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Autore: Didone24    06/02/2008    12 recensioni
Una sfida dichiarata per gioco si trasformerà inaspettatamente in qualcosa di molto più intenso. Due anime così diverse che si fondono l'un l'altra, creando un'alchimia di sentimenti, passioni e dolori. Ma qualcuno ostacolerà l'unione di Draco ed Hermione...
- Non dirmelo. Sei arrossita, vero? – sussurra sicuro, percorrendomi la schiena con le dita.
- Già. E mi dai i brividi. – confesso senza imbarazzo, per poi poggiare una mano sul suo petto. Sento i battiti accelerati del suo cuore e mi chino per ascoltarli.
- E’ impazzito. Sai, quando ci sei tu non riesce a controllarsi, e non credo che ci riuscirà mai.
- Nemmeno il mio. – sorrido – E non mi dispiace per niente…
Postato il 25esimo capitolo!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve! Eccomi con un nuovo capitolo della ff! Vi ringrazio per tutte le recensioni che avete lasciato, siete fantastici! Mi raccomando, continuate a leggere e non ve ne pentirete ^^

Rispondo a una recensione: Draco e Pansy non stanno insieme, ma le loro famiglie hanno progettato di farli sposare. Ma non credo che questo matrimonio si farà... baci a tutti e ancora mille grazie!

 

Hermione Granger è rimasta Hermione Granger! Ho gettato la penna nel lago! Sapevo le risposte praticamente a memoria e l’interrogazione, nonostante non abbia toccato libro, è andata a gonfie vele.

Devo dire che è piuttosto gratificante sapere di essere ancora una studentessa modello.

Comunque adesso questo discorso è più che inopportuno. Devo cercare di togliermi il pensiero di Draco dalla testa, per oggi.

Arrivata nella mia camera apro l’armadio in cerca di qualcosa di essenziale ma carino per andare ad Hogsmeade. Ci hanno concesso il pomeriggio libero, quindi sicuramente ci sarà anche Draco. Okay, non ci riesco proprio a non pensare a lui.

Alla fine opto – come avevo previsto, d’altronde – per il più semplice degli accoppiamenti: i soliti jeans e un pull bianco panna, con le solite scarpe da ginnastica.

 

-         ‘Mione! – Ginny irrompe selvaggiamente in camera, come sempre. – Ma che ti sei messa?

-         Io? – rispondo, simulando di essere offesa.

-         Ovvio! Vuoi farti notare da lui o no?

-         Ma da lui chi?

-         Che ne so! Non vuoi dirmelo!

 

Scoppio a ridere, esasperata.

 

-         Non è che non voglio, non…

-         Puoi. Lo so.

-         E comunque mi noterà lo stesso, anche se non mi agghindo come se fossi Moira Orfei.

-         E così hai qualcosa da ridire suoi miei vestiti? – ride Ginny.

-         Ma, sai… quella minigonna…

 

In realtà, Ginny è bellissima. E’ sempre bella, ma l’abbigliamento scolastico non mette in risalto le sue forme e i suoi lineamenti delicati. Oggi invece indossa una camicetta celeste dalle maniche svasate e una discreta scollatura e una semplice minigonna in jeans, nonostante fuori non so di quanto la temperatura superi il grado.

 

-         Sai, ho detto ad Harry che sarei uscita con te e Luna per comprare qualcosa da mettere per la festa, quindi voglio che mi noti almeno da lontano.

-         Gin… se preferisci uscire con Harry vai pure, io…

-         Scherzi? Senza i miei consigli potresti uscire dal negozio con un vestito serioso stile suora del novecento…

-         Grazie per la fiducia, tesoro.

-         Di niente. Comunque ti serve assolutamente il mio aiuto, Hermione. Quella sera il tuo ammiratore segreto dovrà svenire sul colpo quanto di vede. Sono stata chiara?

-         Ginny, si può sapere che cos’hai in mente esattamente?

-         Solo dimostrare ai maschi che anche Hermione Granger ha un corpo, e non è niente male.

 

Alzo gli occhi al cielo, esasperata. Però Ginny ha ragione: anche se non potrò stare con Draco, voglio che almeno lui mi guardi tutta la sera.

 

-         Allora, andiamo? – chiedo.

-         Certo, ma prendi un bel po’ di galeoni.

 

Ci dirigiamo verso la Sala Grande, dove ci aspetta una più che mai stramba Luna Lovegood. Luna indossa una gonna lunga smessa, tempestata di strane spille floreali, che danno all’insieme un tocco decisamente primaverile, abbinata a un paio di stivali anch’essi decorati con fiori di ogni forma e colore. A completare il tutto i suoi soliti adorati orecchini pendenti a forma di ravanelli.

 

-         Ciao, ragazze!

-         Ciao Luna. – bè, nonostante l’abbigliamento un po’ insolito Luna è molto carina. Credo che stia uscendo con Neville. Prima che possa chiederle la conferma, Ginny mi precede.

