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Autore: xmiriam    27/07/2013    1 recensioni
Cosa succederebbe se due mondi completamente distinti si unissero, formando una cosa sola? Ebbene sì, questa è una Dramione.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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                                                                                                        THE YULE BALL
Ormai tutti gli studenti dal terzo al settimo anno di tutte le case erano arrivati a grandi gruppi in Sala Grande e i Campioni del Tremaghi si cominciavano a preparare per aprire le danze con i loro rispettivi compagni. Io e Draco inizialmente ci sedemmo in due sedie libere ai lati della pista da ballo dove la McGranitt e il professor Silente cominciarono a eseguire passi di valzer con i Campione dietro, così Fleur Delacour e Roger Davis, Viktor Krum e Astoria Greengrass, Cedric Diggory e Cho Chang e Harry Potter e Parvati Patil aprirono le danze. Inizialmente noi ci mettemmo un po’ da parte e ci sedemmo a un tavolo vicino a tantissime allieve di Beauxbatons, per la maggior parte tutte Veele: ragazze con dei bei lunghi capelli biondi fluttuavano ovunque, la mia autostima scendeva sempre di più ogni volta che una di queste dava un colpetto alla folta chioma d’oro, e come se non bastasse ogni ragazzo che passava di là, rimaneva folgorato, ma era purtroppo non si poteva evitare, perché era pur sempre uno dei maggiori poteri di quella specie e quindi domandai a Draco: «Mi chiedevo se saresti riuscito a portare al Ballo una di quelle» indicai le mezze Veele; Draco scoppiò in una sonora risata e poi obiettò: «Sarebbe stato troppo facile» mi sorpresi della sua risposta, troppo facile? Era molto presuntuoso, ma sicuramente ci sarebbe riuscito, insomma, lui era Draco Malfoy, voleva ottenere tutto e tutto otteneva. «Facile?» domandai «Sono molto ambizioso, Granger» alzai gli occhi al cielo «perciò cerco sempre di avere il massimo, l’irrealizzabile» si strinse nelle spalle «L’irrealizzabile? E io sarei questo irrealizzabile?» proferii alzando il sopracciglio sinistro «Sì». Passarono un po’ di minuti prima che ricominciassimo di nuovo a parlare e in questo frangente occupai la mia mente a osservare i capelli ben pettinati di Hagrid in compagni di Madame Maxime e ogni volta che l’alta signora  sfiorava la pelle del mezzo gigante, saltavano fuori, sul viso di quest’ultimo, dei grossi pomelli rossi.
«Ma sei sicuro?» domandai ricollegandomi alla conversazione precedente «Sicuro di cosa?» esordì distogliendo lo sguardo dalla pista da ballo «Sicuro che io sia l’irrealizzabile» obiettai «Nessuno è mai stato più sicuro di me, Granger» dichiarò, sorrise e ritornò a contemplare la pista da ballo «Insomma, con quella storia dei Mezzosangue e dei Purosangue…» presi un sorso di succo di zucca e mi capacitai che non trovavo le parole come spiegarlo; distolse di nuovo lo sguardo «Credo che sia venuto il momento di darci un taglio» affermò «Fin da piccolo mi è sempre stata riferita l’importanza di essere Purosangue, mi hanno sempre insegnato a guardare con disprezzo i Nati Babbani, i Mezzosangue, i traditori del proprio sangue; i Weasley per esempio, perché loro sono inferiori, “meno pregiati”. Ecco con chi sono vissuto in questi lunghi quattordici anni; ma ora ho deciso di darci un taglio, penso che questo non mi porti da nessuna parte: voglio dire, sono tutte sciocchezze quelle che mi hanno insegnato.» confessò e io ero veramente stupita «Non mi sarei mai aspettata un discorso del genere da te, Malfoy» gli affermai guardandolo accigliata «Sono veramente commossa» aggiunsi con tono ironico, lui alzò le sopracciglia «No, sul serio» dissi ridendo «Non te lo saresti mai aspettata perché io sono troppo orgoglioso per pensare al bene delle altre persone» rispose con fare altezzoso ma con una punta di sarcasmo «No, tu sei perfido» lo presi in giro ridendo «Sì certo, ora se non le dispiace, signorina Granger, vuole ballare con me?» mi chiese porgendomi la sua mano bianca come il resto della sua carnagione «Se proprio devo, per una volta farò uno sforzo e passerò al Lato Oscuro» presi la sua mano e ci avvicinammo al centro della Sala Grande dove Neville e Ginny, Hagrid e Madame Maxime, Krum e Astoria Greengrass, Zabini e la Parkinson e la professoressa McGranitt e il professor Silente ballavano. Ci unimmo anche noi e come i rispettivi direttori delle Case ci avevano insegnato qualche giorno prima, cominciammo a ballare il valzer. Dopo qualche minuto ci affiancarono Padma Patil e Ron con il suo vestito da cerimonia che gli aveva mandato via gufo la signora Weasley e di cui Draco scoppiò a ridere, Ron lo guardo torvo con gli occhi ridotti a fessure, per cui ci fermammo e ci sedemmo ad un altro tavolo perché quello di prima era stato occupato da Fleur Delacour e dal suo compagno Corvonero.
«Weasley un tantino suscettibile» proferì Draco «Non sai cosa ha fatto quando ha saputo che mi avevi invitata, era fuori di sé, evidentemente è geloso» raccontai «Weasley è geloso di me?» reclamò stupito «Penso proprio di sì» confessai bisbigliando, lui dal canto proprio aggrottò la fronte «Avanti, Draco, chi non sarebbe geloso di te se non fossi arrogante, meschino e Serpeverde?» riconobbi alzando un po’ il tono della voce sulla parola “Serpeverde” «Grazie per il conforto» disse ironico, scoppiai a ridere attirando gli sguardi di tutti e non solo ci guardavano perché io avevo riso troppo forte, ma anche perché la Granger era in compagnia di Draco Malfoy e sarebbe stato un pettegolezzo assoluto per Lavanda Brown, Romilda Vane, le gemelle Patil e la loro combriccola, infatti si un risolino uscì fuori dalla bocca di Romilda che bisbigliava all’orecchio di Lavanda come se non lo facevano già abbastanza durante tutta la giornata scolastica. «A quanto pare anche la Vane ci trova qualcosa di divertente» disse Draco indicando le ragazze troppo indaffarate a spettegolare per girarsi e verso di noi e accorgersi che anche noi stavamo parlando di loro: accanto a loro Seamus Finnigan e Dean Thomas che evidentemente stavano rimuginando sull’errore più grande della loro vita: invitare al Ballo del Ceppo la Vane e la Brown.
«Ehi, Granger ti chiama Dean Thomas!» strillò Draco scuotendomi: mi alzai dalla sedia accanto a quella del biondo dicendo “solo un secondo” e mi avvicinai a Dean «Tu sei sotto la Maledizione Imperius» affermò guardandomi negli occhi «Cosa ti salta in mente, Dean?» chiesi alzando il sopracciglio «Perché sei venuta qui con lui?» mi chiese «Mi ha invitata e io ho accettato» dichiarai, poi mi girai e tornai al mio posto.
«Cosa voleva?» domandò Draco «Crede io sia sotto la Maledizione Imperius» confessai alla Serpe «Lui è sotto la Maledizione Imperius, guarda che faccia che ha!» rise indicando Dean con la faccia funerea e io mi misi a ridere.
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Ciao a tutti:)
Questo è il mio nuovo capitolo, spero vi sia piaciuto:)
Qui abbiamo una bella conversazione tra Hermione e Draco
che ve ne pare?
Rigrazio le due persone che hanno deciso di lasciarmi una recensione nello scorso capitolo
significa veramente molto per me capire cosa ne pensa la gente, quindi GRAZIE<3
ho già elaborato al meglio quello che succederà nei prossimi capitoli,
non avete idea di quello che vi aspetta!
Vi mando un abbraccio e spero che anche questa volta recensiate, ciao!:)
Miriam.


  
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