Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: small leaf    27/07/2013    4 recensioni
Era solo un’assassina, quello era il suo lavoro. Era un Mostro. Voleva uccidersi, ma sapeva che non poteva. Lei era forte, non si sarebbe mai ceduta alla Morte così facilmente. Ma la desiderava così tanto. Le bare che sfilavano sotto i suoi occhi stavano diventando troppe, come troppe erano le volte in cui la Morte le aveva fatto sentire il suo freddo abbraccio, ma non l’aveva mai presa con se. E poi c’era quella promessa, quel patto che la teneva legata alla Vita. Una Vita non più sua, una vita da schiava. Tutto ciò che desiderava era ritornare nella sua casa, tornare Libera. Ma cambierà idea quando un giovane ANBU dai capelli bianco sporco incrocerà il suo cammino. Due anime tormentate che si cureranno le ferite a vicenda, ma chi dei due parlerà per primo del suo passato, chi dei due si toglierà la maschera?
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Prima dell'inizio, Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  

 

Sesto Capitolo- Vermi e Farfalle
 

Il tempo e il luogo persero di importanza. Tutto non aveva più un senso se non quell' abbraccio.

Un abbraccio strano.

 Lui, un ninja modello con uno spiccato senso della giustizia, e Lei, un' assassina per lavoro odiata da tutti.

Persone diversissime eppure con l' anima uguale: ferita ed abbandonata. Del loro passato rimaneva solo qualche ricordo nostalgico o qualche incubo, ma sopratutto lapidi, di persone amate o che comunque segnarono in loro qualcosa, tutte persone che non meritavano
quel triste destino.

 A un tratto Takara sorrise involontariamente: gli occhi dei fantasmi erano scomparsi, il cuore batteva nel suo petto e il corpo sembra riacquistare calore.

Anche Kakashi sorrise, i dubbi che gli affollavano la mente si dissolsero, i sensi di colpa si acquietarono e il mostro che vedeva in lui scomparve.

In un qualche modo la cella non sembrò più così buia e piccola, anzi come tutto il resto attorno a loro sparì. Ciascuno di loro nel proprio cuore pensò che tutto quello che gli stava accadendo fosse solo un sogno, in fondo erano entrambi sfiniti, e che tutte le sensazioni di benessere erano dovute alla scarsa lucidità.

Erano infatti ancora inconsapevoli del potere che quell' abbraccio aveva generato. Oh forse non tutti.
Qualcuno nell' ombra stava già tramando qualcosa per dividerli …

***

Kakashi sbatté qualche volta le palpebre.

Cos' era successo?

Sbadigliò un po' ma quando fece per stiracchiarsi qualcuno glielo impedì.

 Ancora un po' intontito guardó in basso e non riuscì a trattenere un sorriso quando vide Lei accimbellata sul suo petto. In confronto a lui era davvero minuscola.

Piano piano iniziò a ricordare gli ultimi avvenimenti. Lei ferita sul pavimento, l' ombra ed infine quell' abbraccio.

Accarezzò la testa della ragazza giocherellando con i suoi boccoli rossi, era divertente. La sentì muoversi delicatamente e non riuscì a non ridacchiare quando strofinò il suo visino sul suo pettorale.

Sentì dei brividi percorrergli la schiena, ma non erano quelli che percepiva in missione. Questi erano più dolci e gli facevano venir voglia di sorridere e di continuarla ad accarezzare.

Allora è così che ci si sente...

Pensò subito. Poi ragionò un attimo

 ...Aspetta... ma quand' é che c si sente così???

 Quando si è innamorati ...

Gli suggerì una vocina proveniente da non si sa quale parte della mente.

 Io? Innamorato? No, no l'amore non fa per me

...Sicuro??

Al cento per cento.


Allora perché la stai abbracciando e continui a giocare con i suoi boccoli??

Io non sto...


Bloccò quella stupida conversazione mentale con sé stesso appena si accorse che quella vocina aveva ragione.
Ma solo sul fatto che la stava abbracciando e che giocava con i capelli, era impossibile che fosse innamorato. Poi non ci si poteva innamorare di qualcuno che non si conosce. O forse si sbagliava?

***

Takara aprì gli occhi, e come successe la volta precedente non trovò differenza fra il buio del sonno e quello della cella.
Ma non ebbe l' istinto di nascondersi o piangere. C'era qualcuno che la stava proteggendo e quel qualcuno era Kakashi.

Ridacchiò fra sé e sé, era proprio un nome buffo. Buffo come lui ...Pensò mentre guardava il ragazzo su cui stava dormendo. Quei capelli sparati non li capiva proprio ma doveva ammettere che su di lui stavano bene, altro che se ci stavano bene.