-         Come và con Neville? – chiede, mentre cominciamo ad avviarci alle carrozze per Hogsmeade.

-         Oh, è fantastico! Un tesoro! Ieri siamo andati a fare una passeggiata nella Foresta Proibita, mi ha aiutata a cercare gli schiopodi!

-         Oh… davvero?

-         Si! Non ne abbiamo trovato nemmeno uno, ma è stato ugualmente affascinante! E poi Neville mi ha spiegato un sacco di cose interessanti su un sacco di piante…

 

Mentre Luna continua a raccontare a una Ginny esterrefatta ma contenta, io avvisto Draco. E come non notarlo, lo riconoscerei fra mille. Anche lui aspetta la carrozza per Hogsmeade. Sento il sangue arrivarmi a una velocità allucinante alle gote, che mi si tingono di un rosso scarlatto. Lo voglio. Lo vorrei subito, adesso, e invece l’unico contatto che mi posso permettere sarebbe litigare, come…circa un mese fa.

 

-         Guarda, Draco… - dice Blaise.

-         Ehi, Draco, c’è la Mezzosangue! – urla quell’energumeno di Goyle puntandomi il dito contro come se fossi una condannata a morte.

-         Modera i toni, deficiente! – Draco mi rivolge solo un’occhiata che a me sembra eterna, e in quell’ attimo riesco a perdermi nei suoi occhi di ghiaccio. Poi distoglie lo sguardo e sono costretta a tornare alla realtà in cui lui è il Purosangue bastardo e io sono solo una Mezzosangue orgogliosa.

 

Nella frazione di tempo di quel gioco di sguardi è arrivata la carrozza. Draco si gira ancora verso di me, prima di salirvi sopra, e questa volta rompe il silenzio.

 

-         Granger, non startene lì imbambolata, la carrozza è arrivata.

-         Sai, Malfoy, avrei preferito prenderne un’altra per stare il più lontano possibile da te, ma se ci tieni tanto…

-         Figuriamoci se voglio stare con una Mezzosangue. Il fatto è che in famiglia mi hanno insegnato la galanteria. – un coro di risa sguaiate parte dal gruppetto di serpeverde che lo attorniano, fra i quali anche questa volta manca Pansy Parkinson.

-         Tu galante, Malfoy? Quando nevicherà ad agosto! – dico, sprezzante.

-         Vuoi salire o no? La carrozza sta per partire.

-         Salgo, ma non vedrò l’ora di arrivare!

 

Faccio cenno a Ginny e Luna di seguirmi, anche se entrambe accolgono la proposta con riluttanza.

 

-         Weasley e Lovegood! Granger, Granger… la tua compagnia mi sorprende ogni giorno di più. Ti sei scocciata dello Sfregiato e del suo compare?

-         No, affatto. Oggi avevo voglia di cambiare aria, se ti può interessare.

-         Per niente. Le faccende di una Mezzosangue secchiona non mi riguardano.

-         Allora taci.

 

Draco sembra capirmi, e tace, guardando fuori dalla finestra.

Poi il suo sguardo si sposta di nuovo su di me, che sono seduta giusto di fronte a lui e non riesco a staccargli gli occhi di dosso un solo momento. E mentre i Serpeverde sono occupati a litigare animatamente con Ginny e Luna, fa una cosa che non mi sarei mai aspettata.

Tende la mano e sfiora la mia, per poi stringerla forte e ritrarla, senza lasciarmi neppure il tempo di godermi il momento.

E io cerco di comunicargli telepaticamente quanto lo amo.

 

Arrivati a Hogsmeade, Draco mi lancia un’altra occhiata furtiva per poi allontanarsi con i suoi amici.

La cittadina sembra rinata: non ci vado dai tempi in cui la guerra non era ancora finita. Come se fossero tempi remoti, come se il mondo non avesse mai perso nessun innocente. E’ finita ieri ma per me ora è un’altra vita. Una vita che voglio passare con Draco. Una vita in cui nessun Mangiamorte mi impedirà di essere felice insieme a lui.

Adesso la gente passeggia tranquillamente per le stradine affollate, i negozi hanno riaperto e si respira un’aria decisamente festaiola.

 

-         E’ fantastico – dice Ginny. – Non me la ricordavo così bella…

-         Nemmeno io. – rispondo.

-         Che ne dite di fare un salto da Mielandia? – chiede Luna contenta.

-         Ci vorrebbe un po’ di zucchero per farci riprendere dallo shock di aver passato circa 20 minuti con quei Serpeverde da quattro soldi… - dice Ginny – Grazie, Hermione! Avrei preferito prendere un’altra carrozza… Quando Harry saprà che abbiamo accettato un passaggio da Malfoy…

-         Io dico di andare subito da Madama McClan, così ci togliamo il pensiero dei vestiti, che ne pensate? – dico io, ignorando le proteste di Ginny.

-         Tu? – chiede Ginny a Luna.

-         Per me va benissimo. Vorrei comprare un bel vestito stile hippie, vi piace l’idea?

