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Autore: MssAgrippina    26/07/2013    0 recensioni
La storia partecipa al contest "New Generation's Adventures and Loves".
Nove mini capitoli su James Sirius e le sue peculiari capacità!
Vi lascio ai brani:
• La verità è che Will non si accorgeva di niente. James diceva sempre che se gli fosse scoppiata una guerra sotto il naso lui l’avrebbe scambiata per una puzzetta e, in quel momento due rosse dall’aria equivoca – mentalmente e mutamente – davano ragione a James.
•“Tu non farai niente di tutto ciò, starai zitto, farai cenni con la testa, non dirai cose melense, e soprattutto, e dico soprattutto, non dirai di avere una relazione di sesso con me!”
“Noi non abbiamo una relazione di sesso noi siamo una coppia!”
•“Sapevo ti sarebbe piaciuto hai un gusto così delicato! Lily insisteva su tazzine rosa a cuori dalla vocina gracchiante che intonava vecchie glorie di Celestina, roba vomitevole insomma!”
James Potter in certi momenti si ricredeva e dai suoi piani omicidi escludeva quella santa donna di sua madre portando al primo posto della lista sua sorella Lily e la sua diabetica indole alla vita.
Leggete e recensite Madame e Messer!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dominique Weasley, Famiglia Potter, James Sirius Potter, Scorpius Malfoy, Sorpresa
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo nove: Il treno dei prodigi

 
“Tu non farai niente di tutto ciò, starai zitto, farai cenni con la testa, non dirai cose melense, e soprattutto, e dico soprattutto, non dirai di avere una relazione di sesso con me!”

“Noi non abbiamo una relazione di sesso noi siamo una coppia!” James iniziava a domandarsi se, avrebbero mai avuto un momento di pace nella quale lui non se ne fosse uscito con qualche richiesta bislacca, con la richiesta bislacca: quando ti deciderai a dirlo ai tuoi?
Come se per una tale iniziativa non ci sia bisogno di una buona preparazione. Non per lui ovviamente ma per quelli screanzati perbenisti della sua famiglia tanto aperti a parola e poco nei fatti per come la vedeva lui.
“Pensala come vuoi!” Gli voltò le spalle e spedito partì alla volta dei genitori che non molto lontano in quel preciso momento aspettavano solo di salutarlo per lasciare quella stazione umidiccia e sporca per recarsi a lavoro.
 
“Il vostro beneamato figlio è qui!” Disse arrivando innanzi a sua madre che, fregandosene altamente di tutte le sue richieste, lo abbracciò impetuosa mettendosi a piangere come una fontana. “Stai scherzando spero?!” Buon Godric cosa debbano vedere i miei occhi!
“Ci vediamo a Natale vero caro!” Addio ai buoni propositi mattutini.
“Da retta a tua madre non puoi perderti lo zio Charlie con la sua nuova fidanzata!”.
Che suo zio Charlie avesse deciso di metter su famiglia non lo rassicurava proprio, aveva sempre creduto che fosse l’unico vero uomo oltre a lui in quella gabbia di pazzi. Anche i migliori deludono! Gli manderò le condoglianze.

“Oh Scorpius caro, non sei salito? Albus ti sta cercando da un po’, farai bene a raggiungerlo!”.  Non sarebbe riuscito a staccarselo di dosso molto facilmente a quel borioso ossigenato.
“Al più tardi possibile famiglia!” Disse sorridendo a sua madre e facendo un occhiolino al padre dopotutto non era un diciassettenne senza un briciolo di cuore e quella nolente o volente era la sua famiglia.
 
“James!” Scorpius dietro di lui non gli aveva dato neanche il tempo di raggiungere la porta del vagone e buttarcisi dentro, non era buona cosa parlare con lui in pubblico. In tutti quegli anni non avevano fatto altro che affatturarsi a vicenda gridandosi contro le più recondite volgarità. E, questo non sarebbe di certo cambiato solo perché se lo scopava in ogni anfratto del castello! L’aveva agilmente raggiunto e, come se afferrasse una caramella, gli strinse la mano destra allacciandola saldamente alla sua e costringendolo così a voltarsi. A voltarsi verso di lui, verso quegli occhi perlacei che riempivano i suoi sogni, verso quelle labbra ancora arrossate dalla cascata di baci alla quale erano state sottoposte fino a pochi minuti prima, nascosti dietro a colonne e pacchi imballati non ancora caricati sul treno. “Sei impazzito Malfoy!”
 
Poche volte in quei mesi aveva usato il suo cognome e tutte le volte non aveva presagito nulla di buono per il ricco e affascinante ragazzo biondo.
James poteva immaginare i suoi genitori poco lontano da loro fissare quell’assurda scena dove, lui e Scorpius si tenevano per mano con gli occhi uno nell’altro: gli occhi di Scorpius ricchi di speranza e richieste e, i suoi colmi d’ira e frustrazione. Come sono arrivato a questo punto? Giuro che lo cruccerò finché avrà vita!
James non ebbe il tempo materiale per pensare a qualsiasi tortura fisica o mentale alla quale sottoporlo, vide solo gli occhi di Scorpius avvicinarsi in modo preoccupante a lui e, sentire poi quelle soffici labbra sulle sue. Posso resistere a tutto fuorché alla tentazione maledetto decolorato vanesio!