 Era un bel ragazzo c'era poco da fare.

Lui la strinse di più a sé e lei non oppose resistenza. Amava il suo profumo, era un po' come una droga, sapeva calmarla ed eccitarla allo stesso tempo. Le sue braccia costituivano un rifugio sicuro dalle quali non avrebbe mai voluto andarsene. Iniziò ad accarezzarlo, chiuse gli occhi concentrandosi sul propri tatto, poteva sentire i suoi muscoli allenati tesi anche se stava dormendo.

Un buon ninja non abbassa mai la difesa...

Guardò il suo volto sorridendo, gran parte era coperta da una sottile maschera che seppure nascondesse la sua pelle, lasciava intuire la forma delle labbra e avvolgeva alla perfezione il suo viso.

Il ragazzo mugugnò qualcosa prima di strofinare la guancia contro la mano di Takara,la quale sorrise, era davvero dolce mentre dormiva.

 Si rannicchiò sul suo petto.

Non aveva più sonno ma non aveva la più minima intenzione ad interrompere quell' abbraccio. Era da tempo immemore che qualcuno non la stringeva così, anzi forse non le era mai capitato e basta.

Era felice, molto felice.

Allora è così che ci si sente...

Pensò.

Ma aspetta quando ci si sente così?

Ti dice qualcosa la parola amore?


Il cuore di Takara sussultò...

Amore? Spiacente ma la voce amore non esiste nel mio dizionario.

Su non fare la finta tonta... lo sai benissimo che cos' è...


Le canzonò quella stupida vocina

Sentito nominare ...

Farfalle nello stomaco ti dice niente?

Si... ma non è una bella cosa ...

Come?

La farfalla é la fase finale della vita di un verme no? Quindi non solo vuol dire che avevi dei vermi schifosi nella pancia, ma che hanno addirittura fatto in tempo a crescere e ora stanno depositando le loro uova nelle tue viscere! Sai che schifo!

Sei un caso perso! E poi non sono vermi ma bruchi!

I bruchi strisciano e sono molli?

Si...

Bene mi basta per odiarli...

Perché stiamo parlando di insetti?

Ah hai iniziato tu il discorso, chieditelo da sola!

Ti ricordo che io sono te.


Takara ci pensò un attimo...

In effetti ...

 Comunque mi stavi dicendo del tuo amore verso il bel ninja ...

Ah guarda che non ci casco, trucco vecchissimo, non ti stavo dicendo proprio niente su Kakashi ... E poi smettila, ok? Io non Posso provare amore ...


Sospirò, lei non Poteva provare Sentimenti.

Ah si? Bhè vallo a dire alla tua mano che da ore lo sta accarezzando tutto ...

Ma che stai ...


Takara aprì gli occhi per lo stupore, quella sciocca voce che chissà da quale meandro della sua mente proveniva aveva ragione, ma solo sul fatto che lo accarezzasse: lei non era fatta per l'amore, o almeno questo era quello a cui aveva sempre creduto.

Il filo, forse un po' illogico, dei suoi pensieri fu interrotto da uno sbadiglio, abbastanza rumoroso di lui che si stava svegliando.

Takara ringraziò che avesse ancora gli occhi chiusi e appallotolandosi di più sul petto del giovane fece finta di non essersi mai svegliata.

Lo sentì muoversi sotto di sé e questo quasi la fece cadere e fu costretta a muoversi un po' per assicurarsi meglio sopra il suo ventre, ma nel farlo non resistette all' idea di riassopirsi un pochettino e delicatamente strofinò il suo viso contro il pettorale di lui.

I muscoli gli davano gran fascino ma dovette ammettere che non erano il cuscino migliore per una bella dormita.

Lo sentì ridacchiare.

Ti prego ridi ancora...

Amava il suono della sua voce, profonda e virile.
 E la sua risata era gioviale.

Ben presto il ragazzo iniziò a giocare con i suoi boccoli e sta volta fu lei a ridacchiare, ma fra sé e sé in modo che non si udisse, aveva il terrore di spezzare quello strano eppure magico momento.

Era una cosa che amava fin da bambina, quando qualcuno la pettinava si calmava subito e infatti era anche la tattica migliore di sua madre per farla ubbidire ad incarichi che lei odiava proprio, per esempio apparecchiare o mettere a posto i giochi.

 Sorrise fra sé e sé, da piccola era una vera pigrona.

Ma ben presto quel sorriso si trasformò in una smorfia di dolore. Quanto rimpiangeva quei momenti, quanto le mancava la sua vita, la sua Libertà.

Si strinse di più a Kakashi e quando anche lui ricambiò si sentì già meglio, come se quell' abbraccio scacciasse via ogni sorta di male.