-         NO! – rispondiamo in coro io e Ginny.

-         Ma come? Sono così belli…

-         Luna, oggi un bel vestito per te lo scegliamo noi. – taglia corto Ginny, seria.

-         Ma…

-         Niente ma! Neville resterà paralizzato! – dico io, facendole l’occhiolino.

 

Ancora nel bel mezzo dei nostri discorsi frivoli entriamo da Madama McClan. Il negozio è pieno di gente e un gruppo di ragazze si è già avventato fra le decine di vestiti eleganti posizionati in una stanza a parte.

 

-         Che belli… - dice Luna.

-         Si, però guardate i prezzi, sono carissimi! I miei mi toglieranno la paghetta per 3 mesi… - dice Ginny, ma sembra dimenticarsi del pensiero dei soldi quando vede uno splendido abito nero corto.

-         Vado a provarlo!

 

Anche io ho adocchiato qualcosa. Un bellissimo vestito blu e argento, corto. Con un ampia scollatura bordata di strass e una fascia sotto il seno, sempre in argento. Lo provo. Scende morbido lungo i miei fianchi e la scollatura lascia intravedere il decolté.

 

-         Hermione, sei stupenda! – esclama Luna, fasciata da un abito verde smeraldo lungo fino ai piedi, che si intona con i suoi occhi.

-         Accidenti! – urla Ginny venendomi incontro. – Devi prenderlo per forza, ti sta benissimo!

-         Dite? Non vi sembra…

-         E’ perfetto. – mi interrompe Ginny.

-         Già – concorda Luna con un sospiro.

-         Bè, anche voi state benissimo.

 

Ginny ha deciso di provare almeno altri 15 vestiti, ma nessuno le piaceva come il primo. Io e Luna siamo rimaste a guardarla delirare ridendo come matte finchè non si è decisa.

 

Adesso stiamo camminando per le vie della città. Finalmente entriamo da Mielandia, poi da Tiri Vispi Weasley, che straripa di gente e ha ormai superato di gran lunga gli altri negozi di scherzi.

 

Poi ci dirigiamo ai Tre Manici di Scopa. E lì lo vedo. Immobile, lo sguardo fisso nel vuoto. Solo. Quando mi accingo a entrare senza salutarlo, lui mi sibila un sussurrato “esci”. Ed è un colpo al cuore. Sta aspettando me. Chissà da quanto poi.

Ginny e Luna ordinano due burrobirre.

 

-         Per te? – mi chiede Luna.

-         Io… niente. Aspettatemi qui, torno fra mezz’ora.

-         Ma dove vai da sola?

-         Devo… devo fare una cosa.

 

Ginny annuisce e mi fa segno di uscire.

 

Ha cominciato a nevicare. Apro la porta, ma Draco non c’è più. Cerco di seguire delle orme sulla neve, anche se potrebbero non essere sue. Fa che lo trovi… ti prego…

Dopo circa cinque minuti lo trovo. E’ lui. Appoggiato a un albero, mi fissa con il suo solito ghigno stampato in faccia.

 

-         Certo che sei davvero intelligente, Mezzosangue. Come hai fatto a trovarmi?

-         Nevica. – dico semplicemente, accennando alle impronte sulla neve.

-         Oh. Già. Vieni qui. – è un ordine. E sono come ipnotizzata dal padrone delle mie azioni.  Avanzo piano verso di lui e poso delicatamente le mie labbra sulle sue.

-         Mmh… ti amo… - sussurra Draco, accarezzandomi i capelli.

 

-         Sono due ore che ti aspetto. Dove sei stata?

-         Ho… ho comprato un vestito per la festa. – il suo sguardo d’un tratto diventa di ghiaccio e fa raggelare anche me. Si sposta, sciogliendosi dall’abbraccio e torna a fissare il vuoto, pensieroso.

-         Già. Quella dannata festa.

-         Sei stato tu a dirmi di andarci.

-         Infatti. Ma non vuol dire che mi vada vederti con un altro.

-         Io invece mi divertirò a vederti abbracciare una qualunque…

-         Io non abbraccerò proprio nessuno. Se non te.

 

Oh. Mi viene da piangere. Mi viene da urlare, da ridere, un miscuglio di molti sentimenti, in effetti.

 

-         Lo sai che ti amo da morire, vero? – dico io.

-         E come potresti non amarmi…

-         Baciami. Dopo non ci sarà il tempo.

-         Con piacere…

 

Fortunatamente il luogo dove mi ha portata era deserto, perché Draco mi ha quasi spogliata. Dopo circa mezz’ora sono tornata da Ginny e Luna, lasciandolo ancora in balia dei suoi pensieri.

E quando loro mi hanno chiesto dov’ero stata, ho risposto semplicemente “dove volevo”. Perché è lui che voglio. Lui è la mia essenza vitale, lui mi permette di andare avanti e di guardare oltre le difficoltà. Draco Malfoy. Chi l’avrebbe mai detto.

 

 

 

  
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