Quel dannato ragazzo lo stava baciando senza scrupoli innanzi ai suoi genitori, alle proprie famiglie e alla buona parte della popolazione magica che non aveva ancora lasciato la banchina. Morto … lo voglio morto!
Non era uno dei loro soliti baci: passionali, arrendevoli, lascivi e dissoluti, no, era solo un cozzare di labbra morbide e umettate.
Non durò allungo ma nel frangente di tempo in cui Scorpius si allontanò da lui per salire in treno, James sentì fermamente le parole di suo zio Ronald a suo padre: “Oh Miseriaccia Harry e ora che facciamo?”. James, sorrise pensando alla miriade di grattacapi che gli stava procurando e con fare risoluto osservò i suoi per poi salire in treno ormai già in corsa. Beh poteva andarmi meglio, papà è ancora vivo e stranamente mamma sorride come fosse un giorno idilliaco! Appunto valli un po’ a capire!

 
*

 

Dominique Weasley fu l’ultima a sapere cosa era avvenuto tra James e Scorpius sulla banchina, nel pomeriggio inoltrato, fresca e baldanzosa aveva degnato i suoi cugini della sua presenza venendo così a sapere dell’“Oh Miseriaccia Harry” … che Rose e Lily avevano ben udito essendo incollate al finestrino con occhi fuori dalle orbite e orecchie più uditive di quelle oblunghe.

Non poteva pienamente compiacersene questo perché di lì a qualche ora James l’avrebbe tempestata di domande su cosa fare e come comportarsi per poi tornare in se e non fare assolutamente nulla oltre che insultare e rispondere in cagnesco.
“Quindi voi due ne eravate al corrente?” Chiese Rose osservando lei e quel mentecatto di Will. “Da qualche giorno, non ha creduto saggio dirmelo il mio migliore amico!” Sputò Will nello stesso modo con il quale si sputerebbe un grumo di sangue coagulato in bocca. Come se avesse potuto dirtelo senza rischiare che tu lo spifferassi in giro come un pappagallo ciarlone!

“Al è sconvolto! In questo momento sarà chiuso in qualche bagno, ho mandato Hugo a cercarlo!”.
“Ed io che pensavo fosse innamorato di me ed io di lui e che avremmo avuto una vita felice e adagiata nella sua lussuosissima villa …”
Dominique ascoltava allibita le chiacchiere scioccanti della piccola di casa Potter mentre con fare indagatore pensava a come risollevare Albus dal suo stato di shock senza doverlo ricoverare al San Mungo.
“ … con tanti piccoli bambini biondi scorrazzanti per i giardini …”
“Io era certa che voi due, insomma, una storia clandestina ecco!” Continuava Rose accavallando le frasi a quelle di Lily e alzando un po’ la voce affinché si sentisse bene ciò che affermava.  “ … i suo occhi nei miei …”
“Lily per l’amor del cielo va bene così! Trovati qualcun altro con il quale creare la tua modesta famiglia felice!”
 
Albus Potter che dallo sguardo poco risoluto sul suo viso sembrava stesse portando in groppa una vacca gravida quando lì raggiunse, poco dopo, ammutolì le due rosse in fibrillazione. “Al …”
“Niente, non dite niente tirate fuori qualche dolce prima che scoppi per la fame!”
Osservando Al rimpinzarsi di dolciumi, Dominique poteva solo immaginare come avrebbe potuto iniziare il suo settimo anno a Hogwarts, non di certo con sorrisi e canzoni. Bensì con James sull’orlo di una crisi adolescenziale da far venire i brividi a Voldemort; Will più geloso, iperprotettivo e stupido di una mamma orsa in calore; una mandria di cugini che avrebbe ficcanasato nella loro vita nello stesso modo in cui s’infila un dito nella marmellata di prugnaccio di nonna Molly e uno Scorpius inebetito fino all’inverosimile causa innamoramento precoce.
 
La porta si aprì di scatto, immobilizzando tutti i presenti: mandato Lily in iperventilazione, il cervello di Rose in subbuglio per la miriade di congetture e lo sguardo di Al a incenerire James. “Scorpius vuole stare qui!” Disse prima di accomodarsi di fianco a Dominique addolcita dalla verità dei fatti: erano anni che James Potter non condivideva lo scompartimento con qualcuno che non fosse lei, Will o la gatta Pertugia.

“Beh che sono queste facce? Vi sto concedendo la mia regale presenza abbiate il buon senso di non sprecarla!” Beffeggiò nella loro direzione.
Mio cugino non conserverà mai i suoi modi bruschi e il suo essere onnipotente, per lo meno questa relazione lo sta portando allo stato di umanità della quale non crede di far parte!

 

“Nessuno pensa a me, ai miei sentimenti?”
“Chiudi la bocca grullo!”

“Ma!”
“Zitto bradipo decerebrato, non voglio sentire un’altra sola parola uscire dalla tua bocca!”. 



 

FINE

   
 
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