 Il giovane continuò a coccolarla e senza accorgersene si riaddormentò. Anche questa volta con il sorriso sulle labbra

.***

“Chi sei?”

“Per la centesima volta, mi chiamo Takara”

“Clan?”

“Non ho clan”

“Cosa? Come sarebbe a dire? Avrai pure una famiglia..”

“Avevo.”

“Condoglianze, ma chi erano i tuoi genitori?”

“Non l'ho mai saputo”

“Nonni?”

“Nemmeno”

“Ok... di che villaggio sei?”

“Ahahah sul serio me lo state chiedendo?”

“Non ci trovo nulla di divertente.”

“Vorrei parlare con l'Hokage.”

“Non si può e ora rispondi alla mia domanda.”

“Voglio parlare con l'Hokage.”

“Ti ho già detto che non puoi”

“E chi me lo vieta?”

“La legge!”

“Nella legge c'è scritto: la signorina Takara non può incontrare l' Hokage?? Che strane leggi ..”

“I prigionieri non possono “

“Ma da quel che so hanno diritto di esporre una loro versione in propria difesa all' Hokage, sai com' è io qui rischio la testa ...”

“Se non mi lasci finire il mio lavoro ti ci mando direttamente al patibolo con o senza l' autorizzazione dell' Hokage chiaro?”

 “Non sarebbe una mossa astuta perché poi metterebbero in prigione anche te....”

“Finiamo questo interrogatorio?  Non ho tutta la giornata!”

 “Me è il tuo lavoro e oggi hai solo questa missione”

“C-come lo sai?”

“Che è il tuo lavoro me lo avevi detto prima e che questa fosse la tua missione, bhè, queste celle non sono insonorizzate e si in effetti è frustante per un ninja di alto livello svolgere queste missioncine di basso grado, comunque non ti consiglio di confidarti, o in questo caso, lamentarti, con Soku , è un gran pettegolo fidati.”

“Basta mi fai impazzire!”

“Chiamami l' Hokage e tutto questo finirà ...”


“No! Allora... come sei arrivata nei nostri boschi?”

“Hokage”

“Che significa?”

“Hokage”

“Ah lasciamo perdere. Sei una ninja??”

“Hokage”

“Sicario?”

“Hokage”

 “Risponderai così a Tutte le mie domande?”

“Hokage”

Il povero Iruka, costretto a fare quello stupido interrogatorio, non sapeva più dove sbattere la testa.

 “Senti tu ...”

“Iruka!”

Lo chiamò una voce.
“Ho-Hokage... c-che ci fa qui?”

Era sulla soglia della porta scortato da due guardie, l'immancabile pipia in bocca.


“Devo parlare con la Prigioniera”

“M-ma ma..”

“Da Solo”

“Certo signore”

Con la testa bassa il ragazzo si avviò alla porta.

Guardò ancora la ragazza la quale beffarda lo stava squadrando dalla testa ai piedi

“uno a zero”

Gli mimò con le labbra.

Quello era troppo, sbatte la porta e con passo svelto uscì. Se avesse sentito ancora una volta la parola Hokage sarebbe impazzito.

 Per strada incontrò Kakashi perso a leggere uno dei suoi soliti libri.

"Ehi amico che brutta cera che hai tutto bene?"

“Ho appena finito di interrogare la tua 'amichetta prigioniera'”

Gli rispose acido il povero Iruka

Lo sguardo di Kakashi si incupì.

“Takara?”

“Si quella . Poi dire che l'ho interrogata sarebbe un sogno. Ne ho interrogati tanti Kakashi credimi ma come, quella lì mai! Testarda , testarda e ancora Testarda!”

Kakashi Ridacchiò ripensando a quello che gli rispondeva sempre Lei quando le dava della testarda

“..Ehi non sono testarda ma determinata ok?”

Era quasi un mese che era in prigione. Non si fidavano ancora a Lasciarla andare e quello era il suo ventesimo interrogatorio se non di più.

Takara non aveva molta pazienza e Iruka era troppo docile, quanto avrebbe voluto esserci, si sarebbe fatto sicuramente quattro risate ...

 Andava da lei tutti i giorni al tramonto. Era il momento che Kakashi preferiva di più  in tutta la giornata.
Amava star in sua compagnia, era una ragazza intelligente e il suono della sua voce era calmo e dolce, l'avrebbe ascoltata parlare per ore ed ore senza stancarsi, la sua voce era identica a quella di sua madre, sebbene ricordasse poco di lei.

Piano pano iniziò anche a prendersi cura della ragazza.
Le disinfettava i tagli che ogni giorno in un qualche modo si procurava, ogni volta che glielo chiedeva era sempre vaga

“Quando giro per la cella inciampo sempre e cado ....”

