< Oh…mmhh > Volevo dire qualcosa ma non ci riuscivo,era come se non riuscissi a fare nulla.
< Ma…emh,io ti conosco! > Mi dice Harry un po’ sorpreso.
< Io no e adesso per piacere può darmi un parere sul taglio che mio figlio ha in fronte? > Faccio finta di non conoscerlo ma lui sicuramente ha capito che faccio finta,è impossibile non conoscerlo.
< Umh…Si,certo! > Si avvicina al mio bambino e guarda il taglio che ha,poi si volta verso di me e mi dice che forse dovremmo portarlo all’ospedale perché secondo lui ci vogliono dei punti.
Si offre di accompagnarmi e io senza pensarci dico di si.
Dopo circa 20 minuti arriviamo in ospedale,per tutto il tragitto non abbiamo parlato,siamo rimasti in silenzio,turbati.
Entriamo,il dottore guarda il taglio e mi dice che ci vogliono dei punti e mentre fa entrare il mio bambino in una saletta per mettergli i punti,io mi siedo nella sala d’aspetto seguita da Harry.
< Sa,voi somigliate particolarmente ad una mia amica…anzi ad una mia ex… > mi dice Harry quasi sottovoce.
< Non mi dare del voi.Mi hai riconosciuta? > Dico queste parole con il cuore che mi batte forte e il fiato che mi manca.
< E-e-emily?Sei proprio tu? > E’ un po’ incredulo.
< Si…Sono io… > Dico sottovoce…
< Io non ci posso credere!Quanti,quanti hanno sono passati dall’ultima volta? Tanti… > Si risponde da solo e cerca di abbracciarmi ma io mi scanso.Non voglio soffrire ancora,non gli permetterò nemmeno di essermi amico.
< Emily ma che ti prende? > Mi dice un po’ turbato.Proprio mentre sto per rispondere il dottore apre la porta e mi dice che posso entrare a prendere il mio bimbo.
Abbraccio stretto stretto Tristan,lo prendo in braccio e con le lacrime agli occhi mi reco all’uscita,seguita da Harry.
Saliamo sull’auto di Harry,tra me e lui è sceso il gelo. Abbraccio Tristan e mentre lui mi chiede una lista infinita di giochi io guardo Harry e penso a quanto sia bello.
Finalmente siamo arrivati a casa,scendiamo dalla macchina e mentre Tristan corre dentro casa io resto da sola con Harry.
< Grazie per avermi accompagnata,è stato davvero carino da parte tua. Arrivederci Harry > Ma quanto sono cretina?! TROPPO.
< Oh…di nulla! Ecco,io devo dirti una cosa…anzi a dire il vero tante cose… > mi dice lui con un sorriso timido.
< Io non ho nulla da dirti…E non ho tempo da perdere! Ciao Harry! > Non gli do il tempo di rispondere e entro in casa e mi chiudo il cancello alle spalle.
Lo sento urlare: < Salutami… emh… tuo figlio! > Non gli avevo detto il nome del mio bimbo…
Appena entrai in casa sentì delle voci,sicuramente Dorian era già arrivato.Gli raccontai tutto quello che era accaduto quella sera e appena lui se ne andò,feci il bagno a Tristan e dopo lo misi a letto.Poi andai a dormire anch’io e quella sera mi addormentai con le lacrime agli occhi.Non potevo crederci,era iniziato tutto d’accapo.
Non volevo più avere nulla a che fare con Harry.Si era dimenticato di me e invece adesso viene a vivere davanti a casa mia e si ricorda di me.Il destino a volte è proprio un gran bastardo!
La mattina dopo mi svegliai stranamente di buon umore,misi in ordine la casa,mi feci una doccia veloce e andai a svegliare Tristan,lo coccolai un po’ e poi gli preparai la colazione e mentre lui mangiava,io guardavo la tv seduta sul divano.
Ad un certo punto suonò il campanello,mi alzai e andai al citofono: < Chi è ? > Dissi.
< Emily ci sei? > Mi chiese Harry.
< Oh,si…entra Harry! > Gli aprì il cancello,e poi andai ad aprire la porta.
< Ciao Harry… > Lo salutai appena entrò dentro casa…
< Ciao Emy… Ti posso ancora chiamare così? Oh ecco scusa il disturbo,sono passato per vedere come sta emh…tuo,tuo figlio e gli ho portato un regalino e…ecco…volevo parlarti… > Emy,mi ha chiamata Emy!Allora si ricorda…si ricorda il mio soprannome…
< Oh non disturbi…Oh,emh grazie,non c’era bisogno…Entra > Ero imbarazzata,non sapevo cosa dirgli ed eravamo ancora davanti alla porta.
< Vieni,siediti pure…Io vado a chiamare Tristan >
< Tristan? Alla fine l’hai chiamato davvero così… > Si ricordava anche questo,si ricordava che mi piaceva quel nome…
< Si… > dissi con un filo di voce.
Andai in cucina e dissi al mio bimbo che dovevo fargli conoscere una persona e lo portai in salotto.
< Ohh…Ma tu sei Harry! Grazie per ieri! Mamyy io già lo conosco… > Ecco mio figlio! Proprio come il padre!
< Si,Tristan...Ma non sai che è un vecchio amico di mamma… > Risposi al mio gnomo.
< Oh,davvero! Non lo sapevo…Che hai in quella busta? >
< Tristan! > Lo ripresi un po’ irritata.
< Non lo sgridare…Ecco ho un regalo per te…Come va la testa? > Ecco.Adesso mi diceva anche cosa fare con mio figlio.Non lo sopporto.Tristan l’ignorò e prese la busta,l’aprì ed urlò di gioia.
< Siiiii! Grazie Harry! E’ fantastico!Mamma vado a giocare fuori! > Gli aveva regalato una macchina telecomandata…
< Grazie Harry…Non dovevi! > Gli dissi.
< Figurati…Emh,tuo marito? > E adesso che gli dico?
< Oh…Non ho un marito… > Ecco.
Lui mi guardò sorpreso e mi disse: < Ah...e chi è il padre di Tristan? >
COME DIAVOLO FA A NON ACCORGERSI CHE TRISTAN E’ LA SUA COPIA.
< Oh…ecco…ci siamo lasciati,lui non voleva un bambino… >
< Mi dispiace…Quanti anni ha Tristan?
< Sei anni… > Dissi con un fili di voce…
< S-s-sei anni? > Era stupito.
< Si… > Volevo che capisse che era suo figlio…ma non volevo dirglielo.