tavolo ordinando altre due cioccolate calde.

Durante la conversazione a Louis venne in mente il compito sulle poesie ed io ce l’avevo dentro la tasca del giubbotto, così la tirai fuori e la mostrai.

“EVERYTHING ABOUT YOU.. mmm… mi sembra più una canzone che una poesia…”

“Già.” Risposi.

“Posso vederla?” Chiese Liam.

Ed intanto la conversazione andò avanti, ma per poco perché Liam si era messo a cantare la mia “poesia”.
Continuava e se ne fregava anche se le altre persone nel bar lo osservavano. Aveva una voce bellissima e potente. Wow!

Louis lo fermò: “Aspetta, qui potresti fare all’ottava sopra…”

Niall intervenne: “No, secondo me dovresti fare questa nota *♫*”

“Ma che state dicendo? Qua bisogna fare un DO!” Disse Zayn.

“Invece secondo me bisognerebbe fare un corale, o almeno provarci. Alcuni all’ottava sopra col DO  ed altri all’ottava sotto sempre con la stessa nota.” Intervenne Harry.

Io, Aurora, Marta, Merco ed Eleanor eravamo a bocca aperta. Provarono a cantarla come aveva detto Harold *♫ ♬♪ ♩♭♪* e…
WOW! Non c’erano parole per descrivere il momento.
Marco li fermò.

“Ragazzi, siete bravissimi! Che ne dite di formare un gruppo?”

EHH?!?!?!

“Marco ma che diavolo stai dicendo? Abbiamo solo afferrato qualche nota, niente di più.”

“Invece siete bravisimi! Insieme, poi, avete delle voci fantastiche.”

“E’ vero! –continuai io- provate a cantare la canzone di Harry … ha delle parole stupende! L’hai portata con te?”

“Si certo, eccola!” Harry pose sul tavolino e la mostrò.

“MORE THAN THIS… mmm.. avevi ragione Giulia, ha delle parole stupende questa canzone. Ed hai pure scritto le note!” disse Niall.

“ Sì, perché io non riesco a pensare ad una poesia, ma piuttosto ad una canzone , perché ogni volta mi viene in mente una nuova melodia. Sapete… quando ero in Inghilterra facevo parte di una piccola band gli White Eskimo. E le canzoni erano nostre.” Rispose Harod.

“E si vede Harry! Hai un talento ed anche tutti gli altri ce l’hanno. Dobbiamo farlo fruttare!” disse Louis.

“Ma Louis, anche tu hai una voce stupenda!” mi intromisi.

“Beh, non vorrei vantarmi, ma io canto meglio di tutti voi!”

Tutti si misero a ridere. Aurora e Marta erano ancora a bocca aperta, non pensavano avessero queste voci splendide.

“Bene, -disse Marco- provate a cantarla, magari voi potete fare queste note e voialtri quest’altre.”

1..2..3..♫ ♬♪ ♩♭♪

*.. it just don’t feel alright, ‘cause I can’t love you more than  this..*

Eleanor: “ Emm.. ragazzi, forse è meglio se andiamo fuori perchè tutti ci stanno osservando.” Sussurrò.

Dopo due secondi la gente dentro al bar iniziò ad applaudire ed a urlare: “BRAVI!”
Non ci potevo credere! Mi tremavano le mani per l’emozione. Erano così intonati e poi con l’atmosfera  che si era creata, erano diventati abbastanza famosi per quel locale. Pure le bariste applaudivano.

“Ragazzi, se formate un gruppo, questo gruppo deve avere un nome! Quale scegliete?” disse Marco.



Nessuno aveva idee, ma come si poteva biasimarli? Erano ancora insicuri di formare un gruppo, figuriamoci il nome.
Ad un tratto si avvicinò un uomo di media età, alto e coi capelli brizzolati. Ci interruppe.

“Scusatemi, posso intromettermi? Non ho potuto far a meno di ascoltarvi e devo dire che avete un talento gigantesco. Io mi chiamo Simon Crowell e sono..

“Oh cavolo, oh cavolo, oh cavolo! Non ci posso credere! Tu sei Simon Crowell?” Disse Louis tutto esaltato.

“Emm.. si, perché?”

“Emm… no… niente… CAVOLO, TU SEI FAMOSISSIMO IN INGHILTERRA! SEI IL MIO MITO! Oltre a Robbie Williams, MA NON IMPORTA, CAVOLO, SEI UN MITO!”

“Haha, beh, sono contento, comunque vorrei farvi un proposta: io sono il direttore di una casa discografica e se volete venire a fare dei provini per poi diventare uno dei gruppi  più amati dalla gente, beh, vi basta dirmi un sì.”

Era impossibile decidere così, su due piedi il nostro, o meglio, il loro futuro. Era una decisione ardua.
Pensare di diventare delle star famose in tutto il mondo, fino a quel momento non era nei loro piani. Harry, Liam, Zayn, Niall e Louis accettarono.
Simon, gli diede un primo appuntamento per il provino . Loro accolsero l’offerta e si fecero dire  tutte le informazioni necessarie sul posto ed anche sullo stesso Simon, chiedendogli a che recapito potevano trovarlo e molte altre cose.
Il signor Crowell se ne andò salutando i ragazzi e tutti noi. Io ero rimasta senza parole.

Harold mi si avvicinò e disse: “Giù, non ci posso credere!”

“Nemmeno io Harry!” E lo abbracciai dalla gioia.

Erano tutti esuberanti in quel momento. Eccitati per l’opportunità che gli era stata data.
Chiedemmo, quindi un giro di Sprits  per festeggiare. Era una cosa impensabile che 5 ragazzi avessero delle voci così. Non ci credevo ancora. Uscimmo dal bar tutti felici. Era uscito nel frattempo il sole che iniziava a sciogliere la neve, per fortuna. Liam chiamò subito Danielle  (che non era potuta venire con noi perché aveva prove di danza) e le raccontò il tutto. Intanto noi eravamo ancora tutti eccitati: Niall si sbracciava e ballava come un deficiente insieme a Louis ed invece Harry e Zayn insieme a tutti noialtri ridevamo e scherzavamo. Ad un tratto mi venne un’idea:

“Hei ragazzi, perché non andiamo in discoteca per festeggiare questo avvenimento?”

“Siiiiiii”

“Certo, ci sto!”

“Tanto domani è domenica quindi non c’è problema!”

“Yeeeee”

“Evvai!”

Insomma, tutti acconsentirono. Pure Danielle accettò!

“Allora ragazzi, anche se adesso siamo insieme in una band,non vuol dire che non mi dobbiate più portare rispetto come professore, anzi.. MA STO SCHERZANDO! HAHAHAHA siamo praticamente fratelli!

“E’ vero, siamo come fratelli ormai. Assicuratemi che non ci lasceremo mai.” Disse Harry.

“Sì.”

“Sì!”

“Ci sto!”

“Certo!”

 E tutti e cinque si abbracciarono come dei veri fratelli. Mi vennero le lacrime agli occhi nel vedere una scena così dolce e vera.
Eravamo tutti emozionati per la serata che decidemmo. Dovevamo trovaci alle 22.00 davanti alla discoteca e così ci salutammo presto per andare a prepararci.

   
 
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