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Autore: poeta ermetico    05/02/2008    1 recensioni
un brano che fa pensare.....godetevelo!.....
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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il violentatore2
IL VIOLENTATORE(seconda parte)
Allora Barney Timberland ha una doppia vita, pensava Jak tornando a casa. Ogni mattina in un determinato punto del tragitto tra casa e scuola, il bambino si trasforma in un mostro,e la sera, il mostro ritorna bambino. Questi pensieri portarono Jak a fantasticare su pozioni e incantesimi ches trasformano le persone; poi però,nelle settimane che seguirono la festa di compleanno,si scordò tutto quanto. è già un mistero che riusciamo a viverer circondati da tanti misteri,e in fondo l'universo è pieno di enigmi ben più straordinari di quello di Barney Timberland.
Uno di questi enigmi aveva ingombrato la mente di Jak piuttosto spesso negli ultimi tempi.Camminando nel corridioio della scuola diretto alla biblioteca,aveva incrociato due ragazze delle classi alte.
Una delle due stava dicendo all'amica:-Ma come fai a sapere che adesso non stai sognando? Magari stai solo sognando di parlare con me.
-Bè,-disse l'amica-basta che mi dia un pizzico:se mi fa male,mi sveglio.
-Ma prova a pensare,-disse la prima,-se stessi solo sognando di pizzicarti,e anche di aver sentito male.Potrebbe essere tutto un sogno e tu non lo sapresti mai...
Svoltarono l'angolo e sparirono.Jak rimase a riflettere.
Quell'idea che era venuta in mente anche a lui,ma non era mai riuscito a formularla con altrettanta chiarezza.Si guardò intorno.Lui con il libro della biblioteca in mano,il corridioio grande pieno di luce.le aule che si aprivano a destra e a sinistra, i bambini che uscivano: forse non c'era niente di vero.Forse erano solo il frutto dei suoi pensieri. Sul muro proprio accanto a lui c'era un estintore. Allungò una mano e lo toccò. Il metallo rosso era freddo al tatto.Era solido,reale.Come avrebbe potuto non esserci? E del resto,nei sogni le cose andavano esattamente così: tutto sembrava vero. Era solo svegliandosi che uno si rendeva conto di avere sognato. Come poteva essere sicuro di non averlo sognato quell'estintore,con la vernice rossa e la senzazione di freddo?.
Passavano i giorni e Jak pensava sempre di più a questo problema.Un pomeriggio si trovava in giardino e improvvisamente si rese conto che se il mondo che vedeva lo stava semplicemente sognando,allora era lui a determinare tutto quel che c'era dentro e che capitava.In alto un aereo aveva  iniziato la fase di atterraggio. Il sole ne accese le ali di un luccichio d'argento. Tutta quella gente che adesso stava tirando su il sedile e mettendo da parte i giornali,non poteva averer idea di essere solo sognata da un ragazzino laggiù sulla terra. Allora,se un aereo precipitava era colpa sua? Che pensiero orribile!Comunque,se così fosse stato,tutti gli incidenti aerei non sarebbero stati veri,no?Sarebbero stati solo dei sogni.Ciononostante,Jak fissò l'aereo sulla sua testa e desiderò con tutte le forze che arrivasse sano e salvo in aereoporto.E così fu.
Un paio di sere dopo,la mamma di Jak entrò in camera sua per augurarli la buona notte. Proprio nell'attimo in cui le labbra sfioravano la sua guancia,Jak ebbe ebbe un altro di quei pensieri. Se questo era un sogno,che ne sarebbe stato di sua madre al risveglio? Ce ne sarebbe stata un'altra simile a lei?Mrs Andreas rimase piuttosto sconcertata,quando suo figlio le gettò le braccia al collo e non voleva più lasciarla andar via.
Coll'andar dei giorni,a furia di rigirarsi in testa quel pensiero,Jak finì per convincersi che la sua vita fosse probabilmente soltanto un sogno.C'era qualcosa di simile a un sogno nel modo in cui i bambini al mattino si riversavano tutti a scuola, e nel modo in cui la voce della maestra fluttuava nell'aria dell'aula,e nel fruscio che faceva la sua gonna,quando si dirigeva verso la lavagna. Ed era decisamente da sogno, il modo in cui la maestra gli si parava di fronte all'improvviso per chiedergli:-Jak?Jak?Mi ascolti?Stavi fantasticando di nuovo?
Lui si sforzò di dirle la verità-Credo di aver sognato che stavo fantasticando.
L'intera classe scoppiò a ridere.Meno male che Mrs Granger aveva un debole per lui.Gli passò una mano tra i capelli e disse:-Sta attento!-.Poi si avviò al fondo dell'aula.




  
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