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Autore: Remem    26/07/2013    1 recensioni
[..] "Noi ce la faremo, spaccheremo il culo a quei figli di troia e vinceremo alla gara. Stanne certa Emma, mantengo le promesse." [..]
La ricetta per una vita frenetica, entusiasmante e diabolica?
Mmh, prendete due ragazze e mettetele a Los Angeles; poi prendete due ragazzi andati fuori di testa e sommate. Ma tutti con la stessa fissazione: vincere alla gara delle band.
[I fatti e i personaggi di questa storia sono puramente casuali]
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mick Mars, Nikki Sixx, Tommy Lee, Vince Neil
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Cercasi batterista con le palle…..amico, vuoi farmi fuori?!”
“Non scherzare.”
“Eh allora che cazzo ci fa ‘sto annuncio attaccato al negozio dove lavori..?”
“Delle ragazze mi hanno gentilmente chiesto se potevo metterlo in modo da fare pubblicità, che problema c’è?”
“Eheh”
“Che c’è?!”
“Ti hanno… gentilmente chiesto….se potevi metterlo….ehe”
“Tommy….”
“Dimmi Nikki”
“Fai cagare. Non sono uno che, insomma”
“Uno che insomma cosa? Nikki, da quando ti fai corrompere dalla prima che capita?!”
“Non mi hanno corrotto!”
“Oh no, saranno arrivate mezze nude, come minimo.”
“T-Bone, avranno si e no sedici anni, non rompermi le palle ed aiutami a mettere apposto ‘sti vinili..”
“Amico, se ti beccano gli sbirri t’arrestano!”
Nikki tirò un ceffone all’amico, scoppiando a ridere:
“Che minchia fai Frank, ahia…non ho detto nulla di male….” Il ragazzo si massaggiò la testa, per poi aiutare l’amico a riordinare i dischi nelle varie sequenze e scaffali.
 
“Secondo te…?”
“Secondo me….beh, ci possiamo fidare.”
“Allen, io non mi fido di quel tipo!”
“Perché?”
“Ma te lo sei visto? Sembra un maniaco sessuale, drogato e perennemente con la bottiglia in mano..”
“Invece è un bravo ragazzo, non è male..”
“No certo, ma, non so. Non mi ispira fiducia. Perché non spargiamo la voce?”
“Perché non andiamo a trovarlo…?” Allen si mise a ridacchiare. Emma le fissò le iridi celesti:
“Al, io dev-“
“Guarda!” Allen la strattonò
“Al, porca troia, che c’è?!” si girò frettolosa e vide il ragazzo uscire dal negozio con un tipo leggermente più alto di lui, capelli arruffati, magro. Indossava un paio di jeans e una canottiera.
“Cazzo….” Bisbigliò Allen aggiustandosi i capelli
“Merda, non vorrai mica andare da lui, vero?” chiese Emma con amarezza
“Non me lo lascio scappare.”
“Ehi, calmati. Quanti anni ha?” l’amica la bloccò
“Non lo so!” urlò
“Ne dimostra venti…venti e qualcosa, Al.”
“Non me ne fotte dell’età!”
“Al, è un uomo, ha certe esigenze!” Emma cercò di trattenerla ancora, senza successo: l’amica partì diretta verso i due.
Si sentì sicura di sé, non appena arrivò a pochi metri dal ragazzo; la raggiunse anche Emma, senza fiato:
“Al…” bisbigliò
“N…Nikki..?” Allen si fece coraggio e con una filo di voce lo chiamò. Vide l’amico girarsi di scatto e squadrarla, lei abbassò lo sguardo intimorita.
“Ehi, ciao rocker…uhm, Allen, giusto?” sentì la voce del tipo rimbombare nel suo cervello, alzò lo sguardo e lo vide fermo, davanti a lei a sorriderle.
Ricambiò il saluto arrossendo;
“Insomma, sono loro?” l’amico di Nikki lo squadrò.
“Sì, lei e Allen e l’altra….?” Indicò la mora
“Emma.” Rispose sbuffando
“Oh, fantastico. Io sono Tommy, soprannome T-Bone.” Sorrise
“Beeene…ora che abbiamo fatto conoscenza, possiamo andare a bere qualcosa tutti insieme?!” propose allegro Nikki, allargando le braccia per stiracchiarle.
Allen lo fissò a lungo: fissò a lungo i suoi occhi, i lineamenti del suo viso.
“Oh, io..non posso. Mamma mi aspetta per cena…” bisbigliò Emma
“Spiace….e tu? Allen, ti va..? stavamo andando al Whisky a Go Go” sorrise Tommy.
Allargò le labbra, ricavandone un sorriso di gioia, poi si girò verso l’amica che la fissava contrariata. Cercò con lo sguardo di persuaderla e di farla cedere alla tentazione di una birra tra amici:
“Dai, Emma..dico a tua madre che resti da me. Che problema c’è?” le bisbigliò. Sorrise: è facile convincerla..
 