Ma non era l'unica cosa che lo preoccupava, quando arrivava la sua misera porzione per la cena lei non la mangiava...

“ Devi mangiare”
“Non ho fame”
“Takara rischi di morire”
“Ho già mangiato a pranzo”
“Non basta, forza mangia”
“Sono abituata ad un pasto al giorno tranquillo”
“Poche scuse e mangia”
“Ma...”
“Takara ... !”
 “D'accordo d' accordo ..”

Era sempre così, ma boccone per boccone riusciva a Farle finire il piatto.

Eppure ogni giorno che passava era sempre più sciupata e dimagriva a vista d'occhio.

Perso nei suoi pensieri non stava ascoltando le lamentele di Iruka già da un po'

“...Poi è arrivato il "tanto atteso" Hokage ... così dal nulla! Cioè dalla porta, però …”

Kakashi si risvegliò.

“Cosa?”

“Tipico, non mi stavi ascoltando vero? Stavo dicendo .... lei ripeteva sempre "voglio parlare con l'Hokage, l'Hokage!”

Kakashi Ridacchiò. Iruka era pessimo ad imitare la voce femminile.

“Stavo per risponderle per le feste quando l' Hokage in persona si presenta alla porta dicendomi:"Iruka!"”

...Neanche quella dell' Hokage si salvava...

“"Devo parlare con la Prigioniera. Da solo"
ti rendi conto! e il bello è che...”

Il povero Iruka non riuscì a Terminare il suo racconto che Kakashi balzò in piedi.

“Scusami Iruka ma ho un appuntamento importante di cui mi ero completamente dimenticato mi finirai il racconto un' altra volta ok?”

E così dicendo si incamminò per la strada.

Iruka lo stette a guardare ancora un po'

Accidenti Kakashi è più strano del solito oggi...

Alzò le spalle.

Meglio tornare a casa per oggi ne ho avute abbastanza...

E così pensando saltò sul primo tetto che incontrò e corse via.

Kakashi passeggiava lentamente aspettando il momento in cui non fosse stato più visibile all’ amico.

Avanti... gira quell' angolo... ci siamo quasi... via!

Kakashi iniziò a correre, incurante degli insulti dei passanti che gli tiravano quando li colpiva accidentalmente. Ma non c'era tempo per le scuse. Aveva un brutto presentimento e il suo istinto non sbagliava mai.

Spazio autrice:
 number six! yeha! Ok partiamo bene vero? ahahah ;) comunque... lunghetto il capitolo eh? Mi dipiace ma ne ho uniti due perchè da soli ... bo non so  secondo me erano troppo noiosetti, oddio poi non è che questo sia una bomba però fa più scena diciamo ;9 ahah che ragionamenti :D allora abbiamo più scene partiamo subito dall'abbraccio dei due piccioncini? Che ne ditie non sono carucci *_* ma ovviamente se si abbracciassero e basta cosa ci sarebbe di bello? Quindi ho pensato bene di aggiungerci qualcosa ... che cosa?? Eh eh eh si vedrà si vedrà... Ma qualcuno se ne è già accorto (ovviamente un personaggio della storia) e sta tramando qualcosa? Ma cosa?? Poi abbiamo scene più romantiche ... ma per non renderlo troppo sdolcinato(solo perchè sono i primi capitoli e fare cihe si bacino subito e che si dichiarino a lume di candela forse era un po' troppo) ho inserito la piccola vocina immaginaria ed è proprio in questi due pezzetti, èdal punto  di vista di Takara che ho preso il titolo, lo so lo so fa un po' schifo ma ero a corto d immaginazione per i titoletti :( poi vediamo che passa qualche giorno ( un mese ) e partiamo con un interrogatorio, un po' particolare, takara ormai stanca decide di divertirsi un po' (?) e purtroppo iruka è troppo docile per imporsi che caro ;) mi piace tantissimo il personaggio di iruka, ma è proprio nel pezzetto di storia dove sembra andare tutto tranquillo che sorgono dei piccoli misteri ... L'Hokage si presenta senza un motivo apparente davanti alla cella di Takara e poi quando Iruka si lamenta con Kakashi della testardaggine della ragazza lui ripensa ai giorni trascorsi insieme si accorge di qualcosa di anomalo : i tagli che misteriosamente compaiono ogni giorno sulla pelle di lei e anche il suo rifiuto al cibo, e quando finalmente Kakshi la convince a mangiare si accorge che comunque lei continua a dimagrire ... e poi di che cosa avrà mai paura Kakashi?? Tutto questo la prossima puntata(e anche oltre) sempre qui sulla storia di Small leaf :) Bacioni a tutte/i !!:**
Small Leaf  
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: small leaf