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Autore: onedsolos_    25/07/2013    0 recensioni
Una semplice adolescente può passare tante cose messe insieme? riuscirà ad uscirne con l'aiuto delle persone che la amano?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< All the pain and the truth
    I wear like a battle wound
So ashamed so confused, I was broken and bruised >>

 
 
 
Tante cose mi passavano per la testa in questo momento, andai a fare una doccia rinfrescante e misi subito il pigiama, mi stesi sul letto e presi il libro che avevo iniziato pochi giorni fa.
‘Sofia non vieni a mangiare?’ disse Andrea vicino alla porta semi aperta.
‘ehm, non ho tanta fame..magari prendo qualcosa più tardi’
‘tu che non mangi? Avanti, sputa il rospo’
Poggiai la schiena alla ringhiera del letto e le gambe incrociate, presi un respiro e iniziai a parlare.
‘non hai notato che la mamma stava piangendo prima?’
‘veramente no..ti ha detto qualcosa?’
‘è quello il problema, non ha voluto parlare con me e mi ha mandata subito in camera.’
‘che ne dici se domani la portiamo da qualche parte per farla calmare? Magari ci racconterà qualcosa’
‘si..mi sembra una buona idea’
La suoneria del mio telefono interruppe la nostra conversazione, sorrisi nel vedere che era Harry.
Feci cenno ad Andrea di andarsene e lui uscì dalla stanza.
‘prima che parli vorrei chiederti scusa se non ti ho risposto oggi, ma sono successe tante di quelle cose che non ho avuto il tempo nemmeno di vedere il telefono.’
‘ciao Harry che bello risentirti, come è andata la tua giornata?’ dissi scherzosamente, poi ripresi a parlare ‘comunque stai tranquillo, può succedere a tutti’
‘giuro che mi faccio perdonare e so già come!’
‘Harry ti ho detto che va tutto bene, non devi farti perdonare’
‘non mi interessa, anche se mi hai perdonato io voglio farlo lo stesso.’
 
Erano le tre di pomeriggio, stavo davanti al computer con una tazza di thè freddo e tutti i miei problemi.
 
‘Sofia, vieni con me e la mamma a fare un giro?’ di presentò Andrea nella mia stanza.
‘Certo, dammi due minuti e arrivo’
 
‘bene, ora cosa vogliamo fare?’ disse mia madre.
Siamo stati due ore in giro per negozi e con la scusa che mi serviva un nuovo vestito la trascinai con me, mentre Andrea per non subirsi “cose da donne” andò in un negozio di videogame.
 
Finiti i nostri acquisti ci ritrovammo tutti e tre nel bar del centro.
Parlammo del più e del meno e poi la fatidica domanda.
 
‘Senti mamma, io non riesco a far finta di niente quando ti ho vista piangere nel salone, cosa ti era successo?’
‘Tesoro è una cosa complicata..’
‘Mamma siamo veramente preoccupati per te, per favore parla’ disse Andrea
 
Abbassò la testa e si sfregò le mani l’una contro l’altra, per poi iniziare.
 
‘Non è una cosa semplice da spiegare, vostro padre..’ si bloccò per qualche secondo, poi riprese ‘il giorno non va al lavoro, cioè si, ma tutto il tempo che sta fuori è perché ha un’altra donna e per assicurarsi che non ve lo dicessi, mi picchiava..’
 
Non potevo credere a tutto ciò che avevo sentito, l’uomo che l’ha amata per tutto questo tempo, che l’ha aiutata a uscire dal giro della droga.. ha fatto davvero tutto questo?
L’uomo che io consideravo un padre, un eroe da seguire, è andato tutto a puttane.
Quel bastardo.
 
Andrea non riuscì a reggere la rabbia, si alzò di scatto facendo cadere la sedia mentre avevamo tutti gli occhi puntati su di noi lui era già andato chissà dove.
 
Abbracciai forte mia madre, lei non meritava tutto questo.
 
Tornate a casa non toccammo boccone, mi chiusi in camera e iniziai a piangere a più non posso.
Avevo bisogno di parlare con Harry, lo chiamai ancora con i singhiozzi.
 
‘Ehi bastarda come st..Sofia che è successo?’ cambiò immediatamente tono.

‘Harry..io non resisto più’

‘Mi dici cosa ti è successo?’

‘Mio padre tradisce mia madre e lui la picchia’ iniziai a piangere ancora più forte, non riuscii a trattenerle.

‘Cazzo’ sentii dall’altra parte del telefono

‘Io prendo il primo volo e vengo da te’

‘Grazie’ riuscii a dire solo quello.
 
 
Harry’s pov.
 
Perché proprio a lei? Cosa aveva fatto di sbagliato quella ragazza? Ne ha passate tante, non di nuovo.
 
Iniziai a preparare le valigie il più veloce possibile.
 
Scesi talmente veloce le scale che rischiai anche di farmi male.
 
‘ehi ehi, dove vai con tutta questa fretta?..e quella valigia?’ disse mio padre
 
‘Ho poco tempo per spiegarvi, è successo un macello con i genitori di Sofia, mi ha chiamata piangendo e io non posso sentirla così’
 
‘E’ davvero un bellissimo gesto da parte tua, ma come farai con l’università?’
 
‘Li chiamerò domani, adesso mi interessa soltanto lei’
 
Mio padre si alzò dalla sedia e andò verso il suo portafoglio e mi porse un po’ di soldi.
 
‘Papà non posso accettarli davvero..so in che situazione vi trovate, non voglio causarvi problemi’
 
Lui non parò nemmeno e mi allungò di nuovo la mano. ‘Ti accompagniamo noi’
 
‘Grazie’
 
Arrivati in aeroporto li abbracciai entrambe e andai verso il check-in, c’era un volo che partiva alle 21.30, pare che la fortuna stia girando. 

Salii sull’aereo e aspettai quelle 4 ore che mi separavano da lei. 



___________________
Inizio con il dire che mi dispiace tantissimo di non aver continuato, 
con gli allenamenti e il mare il pomeriggio ho avuto davvero poco tempo.
Spero che con questo capitolo mi sono fatta perdonare, l'ho fatto un po' più lungo degli altri..
Ringrazio tutti quanti che leggono la storia e la recensiscono!
Per qualunque domanda su twitter sono @onedsolos_
Un bacio a tutti quanti!

  
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