 
 
[POV. Allen]
 
“Vi raggiungiamo lì.” Li salutai frettolosamente, prendendo Emma per un braccio e strascinandola fino a casa sua –fortunatamente era lì vicino- .
Emma suonò  il campanello nervosamente, mordendosi un labbro.
“Ehi, calma. Non scoprirà nulla.” La rassicurai
“Si..ma mi fanno paura quei due.” Bisbigliò per non farsi scoprire
“Tranquilla, dai. Ci sono io!”
In quel momento si spalancò la porta, il fratello di Emma con due occhiaie da far paura e la sua fedele chitarra fra le braccia, avevo aperto la porta:
“Ciao Steve, dov’è la mamma?” gli chiese allegra, entrando. Mi tolsi le scarpe ed entrai nel grande salone;
“In camera a disperarsi, Emma.” Rispose duro riprendendo a suonare
“Che è successo?” urlò
“Nulla, che me ne vado e lei non è d’accordo. Nulla che ti riguardi.” Continuò a far vibrare le corde nervoso, finendo per romperne una, “porca troia!” urlò.
Emma sbuffò e salì lungo la grande scalinata che portava alle stanze. Come ragazza era molto ricca;
“Allen!” mi chiamò “vieni pure..” continuò, salii le scale anche io, trovandola davanti alla stanza dei suoi genitori.
Tremava. Mi fissava nervosa e spaventata:
“Dici che mi caccia fuori?”
“……prova.”
Bussò piano, allontanandosi dalla porta bianca in legno.
La mamma, con un fazzoletto tra le mani e le lacrime lungo il viso, aprì fissando la figlia:
“Emma, tesoro, dimmi..” parlò piano
“mamma, ehm, mi dispiace…ma senti, stasera mi fermo da Allen.” Sputò con tutto il fiato quelle poche parole. La madre la guardò rilassata: “Va bene.” Rispose composta.
La mia amica rilassò i muscoli e sorrise guardandomi, poi abbracciò forte la mamma.
“Vieni, aiutami a mettere le cose nella borsa!” urlò felice avviandosi verso la sua stanza, la seguii.
Appena aprì la porta un forte odore di lavanda mi entrò nel naso, facendomi starnutire.
“Salute Al, e….grazie.” esclamò fissando la borsa
“E di cosa..?” le sorrisi. Si buttò tra le mie braccia felice.
 
“E così vi siete iscritte alla gara senza nemmeno la band? Azzardate.”  Bisbigliò Nikki, guardando l’amico con sguardo complice.
“beh…” ridacchiò nervosa Emma, notando il cameriere venire verso la nostra direzione
“No, beh. Noi…l’avevamo.”
“Mio fratello suona la chitarra, e, ci aveva assicurato che sarebbe stato felice di farne parte, ma poi ha trovato un'altra band più ‘figa’ e si è rimangiato tutto. L’ho tipo odiato per mesi. “ ridacchiò Emma
“Volete ordinare?” un ragazzo giovanissimo ci porse dei fogli “scrivete quello che volete e poi chiamatemi, grazie.” Sorrise e si congedò frettoloso.
“bene, bene, Nikki, scriviamo quello che vogliamo, dai…..” ridacchio furbo Tommy
“Dammi, dammi! Ho un’idea.”
“Io…prendo un succo.” Emma se ne uscì dal guscio
“HAHAHAHAHAHAH, bella, siamo al Whisky a Go Go e tu mi ordini del succo? Daaai!” urlò Tommy
“Va bene, birra.” Sbuffò offesa
“Per me del Jack” sorrisi.
I due scoppiarono a ridere.
“Amico, non penso ce l’abbiamo quella…” esclamò Tommy soffocando dalle risate; Emma  mi fissò contrariata.
Rubai la lista ai due, quello che avevano scritto:
 
Omogenizzato di verdure per la bimba
Birra sempre per la bimba
Vagine
Jack Daniel’s
Tequila ?! Tommy la vuoi la TEQUILA ?! no sisisisi
BICCHIERI PULITI
Preservativi che li ho finiti
Vagine l’ho già scritto ?!
 
Capii il loro…stupido divertimento.
“bene, avete scritto?” il ragazzo delle ordinazioni sbucò dal nulla, facendoci saltare tutti.
“Sì.” Risposi secca ponendogli la lista; il ragazzo la lesse e guardò i due ridere, sorridendo.
OKAY.
Sentii strattonarmi forte: mi girai ed Emma era sbiancata.
“Che c’è?” le chiesi
“Cazzo c’è mio fratello!” urlò agitata
“Eh allora?” chiese Nikki
“Bhe, non sa che sono qui. E non vuole!” esclamò
“Massì dai, manco ti vedr- Tommy! C’è Steve!” si bloccò alzandosi ed agitando le mani in direzione del fratello di Emma.
Steve, fratello di Emma…conosceva Nikki e Tommy?
Emma si gettò sotto il tavolo, notando il fratello avvicinarsi:
“Ciao Nikki, Tommy. Vi devo dire una cosa.” Esordì. Mi fissò: “Al?” mi chiese.
Arrossii fissandolo:
“Beh…..si” sorrisi nervosa
“Va beh.” Si staccò dal mio sguardo, poco incurante, e guardò gli altri due: “Dovete cercarci un altro chitarrista. Me ne vado a Berkeley.” Disse tutto d’un fiato.
Non ci potevo credere…Steve suonava con quei smidollati.
“Come amico? Ti sei fottuto già tutti i soldi? Ti avevo detto di non iniziare con quella, amico….” Bisbigliò nervosamente Nikki, gettandosi in corpo un po’ di Tequila.
“Senti chi parla, chissà chi me l’ha fatto provare!” alzò le braccia in aria
“Va bene, ora vattene prima che comincino a girarmi le palle, Steve.” Disse duro Tommy
“Siete due stronzi.” Urlò
“No! Tu sei lo stronzo. Ci molli così!” Nikki si alzò nervoso “E mo’ chi l’ho dice a Vince?” continuò
“Voi, io parto domani. Ciao.” Steve di allontanò.
Ho pensato se ne fosse andato per paura…
Emma risbucò fuori confusa, fissando il vuoto.
  
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