25/07/2013
3 recensioni.: Because you’re my impossible little girl.
Ciò che faceva era correre libera nel vento, in un vento nuovo che sapeva di libertà.
Atsuya non aveva ancora capito quale fosse la reale identità della ragazza. Essere un fantasma conferiva i suoi piccoli vantaggi.
Una volta aveva varcato il confine spazio tempo; aveva viaggiato in epoche lontane come il fantasma del Natale passato. Fu lì che la incontrò per la prima volta. Ne rimase incantato.
Era come una fresca goccia d’acqua che donava sollievo in un’estate fin troppo calda. Stava in piedi, ferma con sguardo assente mentre si preparava a servire un abituale cliente di quella locanda.
In quell’epoca era morta, sacrificata per l’esattezza.
Deceduta per salvare un individuo mentre compiva il suo lavoro come bambinaia.
La cosa strana? Vi chiederete, lo strano ragazzo ero proprio io.
Parole che riecheggiavano nella mente del Fubuki mentre cercava di darsi una spiegazione.
La seconda volta l’aveva incontrata per caso. In un apparente futuro dispotico. In quella versione della realtà era una scienziata. Catapultata in un qualcosa di troppo pericoloso. Era morta. Si era sacrificata per salvare un collega di lavoro.
La cosa strana? Vi chiederete, lo strano ragazzo ero proprio io.
E ora l’aveva ritrovata. Raffigurata nel corpo di una sedicenne. Ora per una volta sarebbe stata lei a essere salvata.
L’avrebbe protetta per l’eternità.
Voleva incontrarla. Sapeva che solo la notte può permettere certi incontri; i quali avvengono solo nei sogni.
S’intrufolò nella mente della giovane stabilendone un contatto.
- Ehi tu stai partendo- disse la giovane castana notando la valigia tra le mani del rosato.
- Si sono in viaggio, osserverò mondi dei quali nessuno è a conoscenza, vedrò l’impossibile- disse il rosato sorridendo.
Yuuka si avvicinò al misterioso ragazzo. – Come farai a vedere ciò che non è possibile? – chiese con una nota di curiosità nella voce.
- Apri la mente e osserva, le cose possono cambiare se viste con il cuore – le disse di punto in bianco il maggiore.
- posso vedere il vento, sentire il fruscio degli alberi – chiuse gli occhi prima di pronunciare quelle parole. Noncurante che tutto ciò che stava vivendo era un sogno.
Atsuya sorrise.
- Posso viaggiare con te? – chiese la minore sorridendo. Il rosato sorrise acconsentendo. La castana in quel momento sorrise per poi prendere la mano del maggiore; incosciente di partire per un viaggio senza ritorno.
.: Angolo di colei che ha rovinato questa dolcissima coppia
Buonsalve gente!
É la prima fanfic che pubblico sul fandom, quindi apro le porte con una AtsuYuuka.
Probabilmente i Atsuya è leggermente tanto OOC.
Ok. Questo è tutto.
A presto, Lud